Pagina:Zibaldone di pensieri IV.djvu/155

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(2274-2275-2276) pensieri 143

tu non leggessi e non ascoltassi e come se la tua mente fosse del tutto intesa ad un altro affare: perocché dal troppo viene il nulla e il troppo attendere ad una cosa equivale effettivamente al non  (2275) attenderci e all’avere un’altra occupazione tutta diversa, cioè la stessa attenzione. Né tu potrai ottenere il tuo fine se non rilascerai ed allenterai la tua mente, ponendola in uno stato naturale e rimetterai ed appianerai la tua cura d’intendere, la quale solo in tal caso sarà utile (22 dicembre 1821). Vedi p. 2296.


*    Alla p. 1106, margine. Orazio, Epod., II, 13. Aut in reducta valle mugientium Prospectat errantes greges, il rustico o il campagnuolo, colui insomma che abita in campagna. Che ne dite? vi par questo un frequentativo? Spectare dicevano i latini quello stesso che noi diciamo guardare, riguardare, riuscire, rispondere, mettere ec. in un luogo da una parte, come guardare a ponente, cioè esser situato a ponente, mettere sul o nel giardino, rispondere (una finestra) alla strada ec. Che vi pare? questo pure sarà un frequentativo? Altri significati continuativissimi di spectare vedi nel Forcellini.  (2276) E domando se un muro, una casa la quale spectat orientem, o ad orientem faccia cosa frequente o continua. Se si è mai trovato alcun verbo in itare adoperato ad esprimere azioni di questo genere. Qui si deve riferire anche l’uso di spectare per appartenere, che noi pure (oltre spettare) diciamo riguardare, ragguardare, risguardare nello stesso senso. E quell’adspectabant di Virgilio è frequentativo o continuativo? Alcun verbo in itare è stato mai adoperato o può mai adoperarsi in tal significato? Che ve ne dice l’orecchio, per nulla che intendiate di latinità? Cosí dite di cento altri esempi di verbi continuativi da me addotti (23 dicembre 1821).


*    Vedi nel Forcellini in Non, principio, nell’esem-