Storia della letteratura italiana (Tiraboschi, 1822-1826)/Tomo V/Indice e sommario

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Indice e sommario

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Tomo V - Prefazione Tomo V - Presentazione

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INDICE E SOMMARIO

del

TOMO QUINTO, PARTE PRIMA


Storia della Letteratura italiana dall’anno mccc
fino all’anno mcccc.


LIBRO PRIMO

Pag. 4

Mezzi adoperati a promuover gli studi.

Capo I.

Idea generale dello stato civile dell’Italia in questo secolo.

I. Prospetto dell’Italia nel corso di questo secolo. II. Traslazione della sede pontificia in Avignone. III. Serie e vicende degl’imperadori ne’ primi anni del secolo xiv. IV. Re di Napoli e di Sicilia. V. Sollevazione di Cola da Rienzo: frequenti rivoluzioni altrove. VI. Marchesi d’Este signori di Ferrara, ec. VII. Ingrandimento e potenza de’ Visconti. VIII. Marchesi di Monferrato e conti di Savoia. IX. Serie degli Scaligeri in Verona. X. De’ Carraresi in Padova. XI. De’ Gonzaghi in Mantova XII. Continuazione della serie degl’imperadori. XIII. Scisma di Occidente.

Capo II.

Pag. 24

Favore e munificenza de’ principi verso le lettere.

I. In mezzo alle pubbliche calamità le lettere trovarono splendidi protettori. II. Elogi fatti dagli scrittori [p. xxix modifica]di que’ tempi a Roberto re di Napoli. III. Suoi primi studi: lodi di cui l’onora il Petrarca. IV. Coltiva anche la poesia ea’altri generi d’erudizione. V. Protezione da lui accordata alle lettere. VI. Favore verso esse degli Scaligeri: chi di loro fosse il primo accoglitore di Dante. VII Munificenza di Can Grande verso de’ letterati. VIII. Ubertino e Jacopo Secondo da Carrara protettori de’ dotti. IX. E così pure Francesco il vecchio e il giovine. X. Favore accordato alle lettere dagli Estensi. XI. Luchino e Giovanni Visconti proteggon le scienze. XII. E più ancora Galeazzo e Giangaleazzo. XIII. Lo stesso fanno i Gonzaghi in Mantova. XIV. Tenera amicizia e stima del Petrarca per Azzo da Correggio. XV. Onori che ricevette il Petrarca da Pandolfo Malatesta. XVI. E dal siniscalco Niccolò Acciajuoli. XVII. Carlo Quarto onora il Petrarca ea’altri uomini dotti. XVIII. Piacevoli avventure di un cieco grande adorator del Petrarca. XIX. E di un orefice bergamasco trasportato per esso da straordinario amore. XX. Soccorsi dalla città di Udine dati a molti studiosi. XXI. Frutto raccolto dalla munificenza di tanti grandi personaggi.

Capo III.

Pag. 70

Università ea’altre pubbliche scuole.

