Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3588

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[p. 46 modifica] fra’ suoi Dialoghi, Ven., 1596, p. 53, linea penultima. Or confrontisi questo mero idiotismo italiano e proprio tutto della lingua, e perciò elegante, collo stessissimo idiotismo usitato nella lingua greca ed attica da’ piú eleganti e studiati scrittori. Vedi Creuzer, Meletemata ex disciplina antiquitatis, par. I, Lips., 1817, p. 83, not. 62 e Platone nel Convito, ed. Astii, Lips., 1819, sqq., t. III, p. 472, B, v.1 e p. 532, v. 7. Ai quali esempi è anche piú conforme quello del Petrarca recato dalla Crusca alla voce Altro dalla canzone XVIII, 6, dove altra parimente e manifestissimamente ridonda, anzi pare affatto fuor di luogo e contraddittorio, come appunto in alcuni de’ passi greci che son da vedere ne’ luoghi accennati. E cosí [p. 47 modifica]un altro esempio dello Speroni nel Dialogo della Retorica, Dialoghi, Ven., 1596, p. 153, linea 26 e Dialogo X, p. 207, linea ultima. Vedi ancora il Forcellini se ha nulla. Senz’altro vale similmente alcune volte senza nulla, semplicemente, onninamente ec. Vedi p. 3885. Cosí ἄλλως, del che vedi le mie Annotazioni all’Eusebio del Mai (3 ottobre 1823).


*    Alla p. 3080. Assaltare, assaltar è un continuativo latino-barbaro di assalire, pur latino-barbaro, ed è nella stessa significazione di questo (vedi il glossario in Assaltare, Assalire, Adsalire ec.). Laddove sobresaltar è in significato diverso da sobresalir (saltar conserva il significato latino, ma salir non