Delle Antiche carceri di Firenze denominate delle Stinche/Tavola delle materie

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Tavola delle materie contenute nella presente illustrazione

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Tavola delle materie contenute nella presente illustrazione
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TAVOLA

DELLE MATERIE CONTENUTE

NELLA PRESENTE ILLUSTRAZIONE


Abitazioni e Botteghe costruite nel luogo, ove esistevano la Carceri delle Stinche, p. 39.

Archivio delle Stinche espilato, p. 28.

Armi del Popolo e della Repubblica di Firenze, p. 20, 21, 29.

Arte della Lana, padrona del Lavatojo di S. Simone, p. 22.

Berni, poeta burlesco, trae argomento di alquanti versi da queste Carceri dello Stinche, p. 33, 34.

Bianchi Aretini e Bolognesi unitamente ai Fuorusciti, sconfitti dai Fiorentini, p. 8.

Cancellieri, Famiglia pistojese, dodici personaggi della quale, vengon presi per rappresaglia dai Fiorentini, e condannati ad una lunga prigionia, p. 32.

Cavalcanti, signori del Castello delle Stinche, situato in Val di Greve, p. 10. — Un discendente di quella famiglia è rinchiuso per debito nelle Carceri delle Stinche, e quivi scrive un’istoria dell’esilio di Cosimo il Vecchio, p. 32,33.

Cavallerizza, or costruita, o luogo per gli esercizj equestri, p. 39.

Donati, famiglia fiorentina, p. 22.

Ergastolo nuovo che si sta adattando nel soppresso Monastero delle Murate, p. 37.

Fabbriche interne hanno subito dei cambiamenti, p. 22

Forzati nettano dalle immondezze le pubbliche strade di Firenze, p. 17. Le Stinche loro abitazione, ivi. Sono impiegati [p. 43 modifica]nel costruire varj edifizj sì pubblici che privati, p. 17.

Giovanni da S. Giovanni, rinomato pittore, dipinge i due Tabernacoli esterni posti sugli angoli del lato principale di queste Carceri, p. 23 a 26. Fa una burla a certi sbirri, ivi.

Gualtieri, duca d’Atene, tiranno di Firenze, p. 22.

Guelfi e Ghibellini, sotto nome di Neri e di Bianchi, sconvolgono la Toscana, p. 7.

Howard inglese visita quelle Carceri di Firenze, p. 18

Iscrizione latina esterna, p. 21. Altra interna, p. 29.

Lavatojo, detto di S. Simone, p. 22.

Leone, animale prediletto dei Fiorentini a da loro tolto ad insegna, p. 28.

Leoni, Sig. Francesco, fa il disegno delle nuove fabbriche da erigersi, p. 39.

Magistrato dei Buonomini delle Stinche, p. 25. Loro antica usanza, ivi.

Medaglioni posti ai lati della piccola porta, p. 21.

Morelli Senator Girolamo, effigiato da Giovanni da S. Giovanni in un Tabernacolo da lui dipinto, p. 25.

Muraglia delle Stinche del lato a levante, formò parte delle antiche mura di Firenze, dette del secondo cerchio, p. 19.

Muraglie esterne, e loro misure, p. 20.

Niccolò da Prato Domenicano, mandato in Firenze dal Papa Benedetto XI, p. 7. Non riesce nel suo intento di acquietare le cose di Firenze, Pistoia e Prato, p. 8. Parte da Firenze e istiga i Fuorusciti ed i Bianchi di Toscana ad assalire quella città, ivi.

Particolari che son divenuti possessori di questo vecchio edifizio, p.37.

Pisani, prigionieri de’ Fiorentini, rinchiusi in queste Carceri, p. 31. Son condannati a fare un tetto sulla piazza de’ Priori, p. 32.

Pitture a fresco, or demolite, p. 21, p. 27, p. 29.

Pitture a fresco, che tuttavia si conservano, p. 24, p. 27.

Politeamo, nome collettivo da imporsi ai tre edifizj che servono all’intertenimento del pubblico, p. 38.

Porta, detta dei Forzati, p. 17.

Porticciuola di queste Carceri, p. 20. Pittura e bassorilievi apposti alla medesima, p. 21.

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Prigioni bassissime e piccolissime, p. 30.

Sala delle segrete esecuzioni, p. 29.

Sala della Società Filarmonica Fiorentina, p. 39.

Savonarola Girolamo, Frate Domenicano, p. 28. Suo processo originale or perduto, ivi.

Scheletri rinvenuti murati, p. 30.

Scuderia, di recente eretta, p. 39.

Stinche nuove costruite ov’era in antico il Presbiterio di S. Apollinare, p. 15.

Stinche (delle) Castello nel Chianti, appartenente alla famiglia Cavalcanti, distrutto dai Fiorentini, p. 10. Etimologia del vocabolo Stinche, p. 9. e p. 42. Il Castello delle Stinche dà il suo nome alle Carceri di Firenze p. 11. Usi di queste Carceri, p. 13 a 17. Magistrati delle medesime, p. 13. a 16.

Tabernacoli esterni, p. 23. a 26. Uno di questi è demolito, p. 26.

Tabernacolo interno, che tuttavia si conserva, p. 27.

Tarlati Signori di Bibbiena, quattro de’ quali, caduti prigionieri dei Fiorentini, son rinchiusi nelle Stinche, p. 32.

Teatro diurno, che si sta presentemente erigendo, p. 39.

Terrapieno in cui sono state rinvenute le ossa di cadaveri umani, p. 30.

Uberti famiglia ricca e potente di Firenze, p. 9. Sul terreno una volta appartenuto a quella famiglia, furono fabbricate le nuove Carceri, ivi.