I. Fervore delle città italiane per avere università e pubbliche scuole. II. L’università di Bologna interdetta, continua nondimeno le sue lezioni. III. Altre vicende di essa, e passaggio de’ professori e degli scolari a Siena. IV. Ritornano a Bologna; ma sono esposti a nuove vicende. V. Nuovo interdetto a cagione dell’espulsione del Cardinal Bertrando. VI. Stato di quella università sotto i Visconti. VII. Il Petrarca ne piange la decadenza. VIII. Elogio del cardinale Albornoz: collegi fondati da lui e da Gregorio Nono. IX. Stato di essa a’ ti’ mpi di Urbano Sesto. X. E di Bonifacio Nono. XI. Ragioni della sua decadenza. XII. Vicende di quella di Padova a’ tempi di Arrigo Settimo XIII. Ha a suo rettore Alberto principe di Sassonia. XIV. Notizie dello studio pubblico eretto frattanto in Trevigi. XV. Stato [p. xxx modifica]dell’università di Padova sotto gli Scaligeri e i Carraresi. XVI. Nuove cattedre ad essa aggiunte e collegi fondati. XVII. Stato dell’università di Napoli. XVIII. Fondazione dell’università di Pisa. XIX. Felici progressi della medesima. XX. Decade poscia ed è quasi soppressa. XXI L’università di Pavia prima di questi tempi non esisteva. XXII. Fondazione di essa: scuole in Milano. XXIII. Si rinnova l’università di Piacenza, e ad essa si trasporta quella di Pavia. XXIV. In qual fiore essa ivi fosse, benchè per breve tempo. XXV. Anche in Firenze si apre università. XXVI. Si cerca, ma invano, di condurvi il Petrarca. XXVII. Vicende di quella università. XXVIII. Rinnovasi quella di Siena e quella di Arezzo. XXIX. Fondazione di quella di Lucca XXX. Bonifazio Ottavo fonda quella di Fermo. XXXI. E quella ancora di Roma. XXXII. Fondazione di quella di Perugia. XXXIII. Scuole in Corsica: università in Verona. XXXIV. Fondazione dell’università di Ferrara. XXXV. Studio pubblico in Brescia. XXXVI. Pubbliche scuole di legge e di medicina in Modena. XXXVII. E in Reggio. XXXVIII. Pubbliche scuole nel Friuli.

Capo IV.

Pag. 140

Biblioteca e Scoprimento di libri antichi.

I. Si comincia in Italia a ricercare con diligenza gli antichi libri. II. Ignoranza universale nel conoscer gli antichi scrittori. III. Ignoranza e negligenza dei copisti. IV. Scarsezza de’ libri: invenzione della carta di lino. V. Premure del Petrarca nel trovar le opere degli antichi scrittori. VI. Diversi successi delle diligenze da lui perciò usate. VII. Sua sollecitudine singolarmente usata per riguardo alle opere di Cicerone. VIII. Va in traccia ancora de’ libri greci. IX. L’esempio del Petrarca s1 imita dal Boccaccio e da più altri. X. E singolarmente da Coluccio Salutato. XI. Biblioteca del re Roberto in Napoli. XII. Biblioteca de’ marchesi d’Este in Ferrara. XIII. Biblioteca del duca Giovanni Galeazzo Visconti. XIV. Altre biblioteche di principi e di privati. XV. Storia della biblioteca del Petrarca. XVI. Delle biblioteche [p. xxxi modifica]del Boccaccio, di Colaccio Salutato e di più altre. XVII Biblioteca della chiesa romana e di altre chiese. XVIII. L’Italia era assai più ricca di libri che altre provincie. XIX. Si comincia anche a raccogliere le antichità.

Capo V.

Pag. 183

Viaggi.

I. Il numero de’ viaggiatori è maggiore in questo secolo che ne’ precedenti. II. Notizie del B. Odorico da Pordenone. III. Diverse edizioni e codici mss. de’ suoi Viaggi. IV. Apologia della relazione de’ medesimi viaggi. V. Compendio di essi. VI. Altri viaggiatori de’ quali ci mancano le relazioni. VII. Viaggi del Petrarca, e metodo da lui in essi tenuto. VIII. Relazione de’ Viaggi di Niccolò e di Antonio Zeno nelle terre settentrionali. IX. Alcune circostanze di essi sembrano favolose.

LIBRO SECONDO

Pag. 202

Scienze.

Capo I.

Studi sacri.

