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TAVOLA
Della differenza, che è da i piedi dinanti à quelli di dietro, & parimente di quella de i calcagni alle punte. cap. 3. 115
Del modo, che debbono essere li ferri, si per piedi di dietro, come per quelli dinanzi. cap. 4. 116
Di ramponi, chiodi da ghiaccio, creste, barbette, & d’alcuni anneletti, ch’alle volte si pongono à ferri di piedi dinanzi. cap. 5. 116
D’un modo di ferro, & di chiodi anco, ch’in vezze di ramponi, chiodi da ghiaccio, & creste servono. cap. 6. 118
Del modo, che si dee aprire il calcagno co’l tenerume d’osso, & del tor dell’unghia, & ancho del nettar quella di dentro. cap. 7. 119
Della trattamessa. cap. 8. 119
Del modo, che deono stare in opera li ferri di pie dinanzi per l’ordinario. cap. 9. 120
Del modo, c’hanno à star in opera i ferri de’ piedi di dietro per l’ordinario. cap. 10. 120
Del modo, che s’ha a giustare l’unghia, & il ferro con essa. cap. 11. 121
Come debbono essere li chiodi per ferrare il cavallo. cap. 12. 121
Dell’imbordigione, overo panceta come si vuole dire, che si fa al ferro. cap. 13. 121
D’alcuni ricordi del buon piede, & modo, che s’ha da tener in ferarlo. cap. 14. 121
Dell’unghia forte, ma honestamente temperata, & d’un discorso anchora sopra essa. cap. 15. 122
Dell’unghia forte, che nel tempo del caldo più s’asciugha. cap. 16. 123
Di pie forti, & vitriuoli, & anco di quei, che son, ò poco ò assai fritellati. cap. 17. 123
Del pie forte, che ha il tenerume d’ossa, & calcagno morbido. cap. 18. 124
Del pie forte, & incastellato. cap. 19. 125
Del pie forte, alla similitudine di quello del mullo. cap. 20. 125
Delli piedi forti, & ghiacciuoli, & che ancho havessero piena la cassa, & fussero, ò poco, ò assai affrittellati. cap. 21. 126
Del modo, che si dee tenere nel ferrare i cavalli giovani, che non hanno buon tenerume d’ossa, ne calcagno. cap. 22. 127
Del cavallo, che si ritaglia. cap. 23. 128
Del cavallo che naturalmente andasse assai sparto. cap. 24. 129
Del conoscer quando l’unghia havrà patito, ò patisce per cagion d’esser stato cavalcato senza ferro, & del modo, che si osserva in tal caso. cap. 25. 129
Del cavallo, che si ballotta. cap. 26. 130
Del pie rampino. cap. 27. 130
Del cavallo, che s’aggrappa, ò si scalcagna, overamente s’attinge i nervi delle braccia. cap. 28. 131
Del cavallo, che non si vuole lasciar ferrare. cap. 29. 132
Della cagione perche creppa il quarto, & il modo, che si dee osservare con esse. cap. 30. 133
Del modo, che s’ha d’osservar, che non spiana in terra il pie di dietro. cap. 31. 134
Del modo, che debbono essere ferrati i piedi di dietro. cap. 32. 134
Discorso sopra certi ferri, che usano alcuni, quando i loro cavalli si disferrano per camino, & il modo che si dee tenere. cap. 33. 135
Raccordo al cavaliere, di non lasciare di vario colore l’unghia, & di chiudere i bucchi di primi chiodi estratti. cap. 34. 135
Giustificatione dell’auttore, & d’un ricordo à cavalieri necessario. cap. 35. 136

IL FINE DELLE TAVOLE.