Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/1798

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Nel Giornale dell’Anno 1798. Presagi Generali, e Particolari per il Golfo Adriatico, delle Pioggie, e dei Venti, dall’aspetto del Cielo

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Nel Giornale dell’Anno 1798. Presagi Generali, e Particolari per il Golfo Adriatico, delle Pioggie, e dei Venti, dall’aspetto del Cielo
1797 Dubbietà sul Saros Meteorologico e Risposta
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Nel Giornale dell’Anno 1798.

Presagi Generali, e Particolari per il Golfo Adriatico, delle Pioggie, e dei Venti, dall’aspetto del Cielo.

NEI libri di Navigazione, ed altri molti si trovano raccolti i segni delle Burrasche, dei Venti, ec. ma per precisarli, come si parlerebbe ora, nella presentanea circostanza, ci vogliono Uomini di pratica, e di acuta osservazione. Io ho conosciuto due persone. Una con un senso acuto, e lunga osservazione mandava Biglietti ai Padroni, ed agli Amici, uno, due, tre, quattro, o più giorni avanti, predicendo il tal, e tal moto di tempo, e di rado fallava. L’altro Personaggio eminente, vissuto lunghi anni per le sue Cariche in Mare, Fautore intelligente delle Arti, Lettere, e Scienze tutte, vero Mecenate, all’occasione del Mare, aveva acquistato una gran cognizione, tanto di [p. 202 modifica]tutta la Marina, quanto di questi presagi. Avendo avuto la Fortuna di conoscere strettamente ambedue queste stimabili Persone, nelle Familiari Conversazioni le ho sentite parlare più volte di queste cose. E queste sono quelle che raccolte dalla loro bocca, e da me notate in iscritto, porgo di presente alla lodevole curiosità di tutti gli amatori, e per istruzione di quelli che navigano il nostro Golfo, l’Arcipelago, ed i Mari di mezzo. Con questi lumi, e con quelli del nostro Giornale, coi Punti Lunari, coi Cicli ec. potrà ogni Piloto prudentemente governarsi.

I.

Indizj delle Nuvole. Indizio di Vento.

L’aspetto solo delle Nuvole basta per discernere se minaccino Vento, o Pioggia.

1. Quando le Nuvole si veggono disposte, come onde di Mare, come Globi, e Veli grandi di Lana, per lo più albeggianti, promettono Vento.

2. Se anche sieno le Nuvole unite, purchè bianche, mostrano Vento, e questo di [p. 203 modifica]più lunga durata, cioè di molti giorni, quando nel primo caso non è il Vento che per due giorni, o tre al più.

3. Le Nuvole che vanno veloci, se anche non sia Vento basso, lo promettono vicino, forse dalla parte opposta, poichè ordinariamente il Vento comincia prima dall’alto, e poi viene al basso, e spesso circolando dalla parte opposta, ove l’Aria si era ammassata.

4. Le Nuvole globose, nere, isolate portano quasi scoppiando fuoco, o aria; ciò si vede particolarmente al tempo delle Aurore Boreali agitate, e nella State: pare, che sieno tanti mantici, che soffino fuoco, o Vento, con maggior, o minor veemenza, secondo la copia della materia.

5. Dal sito ove s’apre il Cielo, o da quello ove si scarica, non meno che dal moto delle Nuvole, si può arguire il Vento che dovrà soffrir a basso; oltre il pronostico di Sereno, o di Pioggia, che la Plaga porta per sua natura. [p. 204 modifica]

II.

Indizio di Pioggia.

1. Quando le Nuvole sono per gran tratto unite, ed oscure, portano Pioggia.

2. Questa oscurità indica, che sieno basse, e perciò che l’aria diradata lasci scendere i vapori.

3. Quindi quando le Nuvole attaccano i Monti, è segno di Pioggia.

4. Nuvole oscure, e pallide al mare, intorno il sito ove leva il Sole, minacciano Pioggia nella giornata.

5. E parimenti le Nuvole nere, e rosse, che ingombrano il Sole nel suo tramontare, sono segno di mutazione di tempo alla Pioggia.

