Nuovo vocabolario siciliano-italiano/AD
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Adaggiu. s. m. Motto contenente una sentenza o precetto: adagio. || T. mus. Si mette per avvertire d’andar piano: adagio. E l’aria stessa: adagio.
Adattabili. add. Adattabile. Sup. adattabilissimu: adattabilissimo.
Adattamentu. s. m. Adattamento.
Adattari. v. a. Accomodar una cosa ad un’altra, mediante la convenienza o proporzione: adattare. || Rifl. Adattarsi. || omu chi si adatta a tuttu: uomo da bosco e da riviera. P. pass. adattatu: adattato.
Adattatamenti. avv. Adattatamente.
Adattateddu. add. dim. Adattatino.
Adattatissimamenti. avv. Adattatissimamente.
Adattatu. add. Adattato. Sup. adattatissimu: adattatissimo.
Adattu. add. Adatto. Sup. adattissimu: adattissimo.
Addabbanna, Ddaddabbanna e Ddabbanna. Modo avv. composto da a dda banna a quella banda: al di là, di là. || addabbanna lu munnu: in capo al mondo, in lontane parti. || dumani matina cu lu cozzu addabbanna: domani di verde indugio e ma’ l’arai o avrai, o domani ma all’indietro, quando si vuol negare una cosa.
Addainu. V. addaniu .
Addamatu. add. Tutto preciso e tutto per l’appunto intorno a sè come dama: donnino.
Addammusari. v. a. e intr. Fabbricar a volta, da dammusu. P. pass. addammusatu: con volta.
Addangalatu. add. Chi aspetta lungo tempo in un luogo: appillottato.
Addanieddu. s. m. T. zool. Dainetto. || Nome di certi balocchini di caciocavallo fatti a somiglianza di daino, pe’ fanciulli.
Addaniu e Addainu. s. m. T. zool. Quadrupede minore del cervo, ha le corna incurvate indietro, compresse, ed alle sommità palmate: Daino. Cervus Dama L.
Addannamentu. s. m. Dannamento.
Addannarisi. v. rifl. pass. Andar all’inferno. || fari addannari: far dannare, lo dicono nel senso di far molto inquietare che fanno i bambini e simili. || fari addannari l’anima: far dannare l’anima, nel fig. è come sopra, nel vero è far ire all’inferno. P. pass. addannatu: dannato.
Addannazioni. s. m. Perdimento dell’anima; e noja o ammattimento: dannazione.
Addannaziunedda. dim. Dannazioncella.
Addannaziununa. accr. Grande ammattimento.
Addanti. s. m. Pelle di daino o cervo, concia in olio: dante.
Addantinu. add. da addanti.
Addanzari. (Pasq. e D. B.) v. a. Danzare, ballare.
Addascialari. V. allagari, strarripari.
Addattamentu. s. m. Poppamento, allattamento.
Addattari. v. intr. Succhiar il latte dalle poppe: poppare. || D. B. lo registra pure in senso att. V. allattari: allattare. P. pres. addattanti: poppante. P. pass. addattatu: poppato.
Addattaturi. verb. (D. B.) Chi poppa: Poppatore.
Addaùra. Così a S. Fratello. V. allura.
Addauru e Allàuru. T. bot. Alloro, Laurus Nobilis L. Pianta nota. || Prov. cchiù sosizza e mancu addauru: manco fumo e più brace, meno apparenze e più sostanza. || addauru fogghiu o agrifogghiu: alloro spinoso, Ilex Aquifolium L. || addauru imperiali: alloro imperiale, Lauro, celso. Prunus Lauro-Cerasus. L.
Addavìa. modo avv. Composto da a dda via, a quella via: in là.
Addaviedda. dim. di addavia: un pochino in là.
Addazzari. V. allazzari.
Addebbitari. v. a. Porre a debito, incolpare: addebitare.
Addecuttatu. add. Persona molto inferma: acciaccato, bagiogio (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || Detto di cosa vale: rifinita, trita.
Addelfinari. v. a. Costruire un pilastro, largo di sotto e rastremato sopra, addosso a un muro per rinforzarlo; fabbricar una scarpa di rinforzo. P. pass. addelfinatu: rinforzato a scarpa.
Addevu. s.m. Colui che è allevato: allievo. || Per ragazzo. || Detto di bestie: parto, reda, allievo.
Addiamantatu. add. Ornato di diamanti. || Formato a punta di diamante. || Duro come il diamante: diamantino.
Addibuliri. V. indibuliri.
Addicatu. add. Si dice dello star indefessamente sopra un lavoro: accanito.
Addiccamentu. s. m. Adescamento. || Avvezzamento.
Addiccari. v. a. Tirar uno alle proprie voglie con lusinghe ed arte: adescare. || si cci addiccau la vecchia all’ova; frase per dire che alcuno ha preso gusto a una cosa. || Rifl. Adescarsi. || Avvezzarsi, pigliar gusto. P. pass. addiccatu: adescato. Da lecco, esca.
