Nuovo vocabolario siciliano-italiano/RI

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[p. 811 modifica] Ria. V. riga. || V. deja.

Riabbelliri. v. a. Di nuovo abbellire: riabbellire.

Riabbilitari. v. a. Abilitar di nuovo: riabilitare. || Rimettere ne’ suoi diritti, nel suo stato colui che ne era decaduto: riabilitare. P. pass. riabbilitatu: riabilitato.

Riabbilitazzioni. s. f. Il riabilitare: riabilitazione.

Riabbitari. v. a. Ritornar ad abitare: riabitare. P. pass. riabbitatu: riabitato.

Riaccènniri. v. a. Di nuovo accendere: riaccendere. P. pass. riaccisu: riacceso.

Riaccettari. v. a. Accettar di nuovo: riaccettare. P. pass. riaccettatu: riaccettato.

Riaccommodari. v. a. Accomodar di nuovo: riaccomodare. P. pass. riaccommodatu: riaccomodato.

Riaccumpagnari. v. a. Di nuovo accompagnare: riaccompagnare. P. pass. riaccompagnatu: riaccompagnato.

Riaccustari. v. a. Nuovamente accostare: riaccostare. P. pass. riaccustatu: riaccostato.

Riacquistari. v. a. Acquistar di nuovo: riacquistare. P. pass. riacquistatu: riacquistato.

Riacquistu. s. m. Il riacquistare e la cosa riacquistata: riacquisto (Fanf. Suppl.).

Rialari. V. rigalari.

Riali. V. reali e derivati.

Riallargari. v. a. Allargar di nuovo: riallargare.

Riallungari. v. a. Allungar di nuovo: rallungare.

Rialtu. s. m. Luogo rilevato da terra: rialto. || Base da posarvi su checchessia: rialto.

Rialzamentu. s. m. Il rialzare: rialzamento.

Rialzariu. v. a. Alzar un po’, o alzar di nuovo: rialzare. P. pass. rialzatu: rialzato.

Rialzu. V. rialtu. || T. fond. di caratt. Sottili laminette di metallo che s’interpongono fra alcuni pezzi della forma per dare ai medesimi la loro giustezza: alzi (Car. Voc. Met.). || Il rincarare, dicesi delle merci ecc.

Riamari. v. a. Corrispondere in amore: riamare. P. pass. riamatu: riamato.

Riami. V. reami.

Riammettiri. v. a. Ammettere di nuovo: riammettere. P. pass. riammisu: riammesso.

Riandamentu. s. m. Il riandare: riandamento.

Riandari. v. a. Di nuovo andare, considerar di nuovo quello che s’è fatto, esaminare: riandare. P. pass. riandatu: riandato.

Riapertura. s. f. Il riaprire: riapertura.

Riappariri. v. intr. Apparir di nuovo: riapparire. P. pass. riapparutu o riapparsu: riapparito.

Riapriri. v. a. Aprir di nuovo: riaprire. P. pass. riapertu: riaperto.

Riapruta. V. riapertura.

Riarari. v. a. Arar di nuovo: riarare. P. pass. riaratu: riarato.

Riarginari. v. a. Arginar di nuovo: riarginare.

Riari. V. rigari. || Per irrigare, innaffiare.

Riarmari. v. a. Armar di nuovo: riarmare.

Riassùmiri. v. intr. Nuovamente assumere: riassumere. || Abbreviare, restringere: compendiare. P. pass. riassuntu: riassunto.

Riassuntu: s. m. Sunto, epilogo, compendio, (riassunto è biasimato da Ugolini).

Riatinu. s. m. Tessuto di lino a righe sottili di due colori: rigatino. || Tessuto di grossi fili di ripieno alternati con fili più sottili: tessuto a còrdulo.

Riatta. V. rigatta.

Riattaccari. v. a. Attaccar di nuovo; ripigliar il discorso o la materia: riattaccare.

Riattamentu. s. m. Il riattare: riattamento (Ugolini).

Riattari. v. a. Racconciare, restaurare: riattare. P. pass. riattatu: riattato.

Riatteri. V. rigatteri.

Riattivari. v. a. Rimetter su, ristabilire, ripristinare. P. pass. riattivatu: ripristinato ecc.

Riattivazzioni. s. f. Ristabilimento, ripristinazione.

Riattizzari. v. a. Attizzar di nuovo: riattizzare. P. pass. riattizzatu: riattizzato.

Riattu. V. riattamentu. || V. rigattu.

Riavimentu. s. m. Il riavere o riaversi (Pecorella).

Riaviri. v. a. Aver di nuovo nelle mani, ricuperare: riavere. || Render vigore, ristorare: riavere. || rifl. a. Torar in sè: riaversi. || Ripigliar vigore: riaversi. P. pass. riavutu: riavuto.

Ribba. V. ripa.

Ribbalzari. v. a. Balzar di nuovo: ribalzare.

Ribbalzu. s. m. Il ribalzar: ribalzo.

Ribbannizzari. v. a. Nuovamente bandire: ribandire. P. pass. ribbannizzatu: ribandito.

Ribbarbaru. V. rebbarbaru.

Ribbasciamentu. V. ribbassamentu. V. arribbuccamentu.

Ribbasciari. v. a. V. ribassari. || V. arribbuccari nel § 2.

Ribbasciu. s. m. La parte del chiodo ribadito: ribaditura.

Ribbassamentu. s. m. Il ribassare.

Ribbassari. v. a. Diminuire il prezzo: ribassare. || Abbassare. P. pass. ribbassatu: ribassato.

Ribbassu. s. m. Scemamento che si fa nel conto: ribasso. || Scemamento di prezzo: ribasso.

Ribbattimentu. s. m. Il ribattere: ribattimento. [p. 812 modifica]

Ribbàttiri. v. a. Di nuovo battere: ribattere. || Rintuzzare: ribattere. || Riflettere: ribattere. Ripetere, corrispondere e simili: ribattere. || Detto di monete, coniarle di nuovo: ribattere.|||Confutare, argomentar contro: ribattere. || Spingere i cerchi a colpi di mazza verso l’uzzo della botte: ripicchiar i cerchi. || T. agr. Pigiar la terra colla zappa: ribattere.

Ribbàttitu. s. m. Quel riparo che si fa ne’ fiumi acciò l’acqua non istraripi: àrgine. || V. ribattimentu.

Ribbattizzamentu. s. m. Il ribattezzare: ribattezzamento.

Ribbattizzari. v. a. Battezzar di nuovo: ribattezzare. P. pass. ribbattizzatu: ribattezzato.

Ribattizzata. V. ribbattizzamentu.

Ribbattuta. s. f. Ribattimento: ribattuta. || Raffibbiata, ribadimento: ribattuta.

Ribbattutu. add. Da ribbattiri: ribattuto. || fari lu ribbattutu, pigiar la terra, ribattere.

Ribbaudarìa. s. f. Cosa da ribaldi: ribalderìa.

Ribbaudottu. dim. di ribaldu: ribaldello (Mal.).

Ribbàudu. add. Scellerato, sciagurato: ribaldo.

Ribbazzari. v. intr. Campar alla meglio: campacchiare (Mal.).

Ribbeddu. (Veneziano). V. ribbelli.

Ribbellamentu. s. m. Il ribellare o ribellarsi: ribellamento.

Ribbellari. v. a. Far partire uno dalla obbedienza altrui, o sollevarglielo contro: ribellare. || rifl. a. Ribellarsi. || Resistere, far contro: ribellarsi. P. pass. ribbellatu: ribellato.

Ribbellata. s. f. Il ribellare: ribellamento, ribellazione.

Ribbelli. s. e add. Che si è ribellato; che si ribella: ribelle.

Ribbellioni. V. ribbillioni.

Ribbes. s. m. T. bot. Pianta senza spine, di rami alterni; foglie alterne, dentate, smarginate alla base; fiori piccoli, erbacei; le bacche piccole, rosse, di un acido piacevole: ribes. Ribes rubrum.

Ribbibbu. s. m. Dicesi il ramuscello di cima del lino.

Ribbicchina. s. f. Strumento da suono a corde: ribeca, ribeba.

Ribbicchinedda. dim. di ribbiccihna: ribechino.

Ribbiddari. V. ribbellari.

Ribbiddiddu. V. masculiata. || Scompiglio: arruffio (D. B.).

Ribbillari. V. ribbellari.

Ribbillioni. s. f. Il ribellarsi: ribellione.

Ribbina. s. f. Ira rabbiosa: rabina.

Ribbinata. s. f. Atto d’ira.

Ribbinusu. add. Rabbioso: rabino.

Rìbbisi. V. ribbes.

Ribbrezzu. V. rizzi di friddu. || Orrore, spavento: ribrezzo. || Retrosìa, ripugnanza.

Ribbuccari. V. arribbuccari.

Ribbuffari. v. intr. Saltar fuori con violenza: rimbalzare. || Far tornare, respinger in dietro per forza: ributtare. || Spruzzare colla bocca un liquido: sbruffare. || V. rimbummari. || E per imprecazione si dice: ti pozza ribbuffari lu ciatu, possa tu crepare: possa tu dilefiare. P. pass. ribbuffatu: rimbalzato. || Ributtato.

Ribbuffata. s. f. Rimbalzo. || Ributtata.

Ribbuffu. s. m. Nodo o gruppo di vento: scionata. || passari a ribbuffu, contrariare.

Ribbummari. V. rimbummari.

Ribbuttamentu. s. m. Il ributtare: ributtamento.

Ribbuttanti. add. Che ributta, disamabile: ributtante.

Ribbuttari. v. a. Far tornare o rivoltar indietro per forza: ributtare. || Farlo levar dinanzi, non volerlo ascoltare, nè compiacere: ributtare. || Spirar avversione, spiacevolezza: ributtare. || ribbuttari lu stomacu ’na cosa, nausearla, rigettarla, vomitare. P. pass. ribbuttatu: ributtato.

Ribbuttata. s. f. Ributtamento: ributtata.

Ribbutteddu. dim. di ribbuttu.

Ribbutteri. s. m. Colui che custodisce la roba nelle masserie.

Ribbuttu. s. m. Strumento di ferro a guisa di scalpello per cacciar in dentro i chiodi: cacciatoja. || V. puntiddu. || V. rituffu. || Cimatura o tosatura di pelo, di panni, che serve a riempire basti o simile: borra.

Ribbuttuni. V. ribbuttu.

Ricacciari. v. intr. Far vista, far effetto fra le altre cose: spiccare, risaltare. || T. pitt. Cacciar di scuri le fatte pitture, per dar loro maggior rilievo: ricacciare. P. pres. ricaccianti: spiccante, risaltante. || Ricacciante. P. pass. ricacciatu: spiccato, risaltato. || Ricacciato.

Ricacciata. V. ricacciu.

Ricacciu. s. m. Lo spiccare: spicco, risalto. || V. riassuntu.

Ricadìa. s. f. Ricascata nella malattia, nella colpa e simile: ricadìa, recidiva, ricaduta. || Prov. la ricadìa è peggiu di la malatia, i recidivi danno poco a sperare: la ricaduta è peggio della caduta.

Ricadiri. v. intr. Cader di nuovo: ricadere. || ricadiri in peccatu, in dubbiu ecc.: ricader in dubbio, in peccato ecc. P. pass. ricadutu: ricaduto.

Ricaduta. s. f. Il cader nuovamente: ricaduta.

Ricalari. v. intr. Calare di nuovo: ricalare. || Mondar un albero quasi totalmente lasciando però alcuni polloni: capitozzare.

Ricalcari. v. a. Calcar di nuovo: ricalcare. E si dice del passar un corpo aguzzo sopra un foglio di disegno, onde, mettendo sotto il foglio una carta tinta, lasci nella carta sottostante l’impronta.

Ricalcinari. v. a. Calcinar di nuovo: ricalcinare (Mort.).

Ricalcitrari. v. a. Il resistere che fa la bestia a chi lo guida: ricalcitrare. || met. Far resistenza: ricalcitrare.

Ricambiu. s. m. Compenso, contraccambio: ricambio. || T. merc. Secondo pagamento del cambio per mancanza di accettazione d’una cambiale: ricambio.

Ricampari. v. a. Far rientrare: ritirare. || Recuperare: campare, ricattare. || rifl. pron. Ritirarsi. || Per ritornare. (Da campo). P. pass. ricampatu: ritirato.

Ricampata. s. f. Ritirata.

Ricanuscenti. add. Che riconosce, grato: riconoscente.

Ricanuscenza. s. f. Il riconoscere: riconoscenza. || Gratitudine: riconoscenza.

Ricanuscimentu. [p. 813 modifica]

Ricanuscimentu. s. m. Il riconoscere: riconoscimento. || Ricompensa: riconoscimento.

Ricanùsciri. v. a. Rivocar alla memoria il già conosciuto: riconòscere. || Distinguere: riconoscere. || Mostrarsi grato: riconoscere. || ricanusciri di unu ’na cosa, confessare ch’ella venga da lui: riconoscere una cosa da o per uno. || ricanusciri un erruri ecc., confessarlo: riconoscere una cosa ecc. || Per canusciri V. P. pass. ricanusciutu: riconosciuto.

Ricanusciuta. s. f. L’azione del riconoscere: riconosciuta (V. participiu).

Ricapitari. v. a. Far pervenire una cosa in mano di chicchessia: ricapitare. P. pass. ricapitatu: ricapitato.

Ricapitiari. V. pruvidiri. || rifl. a. Acquistarsi le cose necessarie alla vita.

Ricàpitu. s. m. Indirizzo, avviamento: ricàpito, recàpito. || La materia da metter in opera per un lavoro: i materiali.

Ricapitulari. v. a. Replicare o ridurre in succinto ciò che fu detto alla distesa: ricapitolare. P. pass. ricapitulatu: ricapitolato.

Ricapitulazzioni. s. f. Il ricapitolare: ricapitolazione.

Ricarcari. V. ricalcari.

Ricardari. v. a. Dar di nuovo il cardo: ricardare. P. pass. ricardatu: ricardato.

Ricaricari. v. a. Caricar nuovamente: ricaricare. P. pass. ricaricatu: ricaricato.

Ricattari. v. a. Riscattare: ricattare. || rifl. a. Vendicarsi, render la pariglia: ricattarsi. P. pass. ricattatu: ricattato.

Ricattaturi. verb. m. Colui che ricatta: ricattatore.

Ricàttitu. s. m. Riscatto: ricatto.

Ricattu. s. m. Riscatto: ricatto. || Vendetta: ricatto.

Ricavari. v. a. Cavare di nuovo: ricavare. || Trarre, cavare, aver profitto: ricavare. || Ricopiare: ricavare. P. pass. ricavatu: ricavato.

Riccamari. V. arriccamari e derivati.

Riccamenti. avv. Da ricco, alla ricca: riccamente. || Doviziosamente: riccamente.

Riccamiceddu. dim. di riccamu: ricametto.

Riccamu. s. m. Il ricamare e l’opera ricamata: ricamo.

Ricchiri. V. arricchiri.

Ricchissimamenti. avv. sup. Ricchissimamente.

Ricchizza. Abbondanza de’ beni di fortuna, copia di checchessia: ricchezza. || Prov. ricchizzi malamenti disposta, a puvirtà s’accosta: ricchezza poco vale a quel che l’usa male. || ricchizzi senza littri, è un corpu senz’anima, eppure vi sono ignoranti ricchi che si credono superiori a qualunque scienziato: ricchezza senza lettere, sono un corpo senz’anima. || beatu cui cu li ricchizzi havi ciriveddu: ricchezza e scienza insieme non hanno residenza; che noi diciamo anche: letu e filici, po chiamarisi chiddu, chi havi cu li ricchizzi ciriveddu. || cu’ havi ricchizzi di tutti è vulutu: chi ha della roba ha de’ parenti.

Riccicheddu. dim. di riccicu.

Rìccicu, s. m. Quel pezzetto di legno con cui giuocano i fanciulli a cacciarlo per aria, come nel gioco del pallone.

Ricciocu. V. ravogghia.

Ricciteddu. dim. di ricciu: ricciolino.

Rìcciu. s. m. Ciocca di capelli crespi e inanellati: riccio, ricciolo.

Rìcciu. add. V. rizzu.

Ricciuliddu. V. rizzuliddu.

Ricciuneddu. dim. di ricciuni: gorgierina, gorgieretta.

Ricciuni. s. m. Guarnizione da collo di panno, lino, o d’altro, increspata a cannoncini, e fortemente insaldata, sì che stia ritta intorno al collo: gorgiera.

Riccu. add. e sost. Chi o che ha ricchezza: ricco. || Copioso di checchessia: ricco. || Pomposo, di molto pregio e valuta: ricco. || Adorno di molto: ricco. || riccu e beddu, si dice a chi è molto favorito dalla fortuna, o a chi siasi inorgoglito. || riccu ’n funnu o sfunnatu, ricchissimo: ricco sfondolato. || Prov. riccu si pò diri cu’ compra cu lu so aviri, e non come tanti che pieni di debiti, vivono: è meglio pagare e poco avere, che molto avere e sempre dovere. || all’omu riccu nun mancanu amici, o li ricchi hanno multi parenti, ma non sono amici, sibbene parasiti: abbi pur fiorini che troverai cugini. || o riccu o ’mpisu, o molto o niente: o polli o grilli, o Cesare o Niccolò. || lu riccu spezza li magghi e nni scappa; l’afflittu resta a la riti si ’ncappa, chi ha mezzi può sfuggire da checchessia: chi ha buona cappa facilmente scappa, e i cenci vanno all’aria. || a lu riccu ricchizzi, a lu poviru pidocchi, la roba va alla roba, e i pidocchi alle costure. || lu riccu quannu mori nenti si nni porta, le ricchezze son cose terrene. || cui è riccu po diri ’na palora di cchiù, poichè l’uomo è sì vigliacco da umiliarsi a chi è ricco e adularlo e piaggiarlo: le facoltà fanno parere ardito chi non è, e savio chi non sa. E diciamo similmente: quannu lu riccu ha parratu è di tutti incinziatu. || lu riccu campa cu lu poviru, e lu poviru cu lu riccu, ognuno ha bisogno dell’altro. || cu’ riccu voli campari, prestu fallisci. dicesi di coloro che sempre spandono e spendono. Sup. ricchissimu: ricchissimo.

Riccumannari. V. raccumannari.

Riccuni. accr. di riccu: riccone, signorone.

Riccuntari. V. raccuntari. (Pitrè Canti pop. sicil.).

Ricerca. s. f. Il ricercare: ricerca.

Ricercari. V. ricircari, co’ seguenti.

Ricerniri. v. a. Cernere di nuovo: ricernere. P. pass. ricirnutu: ricernito o ricernuto.

Ricetta. s. f. Prescrizione delle medicine, in iscritto: ricetta.

Ricettàculu. s. m. Luogo dove altri si ricovera o si raccoglie: ricettàcolo.

Ricettari. v. intr. Compor ricette, ordinar ricette: ricettare. V. ricittari.

Ricettàriu. s. m. Libro dove sono scritte le ricette: ricettario.

Ricettu. s. m. Ricettacolo: ricetto. || Per risettu V.

Richi. V. reliquia. A Modica (Pasq,).

Richiamamentu. s. m. Il richiamare: richiamamento.

Richiamari. v. a. Chiamar di nuovo: richiamare. || Far ritornare da un luogo colui che [p. 814 modifica] vi si era mandato: richiamare. || Allettar altrui: richiamare. || rifl. a. Dolersi, querelarsi: richiamarsi. P. pass. richiamatu: richiamato.

Richiamata. s. f. Richiamo: richiamata.

Richiamaturi –trici. verb. Chi o che richiama: richiamatore –trice.

Richiamu. s. m. Il richiamare: richiamo. || Per reclamu V. || T. tip. La sillaba che ponevasi a basso della pagina, eguale al principio della pagina seguente: richiamo.

Richiamuri. s. m. Querela, lamentanza: richiamo (A. V. ital. richiamore).

Richiantari. v. a. Piantar di nuovo: ripiantare. P. pass. richiantatu: ripiantato.

Richiantata. s. f. L’azione del ripiantare.

Richiàntitu. s. m. Il ripiantare. || fari richiantitu: ripiantare.

Richicari. V. ripiegari.

Richièdiri. v. intr. Chieder di nuovo: richiedere. || Chiedere con premura, con forza, esigere: richiedere. || Ricercare, aver bisogno, esser convenevole: richiedere. P. pass. richiestu: richiesto.

Richiesta. s. f. Il richiedere: richiesta. || Interrogazione: richiesta. || a richiesta, dicesi d’un pagamento o simile da soddisfarsi quando che verrà richiesto: a richiesta.

Richinu. s. m. T. legn. Una delle due spranghe della intelajatura di porta, quella cioè a cui è aggiunta una predella: spranga predellata (Car. Voc. Met.). (Credo sia quasi dire righino).

Richiùdiri. v. intr. Chiuder di nuovo: richiudere. || Detto di piaghe, saldare: richiudere. P. pass. richiusu: richiuso.

Riciatari. v. intr. Respirare: rifiatare. || Prender ristoro, riposo: rifiatare.

Riciatata. s. f. L’atto di rifiatare, di riaver l’alito dopo la fatica: rifiatata.