6. Quelle Antenne sopra l’Orizzonte, e le Fascie a mezzo i Monti, sogliono portar Pioggia nel terzo giorno.

7. Le Nuvole globose, e nere, se in gran massa, porteranno Procella, cioè, Vento, e Pioggia.

8. Le Nuvole raddoppiate, strati sopra strati, o pure Nuvoletti neri, sotto d’uno [p. 205 modifica]stratto unito, di qualunque colore, minacciano Pioggia, o Procella.

9. Le Nebbie sempre minacciano Pioggia, se vengono dopo il buon tempo, spezialmente replicate. Se talor resta Sereno, non sarà che per uno, o due giorni; bentosto verrà la Pioggia.

10. Certe file di Nebbiette, che formano una certa piramide, a guisa di scanzia, al levar del Sole, d’avanti il Sole stesso, sono sicuro indizio di mutazione di tempo; nell’Inverno dopo 5 in 6. giorni. Poichè nel giorno seguente saranno più visibili, e successivamente si dilateranno, ed addenseranno di giorno in giorno sino alla crisi.

11. La figura delle Nuvole mostrerà la quantità del cambiamento; poichè se sieno globose, e bianche a guisa di gran veli di lana, daranno predominio di Vento; se sieno nere, ed unite, e spianate daranno spezialmente Pioggia, con altri accessorj poi secondo la Stagione. [p. 206 modifica]

III.

Nel tempo Sereno.

1. Quando in alcune Notti si osservano scintillar molto le Stelle, si crede che l’Aria inclini all’umido.

2. Quando si vedono le medesime Stelle esser languide, e smorte, e l’apparizione di alcun preciso, e determinato vapore, si crede che il tempo inclini all’asciutto.

3. Si danno alcune Notti, e più precisamente nel sopravvenire dell’Autunno, in cui quel medesimo Vento Sereno, con cui nell’Estiva Stagione si farebbero, tre, o quattro miglia di cammino per ora, con tanti gradi d’inclinazion della Nave per non aver il Vento sul fianco, in queste altre Autunnali nulla crescendo il cammin della Nave, si vede nonostante crescere l’inclinazione della medesima sul fianco. Dal che si deduce, che il Vento in quell’Autunnale Stagione sia più pesante.

4. Si danno alcune Notti senza Nuvole o Nebbia, in cui l’aria è così umida che nella mattina si trovano bagnate tutte le [p. 207 modifica]coperte della Nave, crudi, e duri tutti li cavị, ed inzuppati gli abiti come se fossero stati esposti ad una Pioggia.

5. Sulle coste di Tripoli quest’umido si dimostrò quasi tutte le Notti del mio breve soggiorno in Settembre in quelle rive, di modo che si era penetrata una piccola dissenteria in tutta quella parte di Equipaggio che dormiva a Ciel Sereno. Da essa si è poi liberato tosto che si fece partenza.

6. Di giorno, quando l’Aria mostra di essere asciutta, ed il Cielo Sereno, tutte le Torri atte a potersi vedere, e che sono in distanza di 20, 30, 100. miglia, appariscono sopra acqua, ma distaccate dalla loro base, e quasi tagliate; quando all’incontro in quei tempi in cui l’Aria, sebbene Serena, è nonostante dominata dai Venti umidi, ossia Australi, tutte quelle medesime Punte, e Promontorj, che prima apparivano tagliati, e separati dalle loro basi, appariscono intieri, e condessi colle stesse loro basi.

7. Nei giorni più precisamente Sereni, il nascere ed il tramontare del Sole suole esser sempre accompagnato da qualche grado di rubicondo, che leggermente tinge l’Aria. [p. 208 modifica]

8. Se si vede, che il levare, e tramontare del Sole inclini al color giallo, quell’Orizzonte mostra di esser tanto più carico di vapori, quanto più il giallo inclini al pallido.

IV.