I. Abuso della dialettica nella teologia. II. L’università di Parigi illustrata da molti teologi italiani. III. Notizie di Roberto de’ Bardi cancelliere della medesima. IV. Elogi di esso: sua opera. V. Di Dionigi da Borgo S. Sepolcro: suo pronostico avverato. VI. Sua amicizia col Petrarca: suo vescovado: sua morte. VII Elogio fattone dal Petrarca. VIII. Sue opere. IX. Alberto da Padova agostiniano e Alessandro d‘Alessandria francescano, professori essi pure in Parigi. X. Altri Italiani professori in Parigi. XI. Tra essi Ferrico Cassinelli, poi arcivescovo. XII. Notizie di Michele Aiguani laureato esso pure in Parigi. XIII. E di Bartolommeo Carusio [p. xxxii modifica]vescovo d’Urbino. XIV. Fine della serie degl’italiani professori in Parigi. XV. Più altri teologi in Italia. XVI. Notizie di Guglielmo da Cremona agostiniano. XVII. Si accennano alcuni teologi vissuti nella prima metà del secolo. XVIII. Teologi del collegio fondato in Bologna, e prima Ugolino Malabranchi. XIX. Tommaso da Padova e Tommaso da Frignano. XX. Buonaventura da Peraga: ricerche intorno ad esso. XXI. Lodovico Donato ea’altri del suddetto collegio di Bologna. XXII. Altri teologi altrove. XXIII. Luigi Marsigli illustre teologo agostiniano amato dal Petrarca. XXIV. Suoi studi, ee’elogi di esso fatti. XXV. Grande stima di cui godeva in Firenze: sua morte. XXVI. Opere da lui composte. XXVII. Ricerche intorno a Marsiglio da Padova: suoi primi studi. XXVIII. Sua dimora e sue trufferie in Parigi. XXIX. Suo soggiorno alla corte di Lodovico il Bavaro, e opere per lui pubblicate. XXX. Ciò che di lui poscia avvenisse. XXXI. Scrittori di storia ecclesiastica. Tolommeo da Lucca. XXXII. Scrittori delle Vite de’ Santi. XXXIII. Altre Storie particolari: Libro delle Conformità. XXXIV. Profezie attribuite a Telesforo da Cosenza.

Capo II.

Pag. 276

Filosofia e Matematica.

I. Stato della filosofia nel corso di questo secolo. II. Opinioni di Averroe sparse per l’Europa; ma impugnate da molti. III. Comento, sulle opere di esso, di F. Urbano da Bologna. IV. Zelo del Petrarca contro le empietà degli Averroisti. V. Egli esorta il Marsigli ad impugnarle. VI. L’astrologia giudiciaria si coltiva con fervor sempre maggiore. VII. Pietro d’Abano; quanto sia incerto ciò che a lui appartiene. VIII Suoi viaggi e studi, e suo soggiorno in Parigi. IX Accuse che diconsi a lui date per cagione dell’astrologia. X. Quanto ei ne fosse superstizioso coltivatore. XI. Quanta fama ottenesse nell’esercizio della medicina. XII. Vien accusato di magia. XIII. Sua morte, e circostanze della sua sepoltura. XIV. Sue opere. XV. Ricerche intorno la [p. xxxiii modifica]vita e le vicende di Cecco d’Ascoli. XVI. Sua infelice morte. XVII. Qual ne fosse la vera ragione. XVIII. Opere da lui composte. XIX. Elogio di Andatone dal Nero. XX. Notizie di Tommaso da Pizzano XXI. Elogi fatti del suo sapere astrologico. XXII. Altri astrologi italiani in Francia. XXIII. Elogio e notizie di Paolo Dagomari detto il Geometra. XXIV. Errori del P. Negri nel ragionarne. XXV. Disprezzo eo’odio del Petrarca per l’astrologia giudiciaria. XXVI. Anche dietro all’alchimia molti vanno pazzamente perduti. XXVII. Invenzione di un maraviglioso orologio, a chi debbasi. XXVIII. Orologio posto sulla torre di Padova per opera di Jacopo Dondi XXIX. Altri somiglianti orologi più antichi di questo. XXX. Opere del suddetto Jacopo. XXXI. Giovanni, di lui figliuolo, autore del sopraddetto orologio maraviglioso: descrizione di esso. XXXII. Notizie più minute del medesimo. XXXIII. Opere di Giovanni. XXXIV. Gabriele, di lui fratello, medico e astronomo. XXXV, Opere, intorno alla musica, di Marchetto da Padova. XXXVI. Per qual ragione la filosofia non fosse troppo accreditata, XXXVII. Opere morali del Petrarca. XXXVIII. Pietro de’ Crescenzi scrittore d’agricoltura.

Capo III.

Pag. 361

Medicina.