Addiccateddu. add. dim. Adescatello.
Addichiamentu. s. m. (D. B.) Noia.
Addichiarari. V. dichiarari.
Addichiari. v. a. Noiare (Pasq.). Da dica. P. pass. addichiatu: noiato.
Addichiateddu. add. dim. Nojatello.
Addicimari e Addecimari. V. decimari.
Addicirìri. V. diggiriri.
Addicurari. V. decurari.
Addiddì. unito al verbo jiri: andar a mimmi, (Fanf. Voc. d. u. Tosc.) voce bambinesca per dire andare a spasso. || jirisinni a diddì: andar a babboriveggioli, morire.
Addifarcari. V. difalcari.
Addifènniri. v. a. Salvare e guardar da’ pericoli e dalle ingiurie, o riparar dalle offese o da altro: difendere. P. pass. addifisu: difeso.
Addiggiriri. V. diggiriri.
Addiimentu. s. m. Sceglimento.
Addìiri. v. a. Lo stesso che scegghiri: scegliere, ricapare. Forse dal Lat. ad-legere, quasi ad-ligiri quindi addiiri (Pasq.) O da adire ire in cerca. Benchè l’antico assiddiiri fa supporlo come corrotto da ascigghiri, verbo supposto. P. pass. addijutu: scelto.
Addiitizzu. add. Mezzo scelto.
Addiituri –tura. verb. Chi o che sceglie: sceglitore –trice.
Addijuta. s. f. Lo scegliere: scelta, sceglimento.
Addijutedda. dim. Sceltarella.
Addiliniari. V. diliniari.
Addilittari. (D. B.) V. dilittari.
Addimanna, Addimanda, Addumanna e Addumanda. s. f. Domanda (A. V. ital. addimanda e addomanda).
Addimannari, Addimandari, Addumannari e Addumandari. v. a. Domandare, addimandare, addomandare. || Per altri significati e così per suoi derivati V. dumannari. P. pass. addimannatu ecc. domandato.
Addimannaturi. verb. Chi domanda: addimandatore.
Addimanneri e Addumanneri. s. m. V. addimannuni.
Addimànnita. s. f. Domanda. (A. V. ital. addimandita).
Addimannunazzu e Addumannunazzu. add. pegg. Chiedonaccio.
Addimannuni e Addumannuni. s.m. Chieditore impronto: chiedone.
Addiminari. V. indovinari.
s. m. Persona che va giuntando i gonzi spacciando indovinar la ventura altrui: zingaro.
Addiminatu. add. Mal’avvezzo.
Addiminticari. V. diminticari.
Addimisticari. V. addumisticari.
Addimura. s. f. Dimora, indugio.
Addimuramentu. s. m. Tardamento, dimoramento.
Addimurari. v. intr. Trattenersi, indugiar in un luogo: indugiare, remorare, tardare, dimorare. || nun addimurari: non rembolare, non remorare, suol dirsi per far presto || (Cecco Angiolieri: Or va, sonetto, senza dimorare). P. pass. addimuratu: remorato, tardato, dimorato. (Guittone ha: addimorare).
Addimurateddu. add. dim. Alquanto stantìo, passatello.
Addimuratizzu. add. Mezzo stantìo, passato.
Addimuratu. add. Che per troppo tempo ha perduto sua freschezza: stantìo, passato. Sup. addimuratissimu: assai stantìo.
Addimustrari. V. dimustrari. Addimostrare. P. pass. addimustratu: addimostrato.
Addinsamentu e Addensamentu. s. m. Addensamento.
Addinsari. v. a. L’unire che fa una forza esterna fra loro strettamente le parti coerenti di un corpo: addensare. P. pass. addinsatu: addensato.
Addintamentu. s. m. Addentamento.
Addintari. v. a. Prender co’ denti: addentare. || Per simil. afferrar con raffi, tanaglie ecc: addentare. || T. legn. Calettar i pezzi di legname a dente, in terzo, a coda di rondine ecc. addentare (Zan. Voc. Met.). P. pass. addintatu: addentato.
Addintatu. add. Afferrato co’ denti o raffi ecc. addentato. || Fornito di denti o cose simili a denti: dentato. Sup. addintatissimu: addentatissimo.
Addintatura. s. f. L’effetto dell’addentare: addentatura. || T. legn. Quella parte dei legni lavorati che incastra dentro un’intaccatura, per tener fermo un legno con l’altro: addentatura.
Addinucchiari. V. agginucchiari e derivati.
Addinutari. V. dinutari e derivati.
Addipènniri. V. dipenniri e derivati.
Addipinciri. V. dipinciri e derivati.
Addipurtarisi. V. dipurtarisi e derivati.
Addisaggiari. V. disaggiari.