Sull’Aria Annebbiata, e sulla Nebbia.

1. Quei Vapori, che, come si vidde, erano sparsi alcuna volta nell’Aria, e tanto attenuati che non si rendevano visibili agli occhi nostri, sebbene poi producessero alcuni sensibili effetti, si rendono in altre circostanze ancora visibili.

2. In molte Stagioni, e particolarmente quando si s’incammina verso il tempo più Freddo, si vedono non infrequentemente regnare in Mare, li così detti Calighi, o piuttosto Nebbie, alcuna volta tanto dense, che non si può vedere dalla Poppa alla Prua dello stesso Vascello.

3. Esse alcuna volta sono trasportate dai Venti, vedendosi alcune fiate in lontano delle Nebbie che si avvicinano, e che poi successivamente oscurano nuovi tratti di [p. 209 modifica]Mare. Ma non si verifica poi, che il solo Vento sgombri dall’Aria le medesime Nebbie.

4. Perchè nei libri di Marina d’ogni Nazione vi sono segnali per il tempo di Nebbia, la quale si vede combinarsi, ed esistere anche con un Vento capace di far fare ai Vascelli 4, 6, e più miglia per ora, senza che la stessa Nebbia venga dal medesimo Vento sgombrata, e nemmeno resa più rara.

5. Cosi si vede avvenire quando le Nebbie stesse occupano la parte più bassa dell’Atmosfera; ma quando esse occupano una parte superiore della medesima, allora è, che si vede il Sole in quel medesimo modo, con cui si potrebbe vedere, se il si guardasse con un vetro verde.

6. Si vede allora la Luna formante quel che volgarmente si dice, Occhio di Bue, o Alone, in cui non essendovi alcuna Nuvola che la oscuri, i di lei raggi però restano in qualche modo sepolti dalla densità della frapposta Atmosfera.

7. Quando finalmente queste Nebbie sono più alte, o sono forse meno dense, allora si forma quel Cerchio che si vede alcuna volta circondare la Luna, o sia la Corona. [p. 210 modifica]

V

Sull’Aria Nuvolosa.

1. Ma quei Vapori che disciolti, e bassi, non facevano che rendere più pesante l’Aria, e che più alti, o più uniti facevano conoscere la loro esistenza per gl’impedimenti che presentavano al passaggio della vista, e della luce, si rendono da per se stessi visibili, allorchè si formano in Nuvole.

2. Navigandosi nell’Estate al Sud della Montagna Alta formante il così detto Capo S. Angelo, nell’estrema parte al Sud-Est della Laconia in Marea, molte volte coi Venti al Nord, sebbene sereni, si vidde formarsi in Aria sopra la cima di esso Monte qualche Nuvoletta bianca, la quale pochi momenti dopo formata si sciolse: ritornava essa successivamente a formarsi, e poi a sciogliersi. Che se questo Fenomeno si è verificato sopra una piccola Nuvola, ed in questo tal sito, non si è mai veduto però verificarsi un così visibile scioglimento sopra qualche gran Nuvola, e tanto meno poi [p. 211 modifica]sopra un’ammasso notabile di Nuvole, il quale non si è veduto partir dal suo sito senza una ragionevole supposizione, che il Vento l’avesse cacciate.

3. Nel nostro Golfo li Venti al Nord liberano l’Aria delle Nubi, sebbene anche qualche volta ci voglia una forza di tre, o quattro giorni per intieramente cacciarle; come poi li Venti del Sud, quanto maggior numero di giorni essi soffiano, tanto più ingombrano l’Aria, e la caricano di Nuvole.

4. Tra quei Venti al Nord, che alcune volte staranno li tre, o quattro giorni a nettar l’Aria; li più forti del nostro Golfo sono li Venti da Borea, ossia dal Nord-Est all’incirca, nell’Inverno; Venti che in questa stagione sono sempre burrascosi, ed impetuosi ec. Nè si conta ch’essi priocipino a cedere, ed a calmarsi, se non dopo che essi avranno reso l’aria intieramente pura, e serena.