I. Odio e disprezzo del Petrarca pe’ medici. II. Estratto di alcune sue lettere su tale argomento. III. Pruove ch’ei fa in se stesso della loro ignoranza. IV. Cagioni de’ poco felici progressi della medicina. V. Notizie di Dino del Garbo: suo soggiorno in Bologna e in Siena. VI. Sua chiamata in Padova. VII. Suo ritorno a Firenze: sua morte e sue opere. VIII. Notizie di Torrigiano fiorentino. IX. Elogio e notizie di Tommaso del Garbo. X. Sua morte. XI. Sue opere. XII. Niccolò Falcucci. XIII. Guglielmo da Varignana. XIV. Gentile da Foligno. XV. Jacopo da Forlì. XVI. Niccolò da Santa Sofia. XVII. Marsiglio di lui figliuolo. XVIII. Giovanni fratel di Marsiglio. XIX. Galeazzo figliuol di Giovanni. [p. xxxiv modifica]XX. Baldassarre da Padova e Antonio da Lido XXI. Bertuccio e più altri XXII. Altri medici nominati dal Petrarca. XXIII. Guido da Bagnolo reggiano, medico del re di Cipro. XXIV. Altri medici. XXV. Ragioni per cui si lascia di parlare di molti altri. XXVI. Magnino milanese: se debba dirsi plagiario. XXVII. Matteo Selvatico. XXVIII. La medicina fu più coltivata in Italia che altrove. XXIX. Questione intorno alla patria di Mondino; uno di questo nome fu forlivese. XXX. Prime notizie del bolognese Mondino. XXXI. Egli fu veramente il primo ristoratore dell’anatomia. XXXII. Deesi probabilmente ammettere un terzo Mondino del Friuli. XXXIII. Niccolò da Reggio traduttore delle opere di Galeno.

Capo IV.

Pag. 423

Giurisprudenza civile.

I. Carattere de’ giureconsulti di questo secolo. II. Onorevoli ambasciate ed impieghi sostenuti da Rolando Piazzola giureconsulto. III. Altre notizie intorno al medesimo. IV. Alberto da Gandino. V. Oldrado da Ponte. VI. Andrea da Ciaffo e Francesco di Tigrino. VII. Riccardo Malombra. VIII. Jacopo da Belviso: documento per lui onorevolissimo. IX. Suo soggiorno in Bologna: sua morte e sue opere. X. Jacopo Botrigari. XI. Impieghi onorevoli sostenuti da Francesco Ramponi. XII. Suo esilio, suo ritorno a Bologna e sua morte. XIII. Ove tenesse scuola: sue opere. XIV. Cino da Pistoia, ove ricevesse la laurea e ove tenesse scuola. XV. Si mostra l'impostura d’una lettera sotto il nome di lui pubblicata. XVI. Si rigetta tra le favole un racconto del Panciroli. XVII. Sua morte: sue opere. XVIII. Niccolò Mattarelli. XIX. Ranieri degli Arsendi. XX. Signorolo o Signorino degli Omodei. XXI. Alberico da Rosciate. XXII. Elogi del celebre Bartolo: suoi principii e suoi studi. XXIII. Impieghi e cattedre a lui conferite. XXIV. Suo soggiorno in Perugia, sua morte e sue opere. XXV. Niccolò Spinelli: qual parte avesse nel grande scisma (d’Occidente. XXVI. Andrea Rampini d'Isernia. XXVII. Baldo, suoi primi studi, e suoi maestri. [p. xxxv modifica]XXVIII. Diverse cattedre da lui sostenute. XXIX. Suo soggiorno in Pavia, sua morte e sue opere. XXX. Angelo e Pietro di lui fratelli. XXXI. Filippo Cassoli. XXXII. (Giovanni Lodovico Lambertacci. XXXIII. Lodovico Sardi e Giampietro Ferrari. XXXIV. Riccardo da Saliceto. XXXV. Roberto di lui figliuolo. XXXVI. Bartolommeo nipote di Riccardo, sua patria XXXVII. Sua cattedra e impieghi da lui sostenuti. XXXVIII. Vicende degli ultimi anni della sua vita. XXXIX. Benedetto Capra e Benedetto Barzi. XL. Lodovico Cortusio. XLI. Più altri giureconsulti. XLII. Celebrità delle scuole italiane di giurisprudenza.

