Aldo Francesco Massera
1916
Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu
sonetti
S'io veggio il di, che io disio e spero
Intestazione
23 luglio 2020
25%
Da definire
<dc:title> S'io veggio il di, che io disio e spero </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Pieraccio Tedaldi</dc:creator><dc:date>XIII secolo</dc:date><dc:subject>sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=S%27io_veggio_il_di,_che_io_disio_e_spero&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200802161127</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=S%27io_veggio_il_di,_che_io_disio_e_spero&oldid=-20200802161127
S'io veggio il di, che io disio e spero Pieraccio TedaldiAA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu
Ma poi se ne stanca, e vorrebbe tornare a Firenze.
S’io veggio il di, che io disio e spero,
di ritornare a star dentro a Firenza,
e che io facci lá mia risidenza, 4avrò salute al mio voler sincero. E, se di ciò adempio il mio pensiero,
per la virtú di Dio, che n’ha potenza,
e ciò confermo e dico daddivero, 8non credo far di lá mai dispartenza. Questo egli è, ché i’ sono oggimai sazio
del tanto dimorare qui in Romagna, 11che a considerano è uno strazio. Vorrei partir ornai d’esta campagna
e ritornar nel dilettoso spazio 14de la nobil cittá gioiosa e magna.