XIV secolo
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sonetti
Letteratura
Perir possa il tuo nome, Baia, e il loco
Intestazione
21 giugno 2020
100%
Da definire
<dc:title> Perir possa il tuo nome, Baia, e il loco </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator><dc:date>XIV secolo</dc:date><dc:subject>sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Perir_possa_il_tuo_nome,_Baia,_e_il_loco&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200621144532</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Perir_possa_il_tuo_nome,_Baia,_e_il_loco&oldid=-20200621144532
Perir possa il tuo nome, Baia, e il loco Giovanni BoccaccioXIV secoloLe Rime di Cino da Pistoia.djvu
Perir possa il tuo nome, Baia, e il loco;
Boschi selvaggi le tue piagge sièno;
E le tue fonti diventin veneno, 4Nè vi si bagni alcun molto nè poco;
In pianto si converta ogni tuo gioco,
E suspetto diventi il tuo bel seno
A’ naviganti; il nuvolo e ’l sereno 8In te riversin fumo solfo e fuoco:
Chè hai corrotto la più casta mente
Che fosse in donna colla tua licenza, 11Se il ver mi disser gli occhi, non è guari;
Laonde io sempre viverò dolente,
Come ingannato da folle credenza. 14Or foss’io stato cieco non ha guari!