5. Li Venti Australi molto più nell’Inverno, che nell’Estate portano tutti Nuvole, e Pioggia per tutto quel moltissimo tempo, ed anche per quelle decine di giorni, in cui in Inverno spirano forte; perchè prima di [p. 212 modifica]venire a noi devono portar seco li molti vapori del Mediterraneo.

6. Quelle Nuvole, o Pioggie, che a noi vengono portate dai Venti Australi, vengono in Costantinopoli portate dai Venti al Nord, che se ne caricano nel passar ch’essi fanno per il Mar Nero.

7. Se si vede regnar sul Mare dei Venti, che o non subito, o alcuna volta mai scoppiano l’Aria col portare in altro luogo le Nubi, vedendosi nell’Estate alcun’altra volta nell’alto dell’Aria delle piccole Nubi senza che si sia reso visibile quel Vento, che necessariamente avrebbe ivi dovuto condurle, ed ognuno potrà ricordarsi d’aver veduto qualche giorno il Cielo, in tutto, o in parte coperto, senza aver veduto il Vento che lo avrà ricoperto. (La verità è che le Nuvole si formano nell’Atmosfera senza Venati, per sola operazione Chimica sui vapori.)

8. Ognuno potrà aver veduto differenze grandi, o nella varia altezza delle Nuvole, o nella differente loro massa, o nella varia loro figura, o finalmente nell’apparente loro colore. Tali differenze si diversificano ancora in ragion della stagione, mentre [p. 213 modifica]nell’Inverno esse sembrano nel loro intiero a noi più vicine, che nella State. Il loro colore può variare dal modo, con cui sono riguardate dal Sole.

9. Qualunque siano queste differenze, e le efficaci cause loro, anche nella più grossa statica sono tanto notabili, che anche a prima vista la gente di Marina distingue se l’Aria che corre, come volgarmente si dice, sia da Sirocco, da Levante, da Garbino, o dai Venti del Nord, Venti, che regnano a vicenda nel nostro Golfo, avendo anzi assegnato loro un nome differentissimo: chiamano Crispino quel Cielo che presenta uno strato leggero di Nuvole alte, non raddoppiate tra esse nei loro strati, in modo che lasciano travedere l’azzurro dell’Aria, e come rappresentanti alcuni increspamenti.

10. Ci sono certe Nuvole grandi, basse, oscure, o nere; sembrano dover immediatamente mandar la Pioggia. Le bianche, quantunque basse, non mostrano dover sciogliersi in Pioggia, così presto. Altre basse, ma alternativamente lasciano Sereni alcuni tratti del Cielo.

11. Ci sono nell’Inverno delle Nubi a mezz’aria, che sembrano lasciate quasi con [p. 214 modifica]una mano, e che si rappresentano quei Globi ne’ quali quasi sempre esse si raccolgano, ricoprendo ora tutto, ora qualche parte del Cielo.

12. Ma qual mancanza di osservazioni si trova in questa serie di oggetti che pure attentamente osservati, potrebbero condurre a qualche utile conseguenza?

13. Differenti egualmente sono gli effetti che un tal ammasso di Nuvole genera nell’Atmosfera, e queste diferenze sono relative alla regione individua, ed alla rispettiva Stagione.

14. Si osserva nell’Arcipelago, che nei mesi più caldi di Luglio, ed Agosto, e più di Settembre, li Venti Australi arrivano una volta a durare due giorni. Caricata ch’essi abbiano la parte Settentrionale dell’Arcipelago dei loro vapori, si vede sorgere dalla parte del Nord qualche Lampo, nè passano dopo quello due, o tre ore, che tosto insorge una fiera Tramontana, che rispingendo li Venti del Sud, scacciando le Nuvole al Mezzodì, rende l’Aria serena.

15. Quel Lampo stesso che nell’Estate dà segno di mandar Vento, da quella parte in cui si fece vedere, nell’Inverno [p. 215 modifica]all’incontro, quando apparisce, suole sempre chiamare il Vento dal Rombo opposto a quello in cui si fece vedere.

