Poi che dal bel sembiante dipartisse
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lxxiv
[Sogno lusingatore.]
Poi che dal bel sembiante dipartisse
pien di lamenti l’alma, come suole,
Amore, a cui de’ miei sospir pur duole,
vedendo le mie luci a pianger fisse,
con dolce e desiato oblio fin misse
a’ pianti, a’ sospir tristi, alle parole;
e, dormendo, allor fe’ che ’l mio bel Sole
piú che mai lieto e bello a me venisse.
La mi porgea la sua sinistra mano,
dicendo: — Or non conosci il loco? Questo
è il loco, ove Amor pria dar mi ti volle. —
Poscia, andando per gradi su pian piano
in altra parte, per dolcezza desto,
pien di desio restai col petto molle.