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Umilità dolcemente il riceve (Laterza, 1920)

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Folgore da San Gimignano

Aldo Francesco Massera XIII secolo/XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Umilità dolcemente il riceve (Laterza, 1920) Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Ecco Prodezza, che tosto lo spoglia Discrezione incontanente venne
Questo testo fa parte della raccolta XVI. Folgore da San Gimignano
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XXV

Umiltá.

Umilitá dolcemente il riceve,
e dice: — Punto non vo’che ti gravi,
che pur convèn ch’io ti rimondi e lavi;
4e farotti piú bianco, che la neve.
E ’ntendi quel, ched io ti dico breve:
ch’i’ vo’ portar de lo tuo cor le chiavi;
ed a mio modo converrá che navi;
8ed io ti guiderò si come meve.
Ma d’una cosa far tosto ti spaccia,
che tu sai che soperbia m’è nimica:
11che piú con teco dimoro non faccia.
I’ ti sarabbo cosí fatta amica,
che converrá ch’a tutta gente piaccia;
14e cosí fa chi di me si notrica. —