Novelle (Bandello, 1853, III)/Indice

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Parte III - Novella XX
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NOVELLE DEL RANDELLO


INDICE


PARTE SECONDA



Novella XXVIII. Il giudice di Lucca si giace con una donna, e fa metter in prigione il marito di quella: con vani accidenti 
» 5
— XXIX. Carlo Savonaro fa una beffa allo zio, e fassi consigliere di Tolosa con i danari del zio. 
» 24
— XXX. L’abbate di Begne fa una musica porcellina, e prontamente risponde al suo re, e si libera da una domanda 
» 27
— XXXI. Amore di messer Gian Battista Latuate, e l’errore ov’era intricato; con l’arguta risposta della sua innamorata 
» 32
— XXXII. Varii accidenti avvenuti ad un giovine in amore; e d’un pazzo 
» 40
— XXXIII. Infortunato ed infausto amore di madama di Cabrio provenzale con un suo procuratore, e morte di molti 
» 44
— XXXI V. Francesco Frescobaldo fa cortesia ad uno straniero, e ne ben rimeritato, essendo colui divenuto contestabile d’Inghilterra 
» 54
— XXXV. Un gentiluomo navarrese sposa una, che era sua sorella e figliuola, non lo sapendo 
» 60
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Novella XXXVI. Nicuola, innamorata di Lattanzio, va a servirlo vestita da paggio, e dopo molti casi seco si marita; e ciò che ad un suo fratello avvenne 
» 65
— XXXVII. Odoardo III re d’Inghilterra ama la figliuola d’un suo soggetto, e la piglia per moglie 
» 92
— XXXVIII. Temeraria presunzione d’uno innamorato, e la morte di quello, perchè strabocchevolmente e senza consiglio si governò 
» 138
— XXXIX. Una donna, stata lungo tempo concubina d’un prete, avuta da quello licenza, s’appicca nella propria camera d’esso prete 
» 145
— XL. Una virtuosa giovane, veggendosi abbandonata dal suo amante, s’avvelena, secondo il parer suo, bevendo un’acqua non velenosa 
» 151
— XLI. Uno, di nascoso, piglia l’innamorata per moglie, e va a Baruti. Il padre della giovane la vuol maritare; ella di dolore svenisce, e per morta è seppellita. Quel dì medesimo ritorna il vero marito, e la cava della sepoltura; e si accorge che non è morta; onde la cura, e poi le nozzi solenni celebra 
» 191
— XLII. Pietro Simone in Zelanda con astuzia piglia per moglie la figliuola del suo nemico, e con lui fa la pace 
» 216
— XLIII. Inganno della reina d’Aragona al re Pietro suo marito, per aver’da lui figliuoli 
» 224
— XLIV. Amore di don Giovanni di Mendozza e della duchessa di Savoia, con vari e mirabili accidenti che v’intervengono 
» 230
— XLV. Giocosa astuzia di don Bassano a liberarsi dal suo vescovo, che lo voleva incarcerare, per praticare con le monache 
» 256
— XLVI. Atto memorabile di Massimiliano Cesare, che usò verso un povero contadino nella Magna, essendo alla caccia 
» 253