Ricidivu. V. recidivu e simili.

Ricima. s. f. Il misurar il vino di nuovo.

Ricimari. v. a. Rimisurare, e si dice de’ liquidi, e spezialmente del vino. P. pass. ricimatu.

Ricìnciri. v. intr. Cigner intorno: ricìgnere. P. pass. ricintu: ricinto .

Ricintari. V. arricintari. || V. ricinciri. || Per bastionare.

Ricintu. s. m. Giro, circuito: ricinto, recinto. || Quella parte di muro che si spicca da terra ad altezza proporzionata alla fabbrica: ricinto. || add. Cinto intorno: ricinto.

Rìcinu. V. riggiu.

Ricipienti. V. recipienti.

Ricircamentu. s. m. Ricerca: ricercamento.

Ricircari. v. a. Di nuovo cercare: ricercare. || Rivedere, investigare: ricercare. || Addomandare, richiedere: ricercare. || intr. pron. Bisognare, far d’uopo: ricercare. P. pass. ricercatu: ricercato.

Ricircata. s. f. Il ricercare: ricercata.

Ricircatamenti. avv. A bella posta: ricercatamente.

Ricircatizza. s. f. Affettazione: ricercatezza.

Ricircatizzu. add. pegg. di ricircatu.

Ricircatu. add. Da ricercare: ricercato. || Scelto, squisito: ricercato. || Affettato: ricercato.

Ricircaturi –trici. verb. Chi o che ricerca: ricercatore –trice.

Ricitari. V. recitari.

Ricittàculu. V. ricettaculu.

Ricittari. V. ricettari. || Dar ricetto: recettare. || Albergare. P. pres. ricittanti: ricettante. P. pass. ricittatu: ricettato.

Ricivimentu. s. m. Il ricevere: ricevimento. || Accoglienza, maniera di ricevere: ricevimento.

Ricìviri. v. a. Pigliare e accettare per amore o per forza checchessia: ricevere. || Accogliere: ricevere. || Ammetter alcuno in qualche ordine, compagnia, associazione: ricevere. || Aver notizie ecc.: ricevere. || Ammettere alla sua presenza: ricevere. || Tener conversazione, veglie: ricevere. || Comportare, ammettere: ricevere. || Prov. cu’ cchiù ricivi, cchiu havi a dari, chi più riceve, più deve regalare. P. pass. ricivutu: ricevuto.

Ricivitureddu. dim. di ricivituri.

Ricivituri –tura. verb. Chi o che riceve: ricevitore –trice. || Vasca ove fermentano le uve (An. Cat.).

Riciviturìa. s. f. Luogo dove si vanno a pagar le gabelle: ricevitoria.

Ricivu. V. ricivuta.

Ricivuta. s. f. Confessione in iscritto di aver ricevuto checchessia: ricevuta. || Ricevimento di lettere o altro: ricevuta.

Ricivutedda. dim. di ricivuta: ricevutina (in Firenze).

Riclamari. V. reclamari.

Riclutari. V. reclutari.

Ricòciri. v. a. Cuocere di nuovo: ricuocere. || Rinfocare un pezzo di metallo: rincuocere. P. pass. ricottu: ricotto, rincotto.

Ricogghiri. V. arricogghiri.

Ricoitu, Ricoltu. V. ricota.

Ricominciari. v. a. Cominciar nuovamente: ricominciare. P. pass. ricominciatu: ricominciato.

Ricompenzari. V. ricumpinzari, e così altri.

Ricompra. s. f. Il ricomperare: ricompera, ricompra. || Redenzione, riscatto: ricompra.

Ricumprari. v. a. Comperar di nuovo: ricomperare, ricomprare. || Riscattare, liberare: ricomperare. P. pass. ricompratu: ricomperato.

Ricompraturi –trici. verb. Chi o che ricompera: ricomperatore –trice.

Riconca. s. f. Ricinto fatto di checchessia per ricevere acqua: vasca. || Ricettacolo naturale di acqua: pozza, gorgo, gorgoncello.

Riconcediri. V. ricuncediri.

Riconcu. V. riconca. || V. ridossu (Pasq.).

Ricònicu. V. riconca.

Ricontra. V. pappaficu.

Riconzatura. V. riconzatura.

Riconzu. s. m. Il racconciare: racconcio. || Qualità inferiore di frumento. || Per riquagghiu V. || V. ricunzatura.

Ricopia. s. f. Copia dopo altra copia: ricopia. E si dice nella frase, p. e. doppu tanti copii e ricopii: dopo tante copie e ricopie.

Ricota. s. f. Il raccogliere e la cosa raccolta, intendesi delle rendite della terra: raccolta, raccolto, ricolta, ricolto. || Il tempo della raccolta: raccolta. || a la ricota, al tempo della raccolta: alla raccolta.

Ricotta. s. f. Fior di latte separato dal siero, [p. 815 modifica] per mezzo del fuoco: ricotta. || ricotta cauda, T. bot. iride che ha la radice tuberosa; foglie spadiformi, striate, d’un verde pieno; fiori azzurro-scuri. Le sue foglie stropicciate mandano odore di ricotta: spàtola fètida, ricottaria.

Ricottu. V. in ricociri.

Ricotu. V. ricota. || P. pass. di ricogghiri. || essiri a ricotu, dicon gli ebanisti e vale lo stesso che dòrmiri al § 24.

Ricoverari. v. a. Riparare, dar ricovero: ricoverare. P. pass. ricoveratu: ricoverato.

Ricoviru. s. m. Riparo, rifugio, asilo: ricòvero.

Ricriamentu. s. m. Conforto, ristoro: ricreamento, ricriamento.

Ricriari. V. arricriari.

Ricriazzioni. s. f. Conforto che si prende dopo una fatica: recreazione, ricreazione, ricriazione. || Ristoro, passatempo, diletto: recreazione.

Ricriazziunedda. dim. di ricriazzioni: ricreazioncella.

Ricriazziununa. accr. di ricriazzioni.

Ricrìu. s. m. Ricreazione più piccola, ma più materiale e più gaja: ricrìo. Che ricrìo a respirar l’aria di quelle colline! (Tomm. D.).

Ricuciuta. s. f. Il ricuocere: ricocimento. || met. Beffa: canzonatura.

Ricugghituri. verb. m. Chi ricoglie: ricoglitore.

Ricuglìri. V. arricogghiri.

Ricugnari. v. a. Coniar di nuovo: riconiare.

Ricugnizzioni. s. f. Il riconoscere: ricognizione. || Verificazione: ricognizione.

Ricugnizziunedda. dim. di ricugnizzioni.

Ricumannari. V. raccumannari.

Ricuminciari. V. ricominciari.

Ricumpenza. s. f. Ricompensazione, mercede per l’opera: ricompensa.

Ricumpinzari. v. a. Dar o render il contraccambio, il premio o la mercede meritata: ricompensare. P. pass. ricumpinzatu: ricompensato.

Ricumpòniri. v. a. Comporre di nuovo: ricomporre. P. pass. ricumpostu: ricomposto.

Ricumprari. V. ricomprari.

Ricumunicari. v. a. Assolvere dalla scomunica: ricomunicare.

Ricuncari. v. intr. Il fermarsi l’acqua in un luogo: impaludarsi.

Ricuncèdiri. v. a. Conceder di nuovo: riconcèdere. P. pass. ricuncessu: riconcesso.

Ricunciliamentu. s. m. Il riconciliare: riconciliamento.

Ricunciliari. v. a. Metter d’accordo, far tornare amico: riconciliare. || recip. Rappacificarsi: riconciliarsi. || Il confessarsi: riconciliarsi. P. pass. ricunciliatu: riconciliato.

Ricunciliazzioni. s. f. Il riconciliare o riconciliarsi: riconciliazione.

Ricuncintramentu. s. m. Riducimento nel centro, il riconcentrare: riconcentramento.

Ricuncintrari. v. a. Ridurre nel centro: riconcentrare. || rifl. a. Raccogliersi in se stesso: riconcentrarsi. P. pass. ricuncintratu: riconcentrato.

Ricuncintrateddu. dim. di ricuncintratu.

Ricunfurtari. v. a. Di nuovo confortare, ricreare: riconfortare.

Ricunsigna. s. f. Il riconsegnare.

Ricunsignari. v. a. Consegnar di nuovo: riconsegnare. P. pass. ricunsignatu: riconsegnato.

Ricuntari. v. a. Contare o annoverar di nuovo: ricontare. || cunta e ricunta lu diavulu sinni pigghia ’na junta, motteggiansi coloro che con ingordigia contan e ricontan sempre il danaro. || Raccontare, narrar di nuovo: ricontare. P. pass. ricuntatu: ricontato.

Ricuntata. s. f. L’azione del ricontare: ricontata.

Ricunteri. s. m. Colui che riconta: ricontatore.

Ricunvèniri. v. intr. Convenire in giudizio colui che primo ci convenne: riconvenire (Mort.).

Ricunzamentu. s. m. Il racconciare: racconciamento. || Il marreggiare.

Ricunzari. v. a. Rimetter in buon essere: racconciare. || Lavorar la terra col ricoprir le sementi, col sarchiare ecc.: rastrellare, marreggiare ecc. P. pass. ricunzatu: racconciato ecc.

Ricunzatura. s. f. Racconciamento: racconciatura. || Il coprir il seme colla terra: rastrellatura.

Ricuota. V. ricota.

Ricupari. v. a. Rioccupare. || Riaversi. || Migliorar di stato: uscir di cenci.

Ricuperamentu. s. m. L’atto del ricuperare: ricuperamento.

Ricuperari. v. a. Riavere, riconquistare la cosa perduta: recuperare, ricuperare. P. pass. ricuperatu: recuperato.

Ricuperazzioni. s. f. Il ricuperare: ricuperazione.

Ricupertu. V. in ricupriri.

Ricupiari. v. a. Di nuovo copiare: ricopiare. || Per sim. imitare, prender esempio: ricopiare. P. pass. ricupiatu: ricopiato.

Ricupiata. s. f. L’atto del ricopiare: ricopiatura.

Ricupiatura. s. f. L’atto e il risultato del ricopiare: ricopiatura.

Ricuprari. (Caruso). V. ricuperari.

Ricupriri. v. a. Di nuovo coprire: ricoprire. || fig. Occultare, scusare, dissimulare: ricoprire. P. pass. ricupertu: ricoperto.

Ricurdari. V. rigurdari.

Ricorrèggiri. v. a. Correggere di nuovo: ricorrèggere. P. pass. ricurrettu: ricorretto.

Ricùrriri. v. a. Andar a chieder ajuto o difesa ad alcuno: ricòrrere. || Indirizzarsi ad alcuno per ottenere checchessia: ricorrere. || ricurriri a..., consultare con alcuno: ricorrere a... || Richiamarsi appresso un tribunale perchè sia fatta ragione: ricorrere. || Confessarsi di un fallo commesso nel tempo fra dopo la confessione e prima della comunione o dimenticato in quella confessione; e l’usiamo anco rifl.: riconciliarsi (Tomm. D.) P. pass. ricursu: ricorso. || Riconciliato.

Ricurruta. s. f. L’azione del ricorrere: ricorrimento.

Ricursu. s. m. Il ricorrere: ricorso. || Rifugio: ricorso. || Rappresentanza che si fa a qualche tribunale per ottenere giustizia: ricorso.

Ricurvari. v. a. Far curvo: ricurvare.

Ricurvu. add. Curvo: ricurvo.

Ricusa. s. f. Il ricusare: ricùsa, recusa.

Ricusabbili. add. Da potersi ricusare: ricusabile. [p. 816 modifica]

Ricusari. v.a. Rifiutare, non volere: ricusare. || intr. pron. Ricusarsi. P. pres. ricusanti: ricusante. P. pass. ricusatu: ricusato.

Ricusazzioni. s. f. Ricusa: ricusazione.

Ricùsiri. v. att. Di nuovo cucire: ricucìre. P. pass. ricusutu: ricucito.

Ricusuta. s. f. L’azione del ricucire.

Ricusitura. s. f. Il ricucire e il segno del ricucito: ricucitura.

Ricuttarazzu. pegg. di ricuttaru.

Ricuttareddu. dim. di ricuttaru.

Ricuttària. V. ricotta, al § 2.

Ricuttaru. s. m. Colui che fa la ricotta o che la vende. || Mangiator di ricotta. || Amante di donna da partito: bertone.

Ricuttaruni. accr. di ricuttaru.

Ricuttazza. pegg. di ricotta.

Ricuttazzu. s. m. Il residuo della ricotta cavatone il burro.

Ricuttedda. dim. di ricotta: ricottina. || T. bot. V. ricotta cauda.

Ricuttuna, Ricuttuni. accr. di ricotta.

Riddena. s. f. Strumento di legno, che ha una ruota colla quale girando si torce il filo: filatojo. (Forse dal Fr. rouler: girare). || La ruota che raccoglie detta bambagia filata. || T. zool. Uccello acquatico del genere dei gabbiani: glareola, randione marino (Perez). E redenna. Anas trepera L. Così spiega Gaet. Di Giovanni. stor. di Casteltermini.

Riddiculaggini. V. riddicularìa.

Riddiculamenti. avv. In modo ridicolo: ridicolosamente.

Riddicularìa, Riddiculata. s. f. Astratto di ridicolo: ridicolaggine, ridicolezza. || Atto o detto di persona ridicola: ridicolaggine, ridicolarità. || Cosa di poco momento: frascherìa, bajata, bazzècola. || Scioccherìa.

Riddiculazzu. pegg. di riddiculu: ridicolaccio.

Riddiculiari. v. intr. Far cose ridicole. || Sorridere.

Riddiculissimamenti. avv. sup. Ridicolissimamente.

Riddìculu. add. Atto a muover il riso: ridìcolo, ridìculo. || Piacevole, ridente: ridèvole. || Brioso. || sost. La cosa che induce a riso; quella parte introdotta nelle commedie per far ridere: ridìcolo. || mettiri in riddìculu, deridere: porre in ridicolo. Sup. riddiculissimu: ridicolissimo.

Riddiculuni. accr. di riddiculu: ridicolone (in Firenze).

Riddiculusamenti. V. riddiculamenti.

Riddiculusità. V. riddiculata.

Riddiculusu. add. Degno di esser deriso, ridicolo: ridicoloso.

Riddiliari. v. intr. Far doglianze, mandar fuori voci lamentevoli: rammaricarsi. || Gridare.

Riddossu. s. m. Luogo difeso da’ venti, dal freddo: ridosso. || Luogo all’ombra: bacìo. || a riddossu, posto avv., a ridosso, a bacìo. || ô riddossu: al ridosso, al bacìo.

Riddubbulari. V. radduppiari. (Fr. redoubler).

Riddùbbulu. V. ridduppiu.

Riddùciri. V. arridduciri e derivati.

Ridduppiu. s. m. Raddoppiamento: raddoppio. || Semplicemente per doppio.

Ridenti. add. Ameno, vago, gradevole all’occhio: ridente. || Allegro, giojoso, festante: ridente.

Ridìculu. V. riddìculu.

Ridigghiu. V. pettini (An. M.).

Ridimannari. v. a. Di nuovo domandare: ridomandare, ridimandare. P. pass. ridimannatu: ridomandato.

Rìdiri. v. intr. Mostrar piacere, gioja col viso: ridere. || Lo screpolare che fanno i vasi quando cominciano a rompersi: scricchiolare. || Parlando di vestimenti dicesi quando si stracciano, preso dal suono che rendono nel lacerarsi: rìdere. || Dicesi delle campagne quando sono rigogliose: ridere. || ridiri ’n facci, far poco conto delle parole altrui, beffare: ridere in sul viso. || ridiri cu li lacrimi, ridere di molto. || – comu li foddi, rider in sul viso altrui senza ragione: rider a credenza. || – di la vucca ’n fora, mostrarsi lieto, amico per ingannare: rider in bocca. || ridirisi d’una cosa, ridere per diletto udendola o vedendola: ridersi di una cosa. Vale anco non istimare, non curare, disprezzare: ridersela. || Prov. lu ridiri è gabbu, spesso chi ride, burla. || pri lu troppu ridiri si conusci l’omu scioccu: il riso abbonda nella bocca de’ pazzi. || chianci la duminica, cu’ ridi lu venniri: chi pecca prima piange poi. || cu’ ridi e cu’ si chianci li piccati, quest’esso è il mondo. || si chianci e si ridi a tempu ed a locu, omnia tempus habet, dicean i latini, buon’anima loro. || cu’ chianci prima, ridi dipoi, e si sa che chi ride l’ultimo ride bene. || ridi ca ti figghiaru li vacchi, si dice a chi si mostra giulivo. || cu’ troppu ridi è asinu: chi troppo ride ha natura di matto (ma chi non ride mai ha natura di gatto). || V. in latru un prov. P. pass. ridutu: riso.

Ridìri. v. a. Dir nuovamente: ridire. P. pass. ridittu: ridetto.

Ridità. V. eredità e derivati. || Per parentado, discendenza.

Ridò. s. m. Tela, roba che si mette per riparare, coprire, celare checchessia: tenda. || Quella del letto: cortina. || Quella agli sportelli: tendina. || Quella agli usci: portiera, usciale. (Fr. rideau: tenda ecc.).

Ridonari. v. a. Donare di nuovo: ridonare.

Ridossu. V. riddossu.

Riducimentu. s. m. Il ridurre: riducimento.

Ridùciri. V. arridduciri.

Ridumannari. V. ridimannari.

Ridunnanti. add. Che ridonda: ridondante.

Ridunnanza. s. f. Il ridondare: ridondanza.

Ridunnari. v. intr. Risultare: ridondare. || So- verchiamente abbondare: ridondare. P. pass. ridunnatu: ridondato.

Riduta. V. risata.

Ridutedda. V. risatedda.

Riduttu. P. pass. di ridurri: ridotto.

Riduttu. s. m. Raunata di gente in teatro in maschera o senza, per ballare lungo la notte: veglione. || Luogo dove altri si riduce, ricetto: ridotto, ridutto.

Ridutu. V. in ridiri.

Riduzzioni. s. f. Il ridurre, riducimento: riduzione. || Diminuzione, scemamento: riduzione. [p. 817 modifica]

Riedificamentu, s.m. Il riedificare: riedificamento

Riedificari. v. a. Di nuovo edificare: riedificare. P pass. riedificatu: riedificato.

Riedificazzioni. s. f. Il riedificare: riedificazione.

Rieliggiri. v. a. Elegger di nuovo: rieleggere. P. pass. rielettu: rieletto.

Riempitivu. add. Atto a riempire, che riempie: riempitivo.

Riempitura. s. f. Riempimento: riempitura.

Rientranti. add. Che rientra: rientrante.

Rientrari. v. a. Entrar di nuovo: rientrare (in ital. è intr.). || – in sè stissu, pentirsi, mutar costume: rientrare in sè stesso. P. pass. rientratu: rientrato.

Riepilugari. v. a. Ripigliare o ricapitolare con brevità le cose dette: riepilogare. P. pass. riepilugatu: riepilogato.

Riesaminari. v. a. Esaminar di nuovo: riesaminare. P. pass. riesaminatu: riesaminato.

Rietta. s. f. Ferrareccia della specie detta modello di distendino, che adoperasi specialmente per cerchi di ruote: rigetta, regettina.

Rifabbricari. v. a. Fabbricare di nuovo: rifabbricare. P. pass. rifabbricatu: rifabbricato.

Rifacibbili. add. Che può rifarsi: rifacibile.

Rifacimentu. s. m. Riparazione, ristoro: rifacimento. || Compensazione, ristoro di danno recato: rifacimento.

Rifardarìa. s. f. Cosa da ribaldo: ribalderìa. || Frode.

Rifardiari. v. intr. Far cosa da ribaldo: ribaldeggiare, ribaldare.

Rifardu. add. Sciagurato: ribaldo. || Che frauda, ingannatore: fraudolente, cialtrone.

Rifari. v. a. Far di nuovo: rifare. || Riedificare: rifare. || Abbellire: rifare. || Ristorare, rimettere nello stato di prima: rifare. || rifl. Ripigliar le forze, ritornare nelle prime sembianze: rifarsi. || Ricuperare alcuna cosa perduta, o ristorarsi d’alcun danno sofferto: rifarsi. P. pass. rifattu: rifatto.

Rifattìbbili. add. Che si può rifare: rifattibile.

Rifàttitu. s. m. La fibra vegetale che resta dopo la terza macinatura e pressione della liquorizia.

Rifaudamentu. s. m. Il succignersi.

Rifaudari. V. rifodari.

Rifaudu. V. rifaudamentu.

Rifazzioni. s. f. Rifacimento: rifazione. || Riedificazione: rifazione. || Restaurazione o abbellimento: rifacimento.

Rifeddu. V. rifaudu. || ittari rifeddi, dare rampogne.

Riferimentu. s. m. Lo stesso che relazione: riferimento.

Riferiri. v. a. Ridire o rapportare altrui quello che si è udito o visto, informare, rendere informato: riferire. || Attribuire, riconoscere da uno: riferire. || rifl. a. Riferirsi.

Rifeti. V. rifeddu nel § 2.

