Corano/Capitolo IV

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Capitolo IV

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
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CAPITOLO IV.

le donne.

Dato a Medina. — 175 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.


1. O uomini! temete il Signore che vi ha creati tutti da un medesimo individuo; egli creò da lui la sua compagna, e quindi da questi due esseri fece sortire uomini, e donne. Temete il Signore a nome del quale vi fate delle domande reciproche1. Rispettate le viscere che vi han portato. Dio vi vede.

2. Restituite agli orfani i loro beni; non sostituite il cattivo al buono2. Non consumate la loro eredità confondendola colla vostra; è un delitto enorme.

3. Se temete di esser ingiusti verso gli orfani, non isposate che tre o quattro delle donne che vi piacciono. Se temete ancora di esser ingiusti, non ne sposate che una sola, o una schiava3. Questa condotta vi faciliterà ad essere giusti. Assegnate liberamente alle vostre mogli la dote; e se piace ad esse di consegnarvene una parte, godetene tranquillamente, ed a vostro agio.

4. Non consegnate agl’inetti i beni che Dio ha confidato alla vostra cura o custodia; ma dategli vitto, e vestito, e servitevene trattandoli con maniere dolci, e pulite.

5. Fate prova delle facoltà intellettuali degli orfani fino all’età in cui potranno maritarsi, e se riconoscerete un discernimento sano, allora consegnate ad essi la loro fortuna. Guardatevi di consumarla per prodigalità, e non vi affrettate (di confidarla loro).

6. Perchè essi sono divenuti grandi. Il tutore ricco si astenga di appropriarsi i beni dei suoi pupilli: quello povero non deve servirsene che con discrezione.

7. Allorquando consegnerete ad essi i loro beni fatevi assistere da testimoni. Dio vi terrà conto delle vostre azioni, e ciò vi basti.

8. Gli uomini devono avere una porzione dei beni lasciati da’ loro padri, madri, e prossimi parenti: le donne devono avere anch’esse una porzione di ciò che lasciano i loro padri, madri, ed i prossimi parenti. È loro dovuta una porzione determinata, sia l’eredità considerevole, o no.

9. Quando i parenti, gli orfani, ed i poveri, sono presenti alla divisione, fate che n’abbiano qualche cosa, e tenete loro sempre un linguaggio dolce, e pulito.

10. Coloro che temono di lasciare dopo loro dei figli di tenera età, non [p. 40 modifica]abusino della posizione degli orfani; che temano Dio, e non abbiano che una parola dritta.

11. Quelli che divorano iniquamente l’eredità degli orfani introducono il fuoco nelle loro viscere, e un giorno saranno consumati dalle fiamme ardenti.

12. Dio vi comanda che, nella divisione dei vostri beni fra i vostri figli, diate al figlio la porzione di due figlie; se non vi sono che femmine, e se sono più di due, esse avranno i due terzi della successione; se ve n’è una sola, questa riceverà la metà. Il padre, e la madre del defunto avranno ciascuno il sesto della successione, se ha lascialo un figlio; se non ne lascia alcuno, e che gli succedano gli ascendenti, la madre avrà un terzo; se lascia fratelli, la madre avrà un sesto, dopo che i legati, ed i debiti del testatore saranno pagati. Voi non sapete chi vi sia più utile, se i vostri parenti, o i vostri figli. Tale è la legge di Dio, egli è sapiente, e savio.

13. La metà dei beni di una donna morta senza eredi appartiene al marito, ed un quarto se essa ha lasciato figli, dopo prelevati i legati, ed i debiti.

14. Le donne avranno un quarto della successione dei mariti morti senza figli, ed un ottavo solamente se ne hanno lasciati, prelevati sempre legati, e debiti.

15. Se un uomo riceve un’eredità da un parente, o da una parente, lontani, e che abbia un fratello o una sorella, egli deve a ciascuno dei due un sesto dell’eredità; se sono molti concorreranno al terzo dell’eredità, prelevati legati, e debiti.

16. Senza pregiudizio degli eredi. Questo è quanto Iddio vi raccomanda. Egli è sapiente, e clemente.

17. Tali sono i comandamenti di Dio. Coloro che ascolteranno Dio, e l’Apostolo, entreranno nei giardini bagnati da acque correnti; vi staranno eternamente.

18. Chi disobbedirà a Dio, ed all’Apostolo, e trasgredirà le leggi di Dio, sarà precipitato nel fuoco, dove resterà eternamente, condannato ad un gastigo ignominioso.

19. Se le vostre mogli commettono l’azione infame4, chiamate quattro testimoni. Se questi si confrontano ad attestare contr’esse, rinchiudetele in casa fino alla morte, o finchè Dio procuri loro un mezzo di salvezza.

20. Se due individui commettono un’azione infame5, fate del male ad ambedue; ma se si pentono, e si correggono, lasciateli tranquilli; poichè Dio ama di perdonare, ed è misericordioso.

21. Ricevono il perdono di Dio coloro che han peccato per ignoranza, e che quindi si pentono subito. Dio li perdona, perchè è sapiente, e savio.

22. Il pentimento non giova altrimenti a colui che è costante nelle cattive azioni, e che, all’avvicinar della morte, grida: Mi pento. Non giova neppure a coloro che muojono infedeli. Noi abbiamo preparato per questi un gastigo doloroso.

23. O credenti! non vi è permesso di costituirvi gli eredi delle vostre mogli [p. 41 modifica]contro il lor desiderio, nò di impedirle di rimaritarsi, quando le avete ripudiate, per poter togliere ad esse una porzione di ciò che loro avete dato, a meno che non siano colpevoli di un delitto manifesto. Siate civili nei modi verso di loro. Se fra le vostre mogli ve ne sono che non amiate, può essere che voi non amiate quella di cui Dio lui voluto farvi un ricco tesoro.

24. Se volete ripudiare una moglie cui avete data una dote del valore di un talento6 per prenderne un’altra, lasciate alla prima la dote intiera. Vorreste voi togliergliela con un’ingiustizia, ed un’iniquità evidente?

