Storia della geografia e delle scoperte geografiche (parte seconda)/Capitolo VI/Africa orientale

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Africa orientale

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Capitolo VI - Indie Orientali Capitolo VI - I paesi del Nord

[p. 122 modifica]37. Africa orientale. — La parte africana del Libro di Marco Polo si compendia in quattro capitoli che trattano respettivamente dell’isola Socotora, dell’isola Madagascar, dell’isola di Zanzibar e dell’India mezzana, detta altrimenti Abascia.

Di questa ultima regione ecco letteralmente quanto ne dice il viaggiatore veneziano, secondo il Testo di Giovan Battista Ramusio: «Abascia è una grande provincia, e si chiama India mezzana, ovvero Seconda. Il maggiore Re di quella è cristiano; gli altri sono sei, cioè tre cristiani e tre saraceni, sudditi pure del sopraddetto…. Il maggiore Re cristiano sta nel mezzo di detta provincia, e li Re saraceni hanno i loro reami verso la provincia di Adem. Il venire di detti popoli alla fede cristiana fu in questo modo, che avendo il glorioso apostolo San Tomaso predicato nel regno di Nubia e fattolo cristiano, venne poi in Abascia, dove con le prediche e miracoli fece il simile. Poi andò ad abitare nel regno di Malabar, dove, dopo d’aver convertite infinite genti, come abbiamo detto, fu coronato di martirio, e ivi sta sepolto. Sono questi popoli Abiscini molto valenti nell’armi e gran guerrieri, perchè di continuo combattono col Soldano di Adem e coi popoli della Nubia, e con molti altri che sono nei loro confini; e per il continuo esercitarsi sono reputati i migliori uomini da guerra di tutte le provincie dell’India…. La gente di questo reame d’Abiscìni vive di frumento, riso, carne e latte, e fanno olio di susimani, e hanno abbondanza di ogni sorta di vettovaglie. Hanno elefanti, leoni, giraffe e altri animali di diverse maniere, e similmente uccelli e galline molto diverse, e altri infiniti animali, cioè scimmie e gatti mammoni che paiono uomini. Ed è provincia molto ricchissima d’oro, e quivi se ne trova assai, e li mercatanti vi [p. 123 modifica]vanno volentieri con le loro mercanzie, perchè riportano gran guadagno».

Già nell’ultimo capitolo (LXXVII) del Libro secondo Marco Polo accenna la divisione dell’India in tre parti: maggiore, minore e mezzana, alla quale divisione egli ritorna poi nel capitolo che precede la descrizione dell’India mezzana od Abascia, notando che l’India maggiore incomincia da Mabar e si estende sino al regno di Chesmacoran; e che l’India minore è compresa tra Ziambi (Ciamba) e il regno di Murfili. La prima di queste regioni corrisponde adunque approssimativamente all’Indocina od India posteriore; la seconda all’India propriamente detta od India anteriore. Giustamente osserva poi il cardinale Zurla1 che forse il Polo estese il nome di India anche alla parte dell’Africa che noi chiamiamo Abissinia; perchè quello di Etiopia si adoperava dagli antichi non solo per l’Africa, ma eziandio per l’India.

Nel capitolo che tratta di Magastar (Madagascar) mi pare specialmente degno di nota quanto scrive Marco Polo delle molte isole che si trovano verso mezzodì, alle quali però non si naviga «perchè il mare corre con grandissima velocità verso mezzodì, di sorte che non potriano ritornare più a dietro, e le navi che vanno da Malabar a quest’isola (di Magastar) fanno il viaggio in venti, ovvero venticinque giorni. Ma nel ritorno penano da tre mesi, tanta è la correntìa delle acque che di continuo caricano verso mezzogiorno». Nelle quali parole sono chiaramente espresse due cose: cioè la grande corrente equatoriale dell’Oceano Indiano, dalla quale, verso le coste africane, si distacca il ramo importante, detto Corrente di Mozambico che, sviluppandosi verso il sud-sud-ovest, si spinge sino all’estremità meridionale del continente, ove si incontra colla corrente polare antartica; in secondo luogo la grande estensione del medesimo Oceano Indiano nella direzione del mezzodì, con che veniva ad essere distrutta l’opinione di quei geografi che, seguaci di To[p. 124 modifica]lomeo e di Marino di Tiro, facevano del Mare delle Indie un bacino a sè e affatto indipendente dal resto della massa oceanica2.

Note

  1. Di Marco Polo e di altri viaggiatori veneziani, vol. I, pag. 202.
  2. Secondo Alfredo Grandidier, il Madagascar di Marco Polo non sarebbe la grande isola che noi conosciamo con questo nome, bensì il paese di Madagoxo, al nord della costa dello Zanguebar.