Riffa. s. f. Voce dell’uso, una specie di lotto: riffa.

Riffari. V. arriffari.

Riffi. V. in baffi.

Rificari. v. a. Far l’orlo: orlare. P. pass. rificatu: orlato.

Rificunazzu. accr. pegg. di rificuni.

Rificuneddu. dim. di rificuni.

Rificuni. accr. di reficu. || Taglio o segno qualunque fatto sul viso: frego.

Rifigurari. (Garzìa). V. raffigurari.

Rifilari. V. arrifilari. || Ornare alcuna cosa nella parte esterna: profilare.

Rifilatura. s. f. Il raffilare o quel che si leva nel raffilare: raffilatura.

Rifilaturi. s. m. Strumento da raffilare: raffilatojo.

Rifinari. V. raffinari (D. B.).

Rifinimentu. s. m. Stanchezza grande: rifinimento.

Rifiniri. v. intr. Conciar male, ridurre in cattivo stato: rifinire. P. pass. rifinutu: rifinito.

Rifìnu. add. Di una specie di tabacco in grano: refine.

Rifirenna. V. referenna.

Rifiriri. V. riferiri.

Rifistu. V. in fistu.

Rifittoriu. s. m. Luogo dove i monaci mangiavano: refettorio.

Rifitturiaru. Chi bada al refettorio.

Rifiurari. V. raffigurari.

Rifiutabbili. add. Degno di rifiuto: rifiutabile.

Rifiutamentu. s. m. Rifiuto: rifiutamento.

Rifiutari. v. a. Non volere, non accettare: rifiutare. || Rinunciare: rifiutare. P. pres. rifiutanti: rifiutante. P. pass. rifiutatu: rifiutato.

Rifiutatizzu. add. pegg. di rifiutatu.

Rifiutaturi –trici. verb. Chi o che rifiuta: rifiutatore –trice.

Rifiutu. s. m. Il rifiutare: rifiuto. || T. gioc. Il non rispondere del seme giocato, tuttochè se ne abbia in mano: rifiuto.

Riflettu. V. riflessioni.

Riflessioni. s. f. Operazione della mente che considera su checchessia: riflessione. || Riverbero: reflessione, riflessione.

Riflessivu. add. Che riflette, che considera: riflessivo.

Riflessu. add. Ribattimento della luce quando rotta da un corpo denso torna indietro: riflesso. || Riguardo, considerazione: riflesso.

Riflessu. add. Da riflettere: riflesso.

Riflèttiri. v. a. Recar l’attenzione da una in un’altra idea o concetto, ponderare: riflettere. || Ribattere, e dicesi de’ raggi di luce: riflettere. P. pass. riflittutu: riflesso, riflettuto.

Rifluiri. v. intr. Fluire di nuovo: rifluire.

Riflussu. s. m. Il ritirarsi del mare da terra in certe ore determinate, contrario del flusso: riflusso.

Rifocillari. v. a. Ristorare, ricreare: rifocillare. || rifl. a. Rifocillarsi. P. pass. rifocillatu: rifocillato.

Rifodari. v. a. Legare sotto la cintura i vestimenti lunghi, per tenerli alti da terra: succìgnere, accìgnere. || intr. pron. Sobbarcolarsi. P. pass. rifodatu: succinto. || Sobbarcolato.

Rifodata. s. f. L’azione del succignere.

Riforma. s. f. Il riformare: riforma. || Emenda, correzione degli abusi: riforma. || Legge che ordina la correzione degli abusi: riforma.

Riformari. V. rifurmari.

Riformu. Idiotismo per uniforme. [p. 818 modifica]

Riforzu. V. rinforzu.

Rifrabbicari. V. rifabbricari.

Rifranchirisi. V. arrifranchirisi.

Rifranciri. V. ciaccari la terra (da frangere).

Rifricari. v. a. Fregar di nuovo: rifregare.

Rifriddari. V. arrifriddari.

Rifriddu. s. m. Vivanda che va mangiata fredda: rifreddo.

Rifriggèriu. V. refriggeriu.

Rifrìiri. v. a. Friggere di nuovo: rifriggere. P. pass. rifrijutu o rifrittu: rifritto.

Rifrinari. V. raffrinari.

Rifriscari. V. arrifriscari e sim.

Rifriscata. s. f. Rinfrescamento: rinfrescata. || Quella stagione in cui il caldo vien meno, e si comincia a sentire il fresco: rinfrescata. || L’ora dei giorni estivi, verso sera, in cui scema un po’ il caldo. || a la rifriscata, nella stagione fresca: alla rinfrescata. || All’ora di sera: in sull’imbrunire, però dicesi nell’estate.

Rifriscatedda. dim. di rifriscata.

Rifriscatureddu. dim. di rifriscaturi.

Rifriscaturi. s. m. Vaso dove si tenga acqua o altro per rinfrescare: rinfrescatojo.

Rifriscu. V. rinfriscu.

Rifruntari. V. affruntari.

Rifruntu. V. affruntu.

Rifucillari. V. refocillari.

Rifuggiari. v. a. Raccettare, dar ricetto: ricoverare. || rifl. pass. Rifuggire: rifugiarsi. P. pass. rifuggiatu: ricoverato, rifugiato.

Rifuggiaturi. verb. m. Che ricetta: ricettatore.

Rifuggiu. V. refuggiu.

Rifuliata. V. rufuliata.

Rifuluni. V. rufuliuni.

Rifùnniri. v. a. Arare la seconda volta e per traverso: recìdere (Pal. Voc. Met.). || Fondere di nuovo, rimpastare: rifondere. || Detto di danno, rimborsarlo: rifondere. || Metter di nuovo e d’avvantaggio della cosa che è venuta meno: rinfondere, rimetterci di suo. || Mangiar di tutto. || V. arrisaccari. P. pass. rifusu: reciso. || Rifuso. || Rinfuso.

Rifurgiu (A. posto avv. In copia: a josa, a bizzeffe.

Rifurmabbili. add. Che può riformarsi, o che dev’essere riformato: riformabile.

Rifurmamentu. s. m. Riformazione, riforma: riformamento.

Rifurmari. v. a. Dar nuova e miglior forma: riformare. || Emendare, correggere: riformare. P. pass. rifurmatu: riformato.

Rifurmaturi –trici. verb. Chi o che riforma: riformatore –trice.

Rifurmazzioni. s. f. Il riformare: riformazione.

Rifurzari. V. rinfurzari.

Rifusa. s. f. Il sopravvenire: sopravvenimento, sopravvenuta. || Sopraggiunta: rinfondimento. || Il riarare ossa recidere. || Intermedio fra masso di pietre e terra.

Rifusarisi. V. arrifusari: refusare.

Rifusu. s. m. Rimanente, residuo, avanzo: resto. || Il di più che si debba, onde pareggiar il conto: pareggiatura. || T. tip. La forma andata a male, onde tutte le lettere sono in confuso: refuso. || Ed eziandio della lettera scambiata per un’altra nello scomporre, e posta nella cassetta di altra lettera: refuso.

Rifutari. V. rifiutari. (A. V. ital. rifutare).

Riga. s. f. Linea retta segnata con segno visibile più o meno largo: riga. || Verso di scritto: riga. || La linea che tirasi per iscrivere diritto: riga. || Il segno fatto nel foglio, e in generale segno più fine di riga: rigo. || Strumento piano e sottile colla guida del quale si tirano i righi, le linee: riga. || Quelle strisce o linee che sono nella pelle di alcuni animali, o sulle pietre, o ne’ panni: righe. || || Per crespe, rughe, grinze. || Quei lineamenti che sono nella palma della mano: righe. || Fila di persone o cose, una accanto l’altra: riga. || Condizione, grado, stato: riga. || Bacchetto, di legno o altro, riquadrato, che si adopera per rigar la carta col lapis: quadrello. || di prima riga, di prim’ordine: di prima riga. || in riga di..., in ordine di..., in concetto di..: in riga di...

Rigalabbili. add. Che può darsi in regalo: regalabile.

Rigalari. v. a. Dar in regalo: regalare. P. pass. rigalatu: regalato.

Rigalata. V. rigalu.

Rigalazzu. pegg. di regalu.

Rigaleddu. V. rigaluzzu.

Rigalìa. V. realìa. || Per rigalu.

Rigalu. s. m. Donativo, presente: regalo. || Prov. li rigali piacinu a tutti, o placanu l’omini, o attuppanu l’aricchi, sì corruttibile è l’uomo: Donato ha rotto il capo a Giusto. || cu li rigali ogni sciagura s’astuta: col pane tutti i guai son dolci.

Rigaluni. accr. di rigalu.

Rigaluzzu. dim. Regaluccio.

Rigamentu. s. m. Il rigare.

Rìgamu. V. riganu.

Riganari. v. a. Condire con regamo.

Riganeddu. V. satureddu.

Rìganu. s. m. T. bot. Pianta salvatica, aromatica; con fiori rossi o bianchi; di stelo rosso: origano, règamo, rìgamo. Origanum vulgare L.

Rigari. v. a. Tirar righi: rigare.

Rigata. s. f. L’azione del rigare: rigata.

Rigatedda. dim. di rigata: rigatina (V. participiu).

Rigatarisi. V. ragatarisi.

Rigateddu. dim. di rigatu. Un po’ rigato.

Rigatta. s. f. Gara delle barche per arrivare al termine prefisso: regata. || fari a rigatta: far a gara. || Dicesi anco da’ venditori, del ceder la roba per minor prezzo a dispetto di altri.

Rigatteri. s. m. Rivenditore di vestimenta e masserizie usate: rigattiere. || Colui che compera commestibili all’ingrosso per rivenderli a minuto: barullo. || Colui che va rivendendo i pesci: pesciajuolo.

Rigattiari. v. intr. Stiracchiar il prezzo. (Sp. regatear).

Rigattireddu. dim. di rigatteri.

Rigattu. V. rigatta, per gara in generale.

Rigatu. add. Da rigare: rigato. || Dicesi di quelle canne da fucile, cannoni ecc. che internamente hanno delle scanalature: rigato.

Riggenerari. v. a. Di nuovo generare, dar nuova vita, si usa pel fisico e pel morale: rigenerare. P. pass. riggeneratu: rigenerato. [p. 819 modifica]

Riggeneraturi –trici. verb. Chio che rigenera: rigeneratore –trice.

Riggenerazzioni. s. f. Il rigenerare: rigenerazione.

Riggenti. add. Che regge: reggente. || Talora è nome di dignità: reggente.

Riggentiliri. v. a. Render gentile: rigentilire.

Riggenza. s. f. Governo del reggente: reggenza. || Reggimento, governo in generale: reggenza.

Rigghioccu. V. A. per ragogghia V.

Riggidamenti. avv. Con rigore: rigidamente. || Esattamente, scrupolosamente: rigidamente.

Riggidissimamenti. avv. sup. Rigidissimamente.

Riggidizza. s. f. Asprezza, severità, durezza, l’esser inflessibile: rigidezza, rigidità.

Rìggidu. add. Non cedevole; o freddo, duro: rìgido. || Aspro, austero, severo: rigido. || Esatto, scrupoloso: rigido. Sup. riggidissimu: rigidissimo.

Riggiduliddu. dim. Alquanto rigido: rigidetto.

Riggimentu. s. m. Un numero determinato ed ordinato di soldati: reggimento. || Per sim. un numero grande di individui.

Riggina. s. f. Moglie del re: regina. || Per sim. cose che sorpassino le altre in eccellenza: regina. || Figura o un pezzo degli scacchi: regina. || acqua di la riggina, acqua argentea, distillata con canfora e con fiore di ramerino, ritrovata per medicamento di una regina di Ungheria: acqua della regina. || riggina di quagghi, uccello poco più grosso della quaglia, di penne rossastre; corre molto per terra, ed è di volo poco rapido: francolino francese.

Rigginedda. dim. di riggina: reginella.

Rìgginu. V. riggiu.

Rigginuna. accr. di riggina.

Riggirari. v. a. Circondare, andar in giro: rigirare. || Dar denaro ad altro per via di scritto: rigirare. || Per aggirari V. P. pres. riggiranti: rigirante. P. pass. riggiratu: rigirato.

Riggirata. s. f. L’atto del rigirare, e la scrittura del rigirante: rigirazione.

Riggiratàriu. s. m. Quegli al quale si rigirano i danari.

Riggiru. s. m. Il rigirare: rigiro. || Pratica segreta, negozio occulto: rigiro. || Per sfirrìu V.

Riggiruseddu. dim. di riggirusu: rigiratorello.

Riggirusu. add. Dicesi di chi rigira altrui per ingannarlo: rigiratore, rigirone. || Prov. l’omu riggirusu è a tutti odiusu, è chiaro.

Riggistru. V. reggistru e derivati.

Riggittabbili. add. Degno di essere rigettato: rigettabile.

Riggittamentu. s. m. Il rigettare: rigettamento.

Riggittari. v. a. Ributtare: rigettare. P. pass. riggittatu: rigettato.

Riggituri. V. reggituri.

Rìggiu. s. m. T. bot. Albero di fusto diritto, foglie alterne, lisce, verde cupo, dai semi si trae l’olio medicinale: ricino. Ricinus communis L.

Righetta. dim. di riga: righetta. || V. rietta.

Righicedda. V. righetta.

Righinu. s. m. T. tip. La riga non piena: righino, riga rotta (Car. Voc. Met.).

Righittuni. V. rijittuni.

Rignari. V. regnari e seg.

Rignuni. V. rugnuni (Scob.).

Rigodò. s. m. T. di ballo. Francesismo. Spezie di ballo che si fa con prestezza: rigodone.

Rigòrditu. V. rigòrdu.

Rigòrdu. s. m. Il ricordarsi, memoria: ricordo. || Pegno dato altrui per amorevolezza, e in segno di affetto: ricordo. || Avvertimento, ammaestramento: ricordo. || Tradizione: ricordo. || dari un rigordu, per ironìa, far altrui un male che gli lasci un segno, e simile: dar un ricordo.

Rigu. s. m. Linea segnata in sul foglio con lapis, con inchiostro ecc.: rigo. V. riga.

Riguadagnari. v. a. Guadagnare di nuovo: riguadagnare. P. pass. riguadagnatu: riguadagnato.

Riguardari. v. a. Guardar di nuovo o attentamente: riguardare. || Avere o portare rispetto: riguardare. || Aver considerazione: riguardare. || Risparmiare, non isciupare: riguardare. || Colla particella a, vale appartenere, spettare: riguardare a... P. pres. riguardanti: riguardante. P. pass. riguardatu: riguardato.

Riguardevuli. add. Degno di essere riguardato: riguardevole. Sup. riguardevulissimu: riguardevolissimo.

Riguardevulmenti. avv. Con riguardo, cautamente: riguardevolmente.

Riguardu. s. m. Il riguardare: riguardo. || Rispetto, considerazione, avvertenza: riguardo. || avirisi riguardu, suol dirsi a chi è leggermente indisposto, aver cure della propria salute: aversi riguardo. || in o a riguardu di..., quanto a..., rispetto a...: in o a riguardo di...

Rigugghiu. s. m. Ardire cagionato da confidenza propria o da autorità data da altrui: rigoglio. || Orgoglio, superbia: rigoglio. || Il soverchio vigor delle piante: rigoglio. || l’umiltà abbatti lu rigugghiu, è chiaro.

Rigugghiusu. add. Rigoglioso.

Rigulari. V. regulari.

Riguledda, Riguletta, Rigulicchia. dim. di regula: regoletta, regoluzza.

Rigulizzia. s. f. T. bot. Pianta di steli ramosi; foglie pennate, stipulate, con tre o quattro coppie di foglioline; fiori porporini; i legumi con punte, aggruppati; la sua radice, unica parte usata, è dolce e pettorale: regolizia, liquirizia. Glycyrrhiza echinata L. || pasta di rigulizzia, il sugo rappreso della radice della liquirizia, ridotto a guisa di pasta, con gomma o zucchero, s’adopera come calmante la tosse: pasta di regolizia. || pulviri di rigulizzia, la stessa radice polverizzata: polvere di liquirizia.

Riguluni. accr. di règulu: regolone.

Rigumiari. V. ragumiari.

Rigurdanza. s. f. Atto della memoria per cui si ricordano le cose: ricordanza. || Ricordo: ricordanza.

Rigurdari. V. arrigurdari e simili.

Rigurdiceddu. dim. di rigordu: ricordetto.

Rigurdinu. s. m. Checchessia dato per ricordo, come monile, ninnolo ecc.: ricordino. || Orologio da tavolino con soneria. [p. 820 modifica]

Rigurgitari. v.intr. Ringorgare, riboccare: rigurgitare.

Rigureddu. dim. di riguri.

Riguri. s. m. Durezza di giudizio o di volontà, contrario di clemenza: rigore. || Forte tensione, l’intirizzimento cagionato dal freddo, asprezza: rigore.

Rigurìsimu. V. rigurusità.

Rigurista. V. rigurusu.

Rigurusamenti. avv. Con rigore: rigorosamente.

Riguruseddu. dim. di rigurusu.

Rigurusissimamenti. avv. sup. Rigorosissimamente.

Rigurusità, Rigurusitati. s. f. Inclemenza, l’esser rigoroso: rigorosità, rigorositade, rigorositate. || fig. Asprezza: rigorosità. || Stretta osservanza delle regole di checchessia: rigorosità.

Rigurusu. add. Che ha od usa rigore: rigoroso. || Aspro: rigoroso. Sup. rigurusissimu: rigorosissimo.

Riiddu. s. m. T. zool. Uccello picciolissimo, solitario, che tien sempre la coda ritta, e frequenta le siepi e le buche degli alberi: luì, scriccio, o scrìcciolo. Motacilla troglodytes L.

Riittuni. V. rijittuni.

Rijèttitu. s. m. Nuovo rampollo sul vecchio fusto: rimettiticcio, rimessiticcio (da rijittari per rigermogliare, rigettare). || L’erba tenera che rinasce ne’ campi e ne’ prati dopo la prima segatura: guaime.

Rijittari. V. riggittari. || Pullular di nuovo, il dar fuori nuove messe che fanno le piante: rigettare. P. pass. rijittatu: rigettato.

Rijittata. s. f. Il rigettare: rigettata.

Rijittuni. V. rijettitu. || accr. di rietta: regettone, sorta di ferrareccia.

Rijottu. V. riottu.

Rijuncari. V. arrijuncari.

Rijùnciri. V. arrijùnciri.

Rijunta. V. junta.

Rilasciari. V. rilassari.

Rilasciata. s. f. Si prende per la data della consegna di carta autentica da un pubblico funzionario.

Rilàscitu. s. m. Il rilasciare: rilascio. || T. fabbric. E dicesi quella parte della grossezza del muro lasciato sotto dell’inalzato. || Quella specie di ripresa o scaglione che fa un muro nelle fondamenta, o altrove: risega.

Rilassamentu. s. m. Il rilassare: rilassamento.

Rilassanti. add. T. med. Aggiunto di rimedio che ha virtù lassativa: rilassante.

Rilassari. v. a. Lasciare, rimettere: rilasciare. || Staccare, dissolver le forze, allentare: rilassare. || Rattepidirsi nel fervore di checchessia: rilassare. P. pass. rilassatu: rilasciato. || Rilassato.

Rilassatizza. s. f. Rilassamento: rilassatezza.

Rilàssita. s. f. Il rilasciare: rilascio.

Rilastricari. v. a. Lastricar di nuovo: rilastricare.

Rilavari. v. a. Di nuovo lavare: rilavare. P. pass. rilavatu: rilavato.

Rilèggiri, Rilèiri. v. a. Di nuovo leggere: rileggere. P. pass. rilettu: riletto.

Riletta. s. f. Il rileggere.

Rilevamentu. s. m. Il rilevare: rilevamento.

Rilevanti. add. Che rileva: rilevante. || Importante: rilevante. Sup. rilevantissimu: rilevantissimo.

Rilevari. v. intr. Sporgere dalla superficie, rinnalzare sopra un’altra cosa: rilevare. || Per surrogare.|| Importare, montare, giovare: rilevare. P. pass. rilevatu: rilevato.

Rilevatissimu. add. sup. di rilevatu: rilevatissimo.

Rilevatu. s. m. Prominenza, altezza soprastante: rilevato.

Rilievu. s. m. Quello che avanza alla mensa: rilievo, rilevo. || La parte che rilieva o sposta in fuori, che si rinnalza nel suo piano: rilievo. || In generale le opere di scultura, di getto e simile: rilievo. || T. pitt. Quell’effetto prodotto dall’aggiustatezza della luce e dalle ombre, per cui pare che l’oggetto rilievi: rilievo. || Il cambiar i cavalli che fa la posta in dati luoghi: cambiatura. E il luogo dove si fa cambiatura. || figuri di rilevu, le statue effettivamente tonde e rilevate: figure di rilievo. || altu rilievu, il rilievo effettivo: alto rilievo. || menzu rilievu, che è solo in parte rilevato: mezzo rilievo. || bassu rilievu, statua non del tutto staccata dal piano: basso rilievo. || cosa di rilevu, cosa d’ importanza e considerazione: cosa di rilievo. || dari rilievu, aggiunger forza, vigore: dar rilievo.