25. Vorreste voi rapirgliela dopo di aver coabitato con lei, e dopo che essa ha ricevuta la vostra fede?

26. Non isposate le donne che sono state le mogli dei vostri padri; è una turpitudine, 6 un’abominazione, ed un cattivo uso; tuttavia lascerete stare quel che fosse già fatto.

27. Vi è interdetto di sposare le vostre madri, figlie, sorelle, zie di padre, o di madre: nipoti, figlie di vostri fratelli, o sorelle, nutrici, sorelle di latte; le madri delle vostre mogli; le giovani affidate alla vostra tutela, e nate da donne colle quali avrete coabitato. Ma, se non ci avrete coabitato non è peccato a sposarle. Non isposate neppure le figlie dei figli che avete generati, nè due sorelle. Se il fatto è consumato, Dio sarà indulgente, e misericordioso.

28. Vi è proibito di sposare donne maritate, fuori che quelle che saranno in vostre mani come schiave. Questa è la legge di Dio. Vi è permesso però di procurarvi con denaro delle mogli che conserverete nei buoni costumi. Date a quella colla quale avete coabitato la dote promessa; ciò è d’obbligo. Non è alcun male il fare delle convenzioni in più di ciò che la legge prescrive. Dio è sapiente, e savio.

29. Quegli che non sarà abbastanza ricco per maritarsi con donne oneste, e credenti. prenderà delle schiave credenti. Dio conosce la vostra fede. Voi venite tutti gli uni dagli altri, e da Adamo il padre comune. Non isposate le schiave senza il permesso dei loro padroni. Dotatele ragionevolmente. Fate che sieno caste, ch’evitino la deboscia, e che non abbiano amanti.

30. Se dopo il matrimonio esse commettono l’adulterio, che s’infligga loro la metà della pena pronunziata contro le donne libere7. Questa legge è stabilita in favore di chi teme di peccare restando celibe. Ma se voi vi asteneste, ciò sarebbe più meritorio. Dio è indulgente, e misericordioso.

31. Dio vuole spiegarvi chiaramente le sue volontà, e guidarvi nel sentiere di quei che vi han preceduto. Egli gradirà il vostro pentimento, poichè è sapiente, e saggio.

32. Dio vuole gradire il vostro pentimento; ma quei che seguono le loro passioni vogliono trascinarvi in una discesa ripida. Dio vuol rendervi il suo giogo leggiero, giacchè l’uomo è stato creato debole.

33. O credenti! non consumate i vostri beni fra voi in cose vane8. Si faccia il commercio di consenso reciproco; Non vi uccidete fra voi. Dio stesso ò misericordioso verso di voi.

31. Chiunque agirà così per iniquità, e malvagità, noi lo faremo consumare dal fuoco. Certo ciò sarà facile a Dio.

35. Se saprete evitare i grandi peccati che vi sono stati proibiti di commet[p. 42 modifica]tere, noi cancelleremo le vostre colpe, e vi procureremo un ingresso onorevole in paradiso.

36. Non desiderate i beni per i quali Dio vi ha inalzati gli uni al disopra degù altri. Gli uomini avranno ciascuno la porzione che avranno guadagnata, ed anche le donne. Voi domanderete a Dio i suoi doni. Egli conosce tutto.

37. Abbiamo indicato ad ognuno gli eredi che devono ricevere l’eredità lasciata dal padre e dalla madre, dai parenti, e da quelli coi quali avete formato un patto. Rendete a ciascuno la porzione che gli è dovuta, poichè Dio è testimone di tutte le vostre azioni.

38. Gli uomini sono superiori alle donne a cagion delle qualità per le quali Dio ha inalzato i primi al disopra delle seconde, e perchè gli uomini dotano le donne coi loro beni. Le donne virtuose sono obbedienti, e sottomesse; esso conservano attentamente nell’assenza dei loro mariti ciò che Dio ha ordinato di conservare intatto. Voi sgriderete quelle da cui avete a temere la disobbedienza; le rilegherete in letti separati, e le batterete; ma subito che vi obbediranno non istate a rimproverarle. Dio è grande, e superiore.

39. Se temete una scissura tra’ coniugi, chiamate un giudice scelto nella famiglia del marito, ed uno di quella della moglie. Se i due coniugi desidereranno la riconciliazione, Dio li farà vivere in buona intelligenza, poichè è sapiente, e conosce tutto.

40. Adorate Dio, e non gli associate nulla nel suo culto. Siate buoni verso il padre, e la madre, parenti, orfani, poveri, clienti legati con vincolo di sangue, clienti estranei, compagni, viaggiatori, ed i vostri schiavi. Iddio non ama gli orgogliosi, ed i presuntuosi;

41. Non ama gli avari che raccomandano l’avarizia agli altri, e nascondono gelosameate i beni che Dio ha loro accordato. Abbiamo preparato agl’infedeli una pena ignominiosa.

42. Non ama coloro che fanno l’elemosina per ostentazione, e che non credono in Dio, ed al giorno ultimo. Chi ha per compagno Satanasso, ha un cattivo compagno.

43. Che cosa avrebbero essi perduto a credere in Dio, ed al giorno ultimo, ed a fare l’elemosina dei beni che Dio gli ha dati, quando che Dio conosce le azioni dell’uomo?

44. Dio non farà torto a chicchessia, neppure del peso di un atomo; una buona azione la pagherà il doppio, ed accorderà una ricompensa generosa.

45. Che faranno i cattivi, quando riuniremo contr’essi testimoni di tutte nazioni, quando invocheremo contr’essi la tua propria testimonianza9? In quel giorno terribile, gl’infedeli, e quei che sono stati ribelli al profeta, desidererebbero che la terra fosse al loro livello, e li nascondesse alla vista di tutti. Ma non sapranno nascondere alcuna loro azione agli occhi dell’Eterno.

