<dc:title> Dice con meco l'anima tal volta </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator><dc:date>XIV secolo</dc:date><dc:subject>sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Dice_con_meco_l%27anima_tal_volta&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200621144549</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Dice_con_meco_l%27anima_tal_volta&oldid=-20200621144549
Dice con meco l'anima tal volta Giovanni BoccaccioXIV secoloLe Rime di Cino da Pistoia.djvu
Dice con meco l’anima tal volta
— Come potevi tu già mai sperare
Che, dove Bacco può quel che vuol fare 4E Cerere v’abbonda in copia molta,
E dove fu Partenope sepolta,
Ove ancor le Sirene usan cantare,
Amor fede onestà potesse stare 8O fosse alcuna sanità raccolta?
E s’tu ’l vedevi, come t’occuparo
I falsi occhi di questa che non t’ama 11E la qual tu con tanta fede segui?
Déstati omai, e fuggi il lito avaro;
Fuggi colei che la tua morte brama. 14Che fai? che pensi? che non ti dilegui? —