16. Altra diferenza ancora più notabile nell’Arcipelago, ma comune anche al nostro Golfo si vede nell’Inverno, quando soffiano li Venti Australi. Oltre che essi ricoprono sempre il Cielo di Nuvole, portano seco ancora un certo fosco nell’Aria, fosco, che sebbene non arriva al grado di formar una Nebbia, è però grande imbarazzo alla Navigazione, per il pericolo, e per la frequenza dei naufragj che indispensabilmente ne devono succedere.

17. Se queste sono alcune delle più generali osservazioni che la memoria ricorda a chi da qualche tempo ha tralasciato l’esercizio del mare, e che anche in quel tempo non riguardava le Nubi, che come anticipati messaggieri di quel Vento che dovea seguirle, senza por mente a quelle più altre relazioni, a cui una mente più attenta, ed una più scrupolosa osservazione, poteva condurre; non potremo ommettere di riferire, darsi ancora de’ Venti, che insorgono, e spirano senza la precedenza, e l’accompagnamento di Nuvole. [p. 216 modifica]

18. Tali nell’Estate, e sulla bocca del Golfo di Venezia sogliono esser quei Venti Australi, che, succedendo ad alcuni Venti leggeri, e variabili di qualche giorno, improvvisamente insorgono, e non sogliono durare più di un giorno, o due. Questi sono quelli, che li nostri Marinari sogliono chiamar Imbatti, o Venti di Stagione. Essi sono forti, ma non burrascosi: sono eguali, e non sono accompagnati che da un’Aria fosca, cioè carica di vapori.

19. Anche gli altri Seni, compresi nel medesimo Golfo, a similitudine di questo, hanno i loro particolari Imbatti, cioè un Vento che entra, nel piccol Golfo precisamente secondo la direzione di quel Rombo di Vento al quale si trova aperto.

20. Nè al soffio di questo particolar Imbatti, solo proprio di quel tal Seno, o Baja qualunque, ed in qualunque luogo sia posta, si oppone il corso generale dei Venti, che spirano in quel Mare, o Golfo più grande, in cui il minor Golfo sta collocato: ma il Vento generale sporge come dei rami nei Golfi minori da una parte, e dall’altra. Poichè, parlandosi, per esempio, del Golfo di Venezia, si vede che nell’Estate vi sogliono [p. 217 modifica]regnar li Maestrali; che questi regolarmente principiano a soffiar nell’ora di Terza all’incirca; che alle 22. all’incirca sono nel massimo incremento; che poi principiano a decrescere; che alle due, o tre della notte succede sempre un’intiera calma, senza che abbiano condotto nell’Aria veruna Nuvola, se si eccettui qualche Antennetta, o Nuvola sottile, e lunga, che si mostra poco sopra dell’Orizzonte, allorchè principiano spirare, e talor anche molte Nuvole sembrano esser cacciate dai Venti medesimi sui Monti opposti della Dalmazia, e dell’Epiro.

21. Nei piccoli Seni all’incontro, compresi nel nostro Golfo, questo Vento da Maestro dominator, come si disse, di questo Mare nella detta Stagione d’Estate, cambia direzione, e passa dal Rombo di Nord-Ovest in quell’altro qualunque, con cui si potrà entrare precisamente in quel piccolo Seno. Rada, o Baja ch’essa si sia, qualunque siasi la direzione della medesima: ed un tal Vento converso dai nostri Marinari viene volgarmente chiamato Rionda o Rifuda: credo voglia dire, Giro di Vento, e ripulsa all’uscire.

22. Li Furlani, per esempio, o li [p. 218 modifica]Tramontani, dopo il Mezzogiorno soffiano sempre sulle rive di Venezia, quantunque nel Golfo regnino li Maestrali. Il Sirocco, dopo il Mezzodì, spira sempre nel Golfo di Salonicchi, come il Ponente Maestro spira sempre nelle medesime ore nel Golfo di Smirne, quantunque nell’Arcipelago, che è il Golfo grande, che contiene i due piccoli, seguino li Tramontani. E così si vede inalterabilmente succedere in tutti li Golfi, a Seni parziali, di tutti li Mari Maggiori.