46. O credenti! non pregate quando siete ubbriachi: aspettate che possiate comprendere ciò che pronunziate. Non pregate quando siete sudici: aspettate che abbiate fatto le abluzioni, a meno che non siate in viaggio. Se siete ammalati, o in viaggio, se avete sodisfatto ai bisogni naturali, o se avete avuto commercio con donna, stropicciatevi le mani, ed il viso colla polvere (od arena) in mancanza di acqua10. Dio è indulgente, e misericordioso.

47. Avete voi osservato coloro che hanno avuto una parte delle Scritture? essi vendono l’errore, e vorrebbero farvi abbandonare la strada dritta; ma il Signore conosce i vostri nemici. Vi basta di avere Dio per protettore. e di avere la sua assistenza. [p. 43 modifica]

48. Vi sono fra gli ebrei di quelli che cambiano le parole delle loro Scritture, e che dicono: Abbiamo inteso, ma non obbediremo. Ascolta ciò che non hai inteso finora, ed esaminaci (ra’ ina)11. Essi confondono le parole colle loro lingue, e calunniano la vera religione.

49. Perchè non dicono piuttosto: Abbiamo inteso, ed obbediremo? Ascoltaci, e getta uno sguardo su noi. Un tal linguaggio sarebbe loro molto più vantaggioso, e sarebbe più sincero, ma Dio li ha maledetti per la-loro infedeltà, e non vi è fra loro che un piccolo numero di credenti12.

50. Voi che avete avuto le Scritture, credete a ciò che Dio ha fatto scendere dal Cielo per confermare i vostri libri sacri, primachè vi fqcciam disparire i tratti delle vostre faccie, e che le volgiamo dalla parte opposta13. Credete. primachè vi malediciamo, come abbiamo maledetti coloro che violavano il sabato14. L’ordine di Dio fu subito eseguito.

51. Dio non perdonerà il delitto dell’idolatria; perdonerà gli altri peccati a chi vorrà, poichè chi associa a Dio altre creature commette un delitto enorme.

52. Avete voi veduti quegli uomini come cercavano a giustificarsi? Ma Dio non giustificherà che quelli che vorrà, e non farà ingiustizie ad alcuno.

53. Essi fabbricano menzogne sul proposito di Dio; e ciò basta per renderli colpevoli d’un’iniquità patente.

54. Non hai tu rimarcato coloro che, dopo aver ricevuta una parte delle Scritture, credono a Djibt, e Thagut15, e che dicono agl’infedeli ch’essi seguono una strada più vera di quella dei credenti?

55. Iddio gli ha coperti colla sua maledizione. Chi potrà proteggere quelli che Dio ha maledetti?

56. Avranno essi un posto nel regno cui sognano, essi che si pentirebbero di un obolo dato ai loro simili?

57. Invidieranno i benefici che Dio ha accordato ad altri? E pure noi abbiamo dato alla discendenza d’Àbramo le Scritture, la saviezza, ed un gran regno.

58. Gli uni di loro credono al profeta, gli altri se ne allontanano. Ma il fuoco dell’inferno basterà ai loro delitti?

59. Coloro che si ricuseranno di credere ai nostri segni, gli avvicineremo al fuoco ardente. Tosto che la loro pelle sarà consunta dal fuoco, noi ne faremo loro tornare un’altra per dare ad essi un supplizio crudele. Dio è potente, e savio.

60. Chi crederà, e farà buone opere, sarà introdotto nei giardini bagnati da acque correnti; vi resterà eternamente, vi troverà donne esenti da ogni macchia, ed un’ombra deliziosa.

61. Dio vi comanda di restituire il deposito a chi spetta, e di giudicare i vostri simili con equità. È una bella azione che Dio vi raccomanda. Egli sente, e vede tutto.

62. O credenti! obbedite a Dio, all’apostolo, ed a coloro che esercitano l’autorità. Portate le vostre quistioni dinanzi a Dio, e l’apostolo, se credete in Dio, ed al giorno ultimo16. Questo è il miglior modo di terminare ogni vertenza. [p. 44 modifica]

63. Non hai tu veduto coloro che pretendono credere ai libri mandati a te, o prima di to, domandare di esser giudicati dinanzi a Thagut, sebbene fosse loro proibito di credere in lui17? Ma Satana vuol farli deviare dalla verità più che è possibile.

64. Se si dice loro: Ritornate al libro sceso dall’alto, ed all’apostolo; essi sono ipocriti, e tu li vedrai rivolgersi, ed allontanarsi.

65. Che cosa faranno, quando una gran disgrazia piomberà su loro per premio delle loro opere? Verranno verso di te, e giureranno, in nome di Dio, che non desideravano che il bene, e la concordia.

66. Dio legge nel fondo dei loro cuori. Rompila con essi; fa loro sentire ammonizioni severe, e parole che penetrino la loro anima.

67. Abbiamo mandato degli apostoli affinchè fossero obbediti. Se coloro che hanno commesse delle iniquità ritornano a te, se domandano a Dio la remissione dei loro peccati, e che il profeta interceda per loro, troveranno Dio clemente, e pronto ad accogliere il loro pentimento.

68. Lo giuro per il tuo Dio, essi non saranno crodenti fino a che non ti abbiano dichiarato il giudice delle loro contese. Non trovando quindi essi, stessi alcuna difficoltà a credere ciò che tu avrai deciso, vi consentiranno.

69. Se avessimo loro prescritto di darsi la morte da sè stessi, o d’abbandonare il loro paese, pochi l’avrebbero fatto. Nonostante se avessero eseguiti gli ordini di Dio, ciò sarebbe stato loro più utile, e più proprio a consolidare la lor fede.

70. Noi li avremmo ricompensati largamente, e li avremmo guidati in un sentiero dritto.

71. Chi obbedirà a Dio, ed agli apostoli, entrerà nella comunione dei profeti, dei giusti, dei martiri, e degli uomini virtuosi che Dio ha ricolmi de’ suoi benefici. Che bella comunione!

72. Tale è la liberalità di Dio. La sua scienza arriva per tutto.

73. O credenti! siate prudenti in guerra, ed avanzate, o in gruppi, o in massa.

71. Vi sarà fra voi taluno che vi seguirà lentamente. Se avrete dei rovesci dirà: Iddio mi ha concessa una grazia particolare perchè non mi ha fatto trovare nel combattimento.

