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San Marco e 'l doge, san Giuvanni e 'l giglio

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Pieraccio Tedaldi

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti San Marco e 'l doge, san Giuvanni e 'l giglio Intestazione 14 ottobre 2020 75% Da definire

Ceneda e Feltro e ancor Montebelluni La crudel Morte, nimica di vita
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
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XXI

Infatti si scorge il principio della sua rovina.

San Marco e ’l doge, san Giuvanni e ’l giglio
hanno si accanato il gran Mastino,
che da la scala è sceso alquanto al chino
4ed è per trarripare al gran periglio,
s’él non è savio ed ha savio consiglio,
che faccia ciò, che vuole il fiorentino
col veneziano suo compagno fino,
8che son di gran possanza e fiero piglio.
Ma, s’e’ vorrá pur essere ostinato
credendosi poter lor resistire
11per sofferenza, come ha ’ncominciato,
colla coda tra gambe giá fuggire
lo veggo, in ver’ Verona seguitato,
14temendo con sua gente del morire.