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— XLVII. Piacevole e ridicolo inganno usato da una gentildonna ad un suo amante, che teneva alquanto dello scemo 
» 269
Novella XLVIII. Piacevol beffa d’un religioso conventuale, giacendosi nel monastero con una meretrice 
» 278
— XLIX. Clemenza d’un lione verso una giovanetta, che gli levò un cane fuor degli unghioni, senza ricever nocumento alcuno 
» 284
— L. Arnaldo trombetta perde quanto ha a primiera, ed al correr dell’anello guadagna assai più, e si rimette in arnese 
» 286
— LI. Isabella da Luna spagnuola fa una solenne burla a chi pensava di burlare lei 
» 294
— LII. Maomet africano signore di Dubdù vuol rubare a Saich re di Fez una città, e il re l’assedia in Dubdù, e gli usa una grandissima liberalità 
» 296
— LIII. Giacomo Bellini senza cagione diventa geloso della moglie, e spesso le dà delle busse; onde ella lo manda a Corneto 
» 301
— LIV. Lione Aquilino con astuzia tanto fa, che possiede la donna amata: ove intervengono diversi accidenti 
» 304
— LV. Seleuco re dell’Asia dona la moglie sua al figliuolo, che n’era innamorato, e fu scoperto dal Fisico gentile con ingegnosa invenzione 
» 318
— LVI. Infelicissimo amore di due dame reali, e di due giovini cavalieri, che miseramente furono morti 
» 327
— LVII. Uno si giace con la propria moglie, non conosciuto da lei, ed insegna altrui a far il medesimo assai scioccamente 
» 332
— LVIII. Niccolò senese, dalla sua innamorata disprezzato, per disperazione, da se medesimo si impicca 
» 336
— LIX. Sciocca semplicità d’un Tedesco, che avendo mandato il padrone a Corneto, glielo manifesta con sue sciocche parole 
» 342
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PARTE TERZA


Novella I. Pandolfu del Nero è seppellito vivo con la sua innamorata, ed esce per nuovo accidente di periglio 
» 348
— II. Un dottor vecchio si mette per goder amorosamente una bella giovine, ed essendo seco, nulla puote far già mai 
» 357
— III. Un giovine si marita in una semplicissima fanciulla, che la seconda notte al marito tagliò via il piombino e i perpendicoli 
» 360
— IV. Pietro dello speziale del Pomo d’Oro in Vinegia gioca quanto può avere; e mancandogli danari per poter giocare, ammazza una vedova sua zia insieme con due figliuoli ed una massara. Preso dai sergenti di corte, s’avvelena, e di lui così morto si fa giustizia 
» 366
— V. Bellissima vendetta fatta dagli Eliensi contro Aristotimo crudelissimo tiranno, e la morte di quello, con altri accidenti 
» 375
— VI. In Parigi un servitore si giace con la padrona; e scopertosi il fatto, gli e tagliato il capo 
» 384
— VII. Arnolfo fiandrese si finge esser di gran legnaggio, ed inganna una fanciulla: con altri accidenti e morte di lui 
» 388
— VIII. Don Bartolomeo da Bianoro rimanda indietro un ducato doppio avuto d’elemosina; e non lo riavendo, si fa dar delle staffilate 
» 391
— IX. Istoria della continenza del re Ciro, ed amore coniugale di Pantea 
» 394
— X. Fra Bernardino da Feltro, volendo porre San Francesco sovra tutti i Santi, è da uno scolare beffato 
» 399
— XI. Due giovani vestiti di bianco sono con una burla da un altro giovine beffati 
» 401
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Novella XII. Arguta invenzione d’un eccellente predicatore, per confutare una grandissima menzogna d’un altro predicato 
» 404
— XIII. Leonzio da Castrignano ama la Neera, e poi l’abbandona; ed ella in un pozzo s’affoga 
» 408
— XIV. Bellissima invenzione a confutare l’indiscreta devozione ed effetto non sano di alcuni ignoranti frati 
» 411
— XV. Morte miserabile del re Carlo di Navarra, per soverchia libidine nella sua vecchiezza 
» 415
— XVI. Bigolino calabrese fa una beffa al vescovo di Reggio suo padrone, per mezzo di certe cedole false 
» 447
— XVII. Il signor Filiberto s’innamora di madonna Zilia, che per un bacio lo fa star lungo tempo mutolo: e la vendetta che egli altamente ne prese 
» 424
— XVIII. Rosmunda fa ammazzare il marito; e poi se stessa ed il secondo marito avvelena, accecata da disordinato appetito 
» 433
— XIX. Paolina romana sotto specie di religione è dall’amante suo ingannata, ed i sacrifìcii d’Iside disfatti 
» 440
— XX. Una solennissima beffa fatta da una donna al marito, con molti accidenti per via d’incantagioni 
» 449




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