73. Se Dio vi accorderà la vittoria, dirà (come se non foste amici): Volesse Dio che avessi combattuto insieme a loro; avrei riportato un ricco bottino!

76. Quei che sagrificano la vita temporale alla vita futura combattono nella via di Dio; che soccombano, o sieno vincitori, avranno una ricompensa generosa.

77. E perchè non combattereste nel sentiere del Signore, allorchè i deboli, le donne, e i fanciulli, gridano: Signore, liberaci da questa città di malvagi, mandaci un difensore, dacci un protettore.

78. I credenti combattono nel sentiere di Dio, e gl’infedeli in quello di Thagul. Combattete dunque i ministri di Satanasso, e sicuramente i suoi strattagemmi saranno impotenti.

79. Avete osservato quei a cui si è detto: Riposatevi per qualche tempo dopo la guerra, fate la preghiera, e l’elemosina: quando poi si è ordinato di nuovamente combattere, la maggior parte, temendo tanto gli uomini, quanto [p. 45 modifica] Dio, o forse più. ha gridato: Signore perchè ci ordini la guerra? perchè non ci lasci arrivare al termine (naturale) dei nostri giorni? Rispondi loro: Il mondo di quaggiù non è che di poco valore, la vita futura è il vero-bene per coloro che temono Dio. Là non sarete defraudati della più piccola porzione.

80. La morte vi colpirà in qualunque luogo siate; essa vi colpirebbe anche nelle torri più alte. Gl’infedeli quando ricevono qualche fortuna, dicono: Ciò viene da Dio: quando ricevono qualche disgrazia, gridano: Ciò viene da te o Maometto! Di’ loro: Tutto viene da Dio. Che ha mai questo popolo che non vuol comprendere?

81. Se ti viene qualche bene, ti viene da Dio. Il male viene da te18. E te, Maometto, abbiamo mandato agli uomini colla missione di profeta. La testimonianza di Dio è sufficiente.

82. Chi obbedisce al profeta, obbedisce a Dio. Non ti abbiamo mandato per essere il guardiano di coloro che si deviano da te.

83. Essi dicono dinanzi a te: Noi obbediamo. Se si allontanano dalla tua presenza, covano nella maggior parte durante la notte disegni contrarj alle loro parole; ma Dio registra le loro machinazioni. Separati da loro, e metti la tua fiducia in Dio. Ti basterà di averlo per difensore.

84. Non esaminano essi con attenzione il Cbrano? Se chiunque altro fuori di Dio ne fosse stato l’autore, non vi troverebbero essi una quantità di contradizioni?

85. Se ricevono una notizia che ispiri loro sicurezza, o altra che li allarmi. la divulgano subito. Se l’annunziassero al profeta, o ai loro capi, quei che desidererebbero saperla, la sentirebbero dalla bocca di questi ultimi. Se la grazia di Dio, e la sua misericordia non vegliassero su voi, la maggior parte seguirebbe il consiglio di Satana.

86. Combatti nel sentiere di Dio, e non imporre pesi difficili che a te stesso. Eccita i credenti alla guerra. Dio è pronto ad arrestare la violenza degl’infedeli. Egli è più forte di loro, ed i suoi castighi sono più terribili.

87. Chi intercederà in uno scopo lodevole, ne coglierà frutto, chi intercederà in un cattivo scopo ne riceverà pena. Dio osserva tutto.

88. Se alcuno vi saluta, risalutatelo anche più pulitamente, o almeno risalutatelo. Dio conta tutto.

89. Dio è il solo Dio. Vi radunerà tutti nel giorno della resurrezione, e su ciò non vi è il menomo dubbio. E chi evvi più verace di Dio nelle sue parole?

90. Perchè siete divisi in due partiti circa gl’ipocriti19? Dio li ha distrutti in pena dei loro misfatti. Volete forse guidare coloro che Dio ha smarriti? Tu non troverai alcuna strada per colui che Dio smarrisce.

91. Essi hanno voluto rendervi infedeli come loro, affinchè foste tutti eguali. Non formate alcun legame con essi, finchè non abbiano abbandonato il loro paese per la causa del Signore. Se ritornassero all’infedeltà, prendeteli, ed uccideteli, ovunque li troverete. Non cercate alcun protettore od amico fra loro.

92. Fuori che quei che cercassero un asilo presso i vostri alleati, e quei che fossero forzati a farvi la guerra, o farla alla loro propria tribù. Se Dio avesse voluto, avrebbe dato loro il disopra, e vi combatterebbero sempre. Se cesseran[p. 46 modifica] no di prendere le armi contro di voi, e se vi offriranno la pace, Dio vi proibisce di attaccarli.

93. Ne troverete altri che cercheranno a guadagnare la vostra fiducia egualmente che quella della loro nazione. Ogni volta che si appiglieranno alla sedizione, saranno disfatti. Se non si metteranno in disparte, se non vi offriranno la pace, e non si asterranno dal combattervi, prendeteli, ed uccideteli ovunque li troverete. Noi vi diamo un potere assoluto sovr’essi.

94. Perchè un credente ucciderebbe un altro credente, se non involontariamente? Chi ne ucciderà uno involontariamente dovrà affrancare uno schiavo credente, e pagare alla famiglia del morto il prezzo del sangue fissato dalla legge, a meno che essa non faccia convertire questa somma in elemosine. Per la morte di un credente di una nazione nemica, si darà la libertà ad uno schiavo credente. Per la morte d’un individuo d’una nazione alleata si libererà uno schiavo credente, e si pagherà alla famiglia del morto la somma prescritta. Chi non troverà uno schiavo da ricomperare, digiunerà per due mesi consecutivi. Ecco le espiazioni stabilite da Dio, il sapiente, il savio.

95. Chi ucciderà un credente volontariamente, con intenzione, avrà l’inferno per ricompensa; vi resterà eternamente. Dio irritato contro di lui lo maledirà, e lo condannerà ad un supplizio terribile.

