Or non è gran pistolenza la mia

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Or non è gran pistolenza la mia Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Avvegna ched i' paghi 'l tu' mirare Maladetto e distrutto sia da Dio
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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III

Non può cessar d’amare colei, che lo disprezza.

Or non è gran pistolenza la mia,
ch’i’ non mi posso partir dad amare
quella, che m’odia e niente degnare
4vuol pur vedere, ond’i’passo la via?
E dammi tanta pena notte e dia,
che de l’angoscia mi fa si sudare,
che m’arde l’anima e niente non pare;
8certo non credo ch’altro ’nferno sia.
Assa’ potrebb’uom dirm’: — A nulla giova
Ch’ell’è di tale schiatta nata, ’ntendo,
11che tutte son di cosí mala pruova.
Ma, per ch’i’la trasamo, pur attendo
Ch’Amore alcuna cosa la rimova:
14ch’è si possente, che’l può far correndo.