Rime varie (Alfieri, 1903)/LXVIII. E questo il nido onde i sospir tuoi casti

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LXVIII (1783). È questo il nido, onde i sospir tuoi casti

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LXVIII (1783). È questo il nido, onde i sospir tuoi casti
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LXVIII (1783).

È questo il nido, onde i sospir tuoi casti,
Cigno di Sorga, all’aure ivi spargendo?
Qui di tua donna privo, in lutto orrendo,
Del tuo viver l’avanzo a lei sacrasti?

In quelle angosce, che sì ben cantasti,
Io pure immerso (ahi misero!) vivendo,
Se di mio supplicar te non offendo,
Vena ti chieggio che a narrarle basti.

Quella, che sola in vita mi ritiene,
È tal, che ai pregi suoi stil non si agguaglia;
Onde, a laudarla, lagrimar conviene:

Ma di quel pianto, che a far pianger vaglia;
Di quel, con che scrivendo le tue pene,
Muovi d’affetti tanti in noi battaglia.