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Nuovo vocabolario siciliano-italiano/NG

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NF NI

[p. 643 modifica] ’Ngabbillari. V. gabbillari.

Ngaddari. V. ingaddari.

’Ngaddufiari, ’Ngadduliari, ’Ngadduniari. V. ingadduliari.

’Ngaffa. s. f. Casella. || In pl. cordoncini attaccati allo staggio della rete da uccellatore, con alla estremità due cappi che afferrano i pioli fissi in terra.

’Ngaffari. v. a. Fermare con grappa. (V. gaffa). || V. ’nsirragghiari. P. pass. ’ngaffatu.

’Ngagghia. s. f. Stretta apertura: fesso. || Spazio o segno che rimane tra due cose commesse e legate insieme come pietre, mattoni, legni ecc.: convento.

’Ngagghiari. v. intr. Incorrere o cadere in insidie, pericoli ecc.: incappare. || Restare: rimanere. || Fermarsi. || Rimaner checchessia preso fra due cose come fra sasso e sasso, ecc.: rimaner alla stretta. || Annodar con cappio: incappiare. || Detto di navi, fermarsi senza potersi muovere; incagliare, arrenare, e fig. esser impedito di seguire. || Imbattersi: dare in... || v. att. Cogliere, sopraggiungere: incogliere. || Coglier alla sprovvista sul fatto: acchiappare. || Arrestar intrigando: impigliare. || – la robba, quel porre sotto le materasse i lembi estremi della coperta, onde questa non caschi: rincalzarla. || – a vanedda: capitar per bene. || intr. Rimaner preso: impaniare. || ’ngagghiaricci, rimaner burlato o ingannato, esser colto a qualche chiapperello: rimanerci. (L’origine è da incaglio e incagliare). P. pass. ’ngagghiatu: incappato. || Incagliato. || Impigliato.

’Ngagghicedda, ’Ngagghidda. dim. di ’ngagghia: fessolino.

’Ngagghiu. V. ngagghia.

’Ngagghiuffari. v. intr. Entrar nell’amore di alcuno.

’Ngagghiunatu. add. Unito a gancio, aggrappato.

’Ngagghiuzza. V. ngagghidda.

’Ngaggiari. V. ingaggiari e derivati.

’Ngaggiuttarisi. v. rifl. a. Innamorarsi: imbarcarsi. (Come volesse dirsi entrar in gaggiotta o gaggia. V. Quasi amore sia una gabbia o tenga l’amante come in gabbia).

’Ngaghiriri. V. inagriri.

Ngalantumarisi. V. ingalantumarisi.

Ngaliari. V. anniscari.

Ngaliciari. V. ingramagghiari. V. ’ngagghiari. || rifl. Impacciarsi in intrighi: impigliarsi. || V. ingadduliarisi.

Ngalimmari. v. intr. Il rigonfiar e torcere che fa il legname all’umido: abbarcare.

’Ngallunari.V. ingallunari.

’Ngallunatu. V. in surfaru.

’Ngalluzziri. V. ingalluzziri.

’Nganciari. V. agganciari.

’Ngancittari. V. ingancittari.

Nganga. s. f. Voce bassa per dire: vitto, cibo. ||Vale anco ipocrisia.

Ngangà. s. f. e m. La voce del bambino quando piange: vagito. || fig. Il bambino stesso. || parrari ngangà, poi vale pungere con lacchezzi o arguzie.

’Ngannafoddi. V. curdaru. T. zool.

’Ngannalarruni. V. nnangalarruni.

’Ngannari. V. ingannari e seguenti.

’Ngannimi. Per ingannu V.

Ngaràu. s. m. Bevitor di vino: beone. (Caruso e Mal.).

’Ngarbizzari. V. garbizzari.

’Ngarganamentu. s. m. L’incastrare: incastramento.

’Ngarganari. v. a. Congegnare, commettere l’una cosa dentro l’altra: incastrare, incastonare. || Combaciare. P. pass. ’ngarganatu: incastrato ecc.

’Ngarganu. s. m. Incastratura, commettitura: incastro, incastonatura.

’Ngargiola. V. carzara. Forse corruzione di gaggiola o gaggia. || In pl. nuvole rare.

’Ngargiuliari. V. ingargiulari e seguenti.

’Ngarrari. V. ’ingarrari.