96. O credenti! quando camminerete alla guerra santa peserete i vostri passi. Che la sete dei beni mondani non vi faccia dire a colui che incontrerete, e che vi saluterà: È un infedele20. Dio possiede ricchezze infinite. Questa fu la vostra condotta passata. Dio ve l’ha perdonata. Agite dunque con attenzione. Iddio è istrutto delle vostre azioni.

97. I fedeli che resteranno nelle loro case, senza esservi costretti dalla necessità, non saranno trattati come quelli che combatteranno nel sentiere di Dio, col sagrifizio de’ loro beni, e delle loro persone. Iddio ha assegnato a costoro un rango più alto; ha fatto belle promesse a tutti, ma ha destinata ai combattenti una ricompensa più grande a differenza di quei che restano in casa.

98. Un rango più alto, l’indulgenza, e la misericordia. Certamente Dio è indulgente, e misericordioso.

99. Gli angeli, levando la vita a chi aveva agito iniquamente verso di loro medesimi, domandarono ad essi: Di qual paese siete? essi risposero: Eravamo i deboli della terra. Gli angeli disser loro: La terra di Dio non è forse abbastanza vasta? Non potevate voi, abbandonando il vostro paese, cercare un asilo in qualche luogo? Ecco perchè l’inferno sarà il loro soggiorno. Che strada detestabile è la loro!

100. I deboli, sia uomini, donne, o fanciulli, incapaci d’immaginare un inganno, e di dirigersi nella loro strada, otterranno forse il perdono da Dio, che è indulgente, e misericordioso.

101. Chi abbandonerà il suo paese per la causa di Dio, troverà sulla terra altri uomini forzati di fare altrettanto, e troverà un’abbondanza di beni. Per chi avrà lasciato il suo paese per abbracciare la causa di Dio, e che verrà a morire, il suo salario sarà a carico di Dio, e Dio è indulgente, e misericordioso.

102. Quando fate delle escursioni nel paese, non è peccato di abbreviare le preghiere, se temerete che gl’infedeli vi sorprendano, gl’infedeli sono vostri nemici dichiarati. [p. 47 modifica]

103. Quando tu sarai in mezzo alle truppe, e che farai fare la preghiera, una parte dell’esercito dovrà prendere le armi, e pregare: quando avrà fatto le adorazioni21 si ritiri indietro, ed allora l’altra parte dell’esercito, che non ha ancor fatta la preghiera, gli succederà. Che ognuno si tenga all’erta, e sotto le armi. Gl’infedeli vorrebbero che abbandonaste le armi e bagagli, per potersi gettare all’improviso su voi. Se la pioggia v’incomoderá, o se sarete malati, non sarà peccato di deporre le vostre armi; tuttavia fatelo con precauzione. Dio prepara agl’infedeli un supplizio ignominioso.

104. Terminata la preghiera, pensate ancora a Dio, siate pure in piedi, seduti, o coricati sui fianchi. Tosto che vi vediate in sicuro, fate la preghiera. Essa è per i credenti un’obbligazione espressa a talune ore fisse.

105. Non rallentate di vigore nel perseguitare il nemico. Se voi soffrite, esso soffrirà come voi; ma dovete sperare da Dio ciò che esso non può sperare. Dio è sapiente e savio.

106. Noi ti abbiamo mandato il libro che contiene la verità acciò che tu giudichi gli uomini dietro quello che Iddio ti ha fatto conoscere. Non entrare in disputa coi perfidi, ed implora il perdono di Dio. Egli è indulgente, e misericordioso.

107. Non disputerai con noi in favore di coloro che hanno agito perfidamente verso loro stessi. Dio non ama l’uomo perfido, e peccatore.

108. Essi possono occultare i loro disegni agli sguardi degli uomini, ma non li occulteranno a Dio, che è ai loro fianchi, quando la notte tengono discorsi che gli dispiacciono. Egli, colla sua scienza, sa tutto quello che fanno.

109. Voi disputate con me in questo mondo a loro favore. Chi disputerà con Dio a favor loro il giorno della resurrezione? Chi sarà il loro protettore?

110. Chiunque avrà commesso una cattiva azione, avrà agito iniquamente per la propria anima, ma implorerà quindi il perdono di Dio, e lo troverà indulgente, e misericordioso.

111. Chi commette un peccato, lo commette a suo proprio danno. Dio è sapiente, e savio.

112. Chi commette una mancanza, od un peccato, e poi lo ritorce sopra un innocente, sopporterà il peso d’una menzogna, e d’un peccato evidente.

113. Se non era la grazia di Dio, e la sua misericordia per te, una parte di coloro che avevano risoluto di smarrirti sarebbero riusciti nell’intento; ma non hanno smarrito che loro stessi, e non hanno potuto nuocerti22. Dio ha fatto scendere su te il libro, e la saviezza; ti ha appreso ciò che tu non sapevi. La grazia di Dio verso te è stata grande!

114. Nella maggior parte de’ loro trattenimenti segreti non vi è nulla di buono. Ma chi raccommanda l’elemosina, o un’azione onesta, o la concordia fra simili, se lo fa per desiderio di piacere a Dio, avrà certamente da noi una ricompensa magnifica.

115. A colui che farà una scissione col profeta, dopo che la vera direzione gli sarà apparsa, a colui che seguirà una strada diversa da quella dei credenti, noi volgeremo le spalle siccome egli le ha rivolte a noi, e lo avvicineremo alla pena del fuoco. Che terribile risultato!

116. Dio non perdonerà il delitto di coloro che gli associano altre divinitá; [p. 48 modifica] perdonerà tutto il resto a chi vorrà. Poichè chi gli associa altri Dii è sulla via falsa, e ben lontana dalla vera.

