L'altrier sí mi ferio una tal ticca

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti L'altrier sí mi ferio una tal ticca Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Ogn'altra carne m'è'n odio venuta Credenza sia, ma si 'l sappia chi vuole
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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LXI

Ma qualche volta egli se la cava lo stesso a buon mercato

L’altrier si mi ferio una tal ticca,
ch’andar mi fece a madonna di corsa:
andava e ritornava com’un’orsa,
4che va arrabbiando e ’n luogo non si ficca.

Quando mi vide, credet

esser ricca;


disse: — Non avrestú cavelle in borsa? —


Rispuosi: — No. — Quella mi disse:—Attorsa,
8e levala pur tosto, o tu t’impicca! —
Mostravas’aspra come cuoi’ di riccio;
e’ le feci una mostra di moneta:
11quella mi disse: —Avesti caporiccio? —
Quasi beffava e stava mansueta,
che l’averi’ tenuta un fil di liccio;
14ma pur ne venni con la borsa quota.