Riligari. V. relegari. || Legar di nuovo: rilegare.

Riliggioni. V. religgioni.

Riliggiunedda. dim. di religgioni.

Rilimari. v. a. Limare di nuovo: rilimare. P. pass. rilimatu: rilimato.

Rilinga. s. f. T. mar. Corda cucita intorno intorno agli orli delle vele, per rafforzarle: ralinga (Car. Voc. Met.).

Rilingari. v. a. Cucire le ralinghe alla vela: ralingare (Zan. Voc. Met.).

Riliquia. V. reliquia e seg.

Rilivari. V. rilevari.

Rilocari. v. a. Appigionar di nuovo: rilogare.

Rilodari. v. a. Lodar di nuovo: rilodare.

Riloggiu, Riloju. V. roggiu.

Rilùciri. Aver in sè e mandar fuori luce, risplendere: rilùcere. || Per sim. fare spicco, comparire con pompa: rilucere. P. pres. riulucenti: rilucente.

Riluggiaru. V. ruggiaru.

Riluiri. V. reluiri.

Riluttari. V. reluttari.

Rima. s. f. Consonanza nata dalla medesima desinenza di parole tra loro non molto lontane: rima. || In pl. versi o composizione in verso: rime. || rispunniri cu li rimi, risponder a quanto occorre, senza lasciarsi sopraffare: risponder alle o per le rime. || Per rimu V.

Rimacina. s. f. V. rimacinata.

Rimacinari. v. a. Macinar nuovamente: rimacinare. P. pass. rimacinatu: rimacinato.

Rimacinata. s. f. L’azione del rimacinare: rimacinata.

Rimanenti. add. Che rimane: rimanente.

Rimaniri. v. intr. Restare: rimanere.

Rimannari. v. a. Mandare di nuovo, far [p. 821 modifica] ritornare di nuovo: rimandare. || Rendere altrui checchessia mandandoglielo: rimandare. || Recere, vomitare: rimandare. P. pass. rimannatu;: rimandato.

Rimannu. s. m. T. del giuoco della palla. Il tornar a mandare una palla non ben mandata la prima volta: rimando. || di rimannu, posto avv., vale di ritorno, da capo: di rimando.

Rimarcabbili. add. Degno d’esser notato: notabile.

Rimarcari. v. a. Prender cognizione di una cosa, por mente: notare. || V. marcari. P. pass. rimarcatu: notato.

Rimarchèvuli. add. Notabile: notèvole. || Che importa, che rileva: rilevante. Sup. rimarchevulissimu: notevolissimo. (Rimarchevole è biasimato dal Fanf.).

Rimarcu. s. m. Importanza, peso: rilievo. || Considerazione: nota.

Rimarginamentu. s. m. Il rammarginare: rammarginamento.

Rimarginari. v. a. Ricongiunger le margini delle ferite, saldare: rammarginare, rimarginare. P. pass. rimarginatu: rimarginato.

Rimari. v. intr. Spigner la barca per via di remi nell’acqua: remare, remigare. || v. a. Versificare: rimare. || Terminar i versi secondo rima: rimare. P. pass. rimatu: remato. || Rimato.

Rimaritari. v. a. Dar di nuovo marito: rimaritare. || Anco per ridar moglie: riammogliare. || rifl. Rimaritarsi, riammogliarsi. P. pass. rimaritatu: rimaritato.

Rimarra. s. f. Fango minuto: mota, e se meno: fanghiglia. || Fango in generale. || Prov. a la rimarra nun ci po tacca, al tristo non vale farlo arrossire; (corrotto da limarra, che a sua volta derivava da limo: fango).

Rimarrazza. pegg. e accr. di rimarra: fangaccio.

Rimarredda. dim. Fanghiglia.

Rimarruna. accr. di rimarra.

Rimarruseddu. dim. di rimarrusu: fangosello.

Rimarrusu. add. Pieno di mota: motoso, fangoso. || Imbrattato di mota: motoso, infangato, zaccheroso.

Rimaru. s. m. Chi fa o vende remi: remajo.

Rimasticari. v. a. Masticar di nuovo: rimasticare. || fig. Rivolgere piu volte nella mente: rimasticare. || fig. Si dice del rilevare e profferir le parole compitandole sotto voce: rimasticare.

Rimastu. add. Da rimanere: rimasto. || Ma si dice per determinato, pattuito ecc.: fermato, accordato.

Rimasugghia s. f., Rimasugghiu s. m. Avanzaticcio, avanzo di poca importanza: rimasuglio.

Rimazzari. V. arrimazzari.

Rimbammiri. v. intr. Tornar quasi bambino, perdere il senno: rimbambire.

Rimbarcari. v. a. Imbarcar di nuovo: rimbarcare.

Rimbummari. v. a. Risonare, rintronare: rimbombare.

Rimbummu. s. m. Suono che resta dopo qualche rumore: rimbombo.

Rimburzari. v. a. Rimettere nella borsa: rimborsare. || Il pagare o restituire danaro a chi l’ha speso per te: rimborsare. P. pass. rimburzatu: rimborsato.

Rimburzu. s. m. Il rimborsare o rimborsarsi: rimborso.

Rimbuttunari. V. rimmuttunari.

Rimbuttiri. V. imbuttiri.

Rimeddiu. V. rimediu.

Rimediabbili. add. Da potersi rimediare: rimediabile.

Rimediari. v. a. Por rimedio: rimediare. P. pass. rimediatu: rimediato.

Rimèdiu. s. m. Quello che è atto o si adopera per tor via ciò che abbia del dannoso, del malvagio: rimedio. || Tutto ciò che serve a far cessare qualche inconveniente o a superare qualche ostacolo: rimedio. || nun c’è rimediu, posto avv., è forza, non v’è altro modo: non v’è rimedio. || Espediente: rimedio.

Rimembranza. s. f. Memoria, ricordanza: rimembranza.

Rimera. s. f. Luogo dove si ripongono i remi nella galera.

Rimèttiri. v. a. Metter di nuovo, por la cosa dov’era: rimèttere. || Sminuire, perdere: rimettere. || Perdonare, assolvere: rimettere. || Ridurre di nuovo in buono stato, riordinare: rimettere. || Porre in arbitrio o volontà altrui: rimettere. || Restituire: rimettere. || Mandar il danaro per via di cambio in altro paese: rimettere. || Parlandosi di giudizi, vale destinare ad un tribunale: rimettere. || rimittiricci, scapitarci anzi che guadagnarci: rimettere in una impresa. || intr. Rigermogliare: rimettere. || rifl. a. Lasciare altrui il giudizio di una cosa: rimettersi. || Rapportarsi, riferirsi: rimettersi. || Rallentarsi, desistere: rimettersi. || Riacquistare la sanità: rimettersi. || Riacquistar il perduto: rimettersi. || Ridursi nel buon sentiero: rimettersi. || Cessare d’imperversare, volger in meglio, e dicesi del tempo: rimettersi.

Rimiddiari. V. rimediari.

Rimijanti. add. Che remiga: remigante. || Per barcajuolo, e anco pescatore in generale. (Salomone-Marino, Bar. di Carini).

Rimijari. v. a. Remare: remigare.

Riminari. V. arriminari e simili.

Rimisa. s. f. Quella parte di stoffa o panno che si lascia per poter allungare o slargar gli abiti in un bisogno: lasciatura, rimesso, sessitura. || Quella stanza ove si ripongono le carrozze ecc.: rimessa. || Il rimettere: rimessa. || Parlando di danaro, il mandarli per lettera di cambio: rimessa di danari. || E si dice di qualunque cosa mandata, il mandare ecc.: rimessa.

Rimisca. V. arrimiscamentu.

Rimiscari. V. arrimiscari e seg.

Rimiscu. s. m. Chi o che rimesta: rimestatore.

Rimissa. V. rimisa.

Rimissibbili. add. Da rimettersi, da perdonarsi: rimessibile.

Rimissioni. s. f. Il rimettere le sue ragioni in altrui che ne giudichi: rimessione. || Perdono: remissione. || nun cc’è rimissioni, non potersi far a meno, dover seguire: esser forza. || senza remissioni, assolutamente, recisamente: a reciso.

Rimissu. V. rimisu. [p. 822 modifica]

'Rimisu. add.' Da rimettere: rimesso. || Ricreduto, umile: rimesso. || sost. m. V. rimisa al § 1.

Rimitaggiu. s. m. Vita eremitica; luogo dove stanno i romiti: romitaggio.

Rimiteddu. dim. di rimitu: romitello, romitino.

Rimitòriu. s. m. Luogo dove stanno i romiti: romitorio, èremo. || Per sim. luogo solingo, rimoto e poco o niente frequentato: èremo.

Rimittuta. s. f. Il rimettere.

Rimitu. s. m. Uomo solitario, dedito alla vita contemplativa: romito. || fig. Uomo solitario, che poco frequenta la società: romito. || Prov. rimiti, ciumi e ’ndivini su li mali vicini: anco dei romiti il popolo conosce la ipocrisia... E questo popolo che tutto vede e tutto crede...

Rimmèstiri. Nella frase parrari a rimmestiri. V. a stornu.

Rimmurzari. V. rimburzari.

Rimmusciulari. v. a. Metter di nuovo nel bussolo.

Rimmuttunari. v. a. Il dar la prima mano dello intonaco: rinzaffare. P. pass. rimmuttunatu: rinzaffato.

Rimmuttunatu. s. m. L’intonacare e la cosa intonacata: intònaco.

Rimoderari. v. a. Correggere, moderare di nuovo: rimoderare. P. pass. rimoderatu: rimoderato.

Rimodernamentu. s. m. Il rimodernare: rimodernamento.

Rimodernari. v. a. Ridurre all’uso moderno: rimodernare. P. pass. rimodernatu: rimodernato.

Rimodernizzari. V. rimodernari.

Rimordimentu. s. m. II rimordere: rimordimento.

Rimòrdiri. v. a. Riconoscere, o far riconoscere i falli commessi, e causarne pentimento o dolore: rimòrdere.

Rimorsu. s. m. Voce della coscienza che ci fa riconoscere il fallo: rimorso.

Rimotu. V. remotu.

Rimovimentu. s. m. II rimuovere: rimovimento.

Rimòviri. v. a. Tor via, levare: rimuòvere. || Distornare, distorre, dissuadere: rimuovere. P. pass. rimossu: rimosso.

Rimovituri –trici. verb. Che rimuove: rimovitore –trice.

Rimozzioni. s. f. Il rimuovere: rimozione.

Rimpagghiari. v. a. Guernire di nuova paglia: rimpagliare.

Rimpastari. v. a. Impastar di nuovo: rimpastare. P. pass. rimpastatu: rimpastato.

Rimpatrunirisi. v. approp. Di nuovo impadronirsi: rimpadronirsi.

Rimpettu. prep. Dirimpetto: rimpetto.

Rimpiazzari. v. a. Mettere una persona o una cosa al luogo dell’altra: surrogare, sostituire. || Per rimborsare, compensare. P. pass. rimpiazzatu: surrogato, sostituito. || Rimborsato, compensato. (Rimpiazzare è francesismo, remplacer).

Rimpiazzu. s. m. Il sostituire: sostituzione. || Compenso. || Rimborso.

Rimpicciuliri. v. a. Ridurre più piccolo, più pico: rimpicciolire. P. pass. rimpicciulutu: rimpicciolito.

Rimproverabbili. add. Da rimproverarsi, degno di rimprovero: rimproverabile.

Rimproveramentu. s. m. Il rimproverare: rimproveramento.

Rimproverari. v. a. Rinfacciare: rimproverare. || Dir in faccia altrui i suoi vizi o le sue imperfezioni: rimproverare. P. pass. rimproveratu: rimproverato.

Rimproveraturi –trici. verb. Che rimprovera: rimproveratore –trice.

Rimproverazzioni. V. rimproveru.

Rimpruverazziunedda. dim. di rimproverazzioni: rimproverazioncella.

Rimpròveru. s. m. Parole di biasimo o d’ingiuria, di riprensione: rimpròvero.

Rimpruntari. v. a. Improntare di nuovo: rimprontare.

Rimpugnari. V. ripugnari.

Rimu. s. m. Strumento di legno col quale si voga: remo. || La pena della galera cioè la condanna al remo: remo. || iri a veli ed a rimi, met., aver la maggior fortuna: andar tutto a seconda.

Rimuddari. V. arrimuddari.

Rimunerari. v. a. Rimeritare: rimunerare.

Rimunna. s. f. Il rimondare: rimonda.

Rimunnari. V. arrimunnari.

Rimunnata. s. f. Il rimondare.

Rimunnatedda, Rimunnatina. dim. di rimunnata.

Rimunnatuna. accr. di rimunnata.

Rimunnatura. V. arrimunnatura.

Rimunnaturedda. dim. di rimunnatura.

Rimunnu. s. m. Il cacciar fuori le secondine.

Rimunta. s. f. Lo scartar i cavalli poco buoni della cavalleria, e rifornirla di buoni: rimonta. || Quel raccomodare le scarpe e i cappelli facendone alcuna parte nuova: rimonta.

Rimuntari. v. intr. Montar di nuovo, risalire: rimontare. || att. Rimetter a segno, a sesto: rimontare. || Ristaurare. || Dicesi del ridurre in altra forma un vestito, sì che comparisca diverso da quel che era: rifare un vestito. || Detto della scarpa, rifarle il tomajo. O anco rimetter nuova suola, e allora dicesi: risolare. P. pass. rimuntatu: rimontato. || Rifatto ecc.

Rimuntatura. s. f. L’atto e lo effetto del rimontare: rimontatura, rifacimento. || Il rifare il tomajo alle scarpe; e il tomajo rifatto. Il rifare le suola: risolatura.

Rimuntaturedda. dim. di rimuntatura.

Rimurari. v. a. Nuovamente murare: rimurare.

Rimurata. V. rimurata e seguenti. || Indugio: rèmora.

Rimurchiari. V. arrimurchiari.

Rimurchiu. s. m. Il rimorchiare: rimorchio.

Rimuri. V. rumuri. (A. V. ital. rimore).

Rimusirisi. (Pasq.) V. ammussiri (da muso).

Rimutari. v. a. Di nuovo mutare: rimutare. P. pass. rimutatu: rimutato.

Rimutazzioni. s. f. Il rimutare: rimutazione.

Rina. s. f. La parte più arida della terra, che si trova nei lidi ecc.: arena, rena. || Se più grossa: sabbia, e sabbia dicesi a quella che non è in mare ma in terra. || Quella che serve per buttarla sul foglio scritto onde asciughi l’inchiostro: sabbia. || – d’oru, – d’argentu ecc. quella che ha in sè particelle d’oro, d’argento ecc. || fabbricari supra rina, senza fundamento, senza probabilità o verità: fondare, ' [p. 823 modifica] seminare nell’arena. || rini, pl., diconsi le terre sabbiose.

Rinalata. s. f. Quanto cape un orinale.

Rinalazzu. pegg. di rinali.

Rinaleddu. dim. Orinaletto, orinalino.

Rinalera. s. f. Cassa da riporvi l’orinale: orinaliera. || Si usa anco a guisa di un piccolo tavolino: comodino.

Rinali. s. m. Vaso in cui si orina: orinale. || teniri lu rinali ad unu, rendergli cieco ossequio, umiliarsegli, piaggiarlo: ugnere gli stivali, fiutare lo sterco ad alcuno.

Rinalicchiu. V. rinaleddu.

Rinaloru. s. m. Vasetto da tenervi la sabbia che si usa per asciugar lo scritto: polverino. || Colui che porta o rende rena: renajuolo.

Rinaluni. accr. di rinali.

Rinalureddu, Rinaluricchiu. dim. di rinaloru.

Rinaru. V. dinaru.

Rinascenza. s. f. Rinascimento: rinascenza.

Rinascimentu. s. m. Il rinascere: rinascimento.

Rinàsciri. v. intr. Nuovamente nascere: rinàscere. P. pass. rinasciutu o rinatu: rinato.

Rinàscita. s. f. Rinascimento: rinàscita.

Rinativu. s. m. Erba tenera che nasce nei campi dopo la prima segatura: guaime (Pasq.).

Rinatizzu. V. rinativu.

Rinatura. s. f. Quella parte del lido rimasta a secco, dov’è la rena: renajo.

Rinàuda. V. vulpi. (Fr. renard: volpe).

Rinausamentu. s. m. Il rinnalzare: rinnalzamento.

Rinansari, Rinauzari. v. a. Innalzare o alzar di nuovo: rinnalzare. || intr. Insuperbire. P. pass. rinausatu: rinnalzato. (Scambio della u per la l).

Rinazzolu. s. m. Quel terreno in cui abbonda la sabbia: sabbione, renaccio, renischio. || add. Sabbioniccio, sabbionoso, renoso.

Rinazza. s. m. Quantità di rena, che si trova raccolta intorno alle acque correnti: reniccio.

Rincarcari. v. a. Calcar di nuovo o più forte: ricalcare. || V. calcari. || rifl. pass. Detto di fabbrica, il calare alquanto per vizio nelle fondamenta: inchinare.

Rincavagnari. v. a. Rimetter nella cavagna V.

Rinchìpiti, Rinchìpitu. s. m. Luogo recondito, segreto. || essiri o stari rinchipiti, il volontario appartarsi per alcun tempo dal consorzio, dalla compagnia, per checchessia: ritrarsi a parte, appartarsi. || Contegno, gravità. || Per ometto, omicciuolo.

Rìnchiu. sciatira e rinchiu, è una esclamazione di maraviglia, di spregio ecc.: oibò.

Rinchiùdiri, Rinchiùiri. v. a. Racchiudere: rinchiudere.

Rinchiusu. add. Da rinchiudere: rinchiuso. || fetu di rinchiusu: quel puzzo che manda un luogo lungamente chiuso, o privo d’aria fresca: sito di riserrato o rinserrato. || Nelle zolfaje è quel gas acido carbonico che vi si sviluppa dentro.

Rincìddicu. V. pretestu.

Rincigghiu. V. runcigghiu.

Rincontru. s. m. Il rincontrare: rincontro. || Per riscontru V. || prep. All’opposto: rincontro.

Rincorari. v. a. Dar animo: rincorare. P. pass. rincoratu: rincorato.

Rincriscimentu. s. m. Cosa rincrescevole, noja: rincrescimento.

Rincrìsciri. v. intr. e intr. pron. Venir a noja, a fastidio: rincrèscere. P. pass. rincrisciutu: rincresciuto.

Rincrisciusu. add. Che ha rincrescimento: rincrescioso. || Pieno di rincrescimento: rincrescioso.

Rinculari. v. intr. Farsi o tirarsi indietro: rinculare. || att. Respinger indietro: rinculare. P. pass. rinculatu: rinculato.

Rinculata. s. f. Il rinculare: rinculata.

Rincumindari. (Pasq.) V. A. per salutari V.

Rincuntrari. v. a. Incontrare: rincontrare. || Unire un muro all’altro acciò si rinforzi. P. pass. rincuntratu: rincontrato.

Rindigghia. V. rannigghia.

Rindina. V. rinnina.

Rinedda. s. f. Materia simile alla rena, che scende da’ reni, e cagiona una malattia detta renella: renella.

Rinèsciri. v. intr. Sortire, aver effetto: riuscire. || att. Far riuscire. || intr. Risultare: riuscire. || rinesciri bonu o tintu, sperimentarlo tale: riuscir altrui buono o cattivo. || rinesciri bona, o mala o tinta, aver prospero o cattivo esito, incoglier bene o male: riuscir bene o a buono, o male, o a tristo fine. || – a fetu: riuscir a tristo fine. || rinesciri ’ntra ’na cosa, esserne capace da venirne a fine: riuscirvi. || lu jocu riniscìu a veru, che il Villani disse: il giuoco da beffe avvenne col vero. || comu rinesci è bonu, o comu rinesci si cunta: avvenga ciò che vuole o ciò che sa avvenire. P. pass. rinisciutu: riuscito.

Rinèscitu. s. f. Il riuscire, successo: riuscita. || Profitto, avanzamento: riuscita. || fari beni o malu rinescitu: far buona o mala riuscita.

Rinfacciamentu. s. m. Il rinfacciare: rinfacciamento.

Rinfacciari. v. a. Rimproverare, dire in faccia cose spiacevoli: rinfacciare. || Rammentar ad alcuno i benefizi fattigli, nel rampognarlo: rinfacciare. P. pass. rinfacciatu: rinfacciato.

Rinfacciu. s. m. Rimprovero, rabbuffo: raffaccio (Tomm. D.).

Rinfasciddari. v. a. Rimettere nella fascedda V.

Rinficcari. v. a. Di nuovo ficcare: rificcare. || fig. Voler ostinatamente dire le sue pretese, voler cavillare quantunque convinto del torto: perfidiare.

Rinficcu. V. sfirrìu.

Rinfoderari. v. a. Rimetter in fodero: rinfoderare.

Rinforzu. s. m. Il rinforzare: rinforzo. || T. mil. Drappello di soldati che si manda ad ingrossare il numero di altri drappelli: rinforzo. || Nelle arti, pezzo che si raddoppia per maggior solidità, durata: sostegno.

Rinfrancari. v. a. Rinvigorire: rinfrancare. || V. rinfranchirisi.