117. Essi invocano le divinità femmine piuttosto che Dio23, ed invece di Dio invocano Satanasso il ribelle.

118. Che la maledizione di Dio sia su lui. Egli ha detto: Io m’impadronirò di una porzione de’ tuoi servi, li devierò, ispirerò loro dei desiderj, ordinerò loro di tagliare le orecchie di certi animali, ordinerò loro di alterare la creazione di Dio24. Chiunque prende Satanasso per protettore invece di Dio, è perduto certamente.

119. Egli fa ad essi delle promesse, e ispira loro dei desiderj, ma Satanasso non promette che per acciecare.

120. Costoro avranno per abitazione l’inferno, e non vi troveranno la sortita.

121. Per coloro che credono, e che fanno le buone opere, vi sarà l’ingresso nei giardini bagnati dalle acque correnti; essi vi resteranno eternamente, in forza di una promessa positiva di Dio. E chi è più veridico di Dio?

122. Ciò non potrebbe essere a vostra volontà, nè secondo la volontà degli uomini delle Scritture. Chi avrà fatto il male sará pagato col male, e non troverà alcun protettore, nè verun ajuto contro Dio.

123. Chiunque uomo, o donna, farà opere buone, e sarà in pari tempo credente, entrerà in paradiso, e non sarà defraudato della menoma parte di ricompensa25.

124. Chi professa una religione più bella di colui che si è abbandonato intieramente à Dio, che fa il bene, e che segue la credenza di Abramo il vero credente? Dio ha scelto Abramo per suo amico.

125. Tutto ciò che è nei cieli, e sulla terra appartiene a Dio. Egli abbraccia tutto.

126. Ti consulteranno sulle donne. Di’ loro: Dio vi ha istrutti su ciò; si leggono, nel libro (il Corano), i precetti relativi alle orfane, alle quali non date ciò che vi è stato ingiunto, e che ricusate di sposare26. V’istruisce relativamente ai figli deboli; vi prescrive di agire con tutta equità verso gli orfani. Voi non farete alcuna buon’azione, che Dio non la conosca.

127. Se una moglie teme la violenza del suo marito, o la di lui avversione per essa, non sarà male se si accomoderà la cosa all’amichevole27. La pace è un gran bene. Gli uomini sono inclinati all’avarizia; se sarete benefattori, e se temerete Dio, egli conoscerà le vostre azioni.

128. Non potrete mai trattare egualmente tutte le vostre donne, quand’anche lo desideraste ardentemente. Guardatevi dunque di seguire intieramente il pendio, e di lasciarne una come in sospeso; ma se siete generosi e se temete Dio, egli è indulgente e misericordioso.

129. Se i conjugi si separano, Dio li colmerà di doni. Egli è immenso, e savio. [p. 49 modifica]

130. A lui appartiene ciò che è in cielo, e sulla terra. Noi abbiamo già raccomandato a coloro che hanno ricevuto le Scritture prima di voi, ed a voi stessi, di temere Dio, e di non essere increduli. Se lo sarete, sappiate che tutto ciò che è in cielo, ed in terra, gli appartiene. Egli è ricco, e pieno di gloria.

131. Ad esso appartiene tutto ciò che è ne’ cieli e sulla terra. La sua protezione basta.

132. O uomini! se egli vuole, può farvi sparire, e creare altri uomini al vostro posto. Certamente Dio è tanto potente da poterlo fare.

133. Evvi chi desidera la ricompensa di questo mondo? La ricompensa di questo mondo, e quella dell’altro, è l’essere vicino a Dio. Egli sente, e vede tutto.

134. O credenti! siate rigidi osservatori della giustizia allorchè attestate dinanzi a Dio, ancorchè doveste deporre contro voi stessi, i vostri parenti, i vostri prossimi, o si tratti di un ricco, o di un povero. Non date ascolto alle vostre passioni per timore di deviare. Se ricuserete la vostra deposizione, o se vi asterrete dal farla, sappiate che Dio è istrutto di ciò che fate.

135. O credenti! credete in Dio, al suo apostolo, al libro che gli ha mandato, ed alle Scritture venute prima di lui. Chi non crede in Dio, ai suoi angeli, ai suoi libri, ai suoi apostoli, ed al giorno ultimo, è smarrito enormemente.

136. Coloro che hanno creduto, e sono tornati increduli, poi hanno creduto nuovamente, e quindi sono ridivenuti increduli lasciando accrescere la loro infedeltà, non otterranno il perdono di Dio, ed egli non li condurrà nella strada retta.

137. Annunzia agl’ipocriti un supplizio doloroso.

138. A quegl’ipocriti che cercano i loro amici fra gl’infedeli piuttosto che fra i credenti. Lo fanno forse per crearsi un titolo di-gloria? La gloria appartiene tutta a Dio.

139. Vi è stato già rivelato nel Corano che, quando voi state ad ascoltare i segni di Dio, non li credono, e li prendono in derisione. Guardatevi dunque di sedervi cogl’infedeli, finchè parlino d’un altro senso; altrimenti diverrete simili ad essi. Dio riunirà insieme gl’infedeli, e gl’ipocriti, nell’inferno.

140. Sono quei che attendono i resultati. Se Dio vi accorda la vittoria, dicono: Non siamo noi con voi? Se la sorte è per gl’infedeli, dicono a questi: Non avevamo noi il di sopra, e vi abbiamo protetti contro i credenti? Dio giudicherà tutti il giorno della resurrezione, e non darà agl’infedeli la vittoria su i fedeli.

141. Gl’ipocriti cercano ad ingannare Dio; è Dio il primo ad ingannarli. Quando si dispongono a fare la preghiera lo fanno con indifferenza, ne fanno mostra avanti agli uomini, ma pensano ben poco a Dio,

142. Tenendosi in sospeso fra l’uno, e l’altro, non appartenendo nè a questi, nè a quelli. Ma colui che Dio smarrisce, non la strada.

143. O credenti! non prendete per amici piuttosto gl’infedeli che i credenti. Volete voi fornire a Dio un argomento contro di voi, argomento irrefragabile?

