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A cui è 'n grado de l'Amor dir male

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti A cui è 'n grado de l'Amor dir male Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Se i' non torni ne l'odio d'Amore Qualunque ben si fa naturalmente
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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XLI

Celebra l’elogio d’Amore.

A cui è ’n grado de l’Amor dir male,
or lo biasmi’n buon’or, che Dio li dia;
che io per me non terrò quella via,
4ma in dirne ben non ci vo’ metter sale.
Né giá potrebbe conducenti’a tale,
ch’ili questa oppinion sempre non stia,
per ch’egli è padre de la cortesia:
8chi d’Amor sente, di mal far no i cale.
Anche ha cotale vertú l’Amore:
che, in cui e’ degna di voler errare,
11fosse colui, ch’anche fosse’l piggiore,
di rcio in buono in una’l fa tornare:
e mai non pensa che d’avere onore;
14e maggiormente il buon fa megliorare.