Rinfranchirisi. V. arrifranchirisi.

Rinfrinari. V. raffrinari.

Rinfriscari. V. arrifriscari.

Rinfriscu. s. m. Rinfrescamento: rinfresco. || Apparecchiamento di bevande congelate, di [p. 824 modifica] confetti ecc. che si fa in occasione di festa: rinfresco.

Rinfucari. v. a. Infocar di nuovo o molto: rinfocare. P. pass. rinfucatu: rinfocato.

Rinfundiri. V. rifunniri.

Rinfurzamentu. s. m. Il rinforzare: rinforzamento.

Rinfurzari. v. a. Aggiungere o accrescer forza, far più forte: rinforzare. || T. mil. Accrescere il numero de’ soldati, delle munizioni ecc.: rinforzare. || rifl. a. Rinforzarsi. P. pass. rinfurzatu: rinforzato.

Rinfurzata. s. f. Rinforzamento: rinforzata.

Rinfurzeddu. dim. di rinforzu.

Rinfusa (A la. posto avv. Confusamente: alla rinfusa.

Rinfusamenti. avv. Alla rinfusa: rinfusamente.

Rinfusioni. s. f. Rinfundimento: rinfusione.

Ringa. V. ringu.

Ringanera. V. ringhera.

Ringata. s. f. Ordine di cose l’una dopo l’altra: fila. || Parecchi spartimenti o ajole, una dopo l’altra, che si fanno in terra ne’ giardini, e forman un’ordine. || V. latata.

Ringatedda. dim. di ringata.

Ringhera. V. ringata. || Parapetto di metallo, di bastoni in legno ecc. per finestre e simili: ringhiera. || a ringhera: in fila. (Sp. ringlera: fila).

Ringiuviniri. v. intr. Ritornar giovane: ringiovanire, ringiovenire. || att. Ridur giovane: ringiovanire. P. pass. ringiuvinutu: ringiovanito.

Ringravidari. v. a. e intr. ingravidar di nuovo: ringravidare. P. pass. ringravidatu: ringravidato.

Ringrazziamentu. s. m. Il ringraziare: ringraziamento.

Ringrazziari. v. a. Render grazie, mostrarsi grato: ringraziare. || hai a ringrazziari a Diu ca... modo di esprimere come altri appena sia riuscito o arrivato a checchessia, quasi per ispecial grazia di Dio: hai di catti che... P. pass. ringrazziatu: ringraziato.

Ringràzziu. s. m. Rendimento di grazie: ringraziamento.

Ringu. V. riga al § 9. || Fila. || a ringu, posto avv., l’uno dopo l’altro: in filza. || Indistintamente, senza riguardi: del pari.

Rini. s. f. pl. Arnione: rene. || Il dorso, il tergo: le reni.

Rinicedda. dim. di rina: renella. || V. rinella.

Rinigari, Rinijari. V. arrinigari.

Rìnina. V. rìnnina e derivati.

Rinisca. s. f. Agnella giovane.

Riniscimentu. V. rinèscitu.

Rinisciuta. s. f. Il riuscire: riuscita. || Profitto, avanzamento: riuscita.

Rinisciutedda. dim. di rinisciuta.

Rinisciutuna. accr. di rinisciuta.

Rinistari. v. a. Innestar di nuovo: rinnestare.

Rinitenti. V. renitenti.

Rinittari. v. a. Nettar di nuovo: rinettare. || Tagliar alle tavole le estremità tonde o ineguali. P. pass. rinittatu: rinettato ecc.

Rinittatura. s. f. Il rinettare: rinettatura.

Rinnatariu. V. rinnitariu.

Rinnimentu. s. m. Il rendere: rendimento.

Rìnnina. s. f. T. zool. Uccello di passo che viene in primavera: ròndine. Hirundo urbica L. || Pesce rossiccio, colla testa che trae al color violetto, segnato di strisce di altri colori: pesce rondine. Trigla hirundo L. || a cuda di rinnina, certi lavori conformati a mo’ della coda di rondine: a coda di rondine.

Rinninedda. dim. di rinnina: rondinella. || scinni scinni rinninedda, sorta di giuoco fanciullesco: rimpiattino (Biundi).

Rinninuni. s. m. Spezie di rondine ma più grossa, che frequenta le torri; va a caccia delle api e di altri insetti: rondone. Hirundo major L.

Rinnitariu. add. Colui che vive di rendita.

Rinnitedda. dim. di rennita: rendituccia.

Rinnituna. accr. di rennita.

Rinnitura. s. f. Affluenza del latte alle poppe.

Rinnituredda. dim. di rinnitura.

Rinnituzza. dim. di rennita: rendituccia, rendituzza.

Rinnuta. s. f. Il rendere: resa.

Rinnutu. P. pass. di renniri: renduto, reso.

Rinnuvari. V. rinuvari.

Rinocchiu. V. dinocchiu.

Rinoceronti. s. m. T. zool. Grande quadrupede, che ha un corno sul naso, ha la pelle grossa, dura, bigia, senza peli: rinoceronte. || Uccello delle indie con una escrescenza cornea: liocorno di mare o rinoceronte.

Rinomabbili. add. Degno di rinomanza, famoso: rinomabile.

Rinomanza. s. f. Fama, nominanza: rinomanza.

Rinomari. v. a. Far menzione onorevole: rinomare. P. pass. rinomatu: rinomato.

Rinomatissimu. add. sup. Rinomatissimo.

Rinominari. v. a. Nominar di nuovo o con venerazione: rinominare. P. pass. rinominatu: rinominato.

Rinomu. s. m. Fama: nomanza. (V. A. ital. rinomo).

Rinovari. V. rinuvari.

Rinovu. V. rinuvamentu.

Rinòzzulu. s. m. La seconda sansa cavata dall’aver messo allo strettojo la prima sansa.

Rinquartari. v. a. Ripartire in quattro o in quarti: rinquartare. || Per riquartari V.

Rinsaccari. v. a. Di nuovo insaccare: rinsaccare. P. pass. rinsaccatu: rinsaccato.

Rinsarvaggiri. v. a. e intr. Insalvatichire di nuovo: rinsalvatichire.

Rinsicchiri. v. intr. Divenir più magro: smagrire.

Rinsignari. v. a. Di nuovo insegnare: rinsegnare.

Rinsilvarisi. v. intr. pron. Rientrar nella selva: rinselvarsi. P. pass. rinsilvatu: rinselvato.

Rinsirrari. v. a. Serrar di nuovo, rinchiudere: rinserrare. P. pass. rinsirratu: rinserrato.

Rintagghiari. v. a. Intagliar di nuovo: rintagliare. P. pass. rintagghiatu: rintagliato.

Rintami. V. dintami.

Rintanamentu. s. m. Il rintanare o rintanarsi: rintanamento.

Rintanari. v. a. Ricacciare nella tana: rintanare || rifl. a. Nascondersi nella tana: rintanarsi. || Per sim., semplicemente nascondersi: rintanarsi. P. pass. rintanatu: rintanato. [p. 825 modifica]

Rintari. accorciato da arricintari V.

Rintisu. add. Da risentire: risentito, rinteso.

Rintracciamentu. s. m. Il rintracciare: rintracciamento.

Rintracciari. v. a. Trovare seguitando la traccia: rintracciare. || Andar in traccia: rintracciare. P. pass. rintracciatu: rintracciato.

Rintracciaturi. verb. m. Che rintraccia: rintracciatore.

Rintrunamentu. s. m. Assordimento, stordimento: rintronamento.

Rintrunari. v. intr. e att. Fortemente rimbombare quasi a guisa di tuono: rintronare.

Rintuccari. v. a. Sonar campane a tocchi: rintoccare.

Rintunacari. v. a. Intonacar di nuovo: rintonacare. P. pass. rintunacatu: rintonacato.

Rintunari. v. a. Rintronare: rintonare.

Rintuppari. v. a. Riscontrare: rintoppare.

Rintuzzamentu. s. m. Il rintuzzare: rintuzzamento.

Rintuzzari. v. a. Ribattere, rivolgere la punta o ripiegare il taglio: rintuzzare. || met. Ributtare, rimuovere: rintuzzare. || Raffrenare, umiliare: rintuzzare. P. pass. rintuzzatu: rintuzzato.

Rintuzzu. V. dintuzzu.

Rinunzia. s. f. Rinunziamento: rinunzia.

Rinunziamentu. s. m. Il rinunziare: rinunziamento.

Rinunziari. v. a. Rifiutare spontaneamente la propria ragione o checchessia: rinunziare, renunziare, rinunciare. || Riferire: rinunziare. P. pass. rinunziatu: rinunziato.

Rinunziata. V. rinunziamentu.

Rinunziatariu. s. m. Colui in pro del quale altri rinunzia: rinunziatario.

Rinunziaturi. verb. m. Colui che rinunzia: rinunziatore –trice.

Rinusari. v. a. Ristaurare, quasi rimettere in uso. || Rinnalzare; e qui sarebbe come dire rinausari.

Rinusatizza. s. f. Soverchia arroganza, presunzione: tracotanza.

Rinusatu. add. Che ha tracotanza: tracotato. (Quasi accorciativo di rinausatu per superbo).

Rinuseddu. dim. di rinusu.

Rinusità, Rinusitati. Qualità di ciò che è renoso: renosità, renositade, renositate.

Rinusu. add. Pieno di rena: renoso, sabbioso. || Di qualità di rena: renoso. Sup. rinusissimu: renosissimo.

Rinuvabbili. add. Che puossi o dessi rinnovare: rinnovabile.

Rinuvamentu. s. m. Il rinnovare: rinnovamento.

Rinuvari. v. a. Tornar a far di nuovo: rinnovare, rinovare. || Nuovamente germogliare: rinnovare. || Ridurre di nuovo nella mente: rinnovare. P. pass. rinuvatu: rinnovato.

Rinuvata. s. f. L’azione del rinnovare: rinnovata, rinovata.

Rinuvatedda. dim. di rinuvata.

Rinuvatina. V. rinuvata.

Rinuvaturi –tura –trici. verb. Chi o che rinnova: rinnovatore –trice.

Rinuvazzioni. s. f. Il rinnovare: rinnovazione.

Rinvalidari. v. a. Render valido checchessia: rinvalidare. P. pass. rinvalidatu: rinvalidato.

Rinvèniri. V. rivinìri. || Per truvari V.

Rinviari. v. a. Rimandare: rinviare.

Rinvirdiri. v. intr. Ritornar verde: rinverdire. || att. Far tornar verde: rinverdire. P. pass. rinvirdutu: rinverdito.

Rinzaffari, Rinziffari. v. a. Dar il primo intonaco al muro, alla grossa: rinzaffare.

Rinzicchiri. V. rinsicchiri e simili.

Riobbligari. v. a. Obbligar di nuovo: riobbligare.

Rioccupari. v. a. Occupar nuovamente: rioccupare.

Riolu. s. m. Pezzo di rete sugli staggi, con cui pigliar lepri e simili: callajuola. || Certo lividore che viene sotto gli occhi: occhiaja. || E per ugghialoru V.

Rionorari. v. a. Onorar di nuovo: rionorare.

Rioperari. v. a. Nuovamente operare: rioperare.

Riordinamentu. s. f. Il riordinare: riordinamento.

Riordinari. v. a. Ordinare nuovamente, rimettere in ordine: riordinare. P. pass. riordinatu: riordinato.

Riordinaturi. verb. m. Che riordina: riordinatore.

Riordinazzioni. s. f. Il riordinare: riordinazione.

Riordu. V. rigordu.

Riottu. vilif. e modif. di re: reuzzo.

Ripa. s. f. Estrema parte della terra che termina e soprasta alle acque: ripa, riva. || ripa ripa, posto avv., lungo la ripa: riva riva. || fari ripa, quando vicino una corrente la terra si rafferma perchè l’acqua non passi: fare argine.

Riparabbili. add. Che può ripararsi: riparabile.

Riparari. v. a. Rimediare, porre riparo: riparare. || Rifare, risarcire: riparare. || V. arriparari. P. pass. riparatu: riparato.

Riparata. s. f. L’azione del riparare: riparata.

Riparatedda. dim. Riparatina (V. participiu).

Riparatina. V. riparata: riparamento.

Riparaturi –trici. verb. Chi o che ripara: riparatore –trice.

Riparazzioni. s. f. Riparo, ristaurazione: riparazione.

Riparazziunedda. dim. Riparazioncella (credo d’uso).

Ripareddu. dim. di riparu.

Ripartimentu. s. m. Il ripartire, scompartimento: ripartimento.

Ripartiri. v. a. Distribuire le parti: ripartire. || intr. Partir di nuovo da un luogo: ripartire. P. pass. ripartitu e ripartutu: ripartito.

Riparu. s. m. Il riparare, rimedio: riparo. || Difesa, ostacolo: riparo.

Ripassari. v. intr. e att. Di nuovo passare: ripassare. || Riandare, rileggere, ricorreggere: ripassare. || Dar l’ultima perfezione ad un lavoro: ripassare. || fig. Rimproverare: rabbuffare. || Burlare: dar la quadra. || – li dinari: ricontarli. || – li siminati: rincalzare, far la rincalzatura. P. pass. ripassatu: ripassato.

Ripassata. s. f. Il ripassare: ripassata. || fig. Beffa, canzonatura. || dari ’na ripassata, [p. 826 modifica] tornar a passar nuovamente, e fig. tornar a considerare, a esaminar una cosa: dar una passata. || fari ’na ripassata ad unu, ammonirlo, rabbuffarlo: far una ripassata ad alcuno.

Ripassatedda. dim. di ripassata.

Ripassiari. v. intr. Passeggiar di nuovo: ripasseggiare.

Ripàssitu. V. ripassata.

Ripatriari. v. intr. Ritornar in patria: ripatriare, rimpatriare. || att. Rimetter in patria: ripatriare. P. pass. ripatriatu: ripatriato, rimpatriato.

Ripatriata. s. f. Il ripatriare: rimpatriata ( V. participiu). || fari ’na ripatriata, rivedersi e discorrere insieme due persone che non si eran vedute o parlate da lungo tempo.

Ripeccari. v. intr. Di nuovo peccare: ripeccare.

Ripeggiurari. v. intr. Di nuovo peggiorare: ripeggiorare.

Ripercòtiri. v. a. Percuotere di nuovo: ripercuotere. P. pass. ripercossu o ripercututu: ripercosso.

Ripètiri. v. a. Tornar a dire: ripètere. || Cominciare da principio: ripetere. || Contradire, opporsi colle parole: ripetere. || Domandare ciò che altri crede doversegli: ripetere. P. pass. ripitutu: ripetuto.

Ripetu. V. riddossu.

Ripèzzitu, Ripezzu. V. arripezzu.

Ripiccu. s. m. Ripercotimento di colpo contro colpo: ripicco. || Dispetto per vendicarsi fanciullescamente di lieve ingiuria o che altro: ripicco.

Ripicedda. dim. di ripa: riperella.

Ripidamentu. s. m. Il rifondare: rifondamento.

Ripidari. v. a. Rifare, ristaurare le fondamenta o rimettere in piombo un muro: rifondare, rimpellare. P. pass. ripidatu: rifondato (da pedi).

Ripidatu, Ripidatura. s. m. T. fabb. Rifacimento della base d’un edificio, il rimetterlo in piombo: rimpello.

Ripiddu. s. m. T. agr. Spezie di terreno magro, sassoso buono per le viti: calestro.

Ripidizza. s. f. Ertezza: ripidezza.

Rìpidu. add. Malagevole a salire, erto: rìpido.

Ripiegari. v. a. Raddoppiare su di sè panno, carta o altro: ripiegare. P. pass. ripiegatu: ripiegato.

Ripiegu. s. m. Ciò che giova a prevenire, eludere, cansare un male: ripiego. || Artifizio del discorso o partito adoperato a coprire o temperare un errore: ripiego.

Ripienu. s. m. Tutta quella materia che serve a riempire il vuoto di checchessia: ripieno. || Quello che in alcun luogo non opera principalmente o non serve a nulla: ripieno. Onde servir di ripieno. || T. gram. Quella particella non necessaria, ma che serve di adorno al discorso: ripieno.

Ripigghiamentu. s. m. Il ripigliare o ripigliarsi: ripigliamento.

Ripigghiari. V. arripigghiari. || Rivedere, racconciare, dar finitezza a un’opera. || Riprendere: ripigliare. || – la frevi, ritornare: rimetter la febbre. || rifl. a. Ripetere le parole dette innanzi o per difetto di pronunzia o per tardità di mente: riprendersi. || Rimettersi in buono stato, in salute: ripigliare (intr.); p. e. i ragazzi son come i fiori, si appassiscono subito, e subito ripigliano... e altrove speriamo che col tempo ripiglieranno (Giuliani) P. pass. ripigghiatu: ripigliato.

Ripigghiata. V. ripigghiamentu.

Ripigghieri. V. marriddusu.

Ripigghiu. V. sfirriu. || Per riprensione. (A. V. ital. ripiglio). || Risorsa, rinfranco, ripresa.

Ripigliari. V. ripigghiari.

Ripintagghiu, Ripintagliu. V. repentagghiu.

Ripintimentu. s. m. Il ripentirsi: ripentimento.

Ripintirisi. v. intr. pron. Di nuovo pentirsi: ripentirsi. P. pass. ripintutu: ripentito (A. V. ital. ripentuto).

Ripinzamentu. s. m. Il ripensare: ripensamento.

Ripinzari. v. a. Pensar di nuovo: ripensare. || Riandar colla mente una cosa: ripensar d’una cosa. P. pass. ripinzatu: ripensato.

Ripisari. v. a. Pesar di nuovo: ripesare. || fig. Considerar di nuovo: ripesare. P. pass. ripisatu: ripesato.

Ripiscari. v. a. Cavar dall’acqua checchè vi sia caduto dentro; ripescare. || fig. Ritrovar checchessia con industria e fatica: ripescare. P. pass. ripiscatu: ripescato.

Ripistari. v. a. Pestar di nuovo: ripestare. || ripistari l’acqua ’ntra lu murtaru, ritornar più volte e inutilmente nello stesso argomento: P. pass. ripistatu: ripestato.

Ripistata. s. f. L’azione del ripestare: ripestata.

Ripistu. s. m. T. cacc. Operazione con cui rinnovasi e s’aggiugne forza alla polvere da fuoco vecchia. || Ultima pigiatura delle uve, dopo esserne colato il mosto.

Ripitari. V. arrepitari e così di seguito.

Ripitituri. verb. m. Che ripete: ripetitore. || Colui che spiega minutamente le cose insegnate alla scuola: ripetitore.

Ripitizzioni. s. f. Il ripetere: ripetizione, repetizione. || Oriuolo da tasca che ha sonerìa: ripetizione, oriuolo a ripetizione.

Ripitizziunedda. dim. Ripetizioncella. (Crederei d’uso).

Ripittinari. v. a. Di nuovo pettinare: ripettinare (però manca a’ vocabolari).

Ripituni. s. m. T. agr. Quel mozzicone di sarmento lasciato dal potatore alle viti, pel quale esse hanno a far nuova messa: capo.

Ripituta. V. ripitizzioni.

Ripizzari. V. arripizzari: ripezzare.

Riplicari. V. replicari.

Ripocciu. V. racioppu.

Ripoi. V. dipoi.

Ripòniri. v. a. Porre di nuovo, rimettere: riporre, riponere. || fig. Rifare, riedificare: riporre. || Metter nel numero: riporre P. pass. ripostu o ripunutu: riposto.

Ripopolari. V. ripupulari.

Riportu. s. m. Ciò che è riportato: riporto.

Ripostu. s. m. Stanza ove tengonsi robe da mangiare: dispensa. || Armadio dove si ripongono dette cose da mangiare: dispensa, credenza. || Armadio dove ripongonsi gli arnesi della mensa ecc, credenza: riposto. || Luogo ritirato da [p. 827 modifica] riporvi checchessia: ripostiglio. || Stanza dove si ripongon e tengono gli olii e l’altre grasce: cànova. || Quello del navilio dicesi: pagliuolo (Perez).

Riposu. s. m. Il riposare, quiete: riposo. || Oziosità: riposo. || Pausa: riposo. || T. magn. Ferro a squadra su cui si ripiega e posa il mantice: riposo. || a riposu: in riposo, cheto. |||Prov. longu riposu imputrunisci l’omu, è chiaro; ma d’altra parte si dice pure che sana multi mali.

Riprènniri. V. arriprenniri.

Riprenzioni. V. riprinzioni.

Ripricari. V. replicari.

Riprigari. v. a. Nuovamente pregare: ripregare. P. pass. riprigatu: ripregato.

Riprìmiri. V. reprimiri.

Riprincipiari. v. a. Principiar di nuovo: riprincipiare.

Riprìnniri V. arriprenniri.

Riprinzibbili. add. Degno di riprensione: reprensibile.

Riprinzioni. s. f. Il riprendere: riprensione. || Prov. cu’ nun senti riprinzioni, nun senti vastuni: chi non teme sermone non teme bastone. || vali cchiù una riprinzioni a cu’ la senti, ca centu vastunati a cu’ nun senti, dunque s’educhi l’uomo a sentire.