144. Gl’ipocriti saranno rilegati in fondo all’abisso del fuoco, e non otterranno alcun ajuto.

145. Ma coloro che si saranno convertiti, e corretti, e che si saranno fermamente attaccati a Dio, e mostrati sinceri nella lor fede, saranno di nuovo coi credenti. Dio darà ai credenti una gran ricompensa.

146. Perchè Dio vi condannerebbe alla pena, se siete stati riconoscenti, e se avete creduto? Dio è riconoscente, e sa tutto.

147. Dio non vuole che si divulghi il male, a meno che non si sia vittima dell’oppressione. Dio sente, e sa tutto.

148. Che divulghiate il bene, o che lo nascondiate, o che perdoniate il male, Dio è indulgente, e potente. [p. 50 modifica]

149. Quei che non credono a Dio, ed a’ suoi apostoli; quei che vogliono separare Dio dagli apostoli, e dicono: Crediamo agli uni, ma non crediamo agli altri28;

150. Essi sono veramente infedeli. Noi abbiamo preparato per gl’infedeli un supplizio ignominioso.

151. Quei che credono a Dio, ed agli apostoli, e non fanno alcuna distinzione fra questi, otterranno la ricompensa. Dio è indulgente, e misericordioso.

152. Gli uomini delle Scritture ti domanderanno di far loro discendere un libro dal cielo. Essi avevano domandato a Mosè qualche cosa di più, e gli dissero: Facci vedere Dio manifestamente; ma una tempesta terribile precipitò su di essi in gastigo della loro malvagità. Poi adorarono il vitello, malgrado che fossero già discesi dei segni evidenti. Ma noi li perdonammo, e diemmo a Mosè delle prove evidenti.

153. Noi inalzammo sopra i loro capi il monte Sinaï, per pegno della nostra alleanza, e dicemmo loro: Entrate nella porta della città prostrandovi; non trasgredite il sabato. Abbiamo conchiuso con loro un patto solenne.

154. Ma essi hanno violato il patto, hanno negato i segni di Dio, hanno ucciso ingiustamente i profeti, ed hanno detto: I nostri cuori non sono circoncisi. Sì, Dio ha messo un suggello su i loro cuori. Sono infedeli, e non ve n’è che un piccolo numero che credono.

155. Essi non hanno creduto a Gesù, ed hanno inventata una menzogna atroce contro Maria.

156. Dicono: Noi abbiamo messo a morte il Messia, Gesù figlio di Maria, l’apostolo di Dio. No, essi non l’hanno ucciso, non l’hanno crocifisso, un uomo che lo rassomigliava fu messo al suo posto, e coloro che disputavano su ciò, sono rimasti essi stessi nel dubbio. Non lo sapevano di certa scienza, non lo sapevano che per opinione. Essi non l’hanno ucciso realmente. Dio l’ha tirato a se, e Dio è potente, e savio.

157. Non vi sarà solo un uomo fra quei che han fede nelle Scritture che non creda in lui prima della sua morte29. Il giorno della resurrezione egli deporrà contro loro.

158. Per mercede della loro malvagità, e perchè distraggono gli altri dal sentiere di Dio, noi abbiamo loro interdetto degli alimenti deliziosi che innanzi eran loro permessi.

159. Perchè fanno l’usura che era loro stata proibita, perchè divorano il bene degli altri in futilità, abbiamo preparato agl’infedeli un gastigo doloroso.

160. Ma gli uomini di scienza solida30, ed i credenti che credono a ciò che è stato rivelato a te, e prima di te, quei che adempiono l’osservanza della preghiera, che fanno l’elemosina, e che credono a Dio, ed al giorno ultimo, avranno tutti una ricompensa grande.

161. Ti abbiamo data la rivelazione, come l’avevamo data a Noè, ed ai profeti che hanno vissuto dopo di lui. L’abbiamo data ad Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, alle dodici tribù, a Gesù, Giobbe, Gionata, Aronne, Salomone, e diemmo i salmi a Davidde. [p. 51 modifica]

162. Vi furono dei messi che ti abbiamo fatti già conoscere in passato; ve ne furono di cui non te ne parleremo mai. Dio ha indirizzata realmente la parola a Mosè.

163. Vi furono dei messi per annunziare, ed avvertire, affinchè gli uomini non abbiano alcuna scusa innanzi a Dio, dopo la missione degli apostoli. Dio è potente, e savio.

164. Iddio istesso è testimonio di ciò che ti ha mandato nella sua scienza; gli angeli ne sono testimoni. Ma Dio è un testimonio sufficiente,

165. Quei che non credono, che deviano gli altri dal sentiere di Dio, sono in una falsa strada, ben lontana31.

166. Quei che non credono, ed agiscono iniquamente, non avranno il perdono di Dio; egli non mostrerà loro la strada.

167. Seppure non sia la strada della pena dove staranno eternamente; ciò che è facile a Dio.

168. O uomini! un apostolo vi arreca la verità da parte del vostro Signore. Credete dunque; questo vi sarà più utile, ma se resterete increduli, tutto ciò che è in Cielo, e sulla terra gli appartiene32. Egli è sapiente, e savio.

169. O voi che avete ricevuto le Scritture! non oltrepassate la misura33, non dite di Dio che ciò che è vero. Il Messia, Gesù, figlio di Maria, è l’apostolo di Dio, ed il suo verbo che mandò in Maria; egli è uno spirito che viene da Dio. Credete dunque in Dio, ed ai suoi apostoli, e non dite: Vi è trinità. Cessate di dirlo, e ciò vi gioverà più; poichè Dio è unico. Lungi dalla sua gloria che egli abbia un figlio. A lui appartiene tutto ciò che è nel cielo, ed in terra. La sua protezione basta, e non vi è bisogno di alcuno che agisca per lui.

170. Il Messia non isdegna di essere il servitore di Dio, come neppure gli angeli che l’avvicinano.

171. Dio radunerà un giorno i disprezzanti, e gli orgogliosi.

172. Coloro che credono, e fanno le buone opere saranno pagati da Dio esattamente del loro salario egli lo accrescerà anche col tesoro della sua grazia; ma farà subire un gastigo terribile ai disprezzanti, ed agli orgogliosi.

