Pagina:Colonna - Rime, 1760.djvu/245

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A.

A che miseria Amor mio stato induce, |||
 6
A Che sempre chiamar la sorda Morte? |||
 17
AGno puro di Dio, che gli alti campi; |||
 180
Ahi quanto fu al mio Sol contrario il Fato, |||
 37
Al bel leggiadro stil soggetto uguale |||
 21
Al buon Padre del Ciel per vario effetto |||
 168
A la durezza di Tomaso offerse |||
 141
Alle vittorie tue, mio lume eterno, |||
 3
Alma cortese, che con dolci accenti |||
 62
Alma felice, se ’l valor, ch’ eccede |||
 36
Alma, poiché di vivo e dolce umore |||
 125
Alta fiamma amorosa, e ben nate alme, |||
 20
Alta umiltade e sopra l’altre cara |||
 150
Alzata al Ciel da quel solingo e raro |||
 23
Amor, se morta è la mia propria speme, |||
 21
Amor, tu sai, che mai non torsi il piede |||
 10
Angel beato, a cui il gran Padre expresse |||
 148
Anima chiara, or pur larga expedita |||
 165
Anima eletta, ch’ anzi tempo spinta |||
 38
Anima, il Signor viene, omai disgombra |||
 90
Appena avean gli spirti intera vita; |||
 19
Aprasi il cielo, e di sue grazie tante |||
 92
Assai lunge a provar nel petto il gelo |||
 29

B.

Beata l’alma, che le voglie ha schive |||
 98
Beata speme, or che, mercé d’amore, |||
 185
Beati voi, cui tempo né fatica |||
 148