Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXXII. È incerto, se rimanere o no a Parigi
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CXXXII. È incerto, se rimanere o no a Parigi
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CXXXII [clxxix].1
È incerto, se rimanere o no a Parigi.
Dubbio, per me piú crudo assai che morte,
Giorno e notte mi rode, ange2 e consuma;
S’io debba o no, tragger la lunga bruma3
4 Qui presso a lei, ch’è sul mio cor sí forte.4
So qual mi aspetta altrove orrida sorte;
So quanto in van di viver io presuma
Dove il suo raggio l’aure non alluma,
8 Dove non è chi il mio dolor conforte:
Ma pur, qual scelta, oltre il morir, mi è data?
Queste abitar di Senna inique rive,
11 Vera tomba d’ogni alma innamorata.
Scelta orribile, ad uom che d’amor vive;
La cui bollente fantasia turbata
14 Del gel del mondo fetido il proscrive.5
Note
- ↑ Nel ms.: «16 febbraio, a cavallo, verso l’ordigno di Marly». Quest’ordigno è un’immensa macchina per levar l’acqua dall’acquedotto; un tempo aveva 14 ruote idrauliche, oggi sostituite da una macchina a vapore.
- ↑ 2. Ange, tormenta.
- ↑ 3. La lunga bruma, la lunga stagione delle brume, l’inverno.
- ↑ 4. Ch’è sul mio cor sí forte, che tanto può sul mio cuore.
- ↑ 14. Del gel, dal gelo. — Il proscrive, lo tien lontano; similmente il Petrarca (Rime, XXIV):
Se l’onorata fronda, che prescrive...