23. Questi differenti Venti parziali, e proprj d’ogni Seno, si chiamano anch’essi col nome generale d’Imbatti, o sia della stagione, e del luogo. Principiano a soffiare verso il Mezzodì, e si calmano alla prima ora della notte. Nel medesimo Seno poi, dopo la Mezzanotte suol sempre spirare un piccolo Vento da terra; in modo che sembra aver la natura fissato, che, in tempo regolare, l’ingresso in ogni Seno, o Porto, si faccia sempre nel dopo pranzo, e l’uscita nelle ore della mattina, o sia allo spirar del Vento di terra. Tutti questi Venti sogliono sempre spirar senza Nuvole.

24. Qualche altra cosa si può dire sul modo con cui nel nostro Golfo questi Venti [p. 219 modifica]periodici si succedono e si cambiano l’uno con l’altro. Dopo che li Maestrali hanno lungamente soffiato, e che, o per esser si indebolita la loro energia, o per la generale vicenda con cui l’un Vento deve succedere all’altro, o per altre ignote cagioni, in qualunque modo, de’ Venti opposti a quelli che prima spiravano, devono indispensabilmente rendersi dominatori del Mare.

25. La comune tradizione de’ Marinari del Golfo assicura, che indeboliti che s’erano, nei tempi addietro, li Maestrali, pronti uscivano ad occupar il loro luogo li Venti chiamati da Terra, o sia della Dalmazia (forse son questi Venti, che chiamano anche Provenze, e s’incontrano qualche miglia fuori del Porto), e sono Levanti, Sirocco Levanti, o Sirocchi giusti, i quali, giorni dopo, passando all’Ostro, ed al Garbino, non rendevano così tosto annebbiato il Mare, ed incomoda la Navigazione del Golfo se non dopo alcuni giorni. Una tal verità ci viene confermata da un proverbio noto a tutti li Naviganti del Golfo, il quale, parlando dei Venti da Sirocco, diceva, che nel primo giorno di tal Vento bisogna prenderlo; [p. 220 modifica]nel secondo sollecitar il cammino, perchè, nel terzo conveniva pensare a ritirarsi in Porto cagion degl’incomodi, che il Vento preparava ad una più lunga Navigazione.

26. Or quei tre, o quattro giorni, che scorrevano prima che il Vento da Levante o Sirocco, passasse all’Ostro, e Garbino (nell’Autunno avanzato) in cui il Golfo si rende sempre tempestoso, non si vedono più correr oggidì, perchè quasi sempre, improvvisamente, cessato il Maestrale, salta il Vento, come si dice, al di fuori, o sia all’Ostro, e Garbino, leggero, ma che in poche ore diviene forte, con incomodo della Navigazione: poichè questi Venti, agitando molto le acque, disturbano più precisamente il navigare per quel fosco, che conducono, particolarmente nella Stagione d’Inverno; ricoprendosi con esso di una somma oscurità tutti gli Scogli della Dalmazia, e dell’Arcipelago; il che mette in grande imbarazzo chi naviga, sempre incerto del sito, in cui si trovi.

27. Quell’Illustre Personaggio, che, raccolse queste Osservazioni, suggeriva un mezzo per formare l’Istoria dei Venti di tutto il Mediterraneo, e de’ suoi Seni, Istoria che [p. 221 modifica]sarebbe tanto utile per li Naviganti non solo, ma anche per la Scienza. E questo mezzo sarebbe, che un’Uomo paziente, diligente, ed insieme intelligente della teoria, e della pratica, raccogliesse li Giornali dei Piloti nostri (se ne potesse avere dei stranieri), mentre in tanti Anni, e Secoli si è navigato per tutti i luoghi di questo Mare: porne li spogli di tai Giornali in Tavole, e colonne di Mesi, Giorni, Ore: e da questi si stabilirebbe il Vento dominante per ogni luogo, in quel tal Mese, e Giorni, ed Ore.

