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Quando Ner Picciolin tornò di Francia

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Quando Ner Picciolin tornò di Francia Intestazione 26 febbraio 2025 75% Da definire

Dante Alighier, s'i' so' bon begolardo Un marcennaio intende a grandeggiare
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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CXXXVIII

Preconizza una brutta fine ad un villan rifatto.

Quando Ner Picciolin tornò di Francia,
era sí caldo de’ molti fiorini,
che li uomin li parean topolini,
4e di ciascun si facea beff’e ciancia.
Ed usava di dir: — Mala mescianza
possa venir a tutt’i mie’ vicini,
quand’e’ son appo me sí picciolini,
8che mi fuôra disnor la lor usanza! —
Or è per lo su’ senn’a tal condotto,
che non ha neun sí picciol vicino,
11che non si disdegnasse farli motto.
Ond’io mettere’ ’l cuor per un fiorino
che, anzi che passati sien mesi otto,
14s’egli avrá pur del pan, dirá: — Bonino! —