O tu, che l'amorosa fiamma prove

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Gilio Lelli

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti O tu, che l'amorosa fiamma prove Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

La verde fronda, ch'io porto sul palmo Egli è ben ver che sotto Amor mi trove
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I — GILIO
Invita Trebaldino a ricambiar l’amore di ser Cecco.

O tu, che l’amorosa fiamma prove,
la qual nel tuo bel dir si manifesta,
coni’è che tu non hai la voglia presta,
4ed a servire Amor non ti retrove?
Ché chi dal dir l’efTetto suo rimove,
non sente amor, ma vanitá di testa;
e vói’che sappi ch’è maggiore inchèsta,
8che quella, dove Artús fe’ cose nove.
Tu credi ad un, che ti pasce di vento,
ché non può aver per sé pur de lo scoglio;
11e lasce quel, che ti può far contento.
Ma tu vuol’esser un tuo cirafoglio,
dicendo poi ch’avesse el gioco vènto?
14Questo mi tolgo e de me’ non ti voglio.
Se tu noi fai, ten puoi lavar le mano.
Che vai tu piú cercando? Si dico, ecco:
io servo te, se tu serve ser Cecco.