Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/511

Da Wikisource.

INDICE 499
Stanotte il dèmone prende il mio occhio acceso nella palma della mano e ci soffia sopra|||
Pag. 140
Piove a dirotto, nella sera delle Ceneri.|||
  » 142
La pioggia non cessa. La odo scrosciare sul giardino, su la riva, nel campiello, nella calle.|||
  » 146
All’improvviso il vólto dell’amore si offusca, si smarrisce.|||
  » 153
Gli orizzonti si sono avanzati come quattro barre|||
  » 164
Perché voglio guarire?|||
  » 159
Qualcuno nella stanza attigua legge|||
  » 160
Un sussulto più profondo che l’abisso dei miei stessi mali|||
  » 166
Toglietemi da questa ambascia|||
  » 170
Per viatico del cammino verso la guerra|||
  » 176
Perché dunque volli portare anche una volta lontano il mio cuore
lacerato?
|||
  » 182
Non ho mai avuto paura di soffrire.|||
  » 185
Mi s’è rotto il polso.|||
  » 188
Le mura di Pescara|||
  » 190