Pagina:Alberti - Della architettura della pittura e della statua, 1782.djvu/363

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indice. 341


De lo addornare le fosse, che e’ non manchi la abbondantia de le acque, et che ella non sia impedita. CAP. XI. 

pag. 270 

Con quali argini si affortifichi il lito del Mare, in che modo si faccia forte il Porto, et le entrate sue, et con che artificio si serri l’acqua, che non se ne vadia. CAP. XII. 

272 

Del rimediare ad alcune cose, et del rassettarle generalmente. CAP. XIII. 

276 

Che alcune cose più minute giovano all’uso del fuoco. CAP. XIV. 

278 

In che modo le tarantole, le zanzale, le cimici, le mosche, i topi, le pulci, le tignuole, et simili si spenghino, et si mandin via. CAP. XV. 

ivi 

De luoghi de le case da scaldarsi, et da rinfrescarsi, et de lo emendare i difetti de le mura, et rassettarli. CAP. XVI. 

280 

Di quelle cose alle quali non si può provedere, ma che si possono dopo il fatto emendare. CAP. XVII. 

282 

De la Pittura. Libro Primo. 

287 

Libro Secondo. 

299 

Libro Terzo. 

315 

De la Statua. 

323