’Ngarratura. V. ingarratura.

’Ngarrunari. V. ingarrunari.

’Ngarzarisi. V. ingarzarisi.

Ngarziddamentu. s. m. Il ricalcitrare: ricalcitramento.

Ngarziddari. v. intr. Il resistere che fa il cavallo alla voglia di chi lo guida: ricalcitrare. || fig. Risentirsi delle ingiurie o di checchessia contrario alle nostre idee. || Imbaldanzire: ringalluzzire. || Infuriare: assillare. || Tirar calci: scalciare.

’Ngaspari. v. intr. Il calcar e ammonticchiar la vinaccia. || Fornire i foderi delle spade di gaspa (V.). P. pass. ’ngaspatu.

Ngassa. V. scocca. || V. chiaccu. (Spat.).

’Ngassinari. V. ingassinari.

’Ngastàcula. Credo significhi ’ngasti. È in un verso: lu suli è raj, e la luna è ngastacula (Salv. Salomone-Marino Canti pop. sic.).

Ngastari. V. ingastari e seguenti.

’Ngattari. v. a. Appiattare: rimpiattare. || rifl. pron. Rannicchiarsi tutto: acquattarsi. || Nascondersi in un cantuccio: rincantucciarsi. P. pass. ’ngattatu: rimpiattato. || Acquattato. || Rincantucciato.

’Ngattunari. v. a. Incastrare un pezzo per sorreggere checchessia a mo’ di mensola. || V. ingattunari.

’Ngautiri. v. intr. Innalzarsi. Da gautu o autu.

’Ngaviarisi. (Mal.) V. ralligrarisi.

’Ngazzariatu. add. Ben vestito, Ben messo: attillato (Da garza, quasi a mo’ che si vestono le ganze per piacere. (G. Taranto).

’Ngegnu. V. incegnu.

Nghibbisiri. V. ’nchiappuliari. Forse verrebbe da quel celebre responso ibis et redibis ecc.?

’Nghidda. V. ancidda.

Nghiddi-nghiddi. V. nnicchi ecc. [p. 644 modifica]

’Nghilari. V. gelari.

’Nghimari. V. ’ncilari.

Nghinghirrìa. V. gnagnarìa.

Nghiòngaru. V. gnognaru.

Nghirra. V. sciarra. Forse corruzione da in guerra.

Nghirri nghirri, o Nghirri-nguerra. Si dice di due che stanno mal d’accordo insieme, e sempre contendono e contrastano: star punta a punta. (Pasq. dubita possa derivare da in guerra).

Nghirriamentu. s. m. Il contendere: contesa, contendimento.

Nghirriari. v. intr. e intr. pass. Altercare, contrastare: contèndere. E si dice pure delle bestie. || Detto de’ cavalli quando si mettono in brio: braveggiare.

Nghirripupu. s. m. Si dice a persona vanerella, che sta sulle mode: frinfino.

Nghirriuseddu. dim. di nghirriusu.

Nghirriusu. add. Che fa spesso rissa: rissoso, riottoso. || Che facilmente s’adira: bizzoso. || Si dice di cavallo: brioso. Sup. nghirriusissimu. Chi sa che non venga da ringhioso?

’Nghissari. V. gnissari.

Nghissi-nghissi. V. nnicchi ecc.

’Nghiumazzari. v. a. Fornire di cuscini i mobili come seggiole e simili: imbottire. P. pass. ’nghiumazzatu: imbottito.

Nghiunata, V. gnunata.

’Nghiùnciri. v. a. Imporre: ingiùngere. P. pass. ’nghiuntu: ingiunto.

Nghiutticari. V. gnutticari.

’Nghiùttiri. V. agghiuttiri.

’Ngialliri. V. ingialliri.

Ngigantiri. V. ingigantiri.

’Ngilippari. V. incilippari.

’Ngilusirisi. V. gilusiarisi e seguenti.

Ngina. s. f. Intaccatura delle doghe, dentro la quale si commettono i fondi delle botti o simili: caprùggine. || fari la ngina: caprugginare.

Nginagghia. V. incinagghia.

Nginaturi. s. m. T. bot. Strumento per far le capruggini: caprugginatojo. (An. Cat.).

Ngingatura. s. f. Dove passano le cinghie: unghiatura.

’Nginucchiarisi. V. agginucchiarisi e seguenti.