Riprinziunedda. dim. Riprensionetta, riprensioncella.

Riprisagghia. V. rapprisagghia: ripresaglia.

Riprisintari. v. a. Presentar di nuovo: ripresentare. || Per rapprisintari.

Riprisintazzioni. V. rapprisintazzioni.

Riprisu. add. Da riprendere: ripreso. (A. V. ital. ripriso). || Timido, peritoso. Onde stari riprisu, star contenuto, timidarsi.

Riproponiri. v. a. Proporre nuovamente: riproporre.

Riprova. s. f. Riscontro, prova: riprova. || Testimonianza: riprova. || Testimonianza che fa altri al cospetto del reo negante: riprova.

Riprudùciri o Riprudurri. v. a. Produrre di nuovo: riprodurre. P. pass. riproduttu: riprodotto.

Ripruduzzioni. s. f. Il riprodurre: riproduzione.

Ripruvamentu. s. m. Il riprovare: riprovamento.

Ripruvari. v. a. Di nuovo provare: riprovare. || Non approvare, rifiutare: riprovare. || Confutare, dimostrar falso: riprovare. P. pass. ripruvatu: riprovato.

Ripruvazzioni. s. f. Il riprovare: riprovazione.

Ripuddiri. V. arripuddiri e derivati.

Ripuddu. V. rijettitu.

Ripudiari. v. a. T. leg. Rifiutare o rigettare cosa che legalmente appartenga: ripudiare. P. pass. ripudiatu: ripudiato.

Ripùdiu. s. m. Il ripudiare, e specialmente, la consorte: ripùdio.

Ripugnanti. add. Che ripugna: ripugnante. Sup. ripugnantissimu: ripugnantissimo.

Ripugnanza. s. f. Il ripugnare, resistenza: ripugnanza. || Ostacolo, incompatibilità: ripugnanza.

Ripugnari. v. a. Far resistenza, ostare: ripugnare, repugnare. || fig. Opporsi: ripugnare. P. pass. ripugnatu: ripugnato.

Ripulimentu. s. m. Il ripulire: ripulimento.

Ripuliri. v. a. Di nuovo pulire, dar l’ultima mano ai lavori: ripulire. P. pass. ripulutu: ripulito.

Ripulitura. s. f. Il ripulire e la maniera di ripulire: ripulitura.

Ripulituri. verb. m. Che ripulisce: ripulitore.

Ripullulari. v. intr. Pullular di nuovo: ripullulare.

Ripulsa. V. repulsa.

Ripuluta. s. f. L’azione del ripulire: ripulita.

Ripuntari. V. puntiari.

Ripupulari. v. a. Di nuovo popolare: ripopolare. || intr. pass. Ripopolarsi. P. pass. ripupulatu: ripopolato.

Ripupulazzioni. s. f. Il ripopolare o ripopolarsi: ripopolazione (Mort.).

Ripurtari. v. a. Di novo portare, o ritornar le cose a suo luogo: riportare. || Riferire: riportare. || Acquistare, ottenere: riportare. || Del copiar un disegno piccolo in grande o viceversa: riportare. || rifl. a. Rimettersi, starsene alla sentenza altrui: riportarsi. || fari lu porta e riporta, ridire le cose che si odono dall’una all’altra parte: rapportare. || aviricci palori ripurtati cu unu, aver odio con alcuno: aver della ruggine con taluno. P. pass. ripurtatu: riportato.

Ripurtaturi. verb. m. Che riporta: riportatore. || Prov. a mali lingui, fausi ripurtaturi, e così è tutto fatto.

Ripurteri. V. referendariu, ripurtaturi.

Ripusari. V. arripusari || ripusari supra d’unu, starsene a lui interamente, avergli cieca e pienissima fede: riposare sopra uno.

Ripusaturi. s. m. La parte piana della staffa: la tavola.

Ripussidiri. v. a. Di nuovo possedere: ripossedere.

Ripustamentu. s. m. Il riporre, provvista: riposta.

Ripustari. v. a. Chiudere o serrare alcuna cosa per conservarla: riporre. || Nascondere, celare: riporre. P. pass. ripustatu: riposto.

Ripustaturi. verb. m. Colui che ripone e conserva la roba derubata.

Ripusteddu. dim. di ripostu: dispensina, credenzina.

Ripusteri. add. Chi ha cura della credenza: credenziere.

Ripustigghiu. s. m. Luogo ritirato da riporvi checchessia: ripostiglio.

Ripustinu. V. ripusteddu.

Riputari. v. a. Giudicare, stimare, tener in concetto di...: reputare, riputare. || riputari a..., metter in conto di...: reputar a o in... || rifl. a. Avere stima di sè. reputarsi. P. pass. riputatu: reputato.

Riputatissimu. add. sup. Reputatissimo.

Riputazzioni. s. f. Riputanza, buona fama: riputazione.

Riputazziunedda. dim. Riputazioncella.

Riquagghiatu, Riquagghiu. s. m. Spezie di torta, d’uova battute con pane e cacio grattugiato. || Per riconzu V.

Riquartari. v. a. Arar la quarta volta la terra: rinquartare. P. pass. riquartatu. rinquartato.

Riquatrari. v. a. Mettere o ridurre in quadro: [p. 828 modifica] riquadrare. || Dare alle pareti le tinte con fregi, righe ecc.: riquadrare. P. pass. riquadratu: riquadrato.

Riquatrata, Riquatratura. s. f. Il riquadrare: riquadratura.

Riquèdiri. v. a. Domandare: richièdere. || Convenirsi, affarsi: richiedersi.

Riquesta. V. richiesta.

Riri. V. diri.

Rirità. V. eredità.

Risa. s. f. Arrendimento: resa. || Rendita, frutto di cereali, vigne ecc: prodotto.

Risacca. s. f. T. mar. Percussione impetuosa delle onde contro la spiaggia o scogliera, che poi si ritirano col medesimo impeto: risacca (Zan. Voc. Met.).

Risaccari. V. arrisaccari.

Risaccuni. V. arrisaccuni.

Risagghiari. V. arrisaccari. || V. arrivulari.

Risaglia. V. risata (Scob.).

Risagnari. v. a. Di nuovo salassare: risalassare (crederei usabile).

Risalari. v. a. Salar di nuovo: risalare (manca a’ vocabolari).

Risaloru. add. Che ride spesso: ridone.

Risaltari. v. a. Ricrescere in fuori: risaltare. || Per estens. Spiccare, far effetto: risaltare. P. pass. risaltatu: risaltato.

Risaltu. s. m. Ciò che risalta: risalto. || Prominenza qualunque: rialto. || fig. Spicco, comparita: risalto. || T. arch. Quei membri dell’edificio che ricrescon in fuora: risalto. || E dicesi a quelle parti le quali fanno tal effetto: risalto. || dari risaltu ad una cosa, farla comparire: dar risalto ad una cosa.

Risaluru. V. risaloru.

Risalutari. v. a. Salutare di nuovo, render il saluto: risalutare. P. pass. risalutatu: risalutato.

Risalutazzioni. s. f. Il saluto reciproco, restituzione di saluto: risalutazione.

Risaminari. v. a. Esaminar di nuovo: riesaminare, risaminare. P. pass. risaminatu: risaminato.

Risanabbili. add. Da potersi risanare: risanabile.

Risanamentu. s. m. Guarimento, guarigione: risanamento.

Risanari. v. a. Render sano: risanare. || Tornare qualsivoglia cosa nella interezza di prima: risanare. || intr. Ricuperar la sanità: risanare. P. pass. risanatu: risanato.

Risapiri. v. a. Saper la cose per relazione o per fama: risapere. P. pass. risaputu: risaputo.

Risarcibbili. add. Da potersi risarcire: risarcibile.

Risarcimentu. s. m. Il risarcire: risarcimento. || V. sarcimentu.

Risàrciri. v. a. Rimendar di nuovo: V. sàrciri.

Risarcìri. v. a. Ristaurare, racconciare: risarcire. || Rimendar di nuovo. || fig. Rifare, ristorare: risarcire. P. pass. risarciutu: risarcito.

Risarciuta. s. f. Il rimendar di nuovo.

Risata. s. f. Il ridere: riso. E se più smoderatamente: risata. || Per risera.

Risatazza. pegg. di risata: risataccia.

Risatedda. dim. Risolino, risetto, risettino, risatina.

Risatuna. accr. di risata.

Risaudari. v. a. Saldar di nuovo: risaldare. || Far sodo: rassodare.

Risautari. v. a. Di nuovo saltare: risaltare. || V. arrivulari.

Risàutu. V. risaltu. || Per scaluni. V. || Risalto, rialzo.

Risbigghiari. V. arrisbigghiari.

Risbigghiarinu. V. arrisbigghiarinu.

Risbigghiu. V. arrisbigghiu. || Per arrisbigghiata V. || Nei luoghi di comunità il segno dello svegliarsi: svegliarino. || Per sommossa V.

Risbigliari. V. arrisbigghiari.

Risblènniri. V. risplènniri.

Risblinnenti. V. risplennenti in risplenniri.

Riscaldari, Riscalfari. V. quadiari.

Riscattamentu. V. riscàttitu.

Riscattari. v. a. Recuperare per convenzione checchessia: riscattare. P. pass. riscattatu: riscattato.

Riscàttitu, Riscattu. s. m. Il riscattare: riscatto.

Riscèdiri. v. a. Cercare diligentemente: frugare, ricercare. (Pasq. dice dal Lat. rascire, risapere, cioè inquirere, ecc.). P. pass. riscidutu: frugato, ricercato.

Riscègghiri. v. intr. Di nuovo scegliere: riscègliere.

Rischiaramentu. s. m. Il rischiarare: rischiaramento.

Rischiarari. v. a. Render chiaro: rischiarare. || intr. Divenir chiaro: rischiarare. || rifl. a. Rischiararsi. || Rasserenarsi: rischiararsi. || Del divenir chiara la voce: rischiararsi. P. pass. rischiaratu: rischiarato.

Rischicedda. dim. di resca: lischino, spinola.

Risciacquari. V. sciacquari.

Riscialari. v. intr. Ricrearsi, prender ristoro: esilararsi. || Detto di cosa, esser all’aria aperta, e in luogo da non deteriorarsi.

Riscialu. s. m. Conforto, ristoro: ricreamento.

Risciamari. v. intr. Sciamare di nuovo. P. pass. risciamatu.

Risciamu. s. m. Sciame altra volta sciamato.

Riscidimentu. V. risciduta.

Riscidituri. s. m. T. caval. Quel cavallo che s’impiega per riconoscere se le cavalle son in caldo, o per incitarle. || Per scaminaturi V.

Risciduta. s. f. L’azione del ricercare: ricercata, rifrugata.

Riscidutedda. dim. di risciduta.

Riscipplina. V. discipplina.

Riscontrari. V. riscuntrari.

Riscontru. s. m. Incontro: riscontro. || Confronto: riscontro. || Risposta a lettera o scritto qualunque: riscontro. || Riprova, conferma: riscontro. || – di cassa, confronto dei danari esistenti nella cassa, o ne’ conti: riscontro. || T. tip. La terza impressione sopra le seconde bozze già corrette.

Riscossioni. s. f. Il riscuotere: riscossione.

Riscotibbili. add. Da potersi riscuotere: riscotibile.

Riscòtiri. v. a. Ricevere il pagamento dovuto: riscuotere. || rifl. pass. Destarsi, tornar in sè: riscuotere. || Prov. si hai a riscotiri dinari, [p. 829 modifica] multi viaggi cci voi fari, è chiaro. P. pass. riscossu: riscosso.

Riscrìviri. v. a. Scrivere nuovamente: riscrìvere.

Riscuntrari. v. a. Incontrare: riscontrare. || Leggere la copia per confrontarla coll’originale: riscontrare. || Confrontare: riscontrare. || – un auturi, cercar le parole, o il luogo o che di lui: riscontrar un autore. || Risponder a una lettera: riscrivere. P. pass. riscuntratu: riscontrato.

Riscursu. Idiotismo per discursu, e così i simili.

Riscusu. add. Pieno di lische (resca): liscoso.

Riscutimentu. s. m. Riscossione: riscotimento.

Riscùtiri. (Scob.). V. A. per riscòtiri V. || Idio- tismo per discutiri V.

Riscutituri. verb. m. Che riscote: riscotitore.

Riscututu. V. riscossu in riscotiri.

Risèdiri. v. intr. Star di continuo, dimorare: risedere. || fig. Considerare maturamente. || Il deporre che fanno i liquidi la parte più grossa: posare, risedere. P. pass. risidutu: riseduto.

Risèmina. s. f. Il riseminare: riseminagione. (Ant. Romano-Ragusa).

Risentimentu. s. m. Il risentirsi, doglianza: risentimento. || fari risentimentu, risentirsene: farne risentimento.

Risentirisi. v. intr. pron. Sentir di nuovo dolore altra volta sofferto, o cagione di precedente male: risentirsi. || Far richiamo o vendetta di checchessia: risentirsi di... || Offendersi: pugnersi. || Detto di edificio, dar indizio di patimento: risentirsi. P. pass. risintutu: risentito.

Risera. s. f. Luogo ove si semina il riso: risaja.

Riserva. s. f. Il riserbare o riserbarsi: riserba, riserva. || Eccezione di qualsivoglia contratto, riservatasi dal contraente: riserva. || T. mil. Corpo di truppe tenute in serbo per gli eventi: riserba, riserva. || Riguardo, circospezione: riserva. || Luogo dove sia proibito cacciare, pescare ecc.: bandita. || senza riserva, senza riguardo, o senza eccezione: senza riserbo. || a riserva, eccetto che: a riserva.

Riservari. v. a. Serbare: riservare.

Riservatamenti. avv. In modo riservato: riservatamente.

Riservatizza. s. f. L’esser riservato: riservatezza.

Riservatu. s. f. Riserbazione: riserbo.

Riservatu. add. Serbato: riserbato, riservato. || Circospetto, prudente: riservato, riserbato. || casu, piccatu riservatu, quello di cui il superiore, il confessore ecc. riserva a sè lo scioglimento, l’assoluzione ecc.: caso, peccato riservato. || avv. Riservatamente. Sup. riservatissimu: riservatissimo.

Riservazzioni. s. f. Il riservare: riservazione.

Riserviri. v. a. Servir di nuovo o in contraccambio: riservire. || a riserviri, modo di contraccambio: a buon rendere.

Risettu. V. ricettu. || Calma, quiete: posa, riposo. || Maniera di vivere lontana da avversità, disturbi ecc. || dari risettu. V. arrisittari. || nun truvari risettu: non trovar posa.

Risgrazzia. Idiotismo per disgrazia, e così molte altre voci principianti con d.

Risguardari. v. a. Riguardare: risguardare. || Pel semplice guardari V.

Risguardu. V. sguardu. || Riguardo: risguardo. || T. rileg. Quei fogli bianchi che si appiccano in principio e infine dei libri, per solidità e custodia: guardie.

Risìa. s. f. Caso raro. || pi risìa: per miracolo. Forse derivava da desìo indi fatto fem. Quasi dire, cosa tanto rara da limitarsi a un mero desiderio. Ovvero dalla voce toscana resìa che vale eresìa, ma in senso di sproposito; quindi verrebbe quasi dirsi per isproposito, per cosa fuori l’ordinario. || Per eresia V.

Risibbela. s. f. Infiammazione acuta superficiale e parziale della cute, di color rosso, accompagnata da febbre: risìpola.

Risibbella. V. risibbela.

Risìbbili. add. Degno di riso: risibile.

Risibbulari. v. a. Cagionar risipola: risipolare.

Risibbulatu. add. Affetto di risipola: risipolato.

Risicari. V. arrisicari e seg. || Per affidare, commettere.

Risiceddu. dim. di risu. || Per risatedda V.

Risicu. V. arrisicu. || a risicu, modo avv.: a rischio.

Risicusu. V. arrisicusu.

Risiddiari. V. arrisiddiari.

Risìddiu. s. m. Resìduo. || risìddii, dicesi il vino raccogliticcio, di più qualità di vini messi insieme: vino delle centuna botte (Pal. Voc. Met.).

Risidenti. add. Che resiede: residente.

Risidenza. s. f. Il risedere e il luogo dove si resiede: residenza (A. V. ital. risidenza). || Quella materia più grave che è nei liquidi, e che risiede e posa nel fondo: posatura, risidenza.

Risidenziali. add. Appartenente a residenza: residenziale.

Risidimentu. V. risidenza.

Risidìri. V. risèdiri.

Risìduu. V. residuu.

Risigna. (Auria). V. rassigna, e così i derivati.

Risignolu. V. rusignolu e derivati.

Rìsima. s. m. Balletta di cinquecento fogli di carta: risma. || fig. Quantità indeterminata di checchessia, e anco di gente: risma. || d’ogni risima, d’ogni qualità o condizione: d’ogni risma (Giusti).

Risimigghiari. v. a. e intr. Risomigliare: risimigliare.

Risimigghia. V. rimasugghiu.

Risimigghiu. s. m. Somiglianza: rassomiglianza, simiglio.

Risiminari. v. a. Di nuovo seminare: riseminare.

Rìsina. s. f. Quelle macchie che appariscono nelle biade e sulle piante, quando intristiscono: rùggine. || Certo liquido che trasuda o si fa stillare da alcune piante e serve alla medicina, alle arti, ed altri usi: rèsina, ragia.

Risinari. V. arrisinari. || Assottigliare: rifinire.

Risinìferu. add. Di pianta che produce resina: resinifero.

Risintirisi. V. risentirisi.

Risintutamenti. avv. Con risentimento: risentitamente. [p. 830 modifica]

Risintutu. add. Da risentire: risentito. || Pronunziato, forte, sporgente ecc.: risentito. || avv. Risentitamente: risentito. || parrari risintutu, con risentimento, con efficacia: parlar risentito.

Risinu. V. risina. || V. anco sirenu. || Prov. risinu non jinchi cisterna, le cose poche non fanno effetto grande.

Risinusu. add. Che ha rugiada: rugiadoso. || Pieno di rèsina o che ha resina: resinoso, ragioso.

Risipèla, Risìpula. V. risibbela e seg.

Risistiri. V. resìstiri.

Risisu. add. Di vino, olio ecc. chiaro, purgato da feccia.

Risittaculu. V. ricettaculu.

Risittari. V. arrisittari.

Risittateddu. add. dim. di risittatu o arrisittatu.

Risittatissimu. add. Sup. di risittatu.

Risittatu. V. arrisittatu in arrisittari.

Risiusu. add. Raro. || Fortunato: avventuroso. || Intraprendente. || Avventuriere. E sarebbe alterazione di risicusu.

Risodari. v. a. Saldar di nuovo: risaldare. || Render più sodo: rassodare. P. pass. risodatu: risaldato. || Rassodato.

Risodatura. s. f. Risaldamento, e il luogo dove una cosa è risaldata: risaldatura. || Rassodamento.

Risolventi. add. e sost. Medicamento buono a risolvere tumore o che: risolvere.

Risolvimentu. s. m. Il risolvere, decisione: risolvimento.

Risolviri. v. a. Consumare, disfare: risòlvere. || Deliberare, determinare: risolvere. || Chiarire, torre di dubbio: risolvere. || Ridurre: risolvere. || Tramutar una cosa in altra: risolvere. || T. mus. Passare dalla dissonanza alla consonanza: risolvere (Mort.). || rifl. pass. Ridursi a nulla, dissiparsi: risolversi. || Per dichiararsi: risolversi. || Persuadersi: risolversi. || Prender partito, deliberare: risolversi. || Prov. cu’ prestu si risolvi prestu si penti, bisogna andar piano nel giudicare, deliberare ecc. chi tosto si risolve, presto si pente.

Risoluzzioni. V. risuluzzioni e simili.

Risòrtu. add. Risuscitato: risorto.

Risotari. V. risautari.

Rispadda. s. f. Rinforzo: sostegno. E specialmente quello alle spalle dei pilastri ecc.

Rispaddari. v. a. (Spat.) Fortificare una volta, o che, con sostegni, scarpe ecc.

Risparmiamentu. s. m. Il risparmiare: risparmiamento.

Risparmiari. v. a. Astenersi in tutto o in parte dall’uso di checchessia: risparmiare. || intr. ass. Astenersi dalle soverchie spese: risparmiare. || att. Eccettuare: risparmiare. || risparmiarila ad unu, perdonargli: risparmiarla ad alcuno. || rifl. a. Aversi riguardo, astenersi da troppa fatica: risparmiare. || risparmiarisi ’na cosa: risparmiarla. P. pass. risparmiatu: risparmiato.

Risparmiatureddu. dim. di risparmiaturi.

Risparmiaturi –trici. verb. Chi o che risparmia: risparmiatore –trice.

Risparmieddu. dim. di risparmiu: risparmiuccio.

Rispàrmiu. s. m. L’usare con giusta moderazione ciò che si ha: risparmio. || Il danaro risparmiato: risparmio. || a risparmiu, posto avv. risparmiando, per risparmiare, p. e. a risparmio di parole ecc.

Rispènniu. V. dispenniu.

Rispenza. V. dispensa.

Rispediri. v. a. Spedire di nuovo: rispedire.

