XV secolo
Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu
Letteratura
CI. [Invoca la sua donna ne’ luoghi giá da lei allietati con la sua presenza.]
Intestazione
10 ottobre 2023
100%
Da definire
<dc:title> CI. [Invoca la sua donna ne’ luoghi giá da lei allietati con la sua presenza.] </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Lorenzo de' Medici</dc:creator><dc:date>XV secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Perch%C3%A9_non_%C3%A8_co%27_miei_pensieri_insieme&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20231022165354</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Perch%C3%A9_non_%C3%A8_co%27_miei_pensieri_insieme&oldid=-20231022165354
CI. [Invoca la sua donna ne’ luoghi giá da lei allietati con la sua presenza.] Lorenzo de' MediciXV secoloLorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu
[Invoca la sua donna ne’ luoghi giá da lei allietati con la sua presenza.]
Perché non è co’ miei pensieri insieme
qui la mia vita e ’l caro signor mio
alla dolce ombra e sopra questo rio,
che co’ miei pianti si lamenta e geme?
Perché quest’erba il gentil piè non preme?
Perché non ode il mio lamento rio,
e i sospir che son mossi dal disio,
che accese in noi la troppo acerba speme?
Forse quella pietá, che mi promisse
Amor giá tanto e mi promette ancora
(che col suo strale in mezzo il cor lo scrisse)
verrebbe innanzi alla mia ultim’ora:
se ’l dolce mio lamento ella sentisse,
pietá bella faria chi m’innamora.