Per Die, Min Zeppa, or son giunte le tue
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
CXXXIII
E invece, per la sua viltá, s’è coperto di vergogna.
Per Die, Min Zeppa, or son giunte le tue;
or ti difendi, se sai, d’esto motto:
che ti fu dato d’un matton biscotto
4nel capo, ch e’ ne sana mort’un bue;
e tu.com’uom, che non volesti pitie,
non ell’una pace n’hai fatta, ma otto:
or ti va’ ’mpicca, sozzo pazzo cotto,
8vitoperato piú, ch’anell’uom non fue.
Ché, s’tu temessi vergogna niente,
tu anderesti con gli occhi chinati
11e non appariresti mai tra gente.
Tu porti ’l gonfalon degli sciaurati,
figliuol di quella, c’ha ’l cui si rodente,
14che tutti i cazzi del mondo ha stancati.