Io ti ringrazio, Amor, d'ogni tormento
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
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[Al poeta, contento de’ suoi tormenti, piace la servitú d’Amore.]
Io ti ringrazio, Amor, d’ogni tormento,
e, se mai ti chiamai crudel signore,
com’uom, che guidato ero dal furore,
d’ogni antico fallir ho pentimento.
Però che quella per cui arder sento
in dolce foco il fortunato core,
degna è di umano e di celeste onore,
e se per lei languisco, io son contento.
Oh avventurata e ben felice sorte,
s’avvien che ad un gentil signore e degno
altri serva e in lui cerchi la sua pace!
Giá mille volte ho desiato morte;
pur poi resto contento a tanto sdegno,
tanto l’esser suo servo alfin mi piace.