Lezioni di analisi matematica/Capitolo 13/Paragrafo 85

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Capitolo 13 - Generalizzazioni

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§ 85. — Generalizzazioni.

) Si abbia ora l'equazione

                                                                                          (1)

Supponiamo che esista una funzione continua che soddisfi identicamente alla (1), ossia che, sostituita in (1), sia orgine a una funzione nulla per tutti i valori delle , che noi consideriamo. [p. 286 modifica]Dal § 84, , segue facilmente che esiste una tale funzione (e che noi la sappiamo anzi dare sotto forma di serie) se la (1) è soddisfatta per {{centrato| e se in un intorno di tale punto le derivate prime di sono finite e continue, e è differenze da zero.

La è una funzione definita da (1) in modo implicito; e noi ci proponiamo di calcolarne le derivate, senza scriverla sotto forma esplicita (senza risolvere la (1)).

Per trovare la derivata parziale , bisogna considerare la come una costante, per cui la si potrà considerare come una funzione della sola , e la come un'equazione tra le sole variabili . Applicando i risultati precedenti si troverà quindi senz'altro .

Analogamente .

) Si abbiano ora due equazioni in tre variabili

,

.

Supponiamo che abbiano derivate prime finite e continue, che le equazioni siano soddisfatte per {{centrato|, e che nel punto sia

.

Almeno uno degli elementi di questo determinante sarà differente da zero. Se, p. es., in , dalla potrò ottenere, risolvendo, , dove la è una funzione derivabile che diventa uguale a per . Sostituendo nella si trova:

                                                                                (2)

La derivata del primo membro rispetto a è:

,

[p. 287 modifica]che è differente da zero per . Se ne ricaverà che dalla (2) si potrà dedurre, risolvendo, come funzione della derivabile ed ugualle a per .

Sostituendo questo valore i , se ne deduce il valore di come funzione derivabile della , che per si riduce ad

Esistono cioè due funzioni derivabili, soddisfacenti alle equazioni date e che, per , diventando rispettivamente uguali ad e .

Ciò che si poteva del resto dimostrare, estendendo ai sistemi di equazioni il metodo con cui abbiamo studiato il caso di una equazione sola. E vale anche il teorema di unicità, che cioè in un intorno di non esistono altre funzioni soddisfacenti alle proprietà enunciate. Il calcolo di , si effettua nel modo più rapido osservando che, se nelle sostituiamo al posto di ed i loro valori in funzione della , otteniamo due funzioni e della sola identicamente nulle, le cui derivate (totali) rispetto alla saranno quindi anch'esse nulle. Quindi, derivando

e

rispetto alla , quando vi si considerino e come funzioni della ed applicando quindi il teorema del ù 84, , ottiene:

,

.

Queste due uguaglianze si possono considerare come due equazioni di primo grado nelle , che saranno risolvibili con la regola di Kramer, se, come abbiamo supposto,

;

e di determineranno in tal caso le derivate cercate.

) Si abbia ora il sistema delle due equazioni

,

.

[p. 288 modifica]E supponiamo senz'altro che esistano due funzioni derivabili che soddisfano a tali equazioni.

Vogliamo determinare le derivate. Se noi sostituiamo nelle due equazioni precedenti al posto delle , rispettivamente le funzioni si ottengono due funzioni di e di : e identicamente nulle. Le loro derivate partiali tanto rapporto a quanto rapporto a saranno quindi nulle. Se allora deriviamo la rapporto a considerandola come funzione della tutte e tre funzioni della questa derivata che, per non creare equivoci, dovremo indicare col simbolo1

per il teorema di derivazione delle funzioni di funzioni (funzioni composte) è:

Ma questa derivata, per quanto abbiamo osservato, è nulla.

Sarà quindi (poichè ):

.

Ragionando sulla funzione si otterrebbe analogamente:

.

Quest'ultima equazione con la precedente costituisce un sistema di due equazioni lineari nelle due incognite e che sono appunto (essendosi considerato costante) rispettivamente le derivate parziali rispetto a di e . [p. 289 modifica]Il sistema è risolvibile con la regola di Kramer e quindi ammetterà una sola soluzione se:

.

Ragionamenti e risultati analoghi valgono per . Questo esempio di derivazione è interessante, perchè abbiamo avuto occasione di osservare quale complicazione di notazioni s'abbia quando, per non creare equivoci che potrebbero condurre a gravi errori, si vuole un simbolo di derivazione parziale che dica esplicitamente tutto e non possa prestarsi a varie interpretazioni.

L'allievo farà un'utile esercitazione, cercando di calcolare le derivate seconde.

) Siano e due funzioni continue con le loro prime derivate in un campo , nel quale esista una curva luogo dei punti per cui

                                                                 (3)

Voglio trovare qualche condizione necessaria affinchè il valore assunto dalla in un punto di sia massimo o minimo rispetto agli altri valori assunti dalla in (in un intorno di ). Più brevemente cerco i massimi ed i minimi di , quando le sono legate alla (3). Lungo si può considerare la come una funzione della <ath>x</math> soddisfacente alla (se ); e la si potrà perciò anche considerare come una funzione della sola .

In uno dei punti cercati dovrà dunque esser nulla la derivata totale della rispetto alla

.

Dovrà dunque essere in

,

ossia dovranno essere in compatibili le equazioni dell'incognita (che supponiamo essere una costante)

,

.

[p. 290 modifica]Ad identico risultato si giunge se . Se dunque in non è mai contemporaneamente , allora per trovare i cercati punti si cercano i punti ove sono nulle le derivate prime di rispetto a : si procede cioè come se si cercassero i massimi e i minimidi . le tre equazioni

.

sono tre equazioni nelle tre incognite (la costante e le due coordinate , che servono a determinarci quei punti di , tra i quali soltanto si dovranno poi cercare i nostri punti di massimo o di minimo.

Questo metodo del moltiplicatore indeterminato è suscettibile di molte e svariate generalizzazioni e applicazioni.

Note

  1. Questa derivata è una derivata partiale, perchè si considera costante; ma non si può indicare con . Con tale simbolo di indica ; si indica cioè la derivata che si ottiene considerando costante non solo la , ma anche le .