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indice dei nomi 275


TAVOLA

delle novelle, novellette, storielle,
storie, favole, burle e facezie


Creso, re di Lidia, offerendo ricchi doni invita alla sua corte Anatarso gran filosofo d’Atene, ed egli, ricusati quelli, lo ammonisce a cangiar prima la sua corte e il suo stato |||
 I, 29
Di Licaonio, censore giudice in Roma, bestione arrabbiato |||
 I, 37
In un’isola fu trovato un sepulcro antichissimo con un epitaffio greco il qual celebrava le virtú di un santo e divino spirito |||
 I, 40
Come il duca Alessandro de’ Medici trovò del grano che gli usurai l’avevano serrato |||
 I, 76
Di una fanciulla che i cortigiani di Alessandro de’ Medici sviarono |||
 I, 77
Come il duca Alessandro de’ Medici a pro d’un semplice sciocco contadino svergognasse un cittadino malizioso di una trista cavalletta ch’egli aveva tentata con una borsa di quaranta ducati |||
 I, 80
Come il civettino di Carlo uccellasse il suo pedante d’un ferro bollente e come costui, per lasagne che lo cossero a piangerne, seco lui si vendicasse |||
 I, 82
Un signore da una cortigiana truffato d’un pezzo d’un gran catenone d’oro trovò modo da ritornare sul suo capitale con una mirabil filza di perle |||
 I, 83
Lucio Seneca, menato a Roma da Emilio suo amico a visitar una sua casa, lasciagli in ricordo e ammaestramento tre mirabili consigli |||
 I, 87
Michel Agnolo Buonarruoti fa uno scarpellino scoprire un bell’uomo in un brutto sasso |||
 I, 100
Come taluni forestieri venuti a Firenze per palloni si rimanessero canzonati di certe loro pésche di pesci crudi e cotti |||
 I, 202
Come la Zinzera serrasse la sua bottega aperta di festa |||
 I, 203
Come una giovane bellissima si facesse riaprire la bottega serrata in giorno di lavoro |||
 I, 204
Un ladroncello accerchiato da lavandaie intorno al Culiseo con un coltellaccio si fa largo e se ne trucca via |||
 I, 205