O avvocati e giudici e notari

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Pieraccio Tedaldi

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti O avvocati e giudici e notari Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Tu sai la 'nfermitá mia de l'altr'anno Amico, il mondo è oggi a tal venuto (Laterza, 1920)
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
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XXXII

Richiama gli avvocati, i giudici e i notai al loro dovere.

O avvocati e giudici e notari,
che aiutate e difendete il torto,
di ciò io vi consiglio e vi conforto:
4lasciare e vizi vostri iniqui e amari.
Non siate a tór l’altrui cotanto avari,
che alcun per voi fuor di ragion sie morto,
per quella fé, che a Gesú Cristo porto:
8ché troppo al fin gli smaltirete cari!
Chi biasma usura e toglie altrui moneta,
quel tal si chiama un usurai’ celato,
11che ’ngrassa sé, e ’l cattivel dieta.
O giudice, o notai’ poco affrenato,
se non avrai del tuo prossimo piòta,
14sarai dal sommo Padre abbandonato.
Ciascun si guardi ben, a cui ciò tocca,
ché Morte ha teso l’arco e spesso scocca.