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Le lavandaie al lavatoio

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Artaleto de Beaucaire 1911 1911 Emanuele Portal Indice:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu poesie Le lavandaie al lavatoio Intestazione 10 giugno 2024 25% Da definire

Ratto Ai tre colori italiani
Questo testo fa parte della raccolta Antologia provenzale


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LE LAVANDAIE AL LAVATOIO.

1 battitoi vanno con furia; le lavandaie sono in vena, sono liete di ciò che si racconta: hanno preso l’aire di buon mattino.

Sono una coppia di lingue fine che ciarlano, e i loro ragionamenti accoppano vicini e vicine, che hanno spiato di nascosto.

E chi le ferma? Sulle ragazze non sanno dire che villanie, una va dritta, l’altra di traverso, ne direbbero anche d’un santo di legno. [p. 17 modifica]E mettono la buona misura agli abiti che si fanno, senza filo e senza cucitura; a tutto sanno dare il verso.

Non cessano di vomitare il pettegolezzo velenoso, e non ve n’è abbastanza ritrose per impedire il mal parlare.

E avanti! avanti! avanti 1 il sapone spumeggia, un grande scoppio di risa si è udito, bisogna vedere sulle fisonomie l’aria contenta che si è diffusa!

Nelle loro mani, è maraviglia, la biancheria è bianca come l’argento, ma le loro lingue volgari non imbiancano le brave persone.


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Artaleto de Beaucaire

(M.lle Rose Artaud - Felibresso di Dati)

1854.

LI BUQADIERO AU LAVADOU.

Li bacèu van sènso calamo,
Li bugadiero soun en trin,
Soun gaio de so que se chamo:
An pres lou le de bon matin.

Soun un parèu de lengo fino
Que barjacon, e si resoun
Amassolon vesin, vesino
Qu’an espincha, de-rescoundoun.

Vague d’ana! Sus li fiheto,
Sabon dire que vilanié:
L’uno vai dre, l’autro d’anqueto,
D’un sant de bos se n’en dirié!

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E meton la bono mesuro
Is abihage que se fai;
Sènso fìéu, ni sènso courduro,
En tout sabon douna lou biais.

Li patricolo verinouso
Noun cèsson pas de degoula,
E n’i’a ges de proun vergougnouso
Pèr empacha lou mau-parla.

E zóul, zóui, zóui, lou saboun mousso!
Un grand cacalas s’es ausi,
Rau vèire subre li frimousso
L’èr countènt que s’es espandi!

Dintre si man, es meraviho!
Lou linge ei blanc coume l’argènt;
Mai si tengo de pacoutiho,
Blanchisson pas li brèvi gènt!

(Armana prouvençau, A. 1908).