’Ngirfiri. v. intr. Detto di erba, farsi dura, aspra. (Da gerfu).

’Ngiurlandari. V. inghirlandari.

’Ngiuviniri. V. ingiuviniri.

Nglissi. V. ecclissi.

Ngnilari. V. gelari.

’Ngnirvatu. add. Pien d’erba: erboso. Quasi dire inerbato.

Ngnognu. V. gnognaru.

Ngnùnciri. V. ’nghiunciri e seguenti.

Ngnunzioni. s. f. Ordine, commessione: ingiunzione.

Ngnuranti. V. gnuranti e così molte altre voci.

Ngradagghiari, V. ingradigghiari. || V. nsirragghiari.

’Ngradata, 'Ngradiata. V. grada.

’Ngradigghiari. V. ingradigghiari e seguenti.

’Ngramagghiari. V. ingramagghiari e seguenti.

’Ngramignarisi. v. intr. pass. Empirsi di gramigna. || Si dice delle biade quando allignano bene e si distendono: ingramignare. P. pass. ’ngramignatu: pieno di gramigna. || Ingramignato.

’Ngranari. V. ingranari e derivati.

’Ngrancari. V. aggrancari.

’Ngranciari. v. a. Dar una prima cottura alle vivande, perchè possano conservarsi: fermare. || Fare che la roba che si cuoce pigli un certo colore tendente al dorato: rosolare. || Si dice pure quando alle vivande si fa pigliar una certa crosta: dar o pigliar il colore. P. pass. ’ngranciatu: fermato. || Rosolato. (Che provenga da granciu? perocchè il colore di questo crostaceo suol esser simile al colore della carne rosolata.

’Ngranciata. s. f. L’azione del rosolare la vivanda: rosolata. || dari ’na ’ngranciata: fermarla.

’Ngranciatedda. dim. di ’ngranciata: rosolatina.

’Ngranciateddu. dim. di ’ngranciatu.

’Ngranciatu. add. da ’ngranciari: fermato, rosolato. || Di persona colle guance troppo accese, o ammorite: rubicondo, abbronzato.

’Ngranciatuni. accr. di ngranciatu.

’Ngrancidiri. V. arrancidiri.

’Ngraniatu. add. Danajoso, ricco.

’Ngranniri. V. ingranniri.

’Ngrannusu. add. Pieno di fasto, di grandigia: fastoso.

’Ngrasciari. V. ingrasciari e seguenti.

’Ngrasciurari. V. ingrasciurari.

’Ngrassari. V. ingrassari.

’Ngratu. V. ingratu.

Ngravattamentu. s. m. Battesimo senza le cerimonie della Chiesa, dato ai neonati in pericolo di morire.

Ngravattari. v. a. Battezzar i bambini in pericolo, senza le cerimonie della Chiesa. P. pass. ngravattatu: (Vinci lo vuole derivato da gravem ed agere o actum ecc. quasi per l’atto grave, cioè pericoloso).

’Ngravidari. V. ingravidari e così molte voci di seguito.

’Ngredienti. V. ingredienti.

Ngregna. V. grigna.

’Ngriciarisi. v. intr. pass. Divenir ricco, procacciarsi l’agio di checchessia: agiarsi. || Ubbriacarsi. (Pasq. lo vorrebbe derivato fin da Creso quasi in-cresare. Io lo crederei da grifare, cioè mangiare o godersi checchessia avidamente).

’Ngriciatu. add. Agiato. || Ubbriaco: cotto.

’Ngriddari. v. a. V. mettiri ’n sirragghiu. || ’ngriddaricci, intr. pron. Saltargli il grillo.

’Ngriddimentu. s. m. Lo intirizzire: intirizzimento.

Ngriddiri. v. intr. Patir freddo eccessivo: intirizzire (z dolce). E detto di vivande, mancar alla giusta cocitura nel dato tempo. || Perder il potersi piegare: intirizzire. (O dal griddu (cavalletta), poichè il freddo, ci rende tesi a quel modo, o forse dal Gr. κρυωδις, freddore. Pasq.). P. pass. ’ngriddutu: intirizzito.

’Ngriddu. add. Dicesi di pasta, riso ecc. cotti meno del giusto punto: tosto. Contratto del participio ’ngriddutu. [p. 645 modifica]

Ngriddutizzu. add. Alquanto intirizzito.