Rispettabbili. add. Da rispettarsi: rispettabile, considerevole, ragguardevole. Sup. rispettabbilissimu: rispettabilissimo.

Rispettari. V. rispittari.

Rispettu. s. m. Considerazione, risguardo, deferenza: rispetto. || Riverenza: rispetto. || Relazione: rispetto. || In signif. di riserva: rispetto. || Motivo, indugio: rispetto. || purtari rispettu, rispettare: portare rispetto. E viceversa: perdere il rispetto, mancar di rispetto. || pri rispettu, per riguardo, per amore: per rispetto. || Negli affitti rispettu sono gli anni che seguono a quelli detti in contratto, pei quali resta in arbitrio al pigionale lo andare o rimanere. || di rispettu, di riserbo, o in pronto per l’occorrenza: di rispetto. || nun guardari rispettu, por da banda i rispetti umani: tirar giù buffa || pigghiarisi di rispettu, V. rispittiarisi. || rispettu a..., in paragone: rispetto a... || lu rispettu è purtatu a lu tali, cioè per il rispetto che si porta al tale. || senza rispettu di nuddu: senza rispetto a niuno. || cu rispettu parrannu, maniera colla quale si piglia quasi licenza di dire cosa schifa o sconveniente: con rispetto parlando, con sopportazione. || rispettu umanu, timore della opinione e giudizio del pubblico: rispetto umano. || Prov. cu’ patisci rispettu, veni pirfettu, è chiaro.

Rispiaciri. V. dispiaciri.

Rispigghiari. V. arrisbigghiari.

Rispigghiu. V. bisbigghiu (Pitrè).

Rispigliari. V. rispigghiari.

Rispirari. V. respirari e seguenti. || Idiotismo per dispirari V.

Rispittari. v. a. Portar rispetto: rispettare. || Prov. cu’ nun rispetta, non è rispittatu: chi non rispetta non è rispettato. P. pass. rispittatu: rispettato.

Rispittatissimu. add. sup. Rispettatissimo.

Rispittiarisi. v. rifl. pass. Dolersi movendo altrui compassione, sfogare i suoi affanni confidandoli altrui: spassionarsi, lamentarsi ad uno. || L’ostentar malessere per destar compassione, o perchè lo vezzeggino: far dàddoli. P. pass. rispittiatu: spassionato.

Rispittiata. s. f. L’azione dello spassionarsi.

Rispitticeddu. dim. di rispettu: rispettuccio.

Rispittivamenti. avv. A rispetto, riguardo: rispettivamente. || Relativamente, comparativamente: rispettivamente.

Rispittivu. add. Che ha rispetto o riguardo: rispettivo. || Che ha relazione, attenenza: rispettivo.

Rispittusamenti. avv. In modo rispettoso: rispettosamente.

Rispittuseddu. dim. di rispittusu.

Rispittusissimamenti. avv. sup. Rispettosissimamente.

Rispittusu. add. Che ha o mostra rispetto: [p. 831 modifica] rispettoso. || Meschino, detto di cosa: gretto, sparuto. Sup. rispittusissimu: rispettosissimo.

Rispittusuni. accr. di rispittusu.

Risplènniri. v. intr. Avere splendore: risplèndere. || fig. Vivere con magnificenza: risplendere. P. pres. risplennenti: risplendente. P. pass. risplinnutu: risplenduto.

Risplennuri. s. m. Splendore: risplendore.

Rispòniri. V. disponiri.

Risposta. s, f. Il rispondere: risposta. || Lettera che si scrive in risposta di altra: risposta. || Nella scherma è il rispondere al colpo dello avversario: risposta. || Contraccambio: pariglia, risposta. || Prov. nè ad ogni vucca cci voli risposta, nè ogni facci voli cera, o cui voli dari risposta a tutti, cci perdi la virtù, lu sennu e l’arti: ogni parola non vuol risposta. || assai vali e pocu costa, a mali paroli poca risposta: molto vale e poco costa, a mal parlar buona risposta.

Risprèmiri. v. a. Spremer di nuovo: rispremere. P. pass. risprimutu: rispremuto.

Risprezzu. V. disprezzu.

Rispùnniri. v. a. Favellare dopo essere interrogato, richiesto ecc. e anco in iscritto: rispondere. || Riuscire o bene o male: rispondere. || Dare risposte insolenti a chicchessia: rispondere. || Replicare in vece di ubbidire: rispondere. || intr. Render cambio o merito: rispondere. || Nel giuoco, giuocar la carta dello stesso seme di quella giuocata: rispondere. || – a lu pagamentu, pagare al tempo debito o pattuito: risponder al pagamento, al censo ecc. || – a ’na banna, detto di porte, finestre ecc., riescire o esser volte a quel punto: risponder in un luogo. || – a stornu: rispondere a traverso, a sproposito || – pri o di una cosa obbligarsi, rendersi mallevadore: rispondere per uno (Tomm. D.). || Prov. pri ’ngnuranti è tinutu cu’ rispunni senza esseri dumannatu, perocchè altro prov. dice: si rispunni a tempu propriu. P. pass. rispunnutu o rispostu: risposto.

Rispunnuta. s. f. Il rispondere.

Rispunzabbili. V. responzabbili e seg.

Rispunzivu. add. Atto a rispondere: responsivo.

Rispustari. v. a. Opporsi, tener fronte: rispondere. || Risponder con arroganza: rispondere. || Contraccambiare: render la pariglia. P. pass. rispustatu: risposto.

Rispustazza. pegg. di risposta: rispostaccia.

Rispustedda. dim. di risposta. || Vendettuccia.

Rispusteri. add. e sost. Che sempre risponde e arrogantemente: rispondiero.

Rispustiari. v. intr. Risponder arrogantemente: rispondere. || Spettegolare. || V. linguiari.

Rispustuna. accr. di risposta. || V. anco rispustazza.

Risquardia. s. f. Foglio per lo più bianco, ripiegato in due parti uguali, una di esse unita a tutta la parete interna della coperta del libro: guardia (Car. Voc. Met.).

Rissa. V. sciarra.

Rissari. V. sciarriari.

Rissìddiu. V. residuu.

Rissusu. V. sciarreri (Damiano).

Ristabbilimentu. s. f. Il ristabilire: ristabilimento. || V. riavimentu.

Ristabbiliri. v. a. Stabilire nuovamente: ristabilire. || rifl. a. Rimettersi in salute: ristabilirsi (Ugolini). P. pass. ristabbilutu: ristabilito.

Ristagghiu. V. arristagghiu.

Ristagnamentu. s. f. Il ristagnare: ristagnamento.

Ristagnari. v. a. Saldare con ristagno: ristagnare. || Far cessare di gemere, distillare o versare: ristagnare. || intr. o rifl. a. Cessare di gemere ecc.: ristagnare o ristagnarsi. || Il tenere, per qualche tempo, dell’acqua dentro botti o simili, perchè il legno ingrossando rituri ogni fessura: ristagnare. P. pass. ristagnatu: ristagnato.

Ristagnu. s. f. Il ristagnare: ristagno. || met. Ritardamento al procedere di un negozio ecc.: ristagno.

Ristampa. s. f. Replicata stampa, nuova edizione: ristampa.

Ristampari. v. a. Nuovamente stampare: ristampare. || Pubblicar nuovamente colle stampe alcun libro: ristampare. P. pass. ristampatu: ristampato.

Ristanti. s. m. Ciò che resta: restante. || add. Che resta: restante. || Idiotismo per distanti, e così molte altre simili voci che dovrebbero cominciare per d.

Ristari. V. arristari.

Ristatura. s. f. Residuo, avanzaticcio: rimasuglio. V. arristatizzu. || Avanzo del vino che occupa il fondo del bicchiere: culaccino. || Posatura, rimasuglio di cose liquide: fondigliuolo.

Ristauramentu. s. m. Il restaurare: restauramento, ristauramento.

Ristaurari. v. a. Rifar a checchessia le parti guaste: restaurare, ristaurare. P. pass. ristauratu: restaurato.

Ristaurata. s. f. Il ristaurare.

Ristàuru. s. m. Il ristaurare e la cosa ristaurata: ristauro.

Ristituiri. V. restituiri.

Ristìu. V. ristivu.

Ristivari. V. arristivari. || V. rincrisciri. || V. anco chicchïari.

Ristivu. add. Delle bestie quando non vogliono andar innanzi: restìo. || E delle persone che sentono ripugnanza a far checchessia: restìo. || sost. Il difetto dell’essere restìo: restio.

Ristollu. (Scob.). s. m. L’asta della lancia.

Ristoramentu. s. m. Il ristorare, o ristorarsi: ristoramento.

Ristoranti. add. Che ristora: ristorante. || sost. Luogo dove si dà mangiare a prezzo, più pulito di taverna: ristoratore (Ugolini), che sarebbe l’oste; e l’osteria sarebbe forse ristoratorio (?).

Ristorari. v. a. Ristaurare: ristorare. || Rifare il danno, rimettere ecc.: ristorare. || rifl. a. Ricrearsi, rifocillarsi: ristorarsi. P. pass. ristoratu; ristorato.

Ristoru. s. m. Conforto, ricreazione: ristoro. || Rifacimento: ristoro.

Ristrincenti. add. T. med. Che ha virtù di restrignere: restrignente.

Ristrincimentu. s. m. Il restrignere: ristringimento.

Ristrinciri. v. a. Stringere maggiormente: ri- [p. 832 modifica] rincriscirstrìgnere, restrìngere, ristrìngere. || Rinchiudere: ristrignere. || Obbligare, costrignere, sottoporre: ristrignere. || Diminuire, rappiccinire, particolarmente parlando di larghezze: ristrignere. || Indurre stitichezza: ristrigner il ventre. || Raffrenare: ristrignere. || rifl. a. Moderarsi, pender poco: ristrignersi nello spendere. || Rassegnarsi: ristrignersi. || ristrincirisi a fari, o a diri ’na cosa, non voler dire o far altro che quello: ristrignersi a dire o fare checchessia. || la piazza ristrinci, contrario di allargare, dicesi da’ mercatanti quando son pochi i danari da cambiarsi: la piazza ristrigne. P. pass. ristrinciutu o ristrittu: ristretto.

Ristrinciuta. V ristrincimentu.

Ristrittu. s. m. Compendio, sunto: ristretto. || Difficoltà o conclusione: ristretto. || Luogo angusto dove molte cose si uniscono insieme: ristretto. || in ristrittu, sommariamente: in ristretto.

Ristuccari. v. a. Nauseare: ristuccare. P. pass. ristuccatu: ristuccato.

Ristuccedda. dim. di ristuccia.

Ristuccia. s. f. Quella parte di paglia che rimane in sul campo, segate che sieno le biade; e tal’ora il campo medesimo ov’essa è: stoppia, seccia. || lassari a ristuccia: lasciar a stoppia. || abbruciari li ristucci: debbiare. || Prov. ristuccia vruscata, è menza siminata, tanto bene fa la stoppia bruciata, che è quasi la metà delle altre cose. || cavaleri di ristuccia, per ischerzo contadino (Pasq. dal Lat. arista, spiga, quasi aristuccia. O da restare).

Ristucciata. s. f. Il campo e la stoppia: stoppiaro. || La terra dove è stato seminato frumento.

Risturari. V. ristorari.

Risturbu. V. disturbu.

Risu. s. m. Pianta che si coltiva in luoghi umidi, e produce quel granello noto: riso. Oryza sativa L. || – di Germania: sorgo. Holeus sorgum L. || Moto del viso che esprime gioja ecc.: riso. || met. Allegrezza: riso. || – sardonicu, contrazione nervosa de’ muscoli della bocca, che somiglia allo effetto che produce una certa erba Sarda: riso sardonico. Per sim. riso ironico, fatto a malincuore: riso sardonico. || cripari, moriri ecc. di li risa, smoderatamente ridere: crepare, morire ecc. dalle risa. || cci vinni lu risu a lu mirceri, detto giocoso pel doppio senso, per alludere a taluno che finalmente rida, o si rallegri un poco.

Risubbiniri. V. risuvviniri.

Risudari. v. intr. Di nuovo sudare: risudare. || Per risodari V.

Risuddu. dim. di risu, risata: risolino (Rocca).

Risugghia, Risuglia. s. f. Quel rimasuglio di paglia, fieno, erba ecc. che lascian le bestie dopo pasciutesi: rosume.

Risulari. v. a. Metter nuova suola: risolare. P. pass. risulatu: risolato.

Risulatura. s. f. L’atto e l’effetto del risolare, e la spesa a ciò occorrente: risolatura.

Risulenti. add. Che ride, che sorride, festoso: ridente, sorridente.

Risulta. V. risultatu.

Risultamentu. s. m. Il risultare: risultamento.

Risultari. v. intr. Provenire, derivare, venir per conseguenza: risultare. || Dicesi pure dell’esito di certi avvenimenti, dell’effetto di certe cause: risultare. P. pass. risultatu: risultato.

Risultatu. s. m. Ciò che risulta: risultato.

Risulubbili. add. Atto a risolversi: risolubile.

Risulutamenti. avv. Senza dubitazione, francamente: risolutamente.

Risulutivu. add. Atto a risolvere: risolutivo.

Risulutizza. s. f. Risoluzione, deliberazione: risolutezza.

Risulutu. add. Da risolvere: risoluto. || Determinato, pronto: risoluto. || Di uomo che piglia tosto partito, e si risente o si ricatta: risoluto. Sup. risulutissimu: risolutissimo.

Risuluzzioni. s. f. Il risolvere: risoluzione. || Ardire, bravura: risoluzione. || T. pitt. Morbidezza e scioltezza: risoluzione. || Deliberazione: risoluzione. || T. med. Il cessare di certe malattie senza aggiunzione di altra modificazione qualunque: risoluzione.

Risuluzziunedda. dim. di risuluzzioni.

Risuluzziununa. accr. di risuluzzioni.

Risulvimentu. V. risolvimentu.

Risummari. v. a. Sommar di nuovo: risommare.

Risunanza. s. f. Il risonare: risonanza.

Risunari. v. intr. Di nuovo sonare: risonare. || Rimbombare: risonare. || att. Far risonare: risonare. P. pres. risunanti: risonante. P. pass. risunatu: risonato.

Risuni. accr. di risu, riso grosso: risone.

Risurcitari. V. arrisuscitari.

Risurfarari. v. a. Spargere di nuovo lo zolfo alle viti: rinzolfare (Giuliani).

Risùrgiri. v. intr. Di nuovo surgere: risùrgere, risòrgere. || Risuscitare: risorgere. || att. Far risurgere: risorgere. P. pass. risortu: risorto.

Risurrezzioni. s. f. Il risorgere: resurressione, resurrezione, risurrezione.

Risursa. s. f. Mezzo, rimedio: ripiego, spediente. || Sussidio, ripresa, rinfranco. || Sostentamento. || Utile, vantaggio, (risorsa è voce biasimata siccome francesismo).

Risursicedda. dim. di risursa.

Risuscitamentu. V. risurrezzioni.

Risuscitari. V. arrisuscitari.

Risùscitu. V. risurrezzioni.

Risuvviniri. v. intr. Di nuovo sovvenire: risovvenire.

Risvigghiari, Risvigliari. V. arrisbigghiari.

Ritagghia. s. f. Pezzo di panno o simile, levato dalla pezza: ritaglio. || Parte tagliata da checchessia: ritaglio. || Quei minutissimi trucioli che cascano dal raffilar i quaderni: raffilature. Quelle più lunghe, e più uguali: trucioli (Perez). || – di coriu, ritagli di pelle, rimasugli di pelli da guanti ecc. che servon a far colla: limbello, limbelluccio. || essiri fattu di ritagghi di rimitu, esser gracile, infermiccio: sdiridito, strinato. || Prov. ritagghi nun fannu vistiti, del poco non può farsi assai. || a ritagghia, a minuto: a ritaglio.

Ritagghiari. V. arritagghiari. [p. 833 modifica]

Ritagghiedda. dim. di ritagghia: ritaglietto.

Ritagghiu. V. ritagghia.

Ritaggiu. V. retaggiu.

Ritagliari. V. arritagghiari.

Ritardamentu. s. m. Il ritardare: ritardamento.

Ritardanza. s. f. Ritardamento, ritardo: ritardanza.

Ritardari. v. a. Far indugiare: ritardare. || intr. Indugiare: ritardare. P. pres. ritardanti: ritardante. P. pass. ritardatu: ritardato.

Ritardata. s. f. L’azione del ritardare: ritardata.

Ritardatedda. dim. di ritardata.

Ritardativu. add. Atto a ritardare: ritardativo.

Ritardu. s. m. Ritardamento: ritardo.

Ritascia. s. f. Nuova tassa.

Ritasciari, Ritassari. v. a. Tassar di nuovo: ritassare.

Ritastari. v. a. Di nuovo assaggiare: risaggiare.

Ritata. s. f. Una gettata di rete, e la presa del posce: retata.

Ritazziari. v. a. T. mar. Nettar la nave per la radazza: radazzare (Zan. Voc. Met.).

Ritegnu. s. m. Il ritenere, difesa, riparo: ritegno. || fig. Moderazione, modestia: ritegno. || Laccio o simile: ritegno. || senza ritegnu, senza modo, senza misura: senza ritegno.

Ritena. V. riddena.

Riteniri. V. ritiniri.

Ritentiva. s. f. La facoltà di ritenere a memoria: ritenitiva, ritentiva, retentiva.

Ritenzioni. s. f. Il ritenere: ritenzione.

Ritèssiri. v. a. Nuovamente tessere: ritèssere. P. pass. ritissutu: ritessuto.

Riti. s. f. Arnese a maglie, di filo o altro, per pigliar pesci, uccelli ecc.: rete. || Qualunque intrecciatura di filo, di ferro o altro per vari usi: rete. || Cuffia o altro lavorato a maglie a mo’ di rete: reticella. || riti coti, quelle da pigliar uccelli che si adattan in sul piano, coll’adescamento: ajuolo || menza riti: parete. || riti in aria: ragna. || – di cunigghia: callajuola. || – di pirnici: bùcine. || Quella lunga per gli animali terrestri: lungàgnola. || fig. riti, vale inganno: rete. || fari riti, dicesi dell’amoreggiare che fanno le ragazze: accivettare.

Riticedda. dim. di riti: reticina, reticella, retina. || T. anat. Quella membrana che è situata nella parte anteriore dell’addome: omento. || Rete di grasso che ha il porco.

Ritichizza. s. f. L’esser rèticu (V.). || met. L’esser fastidioso.

Riticoti. V. in riti.

Ritìlla. V. ritagghia.

Ritimegna. s. f. Il ritemere: ritemenza. || Il ritenere: ritenenza. V. ritegnu. || Ritrosìa.

Ritina. V. retina.

Ritinata. s. f. Colpo di redini. || Serie di animali legati l’un dopo l’altro: accodatura. Si dice anco di prigionieri: funata. || Per filza.

Ritinatuna. accr. di ritinata.

Ritinciri. v. a. Tinger di nuovo: ritingere. P. pass. ritinciutu: ritinto.

Ritinedda, Ritinella. s. f. In pl. redini che dalla museruola vanno fino alle redini: filetti.

Ritinìri. v. a. Di nuovo tenere, fermare, arrestare: ritenere. || Tener per sè, serbare: ritenere. || Credere, esser persuaso: ritenere (Ugolini). || Tener a mente: ritenere. P. pass. ritinutu: ritenuto.

Ritinuta. s. f. Il ritenere: ritenimento.

Ritinutizza. s. f. Ritegno, riguardo nel fare, nel dire: ritenutezza.

Ritinutu. add. Che fa con riguardo: ritenuto.

Ritiragna. (Pasq.). Detto di mare V. riflussu. |||V. ritiramentu. || Rifugio, scampo.

Ritiramentu. s. m. Il ritirar o ritirarsi: ritiramento.

Ritirari. v. a. Di nuovo tirare: ritirare. || Tirar indentro, far rientrar in sè stessa alcuna cosa: ritirare. || Detto di piante, l’effetto che produce il freddo intempestivo sulla vegetazione: fermare, restare, dar la stretta. || Detto di danari, riscuoterli: ritirare. || met. Distoglier alcuno da ciò che ha cominciato o promesso: ritirare. || Tirar di nuovo un foglio male stampato: ritirare. || T. mil. Far tirare indietro l’esercito: ritirare. || intr. e intr. pass. Detto di roba, stoffa, panno ecc. rientrar in sè: ritirare. || rifl. a. Tirarsi indietro: ritirarsi || Rientrar in casa: ritirarsi. || Detto di nervi, raccorciare: ritirare.

Ritirata. s. f. Il ritirarsi, e si dice degli eserciti quando si ritirano dalla battaglia: ritirata. || Il ritirarsi de’ soldati ai quartieri la sera: ritirata. E il suono che fa il tamburro per avvertire i soldati che è l’ora di ritirarsi: ritirata. || battiri la ritirata, dar il segno di ritirarsi: batter la ritirata. Allontanarsi da un luogo dove non si creda più conveniente lo stare: batter la ritirata. || Per ritiro. || Sotterfugio: ritirata || Difesa, giustificazione: ritirata.

Ritiratamenti. avv. Con ritiratezza: ritiratamente.

