S'i' potesse d'amico in terzo amico

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Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti S'i' potesse d'amico in terzo amico Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Oncia di carne, libra di malizia Se 'l cor di Becchina fosse diamante
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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XXXI

Saprebbe farsi amare, se potesse far palese il suo cuore.

S’i’ potesse d’amico in terzo amico
contare a la mia donna, con onore,
lo core meo, stando servidore
4a lei, in tal guisa, che nemico
ne sono a lei: per me ben tei dico,
se ’l savesse, credo avre’ il su’ amore;
e, se l’avesse, guardare’ ’l su’ onore
8in ogni lato, ch’è sotto al bellico.
Omè lasso, che ho io fatto a lat’imo,
che in nulla guisa si poria salvare,
11sed io non le basciasse rocchio e ’l viso?
Ch’Aléna fo appo lei d’acqu’e limo;
bene le se farebbe pieno ’l Fare
14de’ rubin e smeraldi, ciò m’è viso.