Studi storici sul centro di Firenze/Il centro di Firenze nel 1427/X

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Il centro di Firenze nel 1427 - IX Il centro di Firenze nel 1427 - XI
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Il gruppo di fabbricati che è limitato da Via Porta Rossa, il Chiasso detto dei Ricchi, Via S. Miniato fra le Torri e Pellicceria è fra i più importanti del centro di Firenze.

Importante perchè contiene palagi e torri di alcune fra le più illustri e celebri famiglie dell'antica nobiltà e perchè in molte parti conserva il tipo ed il carattere delle vecchie stradelle e dei fabbricati medioevali. Nell’oscuro e stretto Vicolo degli Erri, nei chiassoli in parte richiusi fra la Piazzola dei Pigli e la parte tergale delle case di Porta Rossa, fra i maestosi resti delle forti torri dei Davanzati, degli Strozzi, dei Cosi, dei Pigli, de’ Malegonnelli, de’ Cocchi, dei Girolami Del Testa, si ritrova il carattere che dovette avere cinque o sei secoli addietro la vecchia Firenze.

In Porta Rossa e nel vicoletto chiamato de’ Ricchi è uno dei palagi dei Davanzati, che nel 1427 apparteneva ad Alessandro di Mariotto1 e conserva in parte l’eleganza purissima delle sue forme. Ha le finestre bifore con un leggiero pilastrino smussato sugli angoli, gli archetti a sesto acuto e sulla facciata, dei resti di graffito. Nè meno elegantemente adorno era nell'interno dove sono da ammirarsi diversi cammini, dei lavabi e delle porte scolpite di pietra serena d’una ammirabile vaghezza di disegno2. Il palazzetto dei Davanzati è fra le fabbriche più originali e più graziose di quel tempo ed è sperabile che nel riordinamento di questo quartiere trovi chi per affetto all’arte lo restituisca alla soave bellezza de’ suoi antichi tempi.

Accanto a quello dei Davanzati, sempre in Porta Rossa, era un altro bel palazzo, diverso per stile, ma non meno importante e pregevole e non meno degno d’esser conservato nel suo severo e maestoso aspetto. Fu dei Cocchi-Compagni, una famiglia nobilissima che in epoca lontana acquistò grandi ricchezze nel commercio. Non fu molto costante però la fortuna della famiglia che nel 1342 fallì e pochi anni dopo perdette anche questi suoi possessi che passarono nei Capitani di Or S. Michele. E difatti lo stemma di essi, colle lettere O. S. M. si vede sulla [p. 44 modifica]facciata del vecchio palazzo de’ Cocchi, che fino ad epoca non lontana appartenne alla chiesa di S. Michele in Orto, conservando pur sempre il vecchio nome di Palagio de’ Cocchi.3

Accanto ai Cocchi erano fino a Pellicceria le case della famiglia dei Cosi detti i Cosi di Borgo per distinguerli da altri e fu loro il torrione o palagio che sfigurato, accresciuto di altre costruzioni s’inalza tuttora al disopra di tutte le altre fabbriche di questa località. Alcune delle case della famiglia furono confiscate dopo che i Cosi, come Ghibellini, vennero dichiarati ribelli e sull’angolo di Pellicceria, segno della confisca, vedesi tuttora lo scudo con lo stemma della Parte Guelfa.

Vendute successivamente ad altri, le case della famiglia, Cosi erano nel 1427 di Pagolo di Guglielmo speziale4 e dipoi per ragioni di donne passarono nei Cambi dal Nero.

Entrando in Pellicceria, ci troveremo tra le case dei Pigli o Pilli, una delle più grandi e più celebri famiglie dell’antica Firenze. Da’ Pigli s’intitolano la Piazza detta dipoi del Monte, da’ Pigli alcuni vicoli interni e diverse piazzuole, compresa quella detta ora degli Erri, dove fu la loggia dei Pigli. E gli avanzi di essa si veggono tuttora, e sebbene nascosti sotto l’intonaco, facilmente si distinguono e se ne rileva lo stato di conservazione. Si notano le arcate, si veggono gli eleganti pilastrini ai quali fa da capitello lo stemma dei Pigli e questi stessi stemmi si osservano più in alto al disopra dei pilastri5.

