Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/459

Da Wikisource.

DELLE MATERIE 451

popoli, t. III, p. 347. Loro stabilimento vicino al Danubio, t. III, p. 349. Sostenuti da Costantino nella loro guerra contro i Goti, t. III, p. 351. Loro espulsione, t. III, p. 354. Guerra loro fatta da Giuliano, t. III, p. 421. Costanzo gli fa guerra, e gli dà un re, t. III, p. 424. Loro scorrerie nella Pannonia e nell’Illirico, t. V, p. 103. Loro guerra a tempi di Valentiniano, t. V, p. 103.

Sassoni. Loro origine e loro stato a’ tempi di Valentiniano, t. V, p. 64. Loro discesa, t. VII, p. 147. Stabilimento dell’Enarchia Sassonica, t. VII, p. 149.

Saturnino. Sua ribellione nell’Oriente, t. II, p. 81.

Scanderbeg, principe Albanese. Sua nascita ed educazione, t. XIII, p. 36. Tradisce il Sultano, e fa la guerra ai Turchi, t. XIII, p. 38. Suo valore, t. XIII, p. 40. Sua morte, t. XIII, p. 42.

Schiavoni. A’ tempi di Giustiniano, t. VIII, p. 13. Loro scorrerie, tom. VIII, p. 16.

Scisma Greco dopo il Concilio di Firenze, t. XIII, p. 10.

Scisma d’Occidente, t. XIII, p. 269. Negoziazione per la pace e per la riunione degli Scismatici, tom. XIII, p. 271.

Sciti, ossia Tartari. Loro costumi pastorali, tom. V, p. 174.
Loro vitto, t. V, p. 176. Abitazioni, t. V, p. 179. Esercizii, t. V, p. 181. Governo, t. V, p. 184. Loro guerre a tempi di Teodosio il Giovane, t. VI, p. 379. Stato degli schiavi., t. VI, p. 382.

Scizia, o Tartaria. Sua situazione ed estensione, t. V, p. 187. Conquiste degli Unni nella Scizia, t. V, p. 192. Sue rivoluzioni, t. VI, p. 75. Sottomessa da Attila, t. VI, p. 371.

Scotti e Pitti a’ tempi di Valentiniano, tom. V, p. 69. Loro invasione della Brittania, t. V, p. 73.

Sebastiano, usurpatore. Sua caduta e decapitazione, t. VI, p. 208.

Selgiucidi. Loro parteggiamento dell’Impero, t. XI, p. 248. Fondano il regno di Rum, t. XI, p. 252.

Senato romano. Sua riforma sotto Augusto, t. I, p. 90. Le province romane divise fra lui e l’Imperatore, t. I, p. 96. Il diritto d’eleggere i Magistrati conferito da prima al popolo, poi attribuito a questo corpo, t. I, p. 99. È fatto utile e maneggevole strumento del dispotismo dei Cesari, t. I, p. 101. Suo tentativo dopo la morte di Caligola, t. I, p. 108. Sua giurisdizione legale contro gl’Imperadori, t. I, p. 148. Dichiara infame la memoria di Commodo, dopo avergli prostituite grandissime e vilissime lodi, t. I, p. 149. Con-