’Ngrifari. v. a. Far riccio: arricciare. || Rizzar il pelo per ira, e si dice degli animali: arricciare. || rifl. pass. Prender cruccio, broncio: imbronciare. || Avere rughe nella pelle: aggrinzire. || ’ngrifarisi lu mussu o lu nasu, mostrare sdegno raggrinzando il muso o il naso: arricciare il muso o il naso. P. pass. ’ngrifatu: arricciato. (Sp. engrifarse: arricciarsi).

’Ngrifateddu. add. dim. Ricciolino. || Un po’ aggrinzito.

’Ngrifatizzu. add. Alquanto aggrinzito || Alquanto riccio, arruffato.

’Ngrignamentu. s. m. L’accapigliarsi: accapigliamento.

’Ngrignari. v. intr. Il mostrar i denti ringhiando come fa il cane aizzato: digrignare. || intr. rifl. Afferrarsi pei capelli, azzuffarsi: accapigliarsi, abbaruffarsi. (Qui deriva da gregna, criniera, mentre sopra è corruzione di digrignare). P. pass. ’ngrignatu: digrignato. || Accapigliato.

’Ngrignutu. add. Fatto a crespe: crespato.

’Ngrinfari, 'Ngrinzari. V. ’ngrifari

Ngrispa. s. f. Ripiegatura della pelle o della roba, grinza: crespa. || Qualunque raggrinzamento: crespezza.

’Ngrispamentu. s. m. Il crespare: increspamento.

’Ngrispari. v. a. Ridurre una cosa a crespe: increspare, crespare. || V. ngaspari. P. pass. ’ngrispatu: increspato.

’Ngrispateddu. add. dim. Un po’ crespo.

’Nigrispatizzu. add. Mezzo crespo.

’Ngrizzari. V. indrizzari.

’Ngrizzu. V. indrizzu.

’Ngrugnari. V. ingrugnari.

Ngrugnunari. V. arrunchiari.

’Ngrunnarisi. V. ingrunnarisi.

’Ngrunnutu. V. ingrunnatu.

’Ngruppari. V. aggruppari.

’Ngrussari. V. ingrussari e seguenti.

’Ngruttari, 'Ngruttunari. V. ingruttari e derivati.

’Nguaggiamentu. V. ’nguaggiu.

’Nguaggiari. v. a. Maritare, fare la funzione del dare l’anello: sposare. || rifl. Sposarsi. P. pass. ’nguaggiatu: sposato. (Quasi lo sposarsi sia un impegnarsi o ingaggiarsi).

’Nguàggiu s. m. Matrimonio: maritàggio, sposalizio.

’Nguaghiardella. s. f. (Mal.) Spezie di vestito alla leggiera.

’Nguainiri. (Pasq.) v. intr. Si dice quando la punta della spada non penetra nel petto.

’Nguajamentu. V.’nguaggiamentu.

’Nguajatu. add. Pieno di guai.

Nguanguà. V. ngangà.

’Nguannu. Idiotismo di Girgenti per ingannu. V.

Nguanta. s. f. Veste di pelle che cuopre la mano: guanto. || – longa: manichino (An. Cat.). || T. calz. Striscia di pelle che fascia la palma e il dorso della mano del calzolaio, a riparo di essa nello stringere i punti fatti collo spago: manale (Car. Voc. Met.).

’Nguantari. V. agguantari. || Regger al peso. || ’nguantaricci, venire per caso in un luogo: capitare.

Nguantaru. s. m. Chi fa o vende guanti: guantajo.

’Nguantatu. V. inguantatu.

Nguantera. s. f. Spezie di piatto grande, con poco orlo, di varie materie e per vari usi: vassojo, bacino, taffería. || Piccolo bacile d’argento o altro, per tenervi guanti o altro: guantiera.

Nguanticedda, Nguantina. dim. di nguanta: guantino.

Nguantirata. s. f. Quanto cape nel vassojo: vassojata (Fanf. note alla Mea).

Nguantiredda, Nguantiricchia. dim. di nguantera: vassojetto, guanteruzza (Magalotti).

Nguantiruna. accr. di nguantera.

Nguantiruzza. V. nguantiricchia.

Nguantu. V. culletta al 2º §.

Nguantunazzu. pegg. di nguantuni.

Nguantuneddu. dim. di nguantuni.