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Capo V.

Pag. 517

Giurisprudenza ecclesiastica.


I. Stato della ecclesiastica giurisprudenza. II. Guido da Baiso ed altri della stessa famiglia. III. Giovanni d’Andrea: scrittori della sua Vita. IV. Si sciolgono le quistioni intorno alla patria e alla nascita di esso. V. Suoi principii e suoi studj. VI. Cattedra e impieghi da lui sostenuti: sua morte. VII. Amicizia che passava tra lui e il Petrarca. VIII. Novella o Bettina di lui figlie celebri per sapere. IX. Stima in cui era Giovanni: sue opere. X. Giovanni Calderini e Gaspero di lui figliuolo. XI. Paolo de’ Liazari. XII. Giovanni da Legnano: suoi impieghi, e onori a lui conferiti. XIII. Favore di cui godette presso Urbano Sesto: sua morte. XIV. Suoi studi e sue opere. XV. Pietro d’Ancaramo: diverse cattedre da lui sostenute. XVI. Sue ambasciate , sua morte e sue opere. [p. vi modifica]t TI XVII. Antonio da Budrio. XVIII. Uberto da Cesena. XIX. Altri Canonisti singolarmente in Toscana. XX. Lapo da Castiglionchio: suoi studi e sua moltiplice erudizione. XXI. Cattedra da lui sostenuta in Firenze, e onori conferitigli. XXII. Suo esilio: suo soggiorno in Padova e in Roma: sue opere. XXIII. Francesco Zabarella: cattedre e impieghi da lui sostenuti. XXIV. È fatto vescovo e poi cardinale: sue azioni e sua morte. XXV. Elogi ad esso fatti: sue opere. XXVI. Bartolommeo d* Osa. Capo VI. Pag. 583 Stona. I. Si comincia, per opera singolarmente del Petrarca, a esaminare gli antichi monumenti. II. E a discernere i diplomi veri da’ falsi. III. Cola di Rienzo grande ricercatore di antichità. IV. Opere storiche del Petrarca. V. Opere storiche del Boccaccio. VI. Scrittori di storie generali: Jacopo d’Acqui, Bencio , Giovanni Diacono. VII. Landolfo Colonna, Francesco Pipino ed altri. VIII. Guglielmo da Pastrengo: notizie della sua vita. IX. Sua amicizia col Petrarca. X. Lessico storico letterario da lui composto. XI. Scrittori di storie particolari. Toscani. Paolino di Piero. XII. Dino Compagni. XIII, Giovanni Villani: notizie della sua vita. XIV. Sua Storia: carattere di essa. XV. Continuazione di essa fatta da Matteo e da Filippo Villani. XVI. Filippo dà il primo esempio di storia letteraria • paLria. XVII. Altri storici fiorentini e di altre città toscane. XVIII. Storici veneziani: Andrea Dandolo: notizie della sua vita. XIX. Sua amicizia e corrispondenza col Petrarca. XX. Elogi fattine dal Petrarca e da altri. XXI. Sua Cronaca e lodi di essa. XXII. Benintendi de’ Ravegnani. XXIII. Rafaello Caresini. XXIV. Daniello Chinazzo. XXV. Storici delle città dello Stato V eneto: Albertino Mussato padovano: suoi principj XXVI. Onorevoli ambasciate a lui affidate. XXV IL Sue [p. vii modifica]VII vicende, fuga» e poi ritorno a Padova. XXV HI. Onor della laurea poetica solennemente a lui conferito. XXIX. Altre sue vicende, e sua morte. XXX. Sue opere. XXXI. Guglielmo e Albrighetto Cortusio, Galeazzo e Andrea Gatari. XXXII. Storici vicentini , veronesi, bergamaschi , ec, XXXIII. Storici modenesi e reggiani. XXXIV. Storici parmigiani e piacentini. XXXV. Storici milanesi. XXXV 1. Giovanni da Cermenate e Pietro Azaiio. XXX^ li. Buonincontro Morigia storico di Monza; storici del Piemonte. XXXVIII. Storici dello Stato