173. Essi non troveranno verun protettore contro Dio.

174. O uomini! Il Signore vi ha mandata una prova. Noi abbiamo fatto scendere per voi la luce risplendente. Dio farà entrare nel grembo della sua misericordia, e della sua grazia quei che credono in lui, e che si attaccano fermamente a lui. Ei li dirigerà nella strada dritta.

175. Ti consulteranno. Di’ loro: Dio v’istruisce sui parenti lontani. Se uno muore senza figli, e se ha una sorella, questa avrà la metà di ciò che lascerà. Egli ancora sarà il suo erede, se essa non avrà figli. Se vi saranno due sorelle, avranno due terzi di ció che l’uomo avrà lasciato; Se lascia fratelli, e sorelle, il figlio avrà la parte di due figlie. Dio ve lo spiega chiaramente perchè non vi sbagliate. Dio sa ogni cosa.

Note

  1. Gli arabi avevano l’uso, nel domandare qualche cosa, di dire: In nome di Dio fate, o dite etc.
  2. S’intende dei beni degli orfani che essi ritenevano per restituirli.
  3. Vi è nel testo: Ciò che la mano dritta ha acquistato, espressione usata per una schiava comperata con denaro, o prigioniera di guerra.
  4. Si tratta della fornicazione come dell’adulterio, poichè la parola mogli (nisa) non è qui rigorosamente in senso della sposa. Nei principj dell’islamismo si murava la donna colpevole, pena che non risulta però dal testo del Corano. Più tardi fu sostituita per una donna libera (non maritata) la frusta, e l’esilio. In quanto all’adulterio, la Sonna che prescrive la lapidazione, è più rigorosa nel cap. 24 del Corano.
  5. Si crede che si alluda al peccato di sodomia, e le parole fate ad ambedue del male sono interpretate dai commentatori per rimproverateli pubblicamente, o schiaffeggiateli con le loro pianelle.
  6. In arabo Kinlar, mille dinar, o monete d’oro.
  7. Questo passo prova che la pena dell’adulterio non era la morte, altrimenti non potrebbe dire la metà della pena.
  8. I commentatori intendono l’usura, il giuoco, i doni per corrompere i giudici, etc. etc.
  9. Parla a Maometto.
  10. Questa specie di purificazione si chiama teiemmum.
  11. Ved. il cap. 2 versetto 98.
  12. Cioè, che non vi è che un piccolo numero di ebrei che abbiano abbracciata la religione di Maometto.
  13. Ved. cap. 2 vers. 64.
  14. È la traduzione letterale del testo, e si spiega in due modi. I reprobi avranno il collo ritorto di maniera che ciò che era davanti sarà di dietro-, ovvero, che i tratti, la bocca, il naso, saranno soppressi, e la faccia resterà liscia e spianata come il di dietro della testa.
  15. Nomi delle divinità, o dei tempi degli arabi idolatri.
  16. Cioè, consultate il Corano, che è la parola di Dio.
  17. Questo passo deve riportarsi ad una decisione di Maometto pronunziata in una causa tra un ebreo, ed un musulmano; quest’ultimo, credendosi leso, si ricusò di sottomettervisi, e volle portare la quistione innanzi ad un altro giudice. Omar gli tagliò la testa, e così terminò la vertenza.
  18. Per conciliare queste parole con il versetto precedente, i commentatori fanno osservare che ogni malo viene dagli uomini per e 11 etto dei loro peccati.
  19. Questo si riferisce a coloro che domandavano a Maometto d’essere congedati prima di arrivare a Medina, e che quindi raggiunsero gl’idolatri. I musulmani erano scissi di parere, se dovessero riguardare quegli uomini come infedeli, e come tali ucciderli.
  20. Accadeva spesso che i maomettani, incontrando uomini che non conoscevano li ammazzavano, e gli aggressori per discolparsi dicevano che erano infedeli; in realtà era per derubarli.
  21. La preghiera maomettana si compone di genuflessioni r’k’a, e di adorazioni sudjud, che consistono a prostrarsi colla faccia sulla terra.
  22. Questo deve riferirsi ad un furto commesso da un figlio di un compagno di Maometto per il quale si sarebbe voluto far cadere la colpa sopra un ebreo. Maometto era sul punto di condannare l’ebreo, quando gli furono rivelati i versetti 112 e 113.
  23. Gli arabi adoravano Lat, Ozza, e Menat, che credevano figlie di Dio.
  24. Maometto si scaglia contro certi costumi degli arabi idolatri, e sembra che abbia voluto condannare la castratura dei schiavi, i segni impressi sul viso, e sul corpo, il costume di affilare i denti, ed i peccato contro natura, tanto fra uomini, che fra donne.
  25. Di ciò che può contenere la cavità di un nocciolo di dattero.
  26. Il senso del testo è qui molto dubbio, perchè la parola an si adopera, in specie nel Corano, tanto per la negativa, che per l’affermativa, e però si può tradurre anche: e che volete sposare.
  27. È permesso alla moglie cedere una parte, o tutta la sua dote al marito, perchè le accordi il divorzio.
  28. S’intende, cercano a prendere un mezzo termine.
  29. Vi è nel testo qualche oscurità per l’impiego del pronome relativo prima della sua morte. Alcuni credono che Maometto ha voluto dire che ogni cristiano, o ebreo, interrogato dall’angelo, quando starà in agonia, confesserà che crede a Gesù. Altri credono che il pronome si riferisca a Gesù che deve ancora ritornare sulla terra per uccidere l’Anticristo, e poi morire. Allora l’universo crederà in lui.
  30. Allude ad alcuni dotti ebrei, amici di Maometto, sebbene non avessero ancora abbracciata la nuova religione.
  31. S’intende dalla vera o dalla verità.
  32. Si sottintende, e non sa che fare di voi.
  33. Ciò vuol dire: Voi ebrei non ricusate di credere alla missione di Gesù, e voi cristiani non lo riguardate come Dio; rinserratevi nel vero.