Nguantuni. s. m. Arnese di pelle entro cui le donne tengono le mani riparate dal freddo: manicotto. (Quasi un gran guanto).

’Nguarnazziunatu. V. inguarnaziunatu.

Ngudari. V. abbudari.

Nguì. Voce imitatoria di quel grido involontario che si manda per dolor improvviso. || diri o nun diri nguì. V. bizzi.

Nguirri-nguarri. (Calvi) Scompiglio: tramestìo, buglione.

’Ngulatu. V. incuddaratu al 2º §.

’Ngulatura. s. f. Piegatura interiore del ginocchio. (Quasi volesse dirsi ingolatura).

’Ngulfari. V. ingulfari.

’Nguliamentu. s. m. L’adescare: adescamento, allettamento.

’Nguliari. r. a. Tirar con lusinghe, allettare: adescare. || Allettare coll’esca: inescare. P. pass. ’nguliatu: adescato, inescato (da gola).

’Nguliaturi. verb. Chi o che alletta: allettatore.

’Ngumbrari. V. ingumbrari.

’Ngummari. V. ingummari e seguenti.

’Ngummintari. v. a. T. legn. Unire, congiungere legnami fra loro: commettere. || – a battenti: commettere a metà. || – a cartabonu o a ugnatura: commettere a quartabuono. P. pass. ’ngummintatu: commesso. (Lat. coagmentare: connettere).

’Ngummintatura. s. f. Il commettere, il modo come le cose son commesse: commettitura. || – ncastrata: commettitura, calettata. || – a dintatura: a calettatura o a coda di rondina.

’Ngurdiggia. V. ingordiggia.

’Ngurdu. add. Si dice di fune, strumento o simile che non siano flessibili, cedevoli, elastici: rìgido, inflessibile. || Non morbido: ruvido. || Rozzo, grossolano. || Chi tien il ciglio basso per isdegno: accigliato. || Un po’ avaro nello spendere: stretto. (Fr. gourd: intirizzito, o dallo Sp. burdo: grossolano).

’Ngurfari. V. ingulfari e derivati.

’Ngurgari. V. ingurgari.

’Ngurgiari. v. intr. Ribatter in gola i passaggi del canto: gorgheggiare. || att. Ingojare, inghiottire: ingollare. P. pass. ’ngurgiatu: gorgheggiato. || Ingollato. (Da gorgia).

’Ngurgitari. V. ingujari. (Dal Lat. gurges).

’Ngusciamentu. s. m. L’angosciarsi, difficoltà di respiro: angoscia. [p. 646 modifica]

’Ngusciari. v.intr. Dicesi dei fanciulli quando piangono senza prender fiato: prender o aver la tira, trangosciare. P. pass. ’ngusciatu: che ha la tira (da angoscia per mancanza di respiro).

’Ngusciata. s. f. Il prender la tira.

’Ngusciatedda. dim. di ’ngusciata.

’Ngusciateddu. dim. di ’ngusciatu, part. di ’ngusciari.

’Ngusciatina. V. ’ngusciata.

’Ngusciri. V. ’ngusciari.

’Ngùsciu. V. ’ngusciamentu. || Tirata di fiato soppressa nel pianto accorato de’ bambini: tira.

’Ngùstia. Aferesi di angustia.

’Nguttari. V. nguttumari. || Per insolentire.

’Nguttumamentu. s. m. Il trambasciare: trambasciamento.

’Nguttumari. v. intr. Soffrire grande afflizione, ambascia: trambasciare, accorare. P. pass. ’nguttumatu: trambasciato. (Dal Lat. guttur, strozza, quasi il dolore stringa la strozza, soffochi).

’Nguttumusu. add. Che soffre grande ambascia: trangosciato.

’Nguttutu. V. ’nguttumatu in ’nguttumari.

Supplemento

[p. 1151 modifica] [p. 1152 modifica] [p. 1153 modifica]’Ngannacacciaturi. V. russeddu di cannitu (In Catania).

Ngarali. V. grassotta, uccello (In Siracusa).

’Ngranari. V. ingranari.

’Ngraniatu. add. Danajoso. Che ha grani V.

’Ngunagghia. V. incinagghia (In Messina).

’Ngurganari. V. ’mbrugghiarisi (In S. Giovanni di Cammarata).

’Ngurgu. add. Bagnato.