Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4190: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 13:49, 13 mag 2019
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dello spirito umano consiste, o certo ha consistito finora, non nell’imparare ma nel disimparare principalmente, nel conoscere sempre piú di non conoscere, nell’avvedersi di saper sempre meno, nel diminuire il numero delle cognizioni, ristringere l’ampiezza della scienza umana. Questo è veramente lo spirito e la sostanza principale dei nostri progressi dal millesettecento in qua, benché non tutti, anzi non molti, se ne avveggano (Bologna, 28 luglio 1826).
* Insatiatus per insatiabilis. Stazio, Thebaid., l. VI, nel luogo cit. alla nota 7 del mio Inno a Nettuno.
* Smerletto, diminutivo positivato di smerlo o forse di merlo. Folgore da S. Geminiano, Corona 1a. di sonetti, sonetto di settembre, v.2. nei Poeti del primo secolo della lingua italiana, Firenze, 1816, ap. il Monti, Proposta, vol. ult., p. CXCIX (Bologna, 31 luglio 1826).
* Concordanza delle antiche filosofie pratiche (anche discordi) nella mia; per esempio, della socratica primitiva, della cirenaica, della stoica, della cinica, oltre l’accademica e la scettica ec. (Bologna, 1 agosto, giorno del Perdono, 1826).
* Offensus per qui offendit, neutro. Vedi Catullo l. I, eleg. 3, v.20; e Forcellini. Similmente inoffensus, come inoffenso pede ec.
* Le destina, plurale. Vedi Monti, Proposta, vol. ultimo, p. CCXIV, col. 2, lin. 3.
* Alla p. 4164, capoverso 3. Luogo notabile di Fazio degli Uberti presso il Monti, loc. cit. qui sopra, p. CCXVII, col. 2, lin. 6. Che mi vendrei se fosse chi comprare, cioè chi mi comperasse. Parla Roma, che riferisce il detto di Giugurta sopra di lei: urbem venalem, et mature perituram si emptorem invenerit (Bologna, 13 agosto 1826, domenica; tornato questa mattina or ora da Ravenna).
* Ἐν τοσούτῳ intanto. Vetus argument. Ranarum Aristophanis, circa medium, et argument. Pacis Aristophan.
* Πρότερον per potius, come noi prima, anzi, innanzi ec. Aristophan. Nub., v. 24 (act. I, sc. 1). Dio Chrysost., Orat. 1 de Regno, init., p. 2 A. ed. Lutet., 1604, Morell.
- Testi in cui è citato Publio Papinio Stazio
- Testi in cui è citato Folgore da San Gimignano
- Testi in cui è citato Vincenzo Monti
- Testi in cui è citato Gaio Valerio Catullo
- Testi in cui è citato Egidio Forcellini
- Testi in cui è citato Fazio degli Uberti
- Testi in cui è citato Aristofane
- Testi in cui è citato Dione Crisostomo
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