CCXLIX (1795). L'obbedir pesa, e il comandar ripugna
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19 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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Rime varie - CCXLIX (1795). L'obbedir pesa, e il comandar ripugna Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CCXLIX (1795). L'obbedir pesa, e il comandar ripugna
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L’obbedir pesa, e il comandar ripugna,
Chi l’alma pura e libera si sente:
Spesso (e invan) l’uom dell’imperar si pente;
L’altro, più spesso ancor, tuo senno impugna.
In sì fatale inevitabil pugna,
In cui del pari è il vincitor perdente,
Che farai tu, se armato eri e di mente
Alta, e di fiera non flessibil ugna? —
Dove men varie e men tacenti leggi
Un qualche albergo passeggier si avranno,
Passeggiera ivi pur tua stanza eleggi.
Cotale usando a servitude inganno,
Se fra discordi brame non ondeggi,
Viver puoi forse col minor tuo danno.
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