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Lamento d'Arianna

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Anonimo Antichità 1824 Angelo Maria Ricci Indice:Le odi di Anacreonte e di Saffo.djvu Poesie letteratura Lamento d'Arianna Intestazione 7 settembre 2011 100% Poesie

Questo testo fa parte della raccolta Le odi di Anacreonte e di Saffo


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lamento


D’ARIANNA ABBANDONATA


Dall’Antologia.


Dunque... ahimè... dicea piangendo
     Scinta il crine, il cor trafitta,
     Arianna derelitta,
     4Dunque Teseo... ahimè partì!...
Ah! per poco... e a me plaudendo
     Volgerà le care vele;
     D’esser finge a me crudele
     8Il conosco... ei finge... ah! sì...

Venti amici, che spirate
     Caldi ancor de’ sospir miei,
     Voi lo dite, amici Dei,
     12Sempre ei fido a me tornò...
Ma che veggo?... dilungate
     Son le vele peregrine:
     Già nel cerulo confine
     16Scomparir le veggo... ah! no...

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Astri avversi, empie procelle,
     Crudi venti, onde inquiete,
     Voi punite voi sperdete
     20Quell’ingrato che mentì...
Ma... fermate, o venti, o stelle...
     Di lontan qual nube io vedo
     Dall’Oriente, o veder credo,
     24Le sue vele... ei riede, ah! sì...

Venti, a Teseo non ridite
     Le mie perfide parole;
     Ei già riede in un col sole,
     28Pari al sol che lo recò...
Ma le nubi, oh Dei! sparite
     Son dal balzo d’Oriente,
     Sorge il sole... e anch’esso mente:
     32Ei ritorna... e Teseo... ah! no...

Non fidar bella Arianna,
     All’amore, al sole, all’onde;
     Fida ai Numi... odi le sponde
     36Ch’alto suonano Evoè...
L’onda, il sole, amor t’inganna...
     Non il ciel... rasciuga i lumi,
     Il più prodigo de’ Numi
     40Coronar saprà la fè...