Dogliosamente con gran malenanza

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Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Dogliosamente con gran malenanza Intestazione 16 luglio 2020 25% Da definire

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È caduto dall'altezza primiera, ma spera di risollevarsi.

Dogliosamente con gran malenanza
conven ch’io canti e mostri mia graveza,
che per servire sono in disperanza,
la mia fede m’ha tolta l’alegreza.
5Però di canto non posso partire
poich’a la morte mi vado apressando,
si come ’l cecen, che more cantando,
la mia vita si parte e vo’ morire.
Partomi di sollazo e d’ogne gioco,
10e ciascun altro faccia a mia parvenza,
che dentro l’aigua m’ha brusciato il foco,
mia sicurtate m’ha dato spavenza.
Fui miso in gioco e frastenuto in pianto,
si falsamente mi sguardao so sguardo,
15si come a lo leone lo lupardo,
ch’a tradimento li levao l’amanto.

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Per tradimento sono dismaruto,
di qual null’omo potesi guardare;
e son si preso e si forte feruto,
20ch’agio dottanza di poter campare.
Poiché le piaque a quella, e’ ha in podere
la rota di Fortuna permutare,
però le piaccia di me ralegrare:
cui ha saglito, facialo cadere.
25Facia ’n tal guisa che naturalmente
vadan le doglie, che ho non pe’ rasone,
che non è gioco d’essere servente
a chi è meno di sua condizione.
E rason porta di punir li mali,
30però si guardi chi mi tene a dura,
che la pantera ha in sé ben tal natura,
ch’a la sua lena tragon li animali.
S’eo trago a voi non voi’ più star tardando,
ch’io non saccia in che guisa mi trovo:
35ardo, consumo e struggo, pur pensando
com’son caduto e unde e com’mi trovo.
Però ciascun faccia di sé mutanza
e agia in sé fermeza e novo core:
lo fenix arde e rinova megliore,
40non dotti Tom penar per meglioranza.
Però la sesta faccia movimento,
ancor che paia altrui disordinato,
e faccia mostra per avedimento
che ciascun guardi chi siede in mio stato.
45Che ciascun d’alto potesi bassare,
se regimento non ha chi ’l difenda:
lo leofante nuli ’omo riprenda,
se quando cade non si può levare

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