Pontificio. XXXIX. Storici de’ regni di Napoli e di Sicilia. XL. il numero o il valore degli storici italiani supera quello delle altre nazioni. XLI. Notizie di Cristina da Pizzano: sue vicende, suoi studi. XLII. Onori da lei ottenuti: sua morte: sue opere storiche e poetiche. XLIII. Marino Sanuto autor di un* opera storica intorno alla Giudea. XLIV. Opere geografiche. LIBRO TERZO Pag. 6;4 Belle lettere ed Arti. ’ Capo I. Lingue straniere. I. Le lingue orientali poco coltivate in Italia in questo secolo. II. Lo studio della lingua greca vi fiorisce assai meglio. III. Si annoverano alcuni che la coltivarono. IV. Notizie del monaco Barlaamo calabrese. V. Quando il Petrarca lo conoscesse» e come studiasse sotto di lui. VI. Morte di Barlaamo: elogi di esso, e sue opere. VII. Fervor del Petrarca nello studio di questa lingua: Italiani in essa dotti, da lui nominati. VIII. Premure del Boccaccio per lo studio della lingua greca; notizie di Leonzio Pilato. IX. Traduzioui di t [p. viii modifica]Vili Omero fatte in questo tempo. X. Demetrio Cidonio promuove lo’ studio di questa lingua. XI. Se Coluccio Salutato sapesse di greco F. Tedaldo della Casa. XII. Poema francese di Giovanni da Casola. XIII. Scrittori di poesie provenzali. Capo II. Pag. 706 Poesia italiana. 9 • I. Gran copia di scrittori di poesie italiane in questo secolo. II. Notizie del B. Jacopone da Todi. III. Si entra a parlare di Dante: sua famiglia, sua nascita: suoi primi amori. IV. Suoi studj. V. Impieghi pubblici da lui sostenuti: suo esilio. VI. Ove soggiornasse Dante nel suo esilio, e ove componesse il suo poema VII. Altre circostanze della sua vita: sua morte. VIII. Onori rendutigli dopo morte: suo carattere. IX. Sue opere, e tra esse particolarmente la Commedia. X. Interpreti e comentatori di Dante. XI. Cattedra per la spiegazione di Dante in più città istituite. XII. Notizie di Pietro e di Jacopo figli di Dante. XIII. Si passa a parlar di altri poeti; notizie di Guido Novello di Polenta signor di Ravenna. XIV. Bosone da Gubbio- XV. Francesco da Barberino. XVI. Si annoverano altri poeti, de’ quali si è altrove parlato. XVII. Benuccio Salimbeni e Bindo Bonichi sanesi. XVIII. Fazio degli Uberti. XIX. Prospetto de’ meriti del Petrarca verso l’italiana letteratura. XX. Sua nascita e suoi primi studi o maestri. XXI. Tenor di vita da lui condotta dopo la morte genitori. XXII. Chi fosse la Laura amata dal Petrarca. XXIII. Carattere e veemenza del suo amore. XXIV. Viaggi del Petrarca. XXV. Altre circostanze della sua vita; notizie di un suo figlio. XXVI. Dopo altri viaggi si ritira in Valchiusa. XXVII. Il suo poema dell’Africa lo rende celebre. XXVIII. Suo solenne coronamento. XXIX. Soggiorna in Parma , e poscia ritorna in Francia. XXX. Altri suoi viaggi ed azioni; morte di Laura. XXXI. Altri viaggi del Petrarca , e suo soggiorno in Milano presso [p. ix modifica]IX i Visconti. XXXII. Suo ritiro presso la Certosa di Garignano; suo tenor di vita in Milano. XXXIII. Seguito della vita del Petrarca fino all’an 1368. XXXIV. Ultime sue azioni, e sua morte. XXXV. Carattere e pregi delle sue poesie italiane. XXXVI. Sue Lettere. XXXVII. Gli applausi fatti al Petrarca fan crescere a dismisura il numero del poeti. XXXVIII. Notizie di Giovanni Boccaccio, questioni