Voglia il Cielo, che qualche Giovine di talento venga animato a sì bell’opera, tanto interessante per la Nazione!

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PIOGGE DELL’ANNO 1796.

In Pollici, Linee, e Decimali del Piè di Parigi.


Ariano Cerciven. Chiozza Conegliano Milano Padova Parma Sacile Schio
Gennaro 
0. 2,5 4. 11,3 1. 1,3 4. 4,8 5. 11,3 1. 1,5 1. 6,0 4. 2,0 3. 6,3
Febbraro 
3. 2,3 12. 3,5 1. 2,0 5. 3,8 1. 6,2 1. 9,2 1. 3,6 5. 5,9 5. 0,2
Marzo 
2. 9,2 3. 3,0 1. 9,0 2. 0,9 2. 0,0 1. 7,3 1. 7,9 1. 2,9 2. 2,2
Aprile 
2. 8,1 2. 8,1 0. 9,5 1. 1,6 0. 5,3 0. 8,5 0. 6,0 1. 4,4 1. 1,1
Maggio 
1. 5,2 7. 4,6 4. 6,9 5. 0,1 4. 3,9 5. 7,0 2. 7,0 4. 3,8 6. 1,1
Giugno 
1. 11,9 18. 1,2 1. 3,2 5. 6,2 2. 11,7 1. 7,9 0. 1,0 5. 0,0 4. 9,3
Luglio 
0. 3,1 8. 7,7 1. 8,9 2. 7,4 1. 9,7 1. 3,0 1. 11,9 4. 7,4 2. 1,3
Agosto 
2. 2,7 9. 9,2 2. 0,8 6. 4,7 2. 4,7 0. 10,4 0. 1,6 2. 10,9 4. 1,0
Settembre 
1. 2,5 5. 8,3 2. 1,1 3. 8,4 3. 4,6 5. 10,5 4. 2,9 2. 11,5 2. 6,0
Ottobre 
4. 7,7 8. 7,8 3. 4,4 6. 7,9 6. 8,4 4. 8,9 7. 10,3 5. 9,2 7. 9,0
Novembre 
3. 3,5 1. 11,0 3. 4,2 1. 11,8 3. 5,4 2. 7,0 4. 1,9 2. 8,2 2. 9,0
Decembre 
4. 2,3 5. 1,5 2. 4,9 3. 10,0 2. 0,5 3. 6,9 2. 2,6 4. 7,4 3. 6,0
Somme 28. 2,0 85. 5,8 25. 8,2 48. 6,0 37. 3,7 31. 3,6 28. 2,3 45. 11,6 45. 4,1
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Segue la Tavola delle Piogge dell’Anno 1796.


