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370 nota
p. 244 — T, gridare libertá. Segue canc.: ma non bisognano questi aiuti

— T, commosso — V, infiammato

— T, infiammato — V, disperato

— T, pure ora — V, insino a ora

— T, impeto — V, furore

p. 245 — T, Non gli tiene... accendere agg.

— T, gravissima — V, eterna

— T, Tevere. Segue cane .: e forse ancora in Po.

VIII

La Defensoria (questo il titolo che le ha dato l’Autore) si trova anch’essa nella Filza VIII delle Carte; il Guicciardini la lasciò incompiuta.

Errori dell’edizione Canestrini:

p. 249 Can. abbia speranza — G. debbe sperare; p. 254 Can. condannato — G. calunniato; p. 256 Can. eleggere uno — G. eleggere reo; p. 259 Can. Poliziano — G. Prisciano; p. 261 Can. dire che ancora non — G. dire el reo: e’ non; ibid. Can. di quella fine — G. di quella forte; p. 264 Can. generoso — G. ingegnoso; p. 268 Can. una fama — G. viva fama; ibid. manca in Can.: del mio bene e; p. 272 Can. di fatto — G. di sotto; p. 273 Can. l’ho fraudato — G. l’ho fatta io; p. 276 Can. crede provedere — G. vuole provedere; p. 281 manca in Can.: non vuole... testimoni.


L’Autore ricominciò tre volte la Defensoria. Diamo qui i tre esordi cancellati:

1. Quello che molte volte, giudici, poi che questa accusazione fu cominciata e questo di massime, ha non mediocremente perturbato lo animo mio, quando io mi raccolgo in me medesimo mi dá piú presto conforto e consolazione.

2. Non (conviene giá, giudici alla innocenzia mia) è giá conveniente, giudici...

3. Benché non sia conveniente, giudici, che chi si sente innocente ed ha la conscienzia purgata, si spaventi per le accusazione (calunniose) false o ingiuste, perché debbe sperare che la veritá sia (abbia a restare)