Superbo colle, benché in vista umíle
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lxxxvi
[La sua donna trionfa su Amore, sulle Grazie e sulle virtú.]
Superbo colle, benché in vista umíle,
piú degno e piú felice assai che quelli:
Esquilie, Celio, Aventino e’ fratelli,
benché cantati da piú alto stile:
questi giá vider trionfar piú vile
d’Emilii, Scipioni e di Marcelli:
tu vedi trionfar agli occhi belli
Amor legato e ciascun cor gentile.
Vengon le Grazie catenate e scinte,
Pietá, Beltate innanzi al carro, e quelle
virtú che sono in gentil cor distinte.
Liete sono, benché trionfate e vinte,
tanto piú liete quanto son piú belle
nel viso della donna mia dipinte.