Chi non sente d'Amor o tant'o quanto: differenze tra le versioni

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| Nome e cognome del curatore = Aldo Francesco Massera
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| Titolo = Chi non sente d'Amor o tant'o quanto
| Titolo = Chi non sente d'Amor o tant'o quanto
| Anno di pubblicazione = 1920
| Anno di pubblicazione = XIII secolo
| Lingua originale del testo =
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| Nome e cognome del traduttore =
| Nome e cognome del traduttore =

Versione attuale delle 20:47, 3 ago 2020

Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Chi non sente d'Amor o tant'o quanto Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Qualunque ben si fa naturalmente Becchin'amore, i' ti sole v'odiare
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
[p. 84 modifica]

XLIII

Ben avventurato è chi ama.

Chi non sente d’Amor o tant’o quanto
in tutt’i tempi che vita li dura,
cosí dé’ esser sotterrai’ a santo,
4come colui, che non rendè l’usura:
ed e’ medesmo si pò dar un vanto
che Dio co’santi l’odia oltre misura;
ma qual è que’, che d’Amor porta manto,
8e’ pò ben dir che gli è pretta ventura.
Però ell’Amor è si nobile cosa,
che, s’elli entrasse ’n colu’de lo’nferno,
11che non ebb’anch’e non dé’aver posa,
pena non sentirebbe ’n sempiterno:
la vita sua saria piú gioiosa,
14che non rubaldo a l’uscita del verno