Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/383

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380 indice
Il Bandello al magnifico e dottissimo filosofo e poeta soavissimo messer Geronimo Bandello cugino carissimo salute |||
   » 205
Novella XV (XVI). — Guglielmo duca di Acquitania, persecutore de li catolici, a la fine pentito de li suoi peccati, abbandona il ducato e va incognitamente peregrinando e facendo penitenzia, e se ne more santo |||
   » 206
Il Bandello al magnifico signor conte Bernardo da San Bonifacio mastro di campo de l’essercito francese in Piemonte salute |||
   » 219
Novella XVI (XVII). — Castigo dato a Isabella Luna meretrice per la inobedienzia a li commandamenti del governatore di Roma |||
   » 220
Il Bandello al valoroso e gentile signore il signore Geronimo da la Penna perugino salute |||
   » 223
Novella XVII (XVIII).— Fece il Gonnella una brutta paura al marchese Nicolò di Ferrara, liberandolo da la quartana, il quale, con una altra paura volendo beffare esso Gonnella, fu cagione de la morte di quello |||
   » 224
Il Bandello a l'illustre e valorosa signora la signora Gioanna Sanseverina e Castigliona salute |||
   » 229
Novella XVIII (XIX). — Prodezza mirabile di una giovanetta in servare la patria contra turchi, da la Signoria di Venezia magnificamente rimeritata. A la signora Gioanna Sanseverina e Castigliona messer Bartolomeo Bozuomo |||
   » 230
Il Bandello a la cristianissima prencipessa sorella unica di Francesco re cristianissimo Margarita regina di Navarra duchessa di Alenzon e di Berri salute |||
   » 233
Novella XIX (XX). — La origine de la nobilissima casa di Savoia, che da stirpe imperiale discese |||
   » 234
Il Bandello al magnifico e valoroso capitano regio di cavalli liggeri il signor Francesco Bernardino Vimercato salute |||
   » 241
Novella XX (XXI). — Piacevole beffa fatta in Ferrara dal Gonnella a’ frati menori e il castigo che volevano darli, e come si liberò da le loro mani |||
   » ivi
Il Bandello al molto illustre e valoroso signore il signor Galasso Landriano conte di l’andino salute |||
   » 245
Novella XXI (XXII). — La moglie di uno gentiluomo amorosamente si dá buon tempo con il compagno del marito e di modo abbarbaglia esso marito che non può credere mal di lei |||
   » 246
Il Bandello al nobile e cortesissimo messer Gioanni Comino salute |||
   » 249
Novella XXII (XXIII). — Subita astuzia di uno scolare in nascondersi, essendo con l’innamorata e volendo il marito intrar in camera |||
   » 250