Diverse, forti, e ben munite nei tempi delle fazioni, erano le torri che questa famiglia possedeva qui presso6. Una ch’era detta la Rocca, forse per la grandezza sua, era nel chiasso, oggi de’ Ricchi, accanto ad un arco che cavalca la strada7. Altra torre era all’ingresso del vicoletto degli Erri8 ed era la torre comune, assieme alla loggia, a tutta la famiglia; ma, oggi se ne vede appena il basamento; altra sul canto della Via S. Miniato fra le Torri, pur essa disfatta. Dei Pigli erano pure le case corrispondenti in Piazza S. Miniato, mentre gli Erri, consorti dei Pigli le avevano nel chiasso che da loro s’intitolava e che dipoi si disse dei Limonai e dei Ricchi9



Note

  1. [p. 50 modifica]I Davanzati, consorti dei Bostichi ebbero molte ricchezze e molti uomini insigni nelle armi, nel governo della repubblica, nelle lettere; furono sontuosissimi nelle loro fabbriche, eressero una ricca cappella a S. Trinita ed i monasteri di S. Michele alla Doccia sotto Fiesole e di S. Marta a Montughi. Ebbero moltissime case qui presso [p. 51 modifica]e nel XVI secolo acquistarono anche dal lato opposto di Via Porta Rossa il magnifico palagio della famiglia Davizzi, dove i Davanzati abitarono dipoi fino alla loro estinzione avvenuta nel 1838
  2. [p. 51 modifica]A conto dell’Ufizio d’arte municipale, questa fabbrica fu disegnata in tutte le sue parti e rilevata anche nei minimi particolari in diverse tavole raccolte in un album che si conserva nel Municipio.
  3. [p. 51 modifica]Della famiglia Cocchi, diversa da quella dei Cocchi-Donati o Donati di Cocco, mancano le memorie alla fine del XIV secolo. Per quanto non fossero consorti tra loro, i Cocchi e i Davanzati ebbero eguale lo stemma consistente in un leone d’oro rampante nel campo azzurro.
  4. [p. 51 modifica]Vedi il campione del gonfalone Unicorno anno 1427. La famiglia di questo Guglielmo speziale ebbe sepoltura in S. Trinita ed ultimamente se n’è ritrovato lo stemma con iscrizione.
  5. [p. 51 modifica]Sarà procurato di salvare le parti più conservate di questa loggia e di ricostruirla.
  6. [p. 51 modifica]I Pigli che Dante chiama la colonna del vajo, perchè appunto il loro stemma consiste in una colonna di vajo bianco in azzurro nel campo rosso, furono in antico Ghibellini, poi alcuni di essi si fecero Guelfi ed ebbero importanti incarichi. Si estinsero nel 1708.
  7. [p. 51 modifica]Portate originali del gonfalone Lion Rosso, anno 1427, posta di Latino di Primerano de’ Pigli: «una chasetta nel Chiasso degli Erri che cavalca la via: chiamasi la torre della Rocca ecc.»
  8. [p. 51 modifica]Nel 1498 Jacopo di Lione dei Pigli possedeva 5 carati della torre de' Pilli in Via de’ Pellicciai luogo detto la Piazza de’ Pilli a confine a 1° Via, 2° Chiasso dei Pilli, a 3 case e botteghe dei Pilli.
  9. [p. 51 modifica]Il nome di Chiasso de’ Ricchi è affatto recente e non ha base storica, mentre il nome di Chiasso degli Erri, dato dalle case di cotesta famiglia, rimonta ad epoca remotissima.