L'animo riposato aver solia

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti L'animo riposato aver solia Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

E' m'è sí malamente rincresciuto Ciò, che naturalmente fu creato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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XIV

Pur dopo laute sofferenze, farebbe qualunque cosa per compiacere ia crudele

L’animo riposato aver solia,
ed era nuovo che fosse dolore:
e or me n’ha cosí fornito Amore!
4Non credo e penso ch’altra cosa sia.
De’ quant’è suta la sventura mia
poi cH’i’ fu’ servo di cotal segnore,
ché ciò, ch’i’ faccio, mi torn’al peggiore
8ver’quella, che ’l me’ core ha ’n ubria.
Certo non me le par aver servito:
ché, s’ella s’umiliass’a comandarmi,
11non avrebbe ch’a levar lo su’ dito.
Si mi parrebbe poco trarriparmi,
potendo dir ch’i’ l’avess'ubbidito;
14s’i’ ne morisse, crederie salvarmi.