Ritirateddu. dim. di ritiratu.

Ritiratizza. s. f. Qualità e stato di ciò che è ritirato: ritiratezza.

Ritiratu. add. Da ritirare: ritirato.|| vita ritirata, solitaria, appartata: vita ritirata. || omu ritiratu, che usa poco con gli altri: uomo ritirato. || avv. Ritiratamente: ritirato. Sup. ritiratissimu: ritiratissimo.

Ritiru. s. m. Luogo solitario e appartato: ritiro. || Ritiratezza: ritiro. || Convento, luogo dove si mettono le fanciulle: ritiro. || L’atto di ritogliere checchessia dal luogo dov’era riposto, o di mano di colui a cui era stato consegnato: ritiro.

Ritirzari. v. a. Arare la terza volta il campo: rinterzare, intraversare. V. anco arritirzari. P. pass. ritirzatu: rinterzato.

Ritirzata. s. f. Il rinterzare: rinterzata.

Ritissutu. V. in ritessiri.

Ritmu. s. m. Differenza del moto che risulta dalla velocità o lentezza del tempo: ritmo. || Verso o la cadenza del verso: ritmo.

Ritòrciri. v. a. Torcere di nuovo, rivoltar in altra parte: ritòrcere. || – l’argumentu, ribatterlo contro chi lo mette in campo: ritorcere l’argomento. P. pass. ritortu: ritorto.

Ritragna. V. ritiragna (Mal.).

Ritràiri. v. a. Ritirare, e si usa in diverse significazioni: ritrarre. (A. V. ital. ritràere). || [p. 834 modifica] Cavare o trarre: ritrarre. || V. ritrattari. || Comprendere, venire in cognizione: ritrarre || Descrivere, dimostrare, rappresentare: ritrarre. || Percepire, raccogliere di frutto, rendita ecc.: ritrarre. P. pass. ritrattu o ritrajutu: ritratto.

Ritrancia. s. f. Pezzo di ferro fermato nella cassa dell’arma a fuoco, nel quale entra il dente del vitone: controvitone (Perez).

Ritrattamentu. s. m. Il ritrattare: ritrattamento || Il ritrarre: ritraimento.

Ritrattari. v. a. Far il ritratto dipinto, scolpito, a fotografia ecc.: ritrarre. || Disdirsi: ritrattare. || rifl. a. Farsi il ritratto: ritrarsi e anco ritrattarsi. P. pass. ritrattatu: ritratto. || Ritrattato.

Ritrattata. V. ritrattazzioni.

Ritrattazzioni. s. f. Il ritrattare: ritrattazione.

Ritratteddu, Ritrattinu. dim. di ritrattu: ritrattino.

Ritrattista. s. m. Pittore dedito specialmente ai ritratti: ritrattista.

Ritrattu. s. m. Figura dipinta o scolpita ecc. somigliante ad alcuna particolar persona: ritratto.

Ritrattuni. accr. di ritrattu.

Ritrizzari. V. ritirzari (D. B.).

Ritrè. V. retrè.

Ritruccari. v. a. Ribattere: ripercuòtere (da truccu).

Ritruccu. s. m. Ribattimento: rimbalzo, ripercussione. || Trappola: tesa, laccio. || di ritruccu, posto avv.: di rimbalzo. || sapiri o aviri ’na cosa di ritruccu, per rigiri, per marrachelle.

Ritrusàggini. s. f. Ritrosia: ritrosaggine.

Ritrusamenti. avv. Con ritrosia: ritrosamente.

Ritruseddu. dim. di ritrusu: ritrosello, ritrosetto.

Ritrusìa, Ritrusità. s. f. Vizio di colui al quale nè altri, nè cosa che ad altri piaccia, suol piacere, che a senno di niuno vuol fare cosa alcuna: ritrosìa, ritrosità. || Atto da ritroso: ritrosìa.

Ritrusu. add. Contrario, opposto: ritroso. || Che ha ritrosìa: ritroso. || Repugnante semplicemente: ritroso. || a ritrusu, posto avv., vale al contrario, all’indietro: a ritroso. || sost. Quel raddoppiamento che ha la bocca della rete, o cestella, ridotto ad una entratura strettissima, per la quale entrati gli uccelli o i pesci non trovan più la via di tornar indietro: ritroso.

Ritruvabbili. add. Che può ritrovarsi: ritrovabile.

Ritruvamentu. s. m. Il ritrovare: ritrovamento.

Ritruvari. v. a. Trovare: ritrovare. || Ricercare minutamente e con diligenza: ritrovare. || intr. pron. Ritrovarsi. P. pass. ritruvatu: ritrovato.

Rittizza. V. rettizza.

Rittu. V. drittu. || Idiotismo anco per dittu V.

Ritturi. V. retturi.

Ritu. s. m. Usanza, costume: rito. || Maniera esterna di trattare la religione o simile: rito.

Rituali. s. m. Libro che insegna i riti di checchessia: rituale.

Ritualista. s. m. Compilatore di riti: ritualista.

Ritualmenti. avv. Secondo il rito.

Rituccamentu. s. m. Il ritoccare: ritoccamento.

Rituccari. v. a. Di nuovo toccare: ritoccare. || Tornare sullo stesso affare, sullo stesso discorso: ritoccar una corda. || rituccari una cosa, come opera, pittura ecc. lavorarvi sopra aggiustandovi o aggiungendovi checchessia: ritoccar un’opera ecc. P. pass. rituccatu: ritoccato.

Rituccata. s. f. L’azione del ritoccare: ritoccata.

Rituccatedda. dim. Ritoccatina.

Rituccatina, Rituccatura. s. f. L’atto e l’effetto del ritoccare: ritoccatura.

Rituffu. s. m. Ributtamento: ributto, rifiuto della società, malfasso. || Ciò che si rifiuta: scarto, chiàppolo.

Ritugnari. V. radugnari.

Ritunduni di carni. V. pernu (Mal.).

Rituneddu. dim. di rituni. || Per mussili V.

Rituni. s. m. Rete grande di fune grossolana, con cui si trasporta la paglia; o quella che si mette sotto le carrozze o le carrette, per riporvi valige e simili.

Ritunnari. V. arritunnari.

Ritunneddu. dim. di ritunnu.

Ritunnu. V. rotunnu. || Sorta di pesce V. asineddu.

Riturcellu. s. m. Baratterìa, astuzia: gherminella, coperchiella.

Riturcimentu. s. m. Il ritorciri: ritorcimento.

Riturciuniari. v. a. Ammassar una materia rivoltandola, ritorcendola: raggrovigliare.

Riturnari. v. intr. Tornar di nuovo: ritornare. || Ridursi, venire: ritornare. || att. Restituire, rimettere: ritornare. || Ricondurre: ritornare. P. pass. riturnatu: ritornato.

Riturnata. s. f. Il ritornare: ritornata.

Riturneddu. V. riturnellu.

Ritunellu. s. m. Sorta di ripetizione, verso o strofa intercalare: ritornello. || T. mus. Segno denotante che si deve ripetere una parte dell’aria: ritornello || Sonata o preludio che gli strumenti musicali cominciano dopo che un attore ha finito il recitativo: ritornello. || Per riturcellu V.

Riu. add. Reo, si dice di persona e di cosa: rio. V. reu.

Riulari. V. regulari.

Riumiari. V. ragumiari.

Riumilliari. v. a. Placare, tor via l’alterezza: raumiliare.

Riuncari. V. arrijuncari.

Riunciri. V. arrijunciri.

Riunu. V. dijunu.

Riusciri. V. rinesciri.

Riuzzu. dim. di re: regoluzzo, reuccio. || Per sim. Chi vive ne’ suoi agi, senza scomodarsi: signore. || Così chiamerebbesi il principe ereditario.

Rivali. add. Competitore nell’amore, e anco in altro: rivale.

Rivalidari. v. a. Rinvalidare: rivalidare.

Rivaliggiari. v. intr. Emulare, competere: rivaleggiare.

Rivalirisi. v. intr. pron. Valersi di nuovo, rifarsi: rivalersi. || – d’una cosa, farne uso, servirsene: rivalersi di una cosa. [p. 835 modifica] Rivalità, Rivalitati. s. f. L’esser rivale, gara: rivalità.

Rivelabbili. add. Che può rivelarsi: rivelabile.

Rivelamentu. s. m. Il rivelare: rivelamento.

Rivelari. v. a. Discoprire, manifestar cosa occulta: rivelare. P. pres. rivelanti: rivelante. P. pass. rivelatu: rivelato.

Rivelativu. verb. m. Che rivela: rivelatore.

Rivelazzioni. s. f. Il rivelare: rivelazione. || Quella ispirazione con cui Dio, si crede, abbia rivelato agli uomini checchessia: rivelazione.

Rivelazziunedda. dim. di rivelazzioni.

Rivellinu. s. m. T. mil. Opera di fortificazione, distaccata, la quale si fa innanzi la cortina: rivellino.

Rivelu. V. rivelamentu.

Rivendicari. v. a. Domandar e pigliar il suo, ciò che gli spetta: ripètere.

Rivèniri. V. riviniri.

Rivera. s. f. Riva del mare: riviera. || Paese contiguo alla riviera: riviera.

Riverberari. v. intr. Ripercuoter in dietro i raggi della luce: riverberare, rinverberare. P. pass. riverberatu: riverberato.

Riverberazzioni. s. f. Il riverberare: riverberazione.

Rivèrberu. s. m. Riverberazione: rivèrbero. || focu di riverberu, quello che non esala, ma riverbera tutto il suo calore: fuoco di riverbero. || Lastre di metallo forbitissimo, che si adattano ai lampioni acciò riflettano maggior lume: rivèrbero.

Riverenti. add. Che ha o porta riverenza: riverente.

Riverentimenti. avv. Con riverenza: riverentemente.

Riverenza. s. f. Qualunque segno che si fa salutando rispettosamente altrui: riverenza. || O semplicemente per segno di gentilezza: inchino. || Il riverire: riverenza. || Titolo che per lo più si dà ai preti: riverenza. || cu riverenza parrannu, maniera colla quale si prende licenza di dire checchessia: con riverenza parlando.

Riverenziali. add. Da riverenza: riverenziale.

Riveriri. v. a. Onorare grandemente, portar sommo rispetto: riverire. P. pass. riveritu: riverito.

Riveritissimu. add. sup. di riveritu: riveritissimo. È modo anche di saluto.

Riversa. s. f. Sinuosità. || V. riversu.

Riversivu. add. T. leg. Dicesi di beni che deb-bano in alcuni casi ritornarsi al proprietario: riversibile.

Riversu. s. m. Contrario, opposto a diritto: rovescio, riverso. || a lu riversu: al rovescio. E fig. diverso: rovescio. || pigghiari tutti cosi a la riversa: pigliar tutto a rovescio. || sapiri li cosi a drittu e a riversu, saperle per l’appunto: saper per lo senno. E anco vale scaltrito, maliziuto: farinello, cecino. || a manu riversa, schiaffo dato col rovescio della mano: rovescione. || Per vomito. || Prov. ogni drittu havi lu so riversu: ogni dritto ha il suo rovescio. || Si dice di uomo intrattabile, dispettoso: scontroso. || Adiroso, bisbetico, litigioso: bizzoso, riottoso.

Rivèrtica, Rivettica. s. f. Il rimboccare, la parte del lenzuolo che si rimbocca sopra le coverte: rimboccatura. || L’estremità o bocca di alcuna cosa come sacco ecc.: rimbocchetto (da rivitticari).

Rivìdiri e Rividìri. v. a. Nuovamente vedere: rivedère. || fig. Vomitare: rivedere. || Riconsiderare, esaminar di nuovo: rivedere. || Riscontrare: rivedere. || Considerar checchessia per correggerlo: rivedere, p. e., un libro ecc. || Visitar checchessia per conoscer in che stato è: rivedere. || a rivederci, modo di salutare: a rivederci. || recipr, Ritrovarsi insieme, riunirsi: rivedersi. P. pass. rividutu: riveduto.

Rividituri. verb. m. Chi o che rivede: riveditore.

Rivigliari. V. arrisbigghiari.

Rivilari. V. rivelari.

Riviniri. v. intr. Di nuovo venire: rivenire. || Ricuperar il sentimento, gli spiriti: rinvenire.

Rivinnibbili. add. Che può rivendersi: rivendibile.

Rivìnniri. v. a. Di novo vendere: rivèndere. || Vender cosa comperata a fine di guadagno: rivendere. P. pass. rivinnutu: rivenduto.

Rivìnnita. s. f. Il rivendere: rivèndita.

Rivinnituri –tura. verb. Chi rivende: rivenditore –tora –trice.

Rivintari. V. arrivintari.

Rivirinziedda. dim. di riverenza: inchinuzzo.

Rivirinziuna. accr. Riverenzone.

Riviriri. V. riveriri e simili.

Rivirsari. v. a. Versar di nuovo: riversare. || Voltar a rovescio o sottosopra: riversare. || rifl. Vomitarsi.

Rivirseddu. dim. di riversu.

Rivirsignu. V. riversu.

Rivirsinu. s. m. T. gioc. V. chìnula.

Rivirsitutini. s. f. Perversità, malvagità: tristizia.

Rivirsuni. accr. di riversu.

Rivirticari. V. rivitticari.

Rivirutu. add. Da riverire: riverito.

Rivisioni. s. f. Rivedimento, risamina: revisione.

Rivista. s. f. Il rivedere: rivista. || T. mil. L’esame de’ soldati che si fa da’ generali, colonnelli ecc. per vedere come sono in arnese: rivista.

Rivistedda. dim. di rivista. || Per scorserella.

Rivistiri. v. a. Di nuovo vestire: rivestire. || Coprire: rivestire. P. pass. rivistitu: rivestito.

Rivistu. add. Da rivedere: riveduto, rivisto. || essiri cosa vista e rivista, esser cosa vecchia, troppo veduta e riveduta.

Rivisuri. s. m. Riveditore: revisore. || Colui che rivede le stampe d’uno scritto per correggerle: revisore.

Rivitari. (Scob.). v. a. Il raddoppiar la posta nel giuoco.

Rivitticari. v. a. Arrovesciare l’estremità ovvero la bocca d’alcuna cosa come lenzuola, sacca, maniche ecc.: rimboccare. || Piegar un filo, un panno, sovrapponendo una parte sull’altra: doppiare. P. pass. rivitticatu: rimboccato (dal Lat. revertere). Anticamente dicevasi divitticari e forse derivava da vetta.

Rivitticata. s. f. L’azione del rimboccare: rimboccata (V. participiu). [p. 836 modifica]

Rivitticatura. s. f. II rimboccare e la cosa rimboccata: rimboccatura.

Rivìviri. V. arrivisciri.

Rivocari. V. revocari.

Rivolu. s. m. Trasalto di cosa lanciatasi, per ripercossa o simile forza, il rimbalzare: rimbalzo. || Passaggio senza ordine o proposito di un ragionamento in un altro: salto di palo in frasca. || accattari ’na cosa ri rivolu, non già di proposito, ma per occasione: comperare per iscarriera. || di rivolu: di rimbalzo. || chi rivolu avivi di fari..., che motivo, qual ragione avevi di fare...

Rivoluzzioni. V. rivuluzzioni.

Rivota. s. f. Rivolgimento: rivolta. || Parte che si volge o dove si volta: rivolta. || Ribellione: rivolta. || Colorata cagione, ripiego: rivolta. || Imbroglio, cosa secreta: rigiro. || fari rivoti, cavillare.

Rivrucari. V. rivrudicari.

Rivrudicari. v. a. Riseppellire. (Salomone-Marino. Bar. di Carini.).

Rivucari. V. revocari.

Rivugghimentu. s. m. Il ribollire: ribollimento.

Rivùgghiri. v. intr. Di nuovo o eccessivamente bollire: ribollire. || Prenrder soverchio calore, alterarsi: ribollire. || Fermentare. || met. Commuoversi: ribollire. || Quel levarsi di tante bolle in alcuni fluidi, mescolandovi certe materie: gorgogliare, ribollire. P. pass. rivugghiutu: ribollito.

Rivugghiu. V. rivugghimentu.

Rivugghiusu. V. rigugghiusu.

Rivugghiutizzu. add. Alterato dal ribollimento.

Rivulari. V. arrivulari e derivati.

Rìvulu. dim. di rivu: rìvolo.

Rivuluni. V. riguluni.

Rivuluzzioni. s. f. Rivolgimento: rivoluzione. || Sollevazione di popolo, mutamento di cose: rivoluzione. || Per sim. trambusto: tafferuglio.

Rivuluzziunedda. dim. di rivuluzzioni: rivoltatina.

Rivumitari. v. a. Di nuovo vomitare: rivomitare.

Rivutamentu. s. m. Il rivoltare: rivoltamento. || Rivolgimento di stomaco: stomacaggine.

Rivutari. v. a. Rivolgere, volgere sossopra: rivoltare. || Perturbarsi lo stomaco: stomacare, rivoltar lo stomaco. || met. Infastidire, stuccare: stomacare. P. pass. rivutatu: rivoltato.

Rivutuni. s. m. Il rivoltolarsi: rivoltolone. || V. ribbuttu.

Rivutura. s. f. Commozione impetuosa dell’aria agitata dai venti tra loro contrarii: scionata, rèfolo. || Rivolgimento: rivoltura. || Dissensione, discordia. || Aggiramento: rivoltura. || Girone, mulinello di venti contrastantisi.

Rivuturi. add. Si dice del vento variabile.

Rivutùria. V. rivutura. || V. anco rivota.

Rivutusu. add. Che cagiona rivoluzione: rivoltuoso. || Burrascoso: rivoltoso. || Ribelle: rivoltoso. || Fastidioso, bizzoso: remàtico.

Rizetta. V. ricetta (D. B.).

Rizettu. s. m. V. ricettu.

Rizza. s. f. T. zool. Animale che sta chiuso in un nicchio spinoso esternamente: riccio, riccio marino. Echinus esculentus L. || La scorza spinosa della castagna: riccio. || Rete da pescare, traversaria: rezza. || La spoglia dello spinoso conciata, tenuta tesa fra due cannucce incrocicchiate, e serve per dar l’ultima pulitura al lino scotolato e scardato (Capuana).

Rizzagghiata. s. f. Una gettata di giacchio, e i pesci presi col giacchio: giacchiata.

Rizzagghiu. s. m. T. pesc. Rete tonda la quale gettata dal pescatore nell’acqua, si apre, e avvicinandosi al fondo si riserra, rinchiudendo i pesci ritrovati: giàcchio. || Arnese da pigliar quaglie: quaglierajo.

Rizzappari. v. a. Nuovamente zappare. P. pass. rizzappatu.

Rizzappata. s. f. Lo zappar nuovamente.

Rizzari. v. a. Pulire il lino colla rizza. V. ult. §.

Rizzatura. s. f. Sorta di stoppa la più fine, che si ricava dall’ultima pettinatura del lino, canape ecc.

Rizzelamentu. V. risentimentu.

Rizzelarisi. V. risentirisi.

Rizzelu. V. risentimentu.

Rizzi di friddu. s. m. pl. Quel tremito cagionato dal freddo o dalla febbre: brìvidi.

Rizziteddu. dim. di rizzu. || T. bot. Pianta di cui si servono i pescatori per avvelenar i pesci nell’acqua, spezie di tittimaglio. Euphorbia myrsinites L. Onde per imprecazione si dice ti fazza rizziteddu, quasi dire ti faccia veleno. || Per alastra. Spartium spinosum.

Rizzognu. add. Dicesi di pianta che per cagion di malore intristisce: imbozzacchito, incatorzolito.

Rizzola. V. riticedda. || – d’ oru: oro riccio. || – d’argentu: argento riccio. || Rete da pescare detta anco traversaria: rezzola, rezza.

Rizzu. s. m. Animale che ha il dorso pieno di spine, la coda e i piedi corti, e si pasce d’insetti: riccio, spinoso. Herinaceus echinus L. || Per rizza V. || fari comu lu rizzu, modo prov., cominciare con maniere sommesse e finire coll’impadronirsi o malmenare chi ha favorito.

Rizzu. add. Ricciuto: riccio. || oru o argentu rizzu, quel filo di seta, su cui si avvolta lama d’oro e d’argento, ad uso di tessere, ricamare ecc.: oro o argento riccio. || villutu rizzu, quello a cui non sia tagliato il pelo: velluto riccio.

Rizzugnari. V. arrizzugnari. || Detto di piante: intristire, imbozzacchire.

Rizzuledda. s. f. Spezie di rete da pescare: bùcine, bucinetto. || – d’ abbattiri, quella che i pescatori sogliono tenere rasente terra: peza (An. Cat.).

Rizzuliddu. add. Un po’ riccio: ricciotto, riccetto, ricciutello.

Rizzulinu. s. m. Seta filata e addoppiata con fitta torcitura per uso di ricamo.

Rizzuni. s. m. Ferro grande uncinato: rampicone.

Rizzuteddu. dim. di rizzutu: ricciutello, ricciutino.

Rizzutu. add. Che ha i capelli ricci: riccioluto, ricciuto.

Supplemento

[p. 1155 modifica] Restatizzu. V. arristatizzu.