Spilimb. Tolmezzo Trieste Valdobb. Verona
Gennaro 
4. 10,0 3. 10,2 1. 6,0 5. 1,0 1. 1,2,0
Febbraro 
2. 0,1 10. 2,3 1. 2,0 5. 3,2 1. 8,9
Marzo 
2. 1,5 3. 1,7 0. 9,2 1. 6,8 1. 5,3
Aprile 
1. 6,8 0. 9,5 1. 0,4 2. 2,2 0. 7,0
Maggio 
4. 11,0 8. 5,8 6. 3,2 6. 1,0 5. 9,2
Giugno 
6. 7,1 13. 8,0 2. 11,3 5. 0,0 1. 8,4
Luglio 
5. 7,0 9. 0,2 1. 3,0 3. 6,2 2. 8,8
Agosto 
3. 2,0 5. 4,1 1. 10,0 1. 9,4 3. 6,2
Settembre 
3. 3,7 3. 3,7 4. 10,0 6. 6,5 7. 5,5
Ottobre 
4. 7,0 5. 9,4 0. 3,2 6. 9,9 3. 4,6
Novembre 
2. 0,2 2. 8,2 1. 9,6 1. 8,0 2. 3,3
Decembre 
5. 6,7 4. 2,3 4. 10,6 4. 0,0 3. 8,7
Somme 51. 3,1 70. 5,4 28. 6,5 50. 6,0 35. 6,2
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BAROMETRO. TERMOMETRO.
Mag. Alt. Min. Alt. Media Gr. Mag. Gr. Min. Media
Genn. 
27, 6 5 5 1 11, 1 30 2 4,7 8, 6 31 0, 4 6 4,0
Febbraro 
24, 0 25 25 1 8, 6 2 2 0,4 10, 0 1 2, 5 28 4,5
Marzo 
27, 6 13 13 1 3, 0 28 2 1,6 11, 6 27 1, 5 7 4,6
Aprile 
24, 5 2 2 1 8, 0 30 2 1,7 17, 0 18 3, 0 1 9,1
Maggio 
23, 8 10 10 1 6, 0 5 2 0,7 20, 0 31 7, 0 8 13,0
Giugno 
26, 0 18 18 1 10, 4 4 2 2,8 23, 0 29 12, 0 7 16,9
Luglio 
24 5, 25 15 1 9, 6 4 2 1,9 25, 6 31 12, 0 13 18,0
Agosto 
24, 0 23 23 1 12, 4 30 2 2,6 24, 0 12 12, 2 30 19,9
Settembre 
25 8, 16 16 1 11, 3 4 2 2,7 21, 6 17 11, 0 3 16,7
Ottobre 
26, 0 4 4 1 10, 0 12 2 2,1 17, 2 17 7, 8 26 12,1
Novemb. 
23, 7 23 23 1 7, 8 8 2 0,8 12, 6 5 0, 8 30 7,0
Dec. 
25, 5 17 17 1 8, 2 24 2 1,3 8, 7 30 1, 0 15 0,8
Medj 
25, 1 1. 8, 9 2 1,9 16, 6 4, 10,5
 
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IGROMETRO.

Mesi Secco Umido Med.
Gennaro 
80 1 10 31 25
Febbraro 
134 16 24 14 62
Marzo 
135 19 50 27 81
Aprile 
133 11 51 25 92
Maggio 
80 19 23 24 46
Giugno 
130 22 14 14 89
Luglio 
116 24 58 20 95
Agosto 
127 17 71 1 95
Settembre 
84 1 00 23 47
Ottobre 
126 1 15 7 62
Novembre 
96 11 29 6 48
Decembre 
128 11 3 27 47
Medj 
112 29 66
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QUALITÀ DE’ GIORNI.   VENTI.
 
Piovosi Sereni Nuv. Var. Neve, o Grand. Caligo Tuono Vento forte   Tramontana Greco Lev. Scilocco Ostro Garbin Pon. Maestro
Gennaro 
12 2 18 0 22 0 3   18 3 2 1 3 3 6 4
Febbraro 
10 5 14 2 2 2 8   16 4 3 4 3 1 3 6
Marzo 
7 10 14 2 4 1 16   14 7 16 8 5 3 2 6
Aprile 
6 9 15 0 2 3 16   18 2 14 12 8 2 2 3
Maggio 
15 3 13 2 8 6 12   17 3 16 14 10 3 6 5
Giugno 
7 9 14 3 1 8 15   23 1 15 14 15 3 5 5
Luglio 
4 15 12 2 1 7 11   16 4 12 11 10 5 6 9
Agosto 
8 13 10 0 0 10 17   18 10 16 15 8 2 1 12
Settembre 
8 10 12 4 11 7 6   18 4 7 9 7 5 4 13
Ottobre 
13 5 13 0 3 3 10   23 7 10 1 5 4 6 7
Novembre 
13 2 15 0 7 0 2   23 3 2 0 2 6 8 10
Decembre 
7 13 11 3 10 0 1   18 2 0 0 2 4 6 18
Somme 109 96 161 18 61 47 117   222 52 107 89 76 43 55 98