Guido Zaccagnini/Amos Parducci
XIII secolo
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Duecento
Dolendo, amico, di gravosa pena
Intestazione
16 luglio 2020
25%
Da definire
Conforta un amico d'un grave dolore che lo affanna.
Dolendo, amico, di gravosa pena
d’affanno, il quale in te, aviso, regna,
dolor portando, il qual già non m’alena,
(u* doglia amico doler cosa è degna),
mia volontà m’ha somosso e mi mena
a dir cosa, conforto unde te vegna,
se già poro; e ’n ciò meo cor se pena
e si travaglia, perché ciò divegna.
Virtute, amico, di saggi’ om’più pare
affanno periglioso portar retto,
che allegrezza, u’ ciascun si contene.
Che non è vero pregio comportare
ciò che comportan tutti, ma star retto,
ov’ogn’om cade: tal’è pregio bene.