Per lunga, erta, aspra via, nell'ombre involto
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[«Levommi il mio pensiero...».]
Per lunga, erta, aspra via, nell’ombre involto,
scorgendo Amor lo mio cieco pensiero,
mossi i piè per incognito sentiero,
avendo il disio giá verso il ciel vòlto.
Per mille errori alfin con sudor molto
all’orizzonte del nostro emispero
pervenni, indi in eccelso e piú altero
loco, di terra giá levato e tolto.
Della gran scala al terzo grado giunto,
consegnommi alla madre il caro figlio,
se ben confuso allor mostrossi a noi.
Quindi in piú luminosa parte assunto
potei mirare il sol con mortal ciglio,
né mai cosa mortal mi piacque poi.