intorno alla sua nascita. XXXIX. Sua educazione, e suoi primi studj. XL. Abbraccia ogni genere d’erudizione. XLI. Ambasciate da lui sostenute: sua conversione. XLII. Altre ambasciate, e sua morte. XLI li. Ricerche sopra i suoi amori. XLIV. Sue opere, e tra esse singolarmente il Decamerone XLV. Altri poeti: Antonio dal Beccaio. XLVI. Tommaso Caloria messinese. XLV li. Marco Barbato e Giovanni Barrili. XLVIII Sennuccio dal Bene. XLIX. Francesco degli Albizzi. L. Lancellotto Auguissola. LI. Zenone Zenoni e Franco Sacchetti. LII. Si parla per incidenza degli scrittori di Novelle. LIII. Poeti che trattarono argomenti storici. LIV. Scrittori di poesie di altri argomenti. LV. Donne lodate come valorose l imatrici. LV I. Gran personaggi coltivatori della poesia: Bonaccorso da Montemagno. LVII Antonio da Tempo. Capo 111. Pag. 873 Poesia latina. I. La poesia latina fu più onorata dell’italiana, ed ebbe grandissimo numero di coltivatori. II. Poesie di Dante e di Giovanni di Virgilio. III. Lovato padovano poeta e giureconsulto. IV. Donatino bergamasco , e Albertino Mussato. V. Apologia delle poesie fatte dallo stesso Albertino. VI. Benvenuto Campesanti e Ferreto vicentino. VII. Castellano bassanese. VIII. Poesie ed altre opere del Cardinal Jacopo Gaetano. IX. Notizie di < onvennole da Prato maestro del Petrarca. X. Riflessioni sulle poesie latine del Petrarca. XI. Notizie della [p. x modifica]X vita di Zanobi da Strada. XII. Sua solenne coronazione. XIII. Sue opere. XIV. Moggio e Gabriello Zamori parmigiani. Andrea da Mantova. [XV]. Francesco Landino cieco. XVI. Domenico di Silvestro. XVII. Jacopo Allegretti forlivese. XVIII. Jacopo da f igline e Giovanni Moccia. XIX Scrittori della Vita di Coluccio Salutato. XX. Sua nascita, suoi studi e suoi primi impieghi. XXI. È eletto cancelliere dal Comun di Firenze. XXII. Coltiva e promuove con sommo ardore gli studj. XXIII. Dopo morte vien coronato d’alloro. XXIV. Sue opere. XXV. Scrittori di tragedie e di commedie latine. Capo IV. Pag. 957 Gramatica ed Eloquenza. I. Quali fossero i professori di belle lettere in questo secolo. II. Alberto dalla Piagentina, ed altri traduttori di antichi scrittori. III. Altri professori di gramatica. IV. Giovanni da’ Buonandrei professore in Bologna. V. Pietro da Muglio. VI. Altri gì amatici e retori amici del Petrarca. VII Donato dal Casentino. VIII. Giovanni da Ravenna; notizie che di lui si hanno nelle opere del Petrarca. IX. Se uno, o due dello stesso nome si debbano ammettere. X. Stima da lui ottenuta. Opere che si hanno sotto il nome di Giovanni da Ravenna. XI. Si accennano più altri professori. XII. Segretari pontificii italiani. XIII. Stato poco felice dell’eloquenza. « C A P O V. s Pag. 9f»7 Arti liberali. I. Ragioni della magnificenza e del lusso nelle fabbriche di questo secolo. II. Magnifiche fabbriche innalzate da’ Visconti. III. Grandiosi edificii degli Estensi. IV. Chiesa di S. Petronio in Bologna; torre di Santa [p. xi modifica]Maria del Fiore in Firenze, ec. V. Stato della scultura: notizie di Andrea pisano. VI- Giovanni di Balduccio ed altri scultori. VI 1. Stato della pittura: notizie di Giotto. VIII. Notizie di Simone da Siena. IX. Si accennano più altri pittori. X. Franco bolognese celebre miniatore. [p. - modifica]