CCLXVIII (1797). Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio
../CCLXVII. All'ab. Tommaso di Caluso
../CCLXIX. Al signor Francesco Saverio Fabre
IncludiIntestazione
21 giugno 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Alfieri - Rime varie (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CCLXVIII._Chiuso_in_se_stesso_e_non_mai_solo_il_Saggio&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20220621170925</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CCLXVIII._Chiuso_in_se_stesso_e_non_mai_solo_il_Saggio&oldid=-
20220621170925
Rime varie - CCLXVIII (1797). Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CCLXVIII (1797). Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio
[p. 170 modifica]
Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio
Tacita gioja inesplicabil gode
Nel rïandare il suo terren vïaggio,
Pur che affatto ei non sia scevro di lode.
Guida e conforto gli balena un raggio,
Per cui di Morte i Messi intrepid’ode;
Qual de’ avvenir di liberato ostaggio,
Che al dolce suol natío con plauso approde.
Qual ch’egli accolga opinïone in mente
Su la caligin degli eterni giorni,
Lieto, al tornar dond’ei movea consente.
Che, dopo gli anni di bell’opre adorni,
Presumer de’, che figlio del Presente
L’Avvenir vie più fausto a lui raggiorni.
|