Addiscipplinari. V. discipplinari. Addisciplinare. P. pass. addiscipplinatu: addisciplinato.
Addiscriziunatu. V. discretu.
Addisèntiri. v. a. e difettivo. Dar a credere: dar a divedere.
Addisiabbili e Disiabbili. add. Desiabile.
Addisiamentu. s. m. Desideramento.
Addisiari e Disiari. v. a. Disiare, desiare e desiderare (A. V. ital. addisiare è in Brun. Latini). || Prov. addisiari e nun aviri è pena di muriri: desiare e non avere è pena da morire. || Prov. megghiu aviri ca disiari: meglio è avere che desiderare. || cu’ addisia e cu’ schifia: c’è chi vivrebbe di ciò che altri butta a’ cani. (Eppure ostentiam civiltà!) || addisiari lu jornu pani e la notti robba: non aver pane pe’ sabatini, esser misero. || megghiu mòriri e lassari, ca campari e addisiari: meglio morire e lasciare anzichè vivere e stentare. P. pres. addisianti: desiante. P. pass. addisiatu: desiato.
Addisiatamenti. avv. Desiatamente.
Addisiateddu. add. dim. Alquanto desiderato.
Addisiatissimamenti. avv. sup. Desiatissimamente.
Addisiatu e Disiatu. add. Desiato. || facci nun vista è addisiata: cosa rara, cosa cara. Sup. addisiatissimu: desiatissimo.
Addisiatuni. add. accr. Desiatissimo.
Addisiaturi –tura. verb. Desideratore –trice.
Addisiccari. v. a. Seccare, tôrre l’umido: disseccare, desiccare. || v. intr. Smagrare. P. pass. addisiccatu: disseccato.
Addisiccatu. add. Disseccato. || Di complessione adusta: segaligno, segrenna. || Colui che con difficoltà ha beneficio del corpo: stitico. Sup. addisiccatissimu: disseccatissimo.
Addisiddirari. V. desidirari e derivati.
Addisignari. V. disignari e derivati. || Per assegnare: designare.
Addisirtari. v. intr. Mandar fuori il parto anzi tempo: sconciarsi, abortire, disertare. || Dicesi anco delle piante quando vanno a male: intristire. || Per disirtari V. || addisirtari la terra: seccar le prime erbe. P. pass. addisirtata: sconciata. || Disertata. || Met. m. Sparuto.
Addisiusu. V. disiusu e derivati.
Addistramentu e Addestramentu. s. m. Addestramento.
Addistrari e Addestrari. v. a. Ammaestrare, esercitare: addestrare. || Rifl. Addestrarsi. P. pass. addestratu: addestrato.
Àddita. s. f. V. Lat. Aggiunta, aggiunzione detto di scritture. || Aggio che danno i contadini nel restituire ai proprietari i ricevuti prestiti.
Addittamentu. s. m. Dettamento.
Addittari. v. a. Dire a chi scrive ciò che deve scrivere: dettare (Brun. Latini ha: dittare). || Restar d’accordo sul da farsi: indettare. P. pass. addittatu: dettato.
Addittu. add. Applicato a un determinato uso o ufficio: addetto. || Trascelto.
Àdditu. s. m. V. Lat. Quello che si dà per soprappiù, fatto il mercato: giunta, aggiunta, e dicesi dei cereali che si mutuano.
Addiu. Posto avv. Modo di salutare: addio, a Dio; il suo pieno sarebbe: a Dio siate raccomandato. || addiu siminati! addiu favi! addiu tu! addio seminato! addio fave! è finita! tutto è ito a male. || addiu siati ca li favi incheru: Andate con Dio, modo di licenziare. || addiu pasta grattata: addio minestra, modo basso per dire una perdita non grande. || nun diri nè addiu, nè diu vi guardi: andarsene insalutato hospite.
Addivamentu e Addevamentu. s. m. allevamento.
Addivari. v. a. Dar le prime cure a’ bambini per farli venir su: allevare, rilevare, e si dice pur delle bestie e piante. || Educare, ammaestrare: allevare. || addivari e nutricari lu scursuni ’ntra la manica: allevar la serpe in seno, beneficare chi ci sarà esiziale. || cu’ addeva a dui, nesci di cchiui, dicesi dei porci, che chi ne alleva due guadagna più.
Addivinari. V. indovinari. C’è in italiano: addivinamento.
Addivintari. v. intr. ass. Quando significa cangiamento più visibile e meno lento: diventare, e addiventare; quando meno visibile e più lento: divenire. || addiventa diavulu – cinniri – pruvulazzu – pruvuli di bottu: va al diavolo, escimi di torno, tutti modi di scacciar altrui. P. pass. addivintatu: diventato, divenuto.
Addobbu. s. m. Masserizia ed arnese per ornamento: addobbo. || Per addubbu V.
Addoddui o A Doddui. posto avv. A due a due.
Addomi. s. m. Il basso ventre, ventre inferiore: addome, addomine.
Addoramentu e Adduramentu o 'Ndoramentu. s. m. Doramento, Indoramento.
Addorari e Addurari. v. a. Distendere, appiccar l’oro in sulla superficie di checchessia: dorare, indorare. P. pass. addoratu: dorato.
Addorateddu e Addurateddu. add. dim. Dorato leggermente.
Addoratura e Adduratura. s. f. Il dorare, e l’oro stesso acconciato in sulla cosa dorata: doratura, indoratura.
Addoraturi e Adduraturi o 'Ndoraturi. s. m. Colui che dora, che sa l’arte di dorare: doratore, indoratore, mettiloro. || addoraturi di peddi: orpellatore.
Addossu. avv. Sopra la persona: addosso. ||prep. Verso, incontro: addosso. || Sopra: addosso. || stari addossu: star addosso, premere, posar checchessia. || Fig. jittari l’occhi addossu: porre gli occhi addosso, adocchiare, fermar lo sguardo verso alcuno. || nun mi fari lu mastru addossu: non mi far del pedante addosso.
Addottarisi. v. intr. pass. Il percuotersi che fanno gli animali cornuti colle corna: cozzare, cozzarsi.
Addottrinari. V. adduttrinari.
Addottu. Pesce. V. dottu.
Addragari a vuci. Vociare, da dragu mandar voce a guisa di drago. (Pasq.) || (Mal.) V. allagari.
Addrappari. v. a. Ornar di drappi: addrappare.
Addritta e a l’Addritta. avv. Levato sopra di sè in sui piedi: ritto, rizzato in piedi che dicesi anche: aggritta.
Addrittura e Aggrittura. modo avv. Diritto, dirittamente: a dirittura. || Assolutamente, senza contradizione: addirittura, a dirittura, a drittura. || Tosto, subito: a dirittura.
Addrizzamentu e Aggrizzamentu. s. m. Addirizzamento.
Addrizzari e Aggrizzari. v. a. Ridurre o far tornar diritto il torto o piegato: addirizzare, addrizzare, dirizzare, drizzare. || Metaf. Correggere: addirizzare. || Mettere per la buona via: addirizzare, guidare. || Riordinare cose inviluppate o dar ordine a’ capelli, vesti ecc.: ravviare. || Prov. vuliri addrizzari lu vrazzu a san raineri: dirizzar le gambe ai cani, far l’impossibile. || intr. ass. addrizza: va via. || intr. pass. Riordinarsi, mettersi in acconcio: ravviarsi. || Dirigersi: indirizzarsi, addirizzarsi. || Met. l’arvulu s’addrizza mentri è nicu: il ferro va battuto quando è caldo, le cose da principio possono ridursi al giusto. P. pass. addrizzatu: addirizzato.
Addrizzateddu e Aggrizzateddu. add. dim. Addrizzatino. || Dicesi di chi sia raccolto, acconcio e ordinato in tutto: ravviatino.
Addrizzatissimu. sup. di addrizzatu. Avversato: di molto ravviato.
Addrizziceddu. dim. di addrizzu: piccolo inviamento, indirizzo.
Addrizzu. s. m. Comunemente fornimento d’oro gemmato per uso delle donne: finimento. || Detto di cavallo: paramento. || Di camera: paramento. || Di casa, masserizie, mobili: addobbo. || Ornamento di capo delle donne addirizzo. || Ha senso di indirizzu V. || addrizzu di esercitu, di navi, ecc.: attrezzo. Benchè anco in italiano addirizzo abbia senso di ornamento pure potrebbe venire dallo Sp. adrezos: ornamento.
Addrummìsciri. V. addurmisciri.
Adduari. V. addugari.
Addubba. s. f. Salsa di aglio, pepe, ed acqua calda, che usan i contadini.
Addubbamentu. s. m. Addobbamento.
Addubbari. v. a. Ornare: addobbare. || Riparare, rimediare: accomodare. || Rifl. pass. Prender i suoi agi e comodi: adagiarsi. || Uniformarsi, adattarsi alla meglio: adattacchiarsi. || addubbari cu picca: contentarsi di poco. || intr. bisogna addubbari: bisogna che ci stia. || addubbarisi a lu tempu: accomodar la voglia alla fortuna (Gelli). || bisogna addubbarinni comu megghiu e peju putemu: bisogna che ci accomodiamo alla meglio. || Prov. nn’ha manciatu sta vucca pastizzi? ed ora si addubba a pani e ramurazzi, quando dagli agi si casca a’ disagi. || addubbami la mula ca poi addubbu a tia: governami la mula che poi ti rimerito. P. pass. addubbatu: addobbato, acconciato.
Addubbateddu. add. dim. Alquanto addobbato. || Talora dicesi d’un povero uomo che sia alquanto meglio di prima in arnese: racconciato.
Addubbatizzu. add. dim. Mezzo addobbato. || Acconciato.
Addubbu. s. m. Accomodo; duviri essiri a l’addubbu: accomodarsi.
Addubbulari e Addubblari. v. a. V. radduppiari (A. V. ital. addobblare).
Adduciri. v. a. Far dolce: addolcire. V. addulciri.
Addugamentu. s. m. Allogamento, appigionamento.
Addugari e Allugari. v. a. Dar o pigliar a fitto: allogare, appigionare. || Condurre uomo a prezzo: prezzolare. || cu’ adduga lu culu ad autru, nun po sediri quannu voli: tristo quel cane che si lascia prender la coda in mano. || cu’ adduga lu so ventri, nun po manciari quannu voli: chi prende si vende. || addugarisi: prezzolarsi, allogarsi. P. pass. addugatu: allogato, prezzolato.
Addugarizzu. add. Che facilmente s’affitta: affittabile.
Addugaseggi. s. m. Chi in chiesa o a passeggio affitta seggiole.
Addugatina. s. f. Allogamento, fitto.
Addugatura. s. f. Allogagione. || Pigione, prezzo dell’affitto.
Addugaturi. verb. Chi affitta: affittatore.
Addugghiamentu. s. m. Addoloramento, dolore.
Addugghiari. v. a. Apportar doglia di colica: addogliare benchè sappia d’antico. || addugghiarisi: patir dolore di ventre. P. pass. addugghiatu: addogliato.
Addui Addui V. addoddui.
Addulcari e Addurcari. V. A. V. addulciri. (A. V. ital. addolcare).
Addulciri. v. a. Far dolce: addolcire. || Met. mitigare: addolcire.
Adduluramentu. s. m. Addoloramento.
Addulurari. v. a. Dar dolore: addolorare. || Rifl. addolorarsi. || Rattristarsi. P. pres. adduluranti: addolorante. P. pass. adduluratu: addolorato. || Rattristato.
Addulurata. s. f. La Madonna e la sua festa: addolorata.
Adduluratamenti. avv. Addoloratamente.
Adduluratissimamenti. avv. sup. Addoloratissimamente.
Adduluratissimu. sup. di adduluratu: addoloratissimo.
Addumacannili. s. m. Mazza o canna con moccolo in cima ad uso di accendere candele o altri lumi messi in alto: accenditojo. || Per sagristanu V.
Addumanna. s. f. Domanda. V. dumanna.
Addumannari. V. dumannari.
Addumari. v. a. Appiccare, produrre il fuoco che scaldi o illumini: accendere. || Dar lume o luce: illuminare. || v. intr. Esser consumato tutto o in parte dal fuoco: ardere. || Met. Venir in collera: accalorarsi, accendersi, arrapinare. || Metaf. Infiammarsi per alcuna passione; addumari di amuri – di sdegnu: ardere d’amore – di sdegno. || addumari di frevi: ardere di febbri. || Fig. addumari di fami: esser grandemente affamato. || addumari di siti: allampar dalla sete, aver gran sete. P. pres. addumanti: (Salomone Canti Pop. Sic.): accendente. P. pass. addumatu: Acceso. || Illuminato. || Arso.
Addumaturi. verb. Accenditore. || Illuminatore.
Addumisticamentu. s. m. Addomesticamento.
Addumisticari. v. a. Render domestico: addomesticare. || Rifl. a. Divenir familiare: addomesticarsi. || Render mansueto, tôrre la selvatichezza, detto di bestie, e fig. d’uomo: addomesticare, domare, mansuefare. P. pass. addumisticatu: addomesticato.
Addummari. V. dumari.
Addummi. Dattili della palma selvaggia. (Pasq.).
Addunarisi. v. pron. Propriamente denota un aecorgersi quasi per indovinamento non per indizii certi: addarsi. Però i sensi più comuni in cui l’usiamo sono: venire al conoscimento di una cosa con l’aiuto di un’altra o ragionamento: accorgersi; e venir al conoscimento di una cosa per mezzo della vista, di cose sensibili o che cadan sotto la vista, più facile più pronto d’accorgersi: avvedersi. Poichè noi confondiamo dare e donare p. e. dugnu per do, così addunarisi non è che l’addarsi italiano. P. pass. addunatu: addato, accorto, avveduto.
Addunca e Annunca. cong. Adunque.
Addunniarisi. V. dunniarisi.
Addurari. V. addorari. || Sta per odorari V. come dal Prov. si tu hai, lu pedi t’addura; si nun hai, la vucca ti feti: Chi è povero ognun lo fugge.
Addurmintari. v. a. Far dormire: addormentare. || Rifl. pass. Prender sonno: addormentarsi. P. pass. addurmintatu: addormentato.
Addurmiscimentu. (Scob.) s. m. Addormentamento.
Addurmìsciri. v. a. Indurre o conciliar sonno in altrui: addormentare. || Fig. L’addormentarsi quasi il senso delle membra dallo star lungamente in postura sconcia: intormentire, addormentare, indolenzire. || Fig. Render inoperoso anneghittire: addormentare. || Fig. Far desistere o fermar alcuno da qualche impresa: addormentare. || Rifl. pass. Pigliar sonno: addormentarsi, addormirsi. || addurmiscìrisi ’ntra un negoziu: addormentarsi in un affare. || Per perder tempo: badare, indugiare. P. pass. addurmisciutu: addormentato. Dal Lat. addormiscere.
Addurmisci-scecchi. T. bot. Cicuta. Conium maculatum L.
Addurmisciutìzzu. add. Mezzo addormentato: addormentaticcio.
Addormisciutu. add. Addormentato || Indolenzito: addormentato. || Pigro: addormentato. || Sup. addurmisciutissimu: addormentatissimo.
Addussamentu. s. m. Addossamento.
Addussari. v. a. Porre addosso: addossare. || rifl. a. Pigliar l’assunto di fare: addossarsi. P. pass. addussatu: addossato.
Addutari. V. dutari.
Adduttari. V. luttari e derivati.
Adduttrinamentu. s. m. Lo addottrinare: addottrinamento.
Adduttrinari. v. a. Istruire: addottrinare. || Rifl. Prender lezione: addottrinarsi. P. pass. adduttrinatu: addottrinato.
Adduttrinateddu. add. dim. Alquanto addottrinato.
Addutturamentu. s. m. Addottoramento, dottoramento.
Addutturari. v. s. Dar altrui le dottorali insegne; anche ammaestrare: addottorare. || Rifl. a. Farsi dottore: addottorarsi. || addutturarisi detto ironico vale: abbandonar gli studii. P. pass. addutturatu: addottorato.
Addutu. V. gaddutu.
Adempimentu, Adimpimentu e Adimprimentu. s. m. Adempimento.
Adèmpiri e Adimpìri. v. a. Mandar ad effetto: adempiere, adempire. P. pass. ademputu, adimputu e ademplutu: adempiuto, adempito.
Adènzia. s. m. Viene da Udienza e noi l’usiamo per ascolto: dari adenzia: dar ascolto, dar retta.
Adequari. v. a. Agguagliare: adequare. || stu giuvini m’adequa: questo giovane mi quadra. P. pass. adequatu: adeguato. Più vicino al lat. adæquare.
Adequatamenti. avv. Proporzionatamente: adequatamente.
Adequatizza. s. f. Buona e convenevol maniera di operare: aggiustatezza, giustezza.
Adequatu. add. Dicesi di colui, che pensa con saviezza, e che nelle sue azioni procede con misura: aggiustato.
Aderenti. add. Aderente.
Aderenza. s. f. Aderenza. || Conoscenza, amicizia: amistanza, aderenza, clientela.
Aderiri. v. intr. ass. Star attaccato, appoggiato: aderire. || Favorire, seguitar una parte: aderire P. pass. Aderitu: aderito.
Adescamentu. s. m. Adescamento.
Adescari e Adiscari. v. a. Allettar coll’esca: adescare. || Met. Tirar uno alle voglie sue con lusinghe ecc. adescare. P. pass. adescatu: adescato.
Adesioni. s. f. Modo con cui una cosa è attaccata e l’atto stesso, s’usa sì al proprio che al figurato: adesione.
Adiacenti. add. Che giace vicino: adjacente.
Adiacenza. s. f. Luogo adjacente: adjacenza.
Adiantu Biancu. T. bot. Thalictrum Calabricum Spr. E vendesi falsamente pell’adianto bianco.
Adimpiri. V. adèmpiri.
Adimpituri –tura. verb. Chi o che adempie: adempitore –trice.
Adirari. v. a. Muover ad ira: adirare. || Rifl. pass. adirarsi. P. pass. adiratu: adirato.
Adirguirisi. V. A. (Scob.) V. susirisi, quasi ad-ergersi.
Adisari. v. a. V. A. (Malat. e Pasq.) Adeguare, pareggiare. || adisari li custuri di li spaddi ad unu: spianar le costure ad alcuno. (dal gr. ισος uguale) adisa Diu, esclamazione: lodato Dio!
Adiscari. V. adescari.
Adissari. V. A. (Scob.) v. aizzari.
Àditu. s. m. Entrata, ingresso: adito, e usasi anco fig.
Adora. (Pasq. e D. B.) avv. Da qui a poco. || Una volta, per lo passato.
Adorari. V. adurari.
Adornari. V. adurnari e derivati.
Adottamentu. s. m. Adottamento.
Adottari e Aduttari. v. a. Prendere, in virtù di un atto solenne, in luogo di figliuolo, chi tale non è per natura: adottare. || Ricevere come buono, accettare, far suo: adottare. || P. pass. adottatu: adottato.
Adottaturi –trici. verb. Chi o che adotta: adottatore –trice.
Adottazioni. s. f. Adottazione.
Adottivu. add. Che ottiene per adozione: adottivo.
Adozioni. s. f. Adottamento: adozione.
Adraganti. s f. Gomma vermicolare che si trae dall’astragalus tragacantha L.: adragante, diagrante, Cesarina di John e di Thompson.
Aducchiamentu. s. m. Adocchiamento.
Aducchiari. v. a. Affisar l’occhio in verso checchessia, guardar fiso: adocchiare, aocchiare || Guardar con compiacenza, con desiderio d’averla: adocchiare. || Affascinare: far venire il mal d’occhio. P. pass. aducchiatu: adocchiato.
Aducchiatura. V. taliatina.
Aducchiaturi. (Scob.) verb. Chi adocchia: adocchiatore.
Adugghiatu. V. ugghiatu.
Adugnari. v. a. Afferrar colle unghia: adugnare, augnare. || nun putirisi adugnari: non venir fatto, non poter conseguire. || Per incastrar un angolo con due legni. || v. intr. Conseguire.
Adugnatura. s. f. Incastratura dell’angolo di legname, od altro: commessura.
Adulamentu. s. m. (D. B.) Adulamento. (Benchè ne’ Vocabolarii italiani manchi, pure parmi voce usabile).
Adulari. v. a. Lodar falsamente o soverchiamente a indegno fine, condiscendere alle altrui debolezze: adulare. P. pass. adulatu: adulato.
Adulatoriamenti. (D. B.) avv. Adulatoriamente.
Adulatòriu. add. Che serve a adulare: adulatorio.
Adulatrari. (Muse Sicil.) Adorar gl’idoli: idolatrare. || Fig. Amar perdutamente: idolatrare. P. pass. adulatratu: idolatrato.
Adulaturi –tura. verb. Chi o che adula: adulatore –trice –tora.
Adulazioni. s. f. Adulazione.
Adulaziunedda. add. dim. Adulazioncella.
Adulteramenti. avv. In modo adultero: adulteramente.
Adulteramentu. s. m. Adulteramento.
Adulterari. v. intr. ass. Commettere adulterio: adulterare. || Met. Falsificare: adulterare. P. pass. adulteratu: adulterato.
Adulteraturi –tura. verb. Adulteratore –trice.
Adulterazioni. s. f. Adulterazione.
Adulterinu. add. Nato di adulterio, o appartenente ad adulterio: adulterino. || Met. Non legittimo, falsificato: adulterino.
Adultèriu. s. m. Violazione della fede conjugale: adulterio, adultero.
Adùlteru. s. m. e add. Chi commette adulterio: adùltero.
Adulterusu, add. Adulteroso.
Adultu. add. Cresciuto negli anni e nella persona quanto basta per aver intelletto e discernimento: adulto. || Cresciuto semplicemente, adulto.
Adumbramentu. s. m. Adombramento.
Adumbrari. v. a. Far ombra: adombrare. || T. pitt. Ombreggiare: adombrare. || Rifl. Insospettirsi: adombrarsi. ||Rappresentare: adombrare. || Pigliar ombra o sospetto, detto specialmente di cavalli: adombrare, ombrare. || Spaurirsi: adombrarsi. P. pass. adumbratu: adombrato.
Adumbratizzu. add. Alquanto adombrato.
Adumbratu. add. Adombrato. || Insospettito: adombrato. || Detto delle frutta e più dell’uva: maturato all’ombra. Sup. adumbratissimu: adombratissimo.
Adumbruseddu. add. dim. Ombrosetto, sospettosetto.
Adumbrusizzu. add. Alquanto ombroso, sospettoso.
Adumbrusu. add. Detto di bestia che ombra: ombrioso, ombroso. || Sospettoso, fantastico, ombroso.
Adunabbili. add. Adunabile.
Adunamentu. s. m. Adunamento.
Adunanza. s. f. Adunanza, è più solenne e più numerosa di radunanza.
Adunari. v. a. Metter insieme ma in certa quantità: adunare. || Rifl. Adunarsi. P. pass. adunatu: adunato.
Adunca. cong. Adunque (A. V. ital. adonca).
Adunniarisi. V. dunniarisi.
Aduprabbili. add. Adoperabile, adoprabile.
Aduprari e Adoprari. v. a. Metter in opera, far uso: adoperare, adoprare. || Per operare. || Procurare: adoperare. || Rifl. Impiegar sua opera, affaticarsi, cooperarsi: adoperarsi, adoprarsi. P. pass. adupratu e adopratu: adoperato, adoprato.
Adorabbili. add. Degno che s’adori: Adorabile. Sup. adurabbilissimu: adorabilissimo.
Adurabbilità. s. f. L’esser adorabile: adorabilità.
Aduramentu. s. m. Adoramento.
Adurari. v. a. Render un culto religioso, più che venerare, a Dio o agli Dei: adorare. || Semplicemente per venerare detto de’ genitori, o anziani: adorare. || Per amar in massimo grado: adorare. || v. intr. ass. Far orazione: adorare. || Per tardare indugiare: a cui aduri? chi cci aduri?che stilli? che indugi? || Prov. ognunu adura lu suli chi nasci: ognuno adora il sol che nasce, ognuno rispetta chi è potente nel momento. || adurari a todaru a lu pedi di la scala: modo avv. perder il tempo inutilmente. || Idiotismo per odorari V. P. pass. aduratu: adorato.
Aduratòriu. (Pasq. e Mal.) Luogo dove s’adora: adoratorio.
Aduraturi –tura –trici. verb. Chi o che adora: adoratore –trice.
Adurazioni. s. m. Adoramento: adorazione.
Adurbari. v. a. È nel Veneziano: sapemu comu fidi nun s’aviri; ad omu zoppu nè gobbu nè surba; e cui lu mottu anticu dippi diri; nun sine quare la lupa s’adurba; io credo che voglia dire: incittadinare, e nel rifl. incittadinarsi, dal Lat. ad urbe, farsi o prender i costumi di cittadino: addomesticarsi.
Adurnari. v. a. Fornir con arte alcun oggetto o persona: adornare; dove c’entri meno l’arte dicesi: ornare. || Rifl. adornarsi . P. pass. adurnatu: adornato.
Adurnatissimu. add. sup. di adurnatu: adornatissimo.
Adurnatura. s. f. Il risultamento dell’adornare: adornatura.
Adurnaturi –tura. verb. Chi o che adorna: adornatore –trice.
Adurgiari. V. annurgiari.
Adurnizza. s. f. Lo stato di chi è adorno: adornezza.
Adustu. add. Riarso, arido: adusto. V. Lat. di dubbio uso.
Aduttari. V. adottari.
Aduvarisi. v. intr. pass. Formarsi le uova nell’ovaja.
Supplemento
Adaciddu. V. adaciuliddu.
Adajatu. V. A. add. Ricco: agiato.
Adanzari. V. addanzari.
Addaggiu. add. Atto, pronto, adatto.
Addamascari. V. damascari.
Addarari. v. a. V. ligari li denti.
Addattari. v. a. addattari e chianciri, aver il bene e brontolare: esser come i gatti che mangiano e gnaulano (Fanf. Voci ecc. d. parlar Fior.).
Addevurari. V. ligari (In Catania).
Addiccu. s. m. Il trarre alle proprie voglie. E specialmente le colombe col comino.
Addimurusu. add. Indugiatore.
’Addina. V. gaddina.
Addipèrdiri. V. diperdiri.
Addiscìnniri. V. discindiri.
Addisiparari. V. separari.
Addivari. Coltivare, far crescere, detto di peli ecc.: pascere. || Dar mangiare, nutrire: pascere. || Per usare.
Addrappatu. add. Da addrappare: addrappato.
Addrizza! Modo imperativo di mandar via! va via! (Da addrizzari).
Addrizzatu. add. Riordinato, acconcio nelle vesti, ne’ capelli ecc.: ravversato. || Dicesi anco di stanza, o altro tenuto netto, e ogni cosa a suo posto: ravversato.
Adduari. Adohamentum da adoha (termine barbaro) chiamavasi quel tanto di ricompensa, composizione o riscatto che si pagava dal barone alla Corte in ragione del feudo.
Addubbari. v. intr. Sopperire al bisogno come meglio si può: sbarcarsela, p. e. c’è poca provvisione in casa, vedremo di sbarcarsela con una frittatina. || Adattarsi ad una cosa o con una cosa: dirci. || Rimediarla. || Giusti ha: quando avevo le costole meglio addobbate, che corrisponderebbe a uno dei sensi che diamo al nostro verbo. E Rigutini ha: addobbar la persona, che vale, fig. ingrassare.
Addubbazziari. V. addubbari e V. ribbazzari.
Addubbu. Cosa accomodata alla meglio: accomodaticcio, p. e. lo vede? non è niente di bello, è un accomodaticcio (Fanf. Voci ecc. d. parl. Fior.).
Adduciari. v. intr. Continuare, durarla in checchessia. || Usare, frequentare in casa di alcuno (Marsala).
Adduddari. V. agghiuttiri.
Addulurari. nun la putiri addulurari, non poterla soffrire: schiacciarla male.
Addulurusu. V. dulurusu.
Adisa Adisa. Modo avv. Unitamente, uguale: pari pari, retto.
Aducazzioni. V. educazzioni (Nerucci ha: aducazione, per idiotismo).
Adugnari. T. agr. Recidere il vecchio attorno l’occhio della vite.
Adurcari. V. infurcari. || Strangolare: aorcare. Onde l’imprecazione